Lo scisma di Jhelom

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Nell'anno 102 GD una grande frattura religiosa si apre nella Sacra Chiesa di Sosaria. Il Vescovo di Jehlom, Marthen Luthek, un uomo a suo modo ambizioso e poco legato alla gerarchia ecclesiastica, conclude un accordo con il Reggente della città, Angus Palpatine, ponendo fine a oltre quarant'anni di tacita e discreta (ma continua) contrapposizione. In cambio di alcune concessioni minori e della promessa di eredità del Titolo di Reggente alla morte di Palpatine, il Vescovo rinuncia a chiedere il rispetto delle norme più restrittive del Trattato di Cove; in questo è pienamente appoggiato dal clero locale, che si è ormai mescolato in gran parte con la popolazione, facendo proprie molte tradizioni locali.

Tradizioni che, in nome dell'ortodossia e della lotta all'eresia, il Vescovo avrebbe dovuto estirpare e perseguitare. Posto di fronte ad un ultimatum inviato dall'Arcivescovo di Nujel'm, il Vescovo Luthek risponde negativamente e proclama la scissione del clero di Jehlom dalla Sacra Chiesa di Sosaria.

Inizialmente l'Arcivescovo non reagì, pensando che il fenomeno rappresentasse una piccola e trascurabile parentesi. Tuttavia nei cinque anni
successivi, la Chiesa Riformata (così si chiama la nuova gerarchia fondata da Luthek) indì il proprio primo Concilio raccogliendo sotto di sé numerosi 'eretici' cacciati o perseguitati dai Tribunali Religiosi di molte città di Sosaria; e come se non bastasse, alcuni regnanti ormai irritati dalle continue ingerenze del clero negli affari interni delle loro città, manifestarono apertamente il loro appoggio alla Chiesa Riformata (è il caso dei regnanti di Vesper e Minoc, per esempio) oppure rifiutarono di eseguire le condanne emesse dai locali Tribunali Religiosi contro gli eretici. In altre città come Skara Brae e Yew, dove il potere della SCdS era sempre stato molto limitato, i locali governanti autorizzarono (in virtù della tradizionale convivenza pacifica di diverse culture, religioni ed etnie) la costruzione di monasteri della Chiesa Riformata.
Così il primo concilio della nuova Chiesa, che doveva semplicemente sancire una forma di indipendenza dall'Arcivescovo di Nujel'm si trasformò in
un feroce atto d'accusa contro la Sacra Chiesa di Sosaria; la frattura non era più solo sulla questione dell'autonomia da Nujel'm, ma diventò anche teologica (vedere il già citato 'Trattato sulle Religioni di Sosaria') e politica: nuovi voti vengono istituiti, alcuni voti vengono aboliti, il cerimoniale viene cambiato profondamente, eresie ed altre forme di espressione religiosa vengono incorporate i parte nel nuovo credo religioso. Per arginare le defezioni che cominciano a colpire anche all'interno del clero della SCdS in città ritenute 'fedeli', l'Arcivescovo di Nujel'm, Theodore Welltime, convoca un Concilio Universale della Sacra Chiesa di Sosaria, a Britain.

Nell'anno 110 GD il Concilio di Britain sancisce definitivamente la rottura con la Chiesa Riformata, ribadendo e codificando con precisione valori, dogmi, organizzazione, gerarchie e cerimoniale. Ai Cavalieri dell'Ordine Templare viene affidato il compito di 'purificare i covi di vipere in cui si annidano gli eretici'. Ai regnanti delle città schierate con la Sacra Chiesa di Sosaria viene richiesta la massima rigidità e severità nel perseguire l'eresia e nell'applicare il divieto di esercitare culti differenti da quello ufficiale.