Sono nato in una casa posta sulla montagna Couyt, situata nel confine tra Sosaria e la terra dei nani. Era la più alta, e molti anziani raccontano che un signore, molti decenni prima si fosse avventurato sulla cima di essa, con lo scopo di ritrovare se stesso. La mia famiglia come il mio villaggio era povera, d’inverno si pativa la fame e a volte non si mangiava tutto il giorno. Il cibo scarseggiava perché si potevano coltivare pochi ortaggi, con quel genere di clima. D’ inverno cadeva molta neve, a volte arrivava a coprire la casa e rimanevamo chiusi in casa per settimane.
D’ estate si cambiava radicalmente: il terreno era molto fertile, dato l'umido della neve che permeava nel terreno durante la stagione primaverile, e si poteva coltivare in più per i bambini, come me all'epoca, iniziava la scuola di magia e delle arti combattive.
Andare a scuola, consisteva nel trasferirsi in una struttura dedita e passare lì 1 mese senza vedere parenti e genitori. Insegnavano a cacciare usando la magia o armi ed a difendersi contro le bestie.
Crescendo i miei interessi e i miei divertimenti non erano solo giocare e mangiare, così ho iniziato a lavorare, procurando al mio villaggio e alla mia famiglia legna da poter mettere da parte e carne secca da mettere in dispensa. Un giorno conobbi una bellissima fanciulla di nome Sophie, da quel giorno mi accompagnava sempre nelle battute di caccia ed era molto abile. Iniziò a trovarmi a casa e conoscere i miei genitori, una sera restò a dormire a casa mia perché fuori nevicava ed era pericoloso farla tornare a casa. Passando i giorni la nostra amicizia crebbe sempre più.
Un giorno mentre stavamo facendo un battuta di caccia siamo stati assaliti da un gruppo di briganti, provammo a nasconderci dentro a una grotta ma fu tutto vano. Ci catturarono, ci legarono molto stretti e ci portarono in un luogo disabitato, le tenebre calarono e passammo lì la notte. Il giorno seguente vennero di buon mattino, avevano lunghe tuniche grigie con una cappa che gli copriva il viso, dello stesso colore. Senza parlare e senza emettere alcun rumore presero un pugnale e uccisero la mia amica, poi si avvicinarono a me chiedendomi se avevo gradito lo spettacolo, disperato e in lacrime riuscii a dargli un calcio al tizio davanti a me ma lui si rialzò pronto per colpirmi. Quando sembrava tutto finito e pensavo che la mia vita sarebbe terminata in quel momento, vidi un demone alto 2-3 metri appena lo videro i briganti fuggirono tra gli alberi. In seguito il demone mi spiego che dovevo andar via con lui se volevo proteggere al mia famiglia, perché i briganti sarebbero tornati a cercarmi. Mi isolai per qualche minuto in un posto a me caro vicino al mio villaggio a pensare, decisi dopo una manciata di minuti di lasciare la mia famiglia e andare con il demone ad allenarmi per poter saziare la mia sete di vendetta. Mi portò in una congrega e li incontrai Zakk, Asura e Imperius che mi spiegarono chi erano e che Elhoim aveva deciso di risparmiarmi, mandandomi un demone a salvarmi perchè mi riteneva in grado di poter padroneggiare le arti negromantiche anche se avevo bisogno di istruzione dal Sommo Chatzuk Asura.
Restai a vivere lì per qualche anno insieme a loro e insieme alla loro compagnia, la mia brama di potere cresceva sempre più e volevo fare qualcosa di significativo per ringraziare Elhoim, così chiedi aiuto ad Asura che mi affido una pergamena.
La pergamena conteneva il mio compito, il mio percorso, il mio cammino la mia strada per servire Elhoim come meglio potevo, Asura e Zakk mi avvisarono subito che sarebbe stato un percorso difficile, di molto studio con molte difficoltà da affrontare e diverse giorno per giorno.
Zaino in spalla...partii.