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ARGOMENTO:
La lunga ricerca. 20/09/2015 13:16 #1
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La povertà...
Io non l'avevo mai vissuta sulla mia pelle ma ne vedevo troppa, vivevo in un villaggio in mezzo ai boschi poco fuori Trinsic, spesso passo di la e ne ammiro ancora le rovine, mio padre era il capo villaggio e ogni giorno i poveri abitanti dovevano portare a mio padre oro,cibo,acqua e ogni risorsa, se la tassa non veniva pagata il povero abitante veniva mandato a combattere. Vedevo i cittadini del villaggio morire di fame e di sete pur di restare "al sicuro" e non andare incontro ad una morte certa e mentre questi miei compagni donavano tutto a mio padre, lui, ingrassava e arraffava tutto senza preoccuparsi della salute dei nostri abitanti....o meglio, dei suoi abitanti. Mi sentivo più membro del popolo che figlio di mio padre anche se, devo ammettere che stavo molto meglio di loro, così ogni giorno rubavo del cibo a mio padre per donarlo a loro ma non ero il solo ad aiutare il popolo, insieme a me c'era un Elfo Oscuro, un ragazzo di nome Bryan, lui ci narrava racconti di Trinsic e di come il suo seminario sotto la guida di Padre Berknorg proseguisse, lo ammiravo molto, dava tutto ciò che aveva per i bisognosi, potevo confidarmi con lui e parlare dei problemi del villaggio, era come avere un vero padre...finchè un giorno....sparì.... Furono tempi duri per il villaggio, la gente moriva di fame e mio padre diventò ancora più severo, richiedeva sempre più tasse e spesso anche le figlie dei cittadini come schiave... una notte decisi di liberare le schiave ma mentre loro fuggivano "FERMO LA!" mi voltai e vidi mio padre... "Brutto bastardo! Pagherai come tutti i padri di quelle luride schiave!" Ancora prima di poter rispondere mi trovai a terra colpito da calci e pugni.... Passai tre giorni in cella prima di sapere che il giorno dopo sarei stato decapitato...da mio padre in persona... Così arrivò il fatidico giorno... mi portarono al centro del villaggio e mi misero sul ceppo.... Sentivo mio padre che affilava la picca quando.... *Kal Vas Flam* Nessuno di voi peccatori uscirà vivo di qui! Alzai lo sguardo e lo vidi....Bryan era tornato ma cosa era accaduto? I suoi occhi ripieni d'odio e la sua voce furiosa...... "Bryan Fermo!! Cosa state facendo?!" Urlai e continuai ad urlarlo fino allo sfinimento ma in un attimo la città era a pezzi e tutti gli abitanti morti... "Alzatevi Raven, andiamo." "Cosa avete fatto? avete distrutto tutto....avete ucciso i miei amici...." "Questo è quello che andava fatto ragazzo, ora muoviti, io ti aiuterò" Mi voltai...pensai un attimo e mi girai colpendolo in pieno volto "Io, resterò qui con i miei compagni." "Essià." *In Nox* La luce........ Pensai.... Che era accaduto al ragazzo che aiutava il prossimo e predicava perdono? Predicava di amore e fede.. Giurai che se solo avessi avuto una possibilità avrei continuato i sogni e le speranze di quel ragazzo che ormai era diventato un folle...se solo mi avessero dato la possibilità di rialzarmi avrei cercato padre Berknorg e l'avrei aiutato a portare la luce in queste terre ricoperte dall'oscurità.... "Ei, siete sveglio?" Sento una manina calda che mi tocca il volto "Io mi chiamo Summer, vi abbiamo trovato in fin di vita, ora siete al sicuro" Cerco di fare un cenno in segno di ringraziamento.... La luce... Mi risvegliai qualche giorno dopo... Mi bruciavano gli occhi e non riuscivo a vedere bene, i ricordi erano annebbiati, ricordavo una voce femminile, un nome... "Siete sveglio finalmente" Era la voce che ricordavo! "Summer?" Domandai con un filino di voce "La mia vista... non riesco a vedere bene..." "Mettete questi puzzone!" Esclamò una voce stridula a me sconosciuta, mi mise degli occhiali e furono miracolosi, finalmente la vista era tornata "Siete stato avvelenato sciocco!" Continuò la ragazza dalla voce stridula "Vi prego abbassate quella voce! Che mal di testa, ho bisogno d'aria fresca, potete accompagnarmi fuori?" "Lola calmati! Certo, venite con me" Summer mi accompagnò, le chiesi come mai Ocllo non era abitata da assassini e farabutti come un tempo e così mi raccontò tutta la vicenda ma di tutta la storia solo un punto mi lasciò senza parole, Bryan l'elfo oscuro era stato qui, dovevo trovarlo e chiedergli cosa gli fosse preso, provai ad informarmi di piu ma mi dissero che era andato via prima del mio arrivo. Mi misi subito al lavoro, la mia missione era la stessa, trovare Berknorg e portare a termine il progetto di cui Bryan mi parlava tanto quando ero ragazzo, riportare la luce in tutta Sosaria. Decisi di andare a Trinsic sperando di trovarlo, mi diressi verso i cancelli quando un giovane elfo incappucciato mi fermò "Conosco la tua storia, posso aiutarti" "Chi sei? " "Seguitemi, qui non è sicuro per me" Potevo fidarmi? Decisi di seguirlo, forse poteva darmi delle risposte. Mi accampai da lui per giorni, Eld Wind si rivelò un buon amico, mi disse che mi sarebbe stato impossibile trovare Berknorg ma che mi avrebbe potuto mettere in contatto con qualcun'altro che mi avrebbe aiutato volentieri nella mia missione, mi raccontò di Bryan e di sua moglie Daenerys e mi domandai il perchè del suo comportamento, avevo troppe domande e poche risposte, l'unico modo di risolverle sarebbe stato trovarlo. "Non è tempo di pensare al passato, pensiamo al futuro amico, ha risposto, vi incontrerete!" Guardai la missiva... Guardai subito la firma per capire di chi si trattasse. Firmato: Friar Tuck La ricerca della fede. Il seminario, Bryan, La mia fede... Dopo tutto quel tempo a dedicarmi alla luce, a dedicarmi al bene mi voltarono le spalle come non si dovrebbe fare nemmeno con un peccatore. La mia sincerità ferì gli alti sacerdoti che decisero di scomunicarmi, erano proprio come mio padre, predicavano il bene e intanto ingrassavano con il denaro del popolo, guardavano Sosaria cadere barricati nei loro luoghi sicuri senza fare niente se non predicare. Poco prima di terminare il mio seminario decisi di partire, un viaggio di studio e ricerca, forse della fede o forse solo per diventare un po piu saggio di loro, le persone al potere. Salutai Friar Tuck, mio maestro e guida spirituale, spiegai il motivo del mio viaggio ma l'idea non sembrava piacere a loro quanto piacesse a me e appena me ne andai presero tutti i documenti che mi riguardassero, tutti i miei studi e tutte le carte che attestassero cio che avessi fatto, il mio seminario, e le bruciarono. Arrivai a Yew e mi accampai, io, che fino al giorno prima non avrei fatto male a niente e nessuno, venni attaccato, non erano barbari, erano stati mandati da qualcuno... " Raven, il tuo viaggio finirà ancora prima di iniziare " Disse ridacchiando quello che sembrava essere il capo del gruppo di uomini e appena finì la frase mi attaccarono. Cercai di difendermi ma non essendomi mai battuto riuscì giusto a sganciare qualche pugno prima di andare al tappeto, un uomo mi punto una spada alla gola... era giunta la mia ora... Chiusi gli occhi, un attimo di buio.... L'uomo inizio a bruciare, c'era uno stregone tra gli alberi che mi stava aiutando, non pensai al motivo, pensai solo a prendere quella spada e difendermi, trapassai l'uomo che poco prima stava per uccidermi come fosse una sacca di grano, senza capire molto di cio che stava accadendo iniziai difendermi, in poco tempo gli uomini erano a terra senza vita e io... mi sentivo smarrito... "E normale, anche per me la prima volta è stato cosi" Riconobbi la voce, non c'era bisogno di voltarmi "Bryan... come avete fatto a trovarmi?" Chiesi, non saprei dire nemmeno io se fossi arrabbiato o felice "E tanto tempo che ti tengo d'occhio" Poi si mise a ridacchiare "Hai fatto la mia stessa fine, poco prima di terminare il seminario ti sei accorto di come il clero sia solo una fregatura, ora capisci il mio comportamento?" Tirai un pugno al terreno con tutta la forza che mi fosse rimasta "Ho dedicato tutta la mia vita a questo! E ora?! Cosa ne sarà di me?! Non posso certo tornare in città! Mi ucciderebbero!" Lui si rimise a ridacchiare "Mio caro Raven, se la luce non ti ha dato cio che cercavi, forse l'oscurità potrà farlo, avremo la nostra vendetta e questo te lo prometto" Sentì i suoi passi allontanarsi ma non lo fermai, avevo bisogno di riflettere. Continuai così a viaggiare, non piu solo per diventare piu colto ma anche piu forte, il ragazzo buono e debole era morto quel giorno in quel bosco, appena mi si avvicinava qualche barbaro non perdevo l'occasione di battermi ma un giorno persi, il barbaro mi rubo tutto e mi lasciò in fin di vita, mi disse che mi avrebbero finito i lupi ma cosi non fu, la fortuna era stata dalla mia parte ma per quanto ancora? di certo girare per boschi non era affatto sicuro ma era troppo presto per tornare, forse sarei stato attaccatto, avrebbero provato a finire il lavoro iniziato, cosi mi iniziai e fare delle domande. Durante il seminario padre Friar mi parlo di Ariakan, l'uomo che riuscì a rendere se stesso immortale ma questo rituale lo portò a diventare un mostro e i guerrieri della luce lo distrussero.. Cosi mi chiesi se ci fosse un modo di rendere se stessi immortali senza conseguenze cosi gravi, forse Ariakan sbagliò qualcosa, trovando i suoi scritti sicuramente avrei potuto indagare e forse riuscire a migliorare la formula e cosi, una volta immortale avrei potuto fare pulizia tra quegli assassini che dicono di far parte della luce. Devo trovare gli scritti, è tempo di tornare. L'arrivo in città. Erano passate svariate notti, ormai avevo perduto il conto, sapevo di non essermi perso ma non mi ricordavo che il cammino fosse così lungo, avevo fame e sete... Chissà quante cose sono cambiate mi dicevo tra me e me, chissà se il mio caro amico Asura si sarebbe ricordato di me? Ricordo la nostra amicizia, dovuta stroncare per la fede, non ci avrebbero visti bene, due seminaristi di fede opposta amici per la pelle. Lui sicuramente avrebbe potuto aiutarmi nella mia ricerca e nei miei studi, quando lo conobbi era come me, in cerca di verità. Alzai lo sguardo e la vidi, Trinsic! Mi accampai nelle rovine del mio vecchio villaggio, ormai c'era solo puzza di morte e rovine, il luogo adatto a me. Passarono due notti e venni svegliato da una figura ambigua, uno strano elfo oscuro, alquanto buffo " Che cosa ci fate qui? Oibò un viandante!" Il suo accento era molto strano, non era certamente di Trinsic "Caccialo via! Senti che fetore!" L'elfo oscuro scoppio a ridere "Che tieni Asia? Ti fa ribrezzo quest'uomo?" Da dietro arrivo lei, mi lasciò senza fiato.... "Alzatevi, sembrate essere molto affamato, venite a Trinsic e avremo modo di parlare" Un umana, come me, forse per questo era stata cosi gentile? Decisi di seguirli, un po di cibo e una branda non avrebbero certo guastato. Parlai per un po' con quella ragazza, disse di chiamarsi Aria, forse poteva aiutarmi. Mi offri rifugio a Trinsic e accettai volentieri. Ora non mi restava che trovare Asura. Discord: Ihro#7727
Ringraziano per il messaggio: misaoaki, sirakuma
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