Figlia di umili commercianti di pelli, settima di dodici figli, nata in una notte strana, mi si racconta che in quella notte, ogni essere vivente nella nostra contea, si chiuse in un silenzio profondo, persino la stessa luna in quell’ occasione piena, richiamò a se ogni nuvola che passava nel cielo in quella notte sinistra, ordinandogli di nasconderla, e in quel silenzio irreale, venni al mondo, solo il mio pianto spezzo quel silenzio, per ritornare subito dopo, più sinistro che mai.
La mia infanzia fu accompagnata dal ricordo di quella notte, ogni persona della contea, mi guardava con timore, nonostante fossi una bambina piccola ed esile, e il mio carattere così tanto introverso, non aiutò di certo ad incutere tranquillità al mio passare.
Introversa e meditativa, questa fu la particolarità che mi contraddistinse sin da allora.
Non avvicinavo mai troppo i miei coetanei, amavo la mia solitudine e amavo ascoltare ogni rumore, ogni segnale la natura esprimeva intorno a me.
Amavo camminare a lungo, e nelle battute di caccia, che affrontavo per procurare le più pregiate pelli da portare a mio padre Albert , spesso mi trovavo ad esplorare terre sconosciute.
Animo tormentato, alla ricerca disperata di qualche cosa, si… ma cosa…..
Fu all’ età di undici anni, che un giorno, dopo aver camminato per tante ore, mi ritrovai dinnanzi ad un sinistro edificio, nelle lontane terre di Papua, e li per la prima volta, percepì, quell’ incredibile calore che mi percorse il corpo, accompagnato da un lungo e sinistro sospiro ed una voce che qualche cosa mi diceva, ma che io non riuscì allora a comprendere.
Ritornai sempre più spesso in quel luogo, a cercare di comprendere quella voce, che era li sempre inesorabilmente presente e che insistentemente mi sussurrava quelle strane incomprensibili parole, e in qualche occasione, nascosta tra le fronde, osservavo strani individui , vestiti di nero, muoversi furtivi ed entrare all’ interno di quell’ edificio che in qualche modo mi chiamava, ma era troppa la paura ed ogni volta, scappavo, per poi inesorabilmente cedere al bisogno di ritornarci.
Troppi anni passai bramando quel luogo, senza conoscerne la ragione, e in più di una occasione, mi capitava di tornarci immersa nel mio sonno più profondo.
Fino al quel giorno in cui, venni sorpresa all’ improvviso, da un essere incredibile, rimasi di pietra di fronte a tanta imponenza e forza, ma nello stesso istante, svanì la mia eterna paura per far spazio alla più forte ed irresistibile brama di fondermi in quell’ essere.
Fu lì che finalmente, riuscì a sentire distintamente quella voce, la stessa che mi parlava sin dalla mia più tenera età, forse già da quella notte sinistra in cui tutto intorno a me tacque.
“Nirvana !.. erano anni che aspettavo questo momento, da prima che tu nascessi, Io ti aspettavo , conosco perfettamente ogni angolo più oscuro della tua anima e nulla a me tu puoi nascondere o negare… “
“Chi siete Signore ? perché non vedo il vostro volto e al tempo stesso sento di conoscervi da sempre ?
Cos’è questa energia che mi infondete mio Signore ? cos’è questo incantesimo che così violentemente mi ha rapita ?
Vi prego Mio Signore, aiutatemi a capire, sento che oggi ho, ad un passo da me, la risposta ad ogni domanda che, la mia anima disperata, s’è fatta per una vita, Vi prego mio Signore, aiutatemi a capire….. “
“ Mia cara Nirvana. È tutto così facile e così chiaro… sei finalmente arrivata alla tua meta, dopo tanto cercare, finalmente, hai raggiunto la tua vera dimora, il luogo dove tu eri predestinata, il luogo dove da oggi, Io, Signore dell’Oscurità, ti farò dono di ogni insegnamento, ti donerò la consapevolezza di ciò che sei veramente.
Avrai anni ed anni di studi e sacrifici da affrontare, ma io ti ho scelta, perché so che sarai in grado, perché è in te quel seme oscuro, che Io saprò far germogliare, facendo di te un oscuro Ministro , mia serva devota“
Dimentica ogni cosa che sia del tuo passato, non avrai più nulla di ciò che hai avuto fino ad oggi, ne patria ne famiglia, da oggi solo Io sarò per te ragione d’esistere ed io in cambio, concederò a te ogni più oscuro segreto di ogni più oscura magia nera, che porterà il popolo a me devoto, alla vittoria finale sul bene…tzè… il bene…. Il bene e il male, sono esattamente le due facce di una stessa medaglia, ma questo ancora non è argomento per te.... “
“ Mio Signore, farò ogni cosa Voi mi chiederete, infondete in me la conoscenza dell’Oscurità, sarò al vostro servizio fedelmente, fin a sacrificare la mia stessa vita, se Voi mi vorrete aprire le porte della Vostra dimora…”
“ Non preoccuparti Nirvana, ho gà per te pianificato ogni cosa, sarai accolta a Stirling, la Città sacra dei Necromanti, la cui Reggente Bellatix, è stata già da me incaricata nel prendersi cura del tuo percorso spirituale , sarai devota a lei, Mia Massima Rappresentante, ed obbedirai ad ogni suo ordine nel mio nome…questo per ora è tutto. “
D’improvviso, tutto si fece scuro ed infine nero, sentì il torace che iniziò a bruciare, quasi che una lama mi stesse incidendo la pelle, mi guardai un po’ in giro, cercai nel buio di capire, ma il dolore si fece talmente forte che urlai e infine persi i sensi.
Mi risvegliai in una piccola costruzione, coperta da fasciature intrise di erbe dall’odore acre, il petto mi bruciava terribilmente ma una sensazione di pace si era impadronita di me, aprì gli occhi, mi guardai un po’ in giro e fu lì che vidi quel viso scuro, chino su di me, una donna vestita di nero, era lei che fasciava le mie ferite.
“ Non parlare, riposati…. Io sono Bellatrix, e tu ora sei a Stirling, della quale Io son l’unica Reggente, questa da oggi è la tua casa e io mi prenderò cura di te nel nome dell’Oscuro Signore.
Stò fasciando, con bende intrise di erbe medicinali, i segni che L’Oscuro Signore, ha inciso sulla tua pelle, i segni indelebili della tua dedizione a Lui… guarirai presto….ora dormi, riposati, devi recuperare le forze, ne avrai bisogno, perché è tanto il lavoro che avrai da fare…”
Il buio, mi avvolse…..