ARGOMENTO:

Mi accingo frettolosamente a partire da occlo per recarmi a yew, vicino la banca incontro RobLucci e per guadagnare del tempo chiedo un portale nella zona più vicina al monastero nella speranza di incontrare la guida Mikael.
Molti pensieri si affollano nella mia mente e purtroppo non ho ben chiaro come portare avanti il discorso visto il senso di angoscia e desolazione che mi pervade, faccio un respiro profondo e attraverso il portale con l'immagine di summer negli occhi che si volta di spalle e va via.
Dinanzi al monastero timidamente le mie nocchie si infrengono sul portone e quell'attesa snervante ormai si appresta a finire, sento i cardini scricchiolare un pò e da dietro la porta appare Mikael che con un sorriso acceso mi saluta.
Varco l'uscio e percorro la lunga navata del monastero che infine conduce dinanzi l'altare , mi avvicino subito ad una panca e prendo posto, noto lo sguardo di Mikael perplesso sulla mia presenza ma senza permettergli di aprir bocca inizio subito a parlare.


Gli spiego la pessima situazione che ha investito la città di Occlo e che mi trovo li in rappresentanza di tutta la cittadinanza rimanente per chiedere aiuto concreto affinchè le mura possano continuare ad essere una roccaforte solida del culto non scalfibile dalle insidie esterne che iniziano a ruggire feroci.
Il sindaco precedente mi ha consegnato le chiavi della città che ho custodito gelosamente ma attualmente questo fardello è troppo pesante per le mie possibilità e cosi ho deciso di confidare nell'aiuto della nostra guida spirituale.
Al termine del discorso mi alzo e poso le chiavi della città sull'altare confidando che Mikael, capite le ragioni che ci hanno indotto a fare ciò, accetti di aiutarci per garantire longevità alla città di Occlo, con la speranza e sicurezza che nel prossimo futuro il nostro eroe ci riconsegni le chiavi della nostra amata città.

Ero intento a mettere ordine nella biblioteca in modo da far spazio ai voluminosi scritti che Friar si stava accingendo a teminare quando inaspettatamente sento dei tonfi provenire dal portone del monastero, ripongo tutto sulla scrivania e incuriosito mi dirigo in direzione per accertarmi di non aver udito male.

Spalancata l'anta mi trovo di fronte Gundam il Fremen con lo sguardo rivolto verso il basso che fissava intensamente un ciottolo vicino l'uscio, lo saluto sorridendo ma mi accorgo dalla sua espressione in realtà molto tormentata che qualcosa lo preoccupava intensamente.

Lo invito ad entrare nel monastero e lungo la navata centrale l'unico suono udibile era il rumore dei passi cadenzati perfettemante fino all'arrivo in prossimità dell'altare dove noto che subito con un agile gesto prende posto a sedere, sinceramente perplesso sulla sua presenza qui cerco di chiedergli i motivi sul suo stato di evidente preoccupazione ma nemmeno il tempo di accennare qualche parola mi interrompe e inizia un monologo che mi limito ad ascoltare pazientemente.

Nel fluire del suo discorso si palesa chiaramente una disperata richiesta d'aiuto per evitare che un declino lento ed inesorabile investa la cittadina di occlo eliminandone le tracce, lo interrompo e mi allonatano per portargli una brocca d'acqua quando al mio ritorno lo trovo di fronte all'altare con un sacchetto in mano, avvicinatomi noto che sciolto il legaccio del sacchetto in pelle estrae delle chiavi e le posa sull'altare.

Il giovane Gundam il Fremen pieno di speranza rimette nelle mie mani il destino di una città fedele affinchè la si possa ricondurre a tempi floridi, dopo aver prestato ascolto e capito la gravità delle situazione decido di prendere le chiavi e riporle nella mia bisaccia al sicuro, incarico Gundam di essere un mio portavoce alla cittadinanza e di recapitare il messaggio che ben presto sarò al loro fianco per aiutarli a risollevarsi da questo periodo di declino.

Accompagno Gundam fuori dal monastero con uno spirito rinnovato colmo di speranza e li fuori ad attenderlo trovo RobLucci con in viso ancora la tristezza e la preoccupazione, saluto entrambi e gli auguro un ritorno sereno ad occlo.