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Encicliche 13/09/2014 15:50 #1
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Io Mikael attuale Pontifex Maximus, insieme ai confratelli decido di promulgare la Sacra Costituzione del culto di Idior intitolata "Lumen Gentium".
Capitolo I
I - La genesi
In principio due fratelli crearono il cielo e la terra. § Idior ed Elhoim § La terra era massa informe e deserta. Elhoim con le sue tenebre ricopriva l'abisso, mantre lo spirito di Idior aleggiava sulle acque. Due fratelli, un binomio di luci ed ombre. Un mondo che un domani i mortali chiameranno Sosaria. Amore e Odio. Idior creò gli uomini e gli elfi. Li creò a sua immagine e somiglianza e li pose a dominio su tutto ciò che aveva creato. Elhoim risentito del bisogno del fratello di non essere più solo a dispetto e a simbolo del suo potere, creò gli Orchi e li mise in perenne combutta contro i figli di idior. Ad ognuno di essi diedero leggi e regole. Ed ogni mortale nasceva e moriva circondato dalle attenzioni del suo Dio.
II - Il Mistero
Idior è la luce delle genti: questo sacro Concilio, adunato nella fede, desidera dunque ardentemente, annunciare la parola ad ogni creatura, illuminare tutti con la luce di idior che risplende dalle sacre Effigi. Siccome i Chierici sono il tramite tra Dio e le genti spetta a loro in ogni modo permettere l'intima unione con Dio e tutti i suoi fedeli, per questo si vuole dimostrare con maggiore chiarezza a tutti i fedeli e al mondo intero la nostra natura e la nostra missione universale. Le presenti condizioni del mondo rendono più urgente questo dovere da parte dei chierici affinché tutti, oggi più strettamente congiunti dai vari vincoli sociali, tecnici e culturali, possano anche conseguire la piena unità in Idior.
III - Lo spirito purificatore dei Chierici
i Chierici dopo lunghi periodi di esilio causato dalla profonda persecuzione che ha invaso questo mondo, si sono ricostituiti grazie al focolaio della fede mai disperso, con questo nuovo avvento tutti i chierici saranno vicini ai fedeli per delineare il grande progetto di salvezza dall'oscurità che idior ha disposto per le genti. La missione sarà cercare di non perdere anime nella nebbia che le allontana dalla luce e le farà vagare nelle tenebre.
Capitolo II
I - Il Popolo di Idior
In ogni tempo e in ogni luogo è accetto a Idior chiunque lo teme e opera la giustizia. Tuttavia il suo scopo è salvare non individualmente e senza alcun legame tra loro le genti, ma costituire di loro un popolo, che lo riconoscesse secondo la verità e lo servisse fedelmente per portare su questa terrà la pietà e la pace. Nuova alleanza e nuovo popolo verranno costituiti nel nome di Idior, tutti i fedeli ai suoi occhi sono eguali, tutti i fedeli anche agli occhi dei Chierici sono eguali. Tutte le creature che entraranno nel popolo di Idior saranno liberate dalla schiavitù della corruzione per partecipare alla gloriosa libertà che idior concede. Tutti sono chiamati a formare il popolo di Idior. Perciò questo popolo, pur restando uno e unico, si deve estendere a tutto il mondo e a tutti i secoli, affinché si adempia l'intenzione della volontà del nostro Dio.
II - Il senso della Fede
Coloro che si accostano alla penitenza, ricevono dalla misericordia di Idior il perdono delle offese fatte a lui; allo stesso tempo si riconciliano con i chierici, anche se hanno inflitto una profonda ferita col peccato, ma grazie al cammino per la loro conversione con la carità, l'esempio e la preghiera avranno la possibilità di essere redenti. I percorsi di fede per casi di particolare gravità verranno stabiliti di volta in volta da almeno due chierici in congregazione.
III - I rapporti tra fedeli
Secondo gli insegnamenti del nostro Dio, i principi di solidarietà, verità, coesione, comprensione,aiuto reciproco, onestà, carità, coraggio ed onore saranno i parametri di valutazione dei rapporti che intercorrerranno tra i fedeli, è assolutamente vietato approfittare dell'ingenuità e della buona fede dei fedeli per trarre profitti o benefici personali, mai sottoporre a tranelli ed inganni coloro che per la fede si spingono oltre ogni limite, tutti i figli del popolo di Idior dovranno avere bene in mente i principi cardine affinchè si possa instaurare una cooperazione per raggiungere lo scopo comune. Nel caso in cui comportamenti contrastanti con tutti i principi verranno posti in essere, è bene che il fedele sagnali alla comunità clericale l'accaduto, a prescindere dai rapporti che intercorrono tra le città e la loro risoluzione delle diatribe, in tutta autonomia se ritenuti i motivi plausibili ed accettabili verranno aperte delle investigazioni interne in apposite congregazioni. Tutti i vari responsi verranno resi noti alla comunità.
IV - I rapporti tra fedeli e mercenari
L'unico tipo di rapporto che il Sacro Concilio ammette tra i propri fedeli e i merceneri è quello basato sul "pactum commoditatis", dettato dal fatto che per particolari motivi di covenienza di origine straordinaria, come ad esempio l'assenza degli abitanti della propria città o delle città fedeli con cui intraprendere la caccia , è tollerata la presenza di tali individui, ciò non toglie che i mercenari sono figure losche e subdole dedite sempre e tendenzialmente all'omicidio gratuito per mero piacere, e visto che ogni fedele ha la possibilità di diffondere la parola di Idior, il vero scopo sarà quello di accostarsi e cercare di indurre al pentimento e alla conversione i soggetti senza Dio. E' bene non dimenticare che nel caso in cui si presenti la situazione che gruppi di fedeli armati in cerca di giustizia stiano braccando i malfamati il "pactum commoditatis" viene meno e si è obbligati ad intervenire per salvaguardare prima l'incolumità dei fedeli che hanno deciso di aprire le ostilità e non mettere avanti i propri interessi personali. Chi preferirà rimanere inerte e lascerà sopraffare i propri fratelli andrà in contro alle punizioni che il culto comminerà in maniera appropriata nell'apposito tomo.
V - I rapporti tra fedeli Idior e Culti Opposti
Noi chierici, fedeli ai doveri verso Idior e verso tutti i suoi figli, non possiamo fare a meno di riprovare, come in passato, con tutta fermezza e con dolore, quelle dottrine e quelle azioni funeste che contrastano con il nostro culto. Ci sforziamo tuttavia di scoprire le ragioni della negazione e della deviazione verso un altro dio che degrada i suoi servitori dalla loro innata grandezza. Sono doverosi i consigli di evitare in generale qualunque rapporto, ma riteniamo che questo credo meriti un esame più serio e più profondo al fine di prendere le decisioni finali sulla sua estinzione.
Capitolo III
I - Costituzione Gerarchica Il Pontifex Maximus - é l'eletto a votazione da parte del concilio dei chierici, la guida non farà parte di nessuna città fedele ma resterà al monastero di yew dove operà a garanzia di terzietà e imparzialità su tutto il popolo di Idior. I Vicari - faranno parte del vicariato tutti i chierici stanziati nelle varie città o inviati espressamente dalla guida con compiti specifici, avranno il dovere di seguire da vicino le anime dei cittadini affinchè la loro fede non vacilli, saranno il tramite tra la guida e le città e metteranno a conoscenza la guida degli accadimenti interni di ogni città. Le Congregazioni - potranno essere costituiti organi speciali collegiali solo di chierici, oppure guidati da un chierico ma con la presenza dei laici, il loro scopo sarà quello di portare a termine missioni affidate dal Pontifex in merito accadimeni che verrano sollevati di volta in volta. I Seminaristi - per ambire al titolo di seminarista ossia di aspirante chierico, di comune accordo abbiamo scelto che dovranno essere soddisfatti tali requisiti : 1 - Essere di razza Umana, Elfo oppure Elfo Silvano 2 - Non appartenere al momento della richiesta ad alcuna città. 3 - Non avere legami parentali o amicizie particolari con assassini o fedeli all'oscuro signore 4 - Non essere stato in un recente passato assassino o fedele all'oscuro signore 5 - Essere il primo genito (I° PG) di una famiglia rispettabile o al massimo secondo genito (II°PG) ma solo con specifica dispensa della nostra Guida (capo culto). 6 - Presentarsi con un manoscritto dove si chiariscono i motivi per cui si sta decidendo la strada per intraprendere i voti.
Capitolo IV
I - Le Redenzioni
Il sacramento della redenzione, grazie ai poteri conferiti dal nostro Dio è un atto non dovuto e che viene concesso da noi ministri del culto a discrezione. Nel caso degli assassini che siano in cerca di grazia, e che vogliano accostarsi al culto di Idior promettendo di accettare i suoi principi e le sue leggi, dovranno rivolgersi ad un ministo, spiegare le motivazioni del pentimento con un manoscritto da poter sottopporre alla visione del concilio, se tali motivi saranno ritenuti validi verrà concessa la grazia nelle modalità che i Sacerdoti prescriveranno caso per caso. Il limite massimo di uccisioni che i Chierici potranno redimere è fissato a 200, fino a questo numero vista la gravità delle anime portate via nel tempo il costo pecuniario sarà di 3000 monete ad uccisione da corrispondere al Chierico celebrante, sorpassata la soglia delle 200 anime è rimessa la redenzione alla pietra purificatrice . Il denaro verrà impiegato in opere di aiuto ai bisognosi fedeli che si accostano in queste terre. Per tutti i fedeli del nostro culto la redenzione dalle uccisioni delle anime degli infedeli sarà sempre accettata e concessa, a conclusione del rito al sacerdote verrà corrisposto spontaneamente l'obolo donato solo dal buon cuore del redento che verrà utilizzato per le migliorie del monastero e sopportare il costo delle fiale di vetro. Per i fedeli che macchieranno le armi con il sangue dei propri fratelli d'apprima verrà subito bloccata la possibilità di redenzione e istituita una congregazione che indagherà sull'accaduto per stabilire la verità. Le sentenze di penitenza o condanna verranno pubblicate nell'aposito tomo "DE TURMENTIS"
Disposizioni Finali
Le attuali città che si reputano fedeli al culto di Idior dovranno espressamente accettare in toto tutte le disposizioni che la costituzione menziona, l'accettazione dovrà pervenire a mezzo missiva con intestazione de "il giuramento", ad inviarle saranno le massime cariche in maniera tale che vi sia garanzia di accettazione da parte di tutta la cittadinanza. Si tenga bene a mente che l'evoluzione del pensiero di fede comporterà delle modifiche che verranno promulgate da parte del concilio volta per volta.
In Fede
Mikael Mègas
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Encicliche 03/11/2014 10:12 #2
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+ Sacro Concilio Ordine dei Chierici +
Al Popolo di Idior ci rivolgiamo noi Chierici tutti al fine di sventare nuove forme di perdizione, visto l'attuale andamento e monitorati con attenzione nuovi fatti tristemente accaduti, dopo la lunga riflessione in Congregazione abbiamo deciso che :
ABROGHIAMO
Nella Sacra Costituzione Lumen Gentium al capitolo numero II il paragrafo numero IV inerente i rapporti tra fedeli e mercenari,con effetto immediato interdiciamo i rapporti con tali soggetti ritenuti pericolosi per la perdizione dell'anima. Chi persevererà palesemente e ripetutamente nella collaborazione sarà oggetto di punizione da parte del Culto. Cosi è deciso.
In fede
Mikael Mègas
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