ARGOMENTO:

*Tempio di Yew*

Questa volta è andata meglio del previsto, avrei giurato molto peggio, ed ho impiegato molto meno tempo rispetto al necessario.
*Noto la porta aperta*
chissà perché la porta è socchiusa,
*apro delicatamente*
"ooohhhh Aliza, saluti mia cara *la osservo ramazzare l'entrata del tempio* tutto calmo in questi miei pochi giorni d'assenza?"
Aliza: "si padre, tutto procede con tranquillità, si è solo rotta la parte esterna di una vetrata al piano superiore e con il forte vento tutto il fogliame si è accumulato, ecco perché devo fare pulizie qui all'entrata. Padre servilius che è stato proprio ieri qui mi ha detto che tornerà a sistemarla".
"aveva bisogno di me Servilius? qualcuno mi ha cercato?"
Aliza : "in realtà si, ho visto arrivare anche la vicaria di trinsic, ma dopo aver fatto notare la vostra assenza poi sono andati via tutti però so per certo che ci sono delle missive nella vostra stanza che ho provveduto ad ordinare personalmente".
"sempre preziosa mia cara" .
*saluto e mi dirigo verso la stanza dello scrittoio*
*noto un cumulo di pergamene sulla scrivania*
Ah.... solo pochi giorni d'assenza, non mi spiego cosa sia potuto accadere che tutti hanno avuto voglia di scrivermi, solo che ora la prima necessità è davvero un bagno.
*mi affaccio dalla porta e alzo il tono della voce* "Aliza per favore, ho necessità sia di ristorarmi che di ripulirmi, potete provvedere gentilmente ?"
Aliza : "padre a breve nel piano superiore potrete concedervi un bagno, il tempo di terminare ciò che ho iniziato, quando avrete finito scendete pure che di certo qualcosa da mettere sotto i denti sarà pronta"

Avrò un bel da fare qui, sarà meglio iniziare prima possibile,
*apro una pergamena e leggo*
Ah bene, buone nuove dalla città di trinsic, hanno accettato la costituzione e valchiria mi ha aggiornato,
dovrò fare pervenire al più presto la risposta.
*Apro un'altra pergamena*
*sospiro*
Servilius, anche lui si è deciso ad aggiornarmi, secondo me la sua pergamena è stata morsa e sbavata dal cane,
*scuoto la pergamena per pulirla*
uhm bene, nuove da quel del Baronato, eccellente, anche a loro perverrà la mia risposta.
*metto da parte la pergamena e ne prendo un'altra*
*inizio a leggerla*
uhm, questa non è una buona cosa, non posso lasciare correre una situazione del genere,
*batto il pugno sul tavolo*
"tutti hanno da fare, tutti vanno di fretta, vengono qui lasciano pergamene con scritto attendiamo risposte"
*riprendo la calma*
"va bene, convocherò qui i vicari Valchiria,Friar Tuck, e anche Servilius affinché possa contribuire anche lui."
*prendo calamaio e pergamene, e inizio a scrivere*

Carissimi Fratelli e Sorelle,
ho assolutamente bisogno della vostra presenza qui al monastero,
la trattazione dell'argomento ha la priorità assoluta e necessito delle vostre consulenze qui a Yew,
affrettatevi a sbrigare ciò che avete iniziato e poi raggiungetemi il prima possibile.
Nell'attesa, che Idior vi protegga.


*sigillo le pergamene*
*le consegno a Lucine*
Gentilmente falle pervenire in breve tempo, ho bisogno che gli altri Fratelli siano qui, se hai problemi nelle consegne fammi sapere tutto.
*Lo guardo fiducioso allontanarsi*

*Lancia a terra una sacca piena di attrezzi*
"Ci mancava solo questa..." borbotta Servilius scendendo dalla cavalcatura "...E queste cavolo di galline... Sciò! SCIO'!" *Agitando la tunica* "Maledizione!"
Imprecazioni attirano l'attenzione di Lucine fuori dal tempio di Yew, con Servilius intento a pulirsi da sotto il piede degli escrementi di un orso. "Servilius, siete stato di parola, siete venuto a riparare la vetrata" Servilius si ricompone distinto aggiustandosi gli occhiali e schiarendo la voce "Ciao Lucine..." "Padre Mikael è arrivato qualche ora fa ed è nel suo studio, mi ha chiesto di convocare i monaci dell'ordine, già che Voi siete qui lo avviso..." "Lascia stare Lucine, andrò a disturbarlo di persona appena finito con questa vetrata... intanto puoi rintracciare Friar Tuck e Valchiria" Servilius raccoglie la sacca e si inoltra nel tempio, lasciando dietro sè le impronte di quello che sembrerebbe essere fango.

*Biblioteca di Skara Brae*

Dalle piccole finestre della biblioteca trapela una fievole luce.
*Alzo lo sgurdo preoccupato * e penso "questa luce tremolante delle candele mi farà perdere la vista" sono ore, giorni che leggo e scrivo, scrivo e leggo .... circondato da libri impilati a destra e a sinistra quasi mi sento prigioniero.
All'improvviso la luce aumenta, sembra un miracolo "che Idior mi abbia ascoltato?"
Dei leggeri passi si avvicinano *mi alzo di scatto* urto una pila di libri che crolla alzando non poca polvere, comincio a tossire e mi dirigo verso la porta.
"Padre, la guardia dei cancelli mi ha detto che vi avrei trovato in biblioteca"
"Grazie a Idior sei tu Lucine, mi avevi spaventato, sono giorni che non vedo anima viva ... la città è sotto assedio, subiamo spesso rappresaglie; ma tu che ci fai qui? e' successo qualche cosa al monastero?"
"ho un messaggio di padre Mikael per voi"
*mi porge una pergamena sigillata* il sigillo riporta lo stemma di Mikael Mègas.
*rompo il sigillo e srotolo*

*Alzo lo sguardo e fisso in viso Lucine pensando ...* "deve essere successo qualcosa di grave"
la sua espressione trapela preoccupazione, forse al pensiero del lungo viaggio di ritorno.
"Lucine dammi una mano, rimettiamo ordine in questa biblioteca polverosa e caotica, il viaggio di ritorno per il monastero lo faremo insieme".
"Volentieri Padre, vi do una mano a rimettere ordine ma mi aspetta ancora un lungo viaggio devo raggiungere Trinsic ho l'ultima pergamena da consegnare a Sorella Valchiria"
"Allora vai, non ti trattengo oltre ma fai molta attenzione, questo e' un brutto periodo per viaggiare soli, che Idior ti protegga"
"Arrivederci padre, riguardatevi anche voi"
Si volta e uscendo chiude la porta, la penombra mi riavvolge con la luce tremolante di una candela oramai quasi del tutto consumata.

*Stanza dello scrittoio, Tempio di Yew*

Un incessante martellare duraturo e persistente riecheggia nel tempio,"BUM BUM BUM BUM BUM" arrotolo la pergamena e mi alzo per andare a controllare, appena fuori la porta mi si para Friar dinanzi, lo scruto con attenzione e lo saluto. " Friar ma è il vento che sta ormai smantellando il monastero o cosa?" ,mi guarda sorridendo e alzando il braccio mi indica la porta da dove proveniva l'assordante rumore, mi accingo ad andare in quella direzione e vado a controllare, apro la porta e mi trovo Servilius a torso nudo con la pelata sudata che alacremente stava aggiustando una finestra.

*sento scricchiolare il portone d'ingresso*

Una mano affusolata apre il portone, "Lucine mia cara, Idior ha vegliato sul vostro cammino e siete tornata incolume, è un gran sollievo oltre che una gioia per gli occhi vedervi, portate buone nuove?" questa volta il viso porcellanato di Lucine non risplendeva come al solito, dopo un breve sospiro mi dice : "Padre il viaggio di ritorno è stato non privo di difficoltà, saluterò gli altri Sacrdoti ma vi chiedo di concedermi solo poco tempo per ristorarmi e sarò subito da voi, le notizie non sono delle migliori e non posso stare qui a tenerlo per me ma ...."
La interrompo di scatto " vai pure adesso, aspetto Servilius e chiamo Friar dalla biblioteca e ti attenderemo nella sala delle riunioni"

*Sala riunioni di Yew*

*TOC TOC*

"Entra pure", e l'inevitabile incrociarsi degli sguardi di noi tre si convoglia verso Lucine, " ed eccoci a noi, non esitare, già l'accenno lascia presagire e nefaste conclusioni ma suvvia aggiornaci in merito, anche se Valchiria è assente quando giungerà al Tempio riprenderemo il discorso con lei" , noto che un singhiozzo con lo sguardo lucido viene celato da un gran respiro, subito dubito Lucine inizia il suo discorso

Ascoltando il resoconto sui nostri volti cala una forte ombra, fredda, ma Lucine come un fiume in piena continua ad aggiornarci sui fatti che stanno accadendo nel regno di Trinsic e ciò che ha sentito di passaggio nella capitale Britannia....,...

Incredulo e nello stesso tempo incuriosito ascolto con attenzione le parole di Lucine.
Osservo il volto di fratello Servilius e padre Mikael per capire quali sentimenti li pervadono e vedo in loro solo preoccupazione.
Lucine tra un singhiozzo e l'altro termina il suo resoconto e viene congedata, noto lo sguardo dei due confratelli fisso su di me e quasi con un senso di colpa chiedo
"c'è qual'cosa che non so?"
Padre Mikael estrae da una pila di rotoli un pergamena e me la passa, la osservo,
MISSIVA DA TRINSIC
ne porta il suo sigillo.
Apro e leggo, il silenzio ci avvolge. Solo il fruscio della pergamena che riavvolgo rompe questa atmosfera sospesa e mentre guardo in viso fratello Servilius, che mi fissa con volto inespressivo mi rivolgo a padre Mikael.
"Padre, e' giunto il momento che io debba rompere il silenzio da te imposto, non posso più sopportare questi attacchi alla mia persona, ho sopportato anche accuse offensive che ancora echeggiano tra queste mura, sentito falsità nei miei confronti che per il bene dell'ordine ho sopportato e taciuto ma ora chiedo il diritto di difendere la mia onorabilità e dimostrare quanta malafede in loro ci sia, ma prima di esprimermi chiedo sia chiamato tra noi anche fratello Alucard, ha il diritto di conoscere perché e' stato tanto osteggiato"
Improvvisamente un vociare isterico arriva dai corridoi del monastero, padre Mikael si alza di scatto e con passo veloce esce dalla sala riunione poco dopo torna, pallido in viso
"la fazione di Trinsic ha abbandonato la fede in Idior"

La mano sulla bocca nasconde il groppo che mi sale dalla gola e penso rattristato
"cio che temevo, dal momento che ho conosciuto quelle due persone, si è avverato ... la rovina di Trinsic"
Il suo re e' stato ammaliato, stregato ... ha perso la ragione.
il passato di Trinsic era una gran bella storia ora il suo futuro e' una gran brutta storia.

*Monastero di Yew, Biblioteca*


"Non riesco a concentrarmi, Ezra!" sbottai improvvisamente.

Il custode del sacro tempio di Britain alzò lo sguardo dalle sue letture e mi fissò.

"Come posso stare qui a studiare quando so che i miei confratelli e Lucine sono barricati in quella stanza da un'eternità."

Senza rendermene conto iniziai a percorrere la sala di studio da un lato all'altro. I due pesanti tomi che mi ero prefissato di ripassare quella mattina erano ancora abbandonati sulle prime pagine.

"Una delle virtù più importanti di coloro che scelgono di dedicare la propria vita a servire il Sommo Idior è la pazienza..." la voce del custode aveva la medesima inflessione che era solito utilizzare durante i seminari ai novizi, tuttavia non potei fare a meno di percepire una nota di agitazione.

Poi capii, immaginai il profondo legame di amicizia che poteva essersi instaurato tra lui e la cara Lucine nel corso di tanti anni al servizio dell'Ordine, la somma preoccupazione nel vederla in quello stato senza averle ancora potuto parlare. Sotto a quella fragile corrazza di calma e distacco doveva muoversi un mare in tempesta.

"Hai ragione, Ezra." dissi cercando di calmarmi, o perlomeno, cercando di dissimularlo. "Attenderemo pazientemente che le porte dello studio si aprano. L'importante è sapere che ella è salva."
Il custode fece un cenno di assenso ed tentò di abbozzare un falso sorriso. Gli occhi assenti tornarono a posarsi sulle letture.

Cercai ancora una volta di imitarlo ma tante domande iniziarono a tormentare la mia mente. 'Di che cosa staranno parlando? Cosa può aver sconvolto in quel modo la povera donna? Da sola aveva voluto affrontare il lungo viaggio fino al remoto Regno di Trinsic per trovare la Vicaria dell'Ordine. Trinsic...'

"Fratelli carissimi, vista l'importanza dell'argomento prima di iniziare ritengo opportuno far partecipare anche Alucard."
*cenno a Servilius*
"provvedi pure a farlo venire qui da noi, è giusto che pure lui sappia"