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Racconti e avventure dedicati al mondo di Ultima Online Italia Reborn
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ARGOMENTO:

Le cronache di Sosaria 10/03/2018 16:13 #1

  • Duke
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[storia del mondo di uoi che si intreccerà con alcuni dei miei BG preferiti, sia miei che di altri giocatori, ovviamente è una storia a sè, e che non è approvata
dai propietari dei bg ai quali attingerò per scriverla, cercherò però di adattare i caratteri dei vari personaggi dei bg dai quali traggo spunto con il massimo della fedeltà
al bg originale, ovviamente non posso mancare di aggiungere qualcosa di mio per far evolvere la storia che vado a raccontare.

se vi piaceranno le parti di racconto qui di seguito descritte lasciate gentilmente un like, grazie]





[CAPITOLO 1: la strana reliquia
PARTE PRIMA: l' antro del dannato]


(un losco individuo ammantato di una veste con cappuccio di un grigio molto scuro, appare alle spalle
del cavaliere ritornato,
che si trova in un angusta dimora piena di orribili e temibili creature,
senza nemmeno voltarsi, mentre tiene le minute ossa di entrambe le mani posate sul pomolo della grande spada,
che era rivolta con la punta verso il basso,
con voce che sembra venire dall' oltretomba esclama)

ebbene,
voi chi siete ?
che se pur minuto e armato solo di magico libro,
osate entrare nel cunicolo ove io vivo e che piu rassomiglia a ciò che una volta
era la mia casa ?

(il grigio stregone sogghigna nell' oscurità, alchè il cavaliere non morto dice)

"percepisco la vostra presenza.....
e vi immagino ora sogghignante,
spero che non sia la realtà, ma solo frutto della mia perversa immaginazione,
poichè le risa dei vivi agitano in me un malo animo,
molto piu amaro di quello a cui sono solito...."

( un brivido freddo passa nel corpo dello stregone,
dalla base del collo fin giu alle ginocchia, rendendolo paralizzato per pochi secondi,
mentre il signore di quell' antro oscuro sniffando per bene l' aria putrida cominciò a dire impugnando lo spadone)

Paaaauuuraaaa !!!
ne sento l' odoreeee !!!
sembra così....
in fine...
che il vostro coraggio si sia rivelato solo stupidità....

( lo stregone pronuncia subito una breve formula magica alzando le mani verso l' alto,
nel mentre il cavaliere ritornato si volta, e dalle proprie cavità oculari può ammirare una luce splendente
provenire dalle mani del mago;
l' inquietante risata dello scheletrico signore di quelle caverne rimbomba in tutti i cunicoli,
diventando quasi assordante, dopodichè esclama)

Vuoi ferirmi con la tua sciocca magia ???
insettooooo !!!

(il cavaliere non morto dall' immane stazza avanza tremendo verso il mago con veemenza inaudita,
ma lo stregone è deciso ad andare fino in fondo,
i suoi sentimenti di paura vengono immediatamente sopraffatti dal desiderio di provare gli effetti
di quella reliquia, che a quanto gli era stato riferito, aveva il potere di dominare le creature che
erano state maledette dagli Dei,
il cavaliere ritornato sembra decellerare,
si ferma,
addirittura retrocede,
il mago sorride,
sembra che la sua vita sia salva e che la reliquia funzioni a dovere,
mentre continua a tenere alta la reliquia sacra con la mano sinistra,
si asciuga il sudore freddo dalla fronte con
la destra e si rivolge allo scheletrico energumeno dicendo )

Beeeneee....
è andato tutto secondo i piani,
ma voglio fare un' ulteriore prova,
in ginocchio ! e soprattutto....
posa lo spadone....

( la luce che proviene dalle mani dello stregone sembra intensificarsi,
il cavaliere obbedisce.... e poi dice...)

OooooH.... chiedo venia....
potente signore....
ditemi il vostro nome... per cortesia....
e vi offrirò i miei servigi...
se ne necessitate...
ma vi prego...
allontanate quell' affare....
da me....

(allo stregone basta uno sguardo per capire di averlo in pugno,
e posando la reliquia nella sacca esclama)

Il mio nome è Grey Skull...
richiama all' ordine le creature che hai attirato con la tua fragorosa risata,
e.... comincia a narrarmi la tua storia.... cavaliere...

( il cavaliere rassegnato, comincia parlare)

Me ne sto qui nella grotta oscura,
armato di spadone e della mia ira nei confronti dei vivi,
attendendo uno o piu eroi dall' agile freccia o dalla spada veloce,
che cerchino di privarmi della mia non morte,
in pochi fin ora mi han dato filo da torcere,
li conto sulle mie dita ossee quelli che sono sopravvissuti alla mia ira e al mio violento fendente....

( lo interrompe il mago dicendo)

capisco, ma di questo ne sono gia a conoscenza,
parlami della tua vita passata,
quando la non morte apparteneva ai tuoi nemici e la maledizione di Idior ancora non ti colpiva

( il cavaliere sembra restio a proferir parola, ma il dolore provato poco prima in presenza della reliquia
gli sembra una buona motivazione per proseguire, così inizia a narrare una storia)

e bene mio signore, non mi lasciate altra scelta.....
vi racconterò una storia,
la storia maledetta di un Fremen....

[CONTINUA.......]
Ringraziano per il messaggio: Alexander

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Le cronache di Sosaria 12/03/2018 16:11 #2

  • Duke
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CAPITOLO 1: La strana reliquia
PARTE 2: Le origini di Malakor

( così il cavaliere non morto iniziò a narrare
a Grey Skull le origini di quella che era la sua vita prima di essere maledetto da Idior)

Invero mio signore, per quanto voi possiate piegarmi alla vostra volontà ed infliggermi estreme
sofferenze, mai potrete penetrare in quelli che sono i miei rimossi ricordi infantili,
poichè io non li rammento affatto,
inizierò dunque il racconto dall' ultimo dei miei ricordi,
ai tempi ero solo uno giovane sprovveduto, piu in la divenni un valido paladino,
per poi scoprire che le mie disavventure erano legate alla maledizione di Elhoim
che era gia insita nel mio destino sin da bambino.

( Grey Skull ha un momento di riflessione, e poi interrompe il cavaliere dicendo)

Perdonatemi, cavaliere....
come dite di chiamarvi ?

(il cavaliere risponde)

Malakor mio signore.


Grey Skull:
bene Malakor, sarò schietto,
le mie informazioni erano diverse,
spero che tu non stia mentendo, altrimenti.....

Malakor:
perchè ? perchè dovrei mentire ?
non vedete che sono esausto ?
il vostro incantesimo è potente,
ma voi... voi osate darmi del bugiardo !


Grey Skull:
ho capito... rilassati....
e non tentare di ingannarmi con il tuo falso onore, cavaliere.....
so cosa ai fatto nella tua precedente esistenza....

( lo stregone fa una pausa)

comunque sembrate dire il vero....
forse ho sbagliato caverna....
forse è un altro il cavaliere ritornato che cerco....
colui che fu maledetto da Idior, e non da Elhoim, come avete poco fa asserito.....

(Malakor scoppia a ridere, ma la sua fastidiosa voce tombale presto inizia calare per poi azzittirsi del tutto,
poichè egli si sente sconfitto e ancora sotto l' influsso dell' incantesimo dello stregone,
Grey Skull lo fissa servero)

Malakor:
chiedo venia mio signore ( china il capo)

Grey Skull:
dunque ?
cosè che ti provoca quell' irritante risata ?
rispondi !

Malakor:
le vostre informazioni non sono sbagliate, ma forse sono incomplete,
poichè io, sono doppiamente maledetto,
sia dal signore delle tenebre che da quello della luce....
(china il capo ulteriormente)

( Grey Skull poteva intravedere il malcontento e la tristezza sul teschio del cavaliere,
nonostante il cavaliere non avesse alcuna espressione facciale,
poichè le sue ossa erano prive di carne, tendini nervi e muscoli erano assenti)

Grey Skull:
capisco,
anche la tua vita non deve essere stata delle piu semplici....
ma addirittura due maledizioni divine....
provo quasi pena... per te...

Malakor:
come osate !!!
se solo io non fossi sotto l' influsso di quella odiosa luminescenza !
( il tono comincia a calare)
io... io... vi trafiggerei... senz' altro....
(riabbassa la testa come se fosse pensieroso)

Grey Skull:
hai ragione, non c'è da provar pena per creature disgustose come te....
continua la tua storia, non ho molto tempo....

Malakor:
crebbi in una piccola torre fuori le caverne dei draghi,
che era la dimora di un elfo silvano,
mi disse di avermi trovato su una spiaggia a sud del continente,
e che probabilmente ero sopravvissuto ad un naufragio,
la nave sulla quale ero in viaggio deve aver preso fuoco,
perchè nella mia vita passata avevo delle vistose cicatrici da ustione fin dai miei primi
ricordi, restai con lui per 5 anni,
nei quali imparai a cacciare con arco e freccia,
ma quando egli si rese conto che la sua sfortuna dipendeva dalla mia presenza,
mi mandò via dispiaciuto,
decisi così di visitare il continente e imparai che la mia
passione era la spada, diventai paladino di Dregoth, ma anche li,
la sfortuna continuava a perseguitarmi, prendendo di mira anche chi mi stava intorno,
di fatti cominciai a girare le varie città,
per poi andarmene dopo poco tempo, per non arrecare troppe sofferenze ai loro abitanti.

Così crebbi in solitudine, con un carattere chiuso,
iniziai a detestare la mia vita, persi il rispetto per me stesso,
tentai perfino di togliermi la vita.... e dopo molti anni ci riuscii....

Grey Skull:
davvero commovente.... (disse con lieve ironia)
e poi ? cosa è successo ?
proteggevi i popoli dalle disgrazie che tu stesso gli arrecavi... ho capito....
ma cosa ti spinse alle efferatezze di cui tanto si parla fuori da questa caverna ?
prima che avvenisse la tua fine, o dovrei dire, prima che cominciasse la tua non morte.

Malakor:
il nulla....

Grey Skull:
il nulla ?.....
spiegati meglio.....

Malakor:
il nulla prese il sopravvento....
nel mio animo, dentro le mie carni.....
quelle carni che adesso tanto vorrei avere sulle mie ossa spoglie,
nel mio sangue scorreva l' influsso dell' oscuro,
portavo sventura ovenque andassi,
così mi rassegnai e pian piano divenni una creatura fredda, sanguinaria a volte....
spietata sempre....

Grey Skull:
è per questo che hai ucciso donne e bambini ?
mi aspettavo qualcosa di piu da un paladino delle tenebre,
come se non bastasse hai versato il sangue di ragazzini che stavano
iniziando l' apprendistato per diventare chierici,
lo credo che Idior ti ha maledetto con la non morte....
scommetto che ti mancano le gioie della vita...

(dice mentre morde una succusa mela)

Grey Skull:
ne vuoi un morso ?

(lancia la mela contro il possente cavaliere scheletrico,
mentre quest' ultimo in una frazione di secondo, afferra lo spadone con entrambe le mani e
con un colpo da mestro taglia la mela in due parti,
scattando in piedi e urlando contro lo stregone)

Malakor:
io odio..... i viviiii !!!!

( mentre invece lo stregone, sentendosi protetto dalla sacra reliquia,
si siede su di una roccia con tutta calma, come nulla fosse accaduto,
il cavaliere posa le mani sul pomolo della spada che è rivolta con la punta verso il basso
e continua a raccontare, ma viene interrotto dalle creature dei cunicoli adiacenti alla sua dimora,
che avanzano lente verso lo stregone)

grey Skull:
richiama queste bestie...
e affila la spada... cavaliere ritornato...
domani all' alba abbiamo da fare....

Mlakor:
come ?, cosa ?

Grey Skull:
ora lavori per me,
quando tonerò in questo tugurio...
spero che tu ti sia liberato di questi mostruosi servitori,
( si guarda intorno inorridito)
i quali non possono essere controllati dalla mia reliquia,
il che è immensamente fastidioso,
ricorda, domani all' alba.
(il mago sparisce nel nulla).

[CONTINUA....lasciate un like se vi è piaciuto]
Ringraziano per il messaggio: EdricDraven

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Le cronache di Sosaria 12/03/2018 23:21 #3

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CAPITOLO1: La strana reliquia
PARTE TERZA: Furto con scasso

( Grey Skull quel pomeriggio era stato nell' antro del cavaliere bimaledetto,
esigendone i servigi, mai però si sarebbe aspettato ciò che stava per accadere quella sera stessa,
due goffe figure incappucciate e vestite di nero avanzano lentamente verso la casa di Grey Skull,
che era ormai assopito nel proprio letto, un' elfo silvano di nome Jetro che di certo era abituato
a quel genere di cose, e un Fremen di nome Rufus, che annegato nei debiti fino al collo
fu costretto ad accettare la proposta di Jetro di derubnare Grey Skull dei propri averi,
a Rufus però, riusciva male il muoversi silenziosamente,
abituato com' era a irrompere ovunque si trovassero i suoi nemici e sempre munito di corazza e arma pesante,
quella sera però, per il colpo, era vestito solo con una veste e un cappuccio neri,
ed era visibilmente a disagio, poichè rubare non faceva per lui, andava contro la sua moralità,
mentre la moralità di Jetro.... beh quella era sempre stata una questione controversa....)

jetro:
allora ? hai capito ?
ricordi tutto ?
sai cosa devi fare ? eh ? eh ? eh ?

(Rufus si guarda attentamente intorno, poi dirige lo sguardo verso jetro)

Jetro:
allora ?
cosa hai da guardare a quel modo ?

Rufus:
ti chiedo di pensarci ancora un momento, siamo ancora in tempo per tornare indietro...

Jetro:
(sospira)
ci risiamo.... ti ho gia spiegato, giusto ?
colui che stiamo per derubare è un delinquente, un delinquente della peggior specie, una canaglia,
ne convieni ?

Rufus:
ma guarda che sono parole tue, io non lo conosco.

Jetro:
pazienza, dovrai basarti sulla fiducia che riponi in me.

Rufus:
appunto...

Jetro:
cosa vuoi dire ?

Rufus: nulla....

Jetro: è questo il tuo problema,
non comunichiamo abbastanza noi due, socio.


(Rufus sguaina il piccolo pugnale come se fosse un' enorme spada perdendo l' equilibrio per la troppa forza con la
quale viene a tirare fuori l' arma)

Jetro:
Uuuuh... che paura....

Rufus:
fa poco lo spiritoso elfo silvano dei miei stivali,
e non chiamarmi socio ! chiaro ?!

(lascia cadere la piccola arma nello sconforto)

Jetro:
non fare così... su via....
e con i debiti ?
come la metiamo ?

Rufus:
d' accordo, hai ragione,
ma questa è l' ultima volta che mi faccio coinvolgere nei tuoi sporchi affari.

(risponde con tono sicuro Jetro)

Jetro:
certo amico mio,
è sempre l' ultima volta....

( il loro tutt' altro che furtivo modo di operare,
riesce però ad arrivare all' orecchio di grey Skull,
al quale il sonno diventa sempre piu leggero,
arrivati alla porta della sfarzosa villa riescono a scassinarla per bene,
sempre dopo un breve battibeccare, e mentre Rufus attende sull' uscio della porta,
Jetro riesce a svaligiare per bene la casa, dopo aver preso le cose piu preziose al secondo piano,
decide che il bottino è soddisfacente, mentre però sta per scenderne la tromba, cade rovinosamente
dall' ultimo gradino fin giu al primo, e rotolando perde tutte le chincaglierie che aveva trafugato,
rendendo il tutto ancora piu rumoroso e comico, a Rufus scappa da ridere, ma si trattiene,
si ode russare molto forte,ciò fa capire ai due malintenzionati che il padrone di casa dorme ancora,
i due sono paralizzati e si guardano in volto a vicenda,
Jetro si alza goffamente cercando di darsi un contegno, mentre Rufus è li sull' uscio e lo fissa
come se volesse domandargli qualcosa, Jetro fa segno di tacere,
ma trattenere la risata diventa piu complicato per il fremen,
quando poi dalle maniche della tunica di jetro cadono due posate mentre egli si sta spolverando la tunica con le mani,
diventa addirittura impossibile per il Fremen trattenersi)

Rufus:
HASHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHA !!!! HAHAHAHAHAH !!! HAHA... HA ! HA....

(Jetro rabbrividisce, pochi secondi dopo, si ode un urlo provenire dalla camera da letto)

Grey Skull:
chi è ?!
cosè questo baccano ?!

(I due malviventi rotolano fuori dalla porta cadendo l' uno sull' altro nel tentativo di fuga,
la terra trema,sotto di loro il terreno comincia ad alzarsi, facendoli arrivare a qualche metro di altezza
e facendoli cadere da due lati opposti,
il mago ha evocato un gigantesco golem dal sottosuolo,
e i due in fuga si ritrovano ai piedi della grande creatura evocata,
hanno lasciato i loro cavalli ai confini del bosco li vicino e riescono a rimediare qualche ustione da
fuoco magico prima di arrivarci, poichè oltre al colosso evocato sono inseguiti anche dallo stregone,
una volta raggiunta la boscaglia scappare diventa un gioco da ragazzi,
a cavallo i due ladri si dileguano tra la fitta vegetazione, quando sono ormai lontani Rufus
rivolge la parola a jetro)

Rufus:
io... lo sapevo.. che finiva così....

Jetro: a si ?
e perchè non mi hai avvertito prima ?
la tua innata chiaroveggenza sarebbe stata di grande aiuto durante il piano strategico.

Rufus:
sai bene cosa voglio dire.....

jetro:
no, ti assicuro amico mio,
anche se mi piacerebbe sapere cosa ti passa per la testa,
hai mandato tutto a rotoli....

Rufus:
a... ora è colpa mia ?!

Jetro:
ti ricordo che lo stregone si è svegliato solamente quando tu, e ripeto, tu,
hai cominciato a ridere.... vecchio mio....

Rufus:
se tu non facessi il fenomeno da baraccone di tanto in tanto....
e soprattutto in momenti del genere...
va be.. lasciamo stare....
hai preso qualcosa di valore ?
un valore che ci permetta almeno di pagare il conto che abbiamo alla taverna di Britain ?

(Jetro sorride)

Rufus:
non fare così, non mi fido di quel ghigno, se hai qualcosa da dire dillo e basta, chiaro ?

Jetro:
non pensare sempre a male vecchio mio,
gaueda qui, ammira,
(caccia dalla sacca una pietra luccicante finemente tagliata,
incastonata su una specie di base di cristallo con delle intarsiature molto particolari)

Rufus:
e quello cosè ?

Jetro:
cosa ti interessa sapere ?
varrà sicuramente un po di monete d' oro, non credi ?

Rufus:
prima di impegnarlo, non converrebbe scoprire cosè ?
magari è un' oggetto utile, oppure ha un valore piu alto di quello che credi

Jetro:
per me è solo un gingillo da quattro soldi, ma ha un' aspetto interessante,
forse posso tirare su il prezzo da quello squallido strozzino....

Rufus:
bah.. fa un po come ti pare....

[CONTINUA....]

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Le cronache di Sosaria 17/03/2018 11:12 #4

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CAPITOLO 1: La strana reliquia
PARTE QUARTA: La comparsa del necromante


(Tralasciamo per un momento i fatti che accadono ai due balordi che si sono impossessati della reliquia divina,
e torniamo nella casa di Grey Skull,
cosa sta facendo lo stregone ? sarà ancora sulle tracce dei malviventi ?
starà tornando alla propria villa in preda allo sconforto ? si sarà accorto che in realtà in casa sua manca
la cosa piu preziosa che avesse mai avuto ?
risponderemo poi a queste domande, perchè ora, una presenza molto inquietante,
piu inquitante di qualsiasi altra, si trova a casa di grey Skull durante l' assenza del padrone di casa...
L' uomo con armatura di nere ossa avanza con passo sicuro innanzi all' entrata della villa dello stregone
dopo essere sceso dal proprio destriero, dicendo)

Mikael:
sta buono orus, non temere, se è come penso e lo stregone che cerco non ha ancora raggiunto buoni risultati....
avrai presto carni succulente di cui cibarti, carni umane.....

(Mikael il necromante avanza lento verso la porta principale,
ma poi, accorgendosi del disordine che vi è nella casa, leggermente perplesso aumenta la velocità
della sua andatura controllando in ogni stanza, il suo sguardo cade su quello che sembra essere l' involucro della reliquia,
la stessa reliquia che una volta egli vide nel tempio di Elhoim, nei tempi in cui il sommo chatzuk era Bellatrix Lastrenge,
colei che accettò Mikael all' interno dell' oscura congrega)

Mikael:
questo involucro...
lo riconosco....
deve essere la custodia della luce dei dannati !!!
la reliquia consegnata a Bellatrix durante un rituale dai demoni del sangue....
come è possibile che uno stregone di così scarse abilità e di certo un indegna levatura
sia entrato in possesso di tale oggetto dagli enormi poteri ?!

( si guarda intorno )

Mikael:
dalla forzatura che è stata applicata all' entrata, e da altri visibili segnali, suppongo che Grey Skull abbia avuto visite
inaspettate, se è come credo.... anch' egli non è piu in possesso della reliquia,
e chi è venuto qui a derubarlo ha cercato di prendere anche altri inutili oggetti....

(osserva tutto ciò che era caduto a jetro mentre ruzzolava dalle scale durante il furto)

Mikael:
dunque probabilmente non era venuto per la reliquia....
e non è a conoscenza dei suoi poteri...
come forse non lo è nemmeno il grigio stregone....
e questo ? cosè ?

( prende da terra, di fianco a tutta la refurtiva abbandonata un piccolo posacenere, leggendo ciò che sopra vi è inciso )

Mikael:
casinò di britain.....
mmm....non mi risulta che Grey Skull frequeta quel posto, probabilemnte appartiene
al ladruncolo che si è intrufolato qui,
forse è il caso di andare li ad indagare,
ma prima voglio scoprire se Grey Skull era a conoscenza dei poteri della reliquia e se aveva intenzione di utilizzarla per
i compiti da me assegnati,
attenderò qui il suo ritorno prima di partire per Britain.

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Le cronache di Sosaria 25/03/2018 17:57 #5

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CAPITOLO 1: La strana reliquia
PARTE QUINTA: Le urla di Malakor

(Jetro e Rufus stavano gia dormendo poichè era notte fonda,
Lo stregone grigio, mesto tornava a casa, senza nemmeno sapere che la reliquia era scomparsa
dalla prorpia dimora,
il ministro oscuro che rispondeva al nome di Mikael era in attesa,
li nella villa dello stregone,
attendendo con ansia il suo ritorno,
e mentre tutto ciò accadeva era ancora notte inoltrata,
e li, nel cuore di quella notte,
urla che sembravano venire da un mondo lontano,
si propagavano dal profondo di quella caverna,
che se non era un inferno, era di certo qualcosa che molto gli somigliava,
e tale certamente doveva sembrare a quei contadini ignoranti che nei pressi di quel
cupo e intricato groviglio di caverne avevano il loro villaggio, le loro abitazioni, i propri cari;
era la voce tombale del cavaliere ritornato,
Malakor il suo nome,
il rimbombare di quelle urla riecheggiavano in tutta la valle,
arrivando all' orecchio di chi abitava nei dintorni, svegliando chiunque stesse cercando di assopirsi,
erano urla di rabbia, Malakor poche ore prima aveva tentato di ribellarsi al potere della luce dei dannati,
e un dolore profondo era stato inflitto alla sua non morta carcassa,
ma piu che il dolore fisico era quello mentale che lo attanagliava
impedendogli di dormire, era stato in vita un paladino eccezionale,
sempre onorato e rispettato da tutte le corti,
poichè queste spesso abbisognavano dei suoi servigi,
e con la spada e lo scudo era ormai diventato così capace che le sue abilità poche volte
gli permettevano di assaporare l' acre gusto della sconfitta,
guerrieri così abili erano spesso portati a diventare molto orgogliosi del proprio potere e prestigio,
e molti di questi finivano per sconfinare nell' arroganza,
di fatti Malakor era uno di questi, parimenti alle sue capacità, cresceva il suo delirio di grandezza,
e a differenza di ciò che egli aveva raccontato allo stregone grigio,
era questa la vera e dura realtà dei fatti, Malakor però non mentiva,
egli era davvero convinto che il motivo per il quale il suo cuore abbracciò il male era che
la maledizione di Elhoim lo perseguitava e le sue sofferenze iniziarono a farlo cambiare,
in realtà chi sceglie la via dell' oscuro, abbandona la luce di propria iniziativa,
credendo spesso di non avere scelta;
a volte è davvero così ?
si può credere che un individuo in particolari circostanze non abbia piu il libero arbitrio ?
e sia costretto a fare ciò che fa come se fosse un' automa ?
è di certo una questione controversa,
i fatalisti dicono che è sempre così, altri dicono a volte, altri dicono mai, che c'è sempre una scelta,
ma la realtà e assai piu complicata, lasciamo però l' ardua sentenza agli Dei,
poichè i miseri mortali poco sanno delle questioni della propria esistenza,
però in quel villaggio, fuori dall' oscura caverna,
c' era un qualcuno che non la pensava così....

[CONTINUA.....]

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Le cronache di Sosaria 11/11/2020 10:57 #6

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Quel qualcuno al quale le urla non piacquero, ma che comunque non le portarono timore alcuno,
portava il nome di Krisatris, una guerriera di grande coraggio, ma che ancora non era delle piu abili
di Sosaria, un grande potenziale covava in lei, ma i suoi sogni la tormentavano,
in particolare il sogno di una luce intensa, accecante e bianca.

Nonostante la notte fonda, ella era ancora sveglia e pensierosa,
alloggiava nella piccola locanda del villaggio che si trovava nei pressi dell' antro del due volte dannato Malakor,
e fu dopo aver parlato a Lionel l' elfo, che fu indirizzata verso il villaggio in cui alloggiava,
Lionel gli farfugliò qualcosa e poi sparì dileguandosi a cavallo,
Krisatris capì solo l' ultima frase, "forse troverai ciò che cerchi in una caverna piena di pericolo mostruosi,
governata da un enorme cavaliere non morto, che fu doppiamente sfortunato e al quale fu da poco mostrata la stessa luce
che probabilmente tormenta il tuo riposo "

Dopo varie ricerche l' inesperta guerriera riuscì a raccogliere abbastanza informazioni,
sperando di trovare in quel lugubre posto la risposta che cercava,
aveva intenzione di entrare in quel labirinto di rocce il giorno dopo, all' alba,
ma era sola, e avrebbe prima dovuto cercare altri guerrieri, magari avrebbe potuto chiedere ai pochi avventurieri che
alloggiavano nella locanda, ma quelle urla di dolore piu che il sogno luminescente, non la facevano dormire,
fu così che quasi in preda ad uno stato ipnotico, o comunque un qualcosa simile ad un febbrile stato di incoscienza,
armata di scudo e spada e con indosso l' armatura che non era delle migliori decise di addentrarsi nella caverna,
i suoi occhi erano umidi e aveva uno sguardo perso nel nulla,
nessuno la vide uscire dalla taverna, tranne una paldina del regno di Trinsic, che era rimasta
nel locale al di sotto delle camere da letto, probabilmente attendeva qualcuno,
qualcuno che poi non si presentò, così la nobile Skuld, incuriosita dalla strana espressione di Krisatris,
che non fece nemmeno caso a lei, decise di seguirla,
Skuld non si curò troppo di mantenere le distanze, poichè la donna che seguiva sembrava non essere
molto attenta a ciò che gli stava intorno,
ma quando l' inesperta Krisatris si avvicinò all' antro del duplice dannato,
la paladina dei templari oscuri di Trinsic si preoccupò per l' incolumità della ragazza,
e senza esitare cercò di avvicinarsi a lei per avvertirla del pericolo a cui andava incontro,
quando nuove urla del cavaliere dannato cominciarono a riecheggiare nell' oscurità,
krisatris ebbe un sobbalzo, quando si rese conto del pericolo a cui andava incontro, fece per girarsi,
e vedendo Skuld alle sue spalle ebbe paura, ma prima che questa potesse spiegarsi,
si vide sguainare la spada di Krisatris a pochi centimetri dall' elmo in lothrock chiuso che gli proteggeva il cranio,

Krisatris: roseo guerriero ! non fare un altro passo !!!

Skuld: cooooosaaaa ?! è una lothrock sciocca ! è violetto !

krisatris non dormiva da giorni, era esausta pèer il viaggio, e le urla del cavaliere piu l' urlo
stizzito di Skuld le fecero venire un capogiro, la spada gli cadde, chinò il capo,
Skuld l' afferrò abbracciandola per non farla cadere, la caricò sulle esili ma forti spalle,
e si avviò nuovamente alla taverna.

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