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Racconti e avventure dedicati al mondo di Ultima Online Italia Reborn
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ARGOMENTO:

Cronache di una vagabonda 04/06/2020 18:07 #1

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Notte scura...Notte malinconica... Notte radiosa

Un Ritmo andante dei passi di un cavallo si susseguiva ad una malinconica melodia sussurrata da una sottile voce nel calar del tramonto, dove dai toni caldi color arancio si passava all'inesorabile venuta del freddo blu della notte. Leggere folate di vento accarezzavano la criniera biondastra di un rosso cavallo per poi perdersi fra la trama di folti capelli di una donna dai riflessi viola. Amava il suo destriero, forse più di quanto mai abbia amato un uomo, un fremen, o addirittura un suo simile, un elfo silvano dal verde incarnato.
Legò con cura le brighe del cavallo il quale si chinò verso l'abbeveratoio, mentre la donna controllava meticolosamente i risultati della caccia avvenuta pochi istanti prima. Posato il sacco di fianco al destriero ella iniziò a fare un giro di ricognizione attorno al luogo, in modo da non poter essere colta di sorpresa da eventuali banditi, montò qualche trappola in posti strategici per poi ritornare dal suo amato destriero, Flach, unico fedele compagno mai avuto prima, specialmente dopo gli ultimi eventi che le erano accaduti.

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Mentre si apprestava a sollevare il sacco della cacciagione per prepararne la sua cena ella avvertì una presenza alla sua destra, dimostrato anche dal fatto che il suo destriero mostrava segni di nervosismo, così diresse furtivamente la mano verso la sua lama nascosta all'altezza della coscia e di scatto si voltò con fare minaccioso, in posizione di difesa, mostrando occhi aggressivi e duri dal luminescente riflesso viola.

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Chi è la!” gridò

Nel suo volto comparve un'espressione sbigottita, come se le fosse comparso davanti un cadavere vivente, una chioma bianco puro dal volto estremamente pallido ed un atteggiamento austero ma al tempo stesso dilaniato dentro da una irrimediabile sofferenza. Il pugnale le scivolò fra le esili dita come fosse limpida acqua che le scorresse fra le mani e cadde a terra.

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Kamariel” Egli pronunciò il nome della fanciulla.

Sentivo odore di sangue fresco...” un ironico ghigno attraversò il suo volto

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un odore a me molto familiare” sorrise

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Dagli occhi della fanciulla sgorgarono lacrime, sconvolta per l'improvviso ritorno di un grande vecchio amico, di istinto gli corse intorno e piangendo lo abbracciò con tutte le sue energie tenendolo stretto fra le braccia come per fare in modo che non se ne andasse mai più.

Una sola parola, quasi sussurrata, le uscì dalla labbra "Libra"

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Kamariel l'Elfa silvana
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Cronache di una vagabonda 04/06/2020 18:25 #2

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Il tepore del fuoco scricchiolante abbracciava le due figure che nel cuore della notte si erano riunite a conversare degli ultimi eventi accaduti.
Kamariel seduta sopra un sasso si gustava la cacciagione, chiese a Libra se volesse farle compagnia nel cibarsi ma egli come ogni volta si rifiutava sorridendo ma mostrando al tempo stesso una profonda malinconica tristezza. Libra, anch'egli seduto, ascoltava con attenzione le vicende che l'elfa gli raccontava, di quello che accadde dopo la sua scomparsa, di come Stirling cadde in mano ai banditi, della inesorabile decadenza del Sacro Ordine Di Sosaria, del perché ella cominciò a distaccarsi dalla vita che aveva sempre vissuto sino a poco tempo prima.

Non mi perdonerò mai, ho lasciato che Stirling appassisse lentamente, forse perché anche io appassivo assieme a lei, mi sentivo sola, dopo la morte di Berknorg e Amotien, la scomparsa di Lord Sirio Ventrue, era morto qualcosa in tutti noi, e non so se ritornerà tutto come era prima, ma non lascerò questo mondo prima di dare pace a Stirling, fosse l'ultima cosa che farò” stringe i pugni “preferisco vederla distrutta, rasa al suolo piuttosto che in mano a gente di malaffare come quella

Libra per calmare la donna si rivolse a lei:

Suvvia Kamariel non prendetevela per questo, sono sicuro che voi abbiate fatto tutto quello che era nei vostri poteri per cercare di mantenere le cose come erano un tempo, purtroppo la storia ci riserba molte sorprese, e noi dobbiamo accettarle per quelle che sono.

La fanciulla con una leggera smorfia di scetticismo:

forse avete ragione, tutta questa sofferenza mi ha portata all'isolarmi da ciò che mi circonda, ma in questo momento non riesco a fingere e a pensare ad altro, sento di non aver pace finché tutte le cose non saranno rimesse al loro posto, non resterò con le mani in mano.

Un giovane fumo oramai trasmigrava misticamente verso le stelle che arrivate all'epilogo del proprio ciclo giornaliero andavano a spegnersi una dopo l'altra. Libra osservava Kamariel la quale colpita dalla stanchezza desiderava riposare. Ella si era adagiata nei pressi di un cespuglio d'erba e pacatamente si abbandonava ad un sonno profondo mentre Libra si allontanava con passo andante verso l'orizzonte lungo il corso di un piccolo ruscello pensando fra se e se “Riposate serena Kamariel, un giorno ci riprenderemo ciò che è sempre stato nostro,è una promessa.

Libra era oramai svanito confondendosi nella leggera foschia che abbraccia l'avvento di un nuovo giorno, anche per lui era arrivato il momento di riposare, abbandonarsi all'oblio e non pensare per un breve frangente della sua lunga vita al tormento eterno che lo accompagnerà lungo il suo duro cammino. Chissà se un giorno anche lui troverà la meritata pace che tutti bramano.

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Kamariel l'Elfa silvana
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Cronache di una vagabonda 04/06/2020 18:29 #3

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Una melodia accompagna l'andare del vento che si insinua fra dita agili mentre pizzicano con grazia le corde di una vecchia lira.

*suono della lira*

Si narrò un dì una storia sopita
fra i ricordi di chi l'aveva smarrita
si narran nel mondo disparate avventure
di gran cavalieri e nobili dame
ma quest'oggi vi narro una storia comune
in cui due bambini ne han viste di tante
dunque non dubitate poiché la loro vicenda
coinvolge in vero molte anime affini
che in una città il segno han lasciato
e che mai in verità questo andrà cancellato


*suono della lira*

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Kamariel l'Elfa silvana
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Cronache di una vagabonda 04/06/2020 18:33 #4

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Y: “ehi...ehi!
Y: “ma insomma vuoi rispondermi?
K: “cosa c'è, fai silenzio ho detto
Y: ”allora vuoi dirmi dove stiamo andando?
K: ӏ una sorpresa, seguimi e non far rumore!
Y: ”Kamariel perché stiamo uscendo dal cancello!?
Y: ”lo sai che se Amotien si accorge che siamo usciti senza il suo permesso ci darà l'ennesima punizione, e tutto per colpa tua!
K: ”Si...si tranquillo non accadrà nulla, dopotutto siamo vicinissimi al cancello, cosa vuoi che ci accada? Adesso fai silenzio e seguimi!

Rumori di due giovanissime figure che furtivamente abbandonavano le mura della vecchia Stirling, che agilmente riuscirono a sgattaiolare via nonostante la vecchia guardia stesse ai cancelli. Una ribelle bambina elfa dai capelli color viola regale e un fremen fanciullo che la seguiva in ogni cosa, eccola la coppia di piccole pesti che donavano nuova linfa vitale a Stirling ogni giorno con una loro nuova birbonata. Come ogni giorno volevano scoprire qualcosa di nuovo, soprattutto quando questo andava contro le regole imposte da persone autoritarie e noiose.

In quei tempi nella città di Stirling il sindaco in carica era Lord Sirio del nobile casato dei Ventrue, vi erano in realtà molti personaggi importanti nella ridente cittadina come Raziel, il grande collezionista, Aiur il fremen, signore dell'Ordine della Rosa Nera, ordine di combattenti posto a difesa della città, il signor Telseus, abile tuttofare e molti altri ancora; vi erano inoltre due figure che si prodigavano continuamente verso il prossimo, Amotien, giovane elfa ranger e Berknorg, all'epoca padre priore del Sacro Ordine di Sosaria.
Amotien aveva messo su un piccolo orfanotrofio, visto che a Stirling non era raro vedere arrivare qualche piccolo sfortunato in cerca di aiuto. Il buon Telseus aiutava i nuovi bambini nello studio delle scienze e della matematica, Aiur si divertiva di tanto in tanto a stuzzicarli nei combattimenti, Berknorg, sempre sulle sue, insegnava loro le dottrine del Dio Idior e della dea Nephil e Amotien era diventata un po' come una madre per quei ragazzi, spesso anche una severa madre, ma lo faceva per amor loro.
Ultimamente Amotien si sentiva molto stanca, soprattutto perchè aveva preso con se due bambini molto, forse anche troppo, vivaci: Kamariel e Yarash. La sera precedente aveva avvertito i ragazzi che se dopo l'ultima birbanteria avessero osato comportarsi male disobbedendo agli ordini dati avrebbero ricevuto una punizione esemplare ma, si sa come sono i ragazzi, non c'è nulla che riesca a tenerli a bada.

Kamariel e Yarash erano riusciti ad intrufolarsi segretamente nella vecchia torre di vedetta che si trovava prima del ponte che collegava a Stirling e cercavano il modo di risalirne la cima.

*tap...tap...tap*
K: ”hanf...hanf...hanf...daccordo, allora facciamo così... hanf... chi arriva per ultimo sarà il primo a tuffarsi dalla torre

Un sorriso e qualche dente mancante di sfida si disegnava sul volto di Yarash il quale partì in una corsa incalzante mentre tentava di salire verso la cima mentre per quanto Kamariel fosse nettamente più agile di un fremen era comunque ancora troppo piccola per poter competere col ragazzaccio che oramai la stava gradualmente distanziando.

Y: ”dai su...manca poco! Ancora qualche scalino!
Y: ”hanf...hanf...hanf...
Y: ”hanf...ha...ha...ha! Ho vinto io, adesso dovrai lanciarti*sghignazza*

Il volto imbronciato della bambina non appena ebbe raggiunto la cima della torre si trasformò in un'espressione meravigliata dalla splendida vista che si godeva in quel punto. Tutti gli edifici di Stirling dal grande castello e l'elegante casa di Blackdevil al centro, ed intorno tutto mare. Kamariel non se lo fece ripetere due volte che immediatamente si arrampicò sul vecchio cannone posto a difesa della torre e lo usò come trampolino per tuffarsi dalla cima della torre e farsi un bel bagno.

K: ”whoooohoooo!
*splash*

Kamariel dopo un profondo tuffo risalì a galla urlando e incoraggiando Yarash che si accingeva a raggiungere l'amica in mare.

K: “Dai Yarash! Ti sto aspettando!

Ne era valsa la pena di disertare disobbedendo gli ordini di Amotien, mai si divertirono come in quel frangente, nuotarono fino allo sfinimento dopodiché si distesero ad asciugarsi al sole morente del tramonto sul prato di fianco la torre fino a cadere in un profondo sonno.

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Kamariel l'Elfa silvana
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Cronache di una vagabonda 04/06/2020 18:34 #5

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Yarash si svegliò di soprassalto sentendo un rumore molesto provenire nelle vicinanze, quando alzò lo sguardo, difatti, si accorse di essere coperto dall'ombra di un uomo, padre Berknorg, che severamente si chinò verso i due fanciulli e li prese per le orecchie portandoli bagnati fradici come erano al cospetto di Amotien.

A: “Come avete osato disobbedire di nuovo! Mi avete delusa profondamente, non ho più speranze con voi!

I volti dei due ragazzacci guardavano fisso a terra pervasi dall'imbarazzo, non avevano il coraggio di guardare il volto iroso di Amotien.

A: ”Per farvi capire qualcosa devo mettermi solo ad urlare con voi? Adesso andate immediatamente nelle vostre stanze e non azzardatevi ad uscire perché stasera la cena non ve la siete meritata! Quindi adesso andrete immediatamente a riposare! Capito? Fuori dalla mia vista!

Non restava altro che assecondare Amotien, quando si alterava diventava veramente severa, quindi i due di corsa si diressero verso le proprie camere.

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Kamariel l'Elfa silvana
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Cronache di una vagabonda 04/06/2020 18:39 #6

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K: “Yarash! Ehi! Pssssst
K: ”Insomma vuoi rispondermi?!

Yarash, disteso nel letto, si girava e rigirava cercando di ignorare invano i fastidiosi richiami di Kamariel che spaventata da un brutto sogno cercava conforto nell'amico. Yarash era un ragazzo molto impulsivo ed impaziente quindi pur di mettere a tacere la bambina cedette ai richiami affacciandosi alla finestra guardando verso l'alto , proprio in direzione della stanza di Kamariel.

Y: ”Allora Kamariel vuoi smetterla? Sto cercando di dormire e vedi di farlo anche tu se non vuoi che Amotien ci strigli di nuovo!

Kamariel con le lacrime agli occhi iniziava a piangere.

K: ”ho fatto un brutto sogno, e non riesco a dormire*sniff *ho visto il tempio bruciare, Amotien e Berknorg di spalle non volevano girarsi a parlarmi*pianto*e tu non volevi aiutarmi a chiamarli e farli ritornare*sigh*io urlavo, urlavo... ma nessuno mi ascoltava
Y: “Suvvia Kamariel, cosa vuoi che accada al tempio, non vedi che va tutto per il meglio? Non preoccuparti è stato solo un brutto sogno...uhm...forse hai la febbre...

In realtà le cose non andavano affatto bene, la guerra contro Skara Brae aveva portato miseria come ogni guerra e mantenere l'orfanotrofio era alquanto difficoltoso, inoltre, Amotien era ultimamente molto impegnata a dover fabbricare armature e armi per la difesa della città, e non rara era la possibilità di ritrovarsi in uno scontro dentro e fuori Stirling.

K: ”Lo so, Amotien non mi vuole bene , mi striglia sempre contro
Y: “Questo non è vero, lei ci vuole bene, fa così per aiutarci ma non è cattiva, adesso vai a riposare
K: “Yarash...
Y: “Dimmi Kamariel
K: “possiamo uscire? Non riesco a stare rinchiusa qui dentro, ti prego scendiamo giù, solo il tempo di prendere una boccata di aria e poi risaliamo...mi sento soffocare
Y: “Ma non possiamo uscire, lo sai cosa ha detto Amotien! Non puoi nemmeno uscire dalla stanza altrimenti ci scovano.
K: “Tu potresti scavalcare dalla finestra, sei vicinissimo alle panche che sono giù, io posso soaltare sull'albero di fronte a noi e scendere da lì. Ti prego Yarash! Ho bisogno di prendere una boccata d'aria!
Y: “Daccordo ma stai attenta mi raccomando, ti aspetto giù

Fu così che Yarash dal primo piano si tuffò in un cespuglio di paglia che si trovava proprio sotto la finestra uscendone velocemente.
Kamariel, invece, dato che era al secondo piano dell'edificio doveva saltare sul tronco dell'albero che si trovava vicino la finestra per poi calarsi agilmente sino ad arrivare a terra dove l'attendeva l'amico. Uno sguardo sul tronco, poi uno sul davanzale della finestra per stabilire le giuste distanze, successivamente, un abilissimo salto portò Kamariel sul tronco, ma un momento di distrazione rese fatale l'euforia della riuscita del salto. La bambina era si agile e scattante, prerogativa degli elfi silvani, ma al tempo stesso ancora immatura per capire alcune cose, come intuire che quel ramo, prima sempre verde, era lentamente appassito, sino a perder quasi tutte le foglie, a diventare un ramo senza vita. Yarash assistette impotente a ciò che stava accadendo, vedendo il tronco spezzarsi, Kamariel perdere l'equilibrio e irrimediabilmente cadere a terra, ma la cosa più grave che accadde quella serena notte fu vedere l'albero rovinosamente schiantarsi sulla bambina.

Y: “KAMARIEEEL! NO!

Dal trambusto si passò ad un tetro silenzio, solo le folate di brezza che provenivano dal mare ed un mesto lamento abbracciavano la disperazione di Yarash che, per quanto fosse forte era comunque un ragazzino, impotente, di fronte alla robustezza di quel ramo che sovrastava la bambina oramai senza sensi.

Benchè l'orfanotrofio fosse quasi sempre sorvegliato, quella notte Amotien, Aiur e molti prodi guerrieri dell'Ordine della Rosa Nera e del nobile casato dei Ventrue erano stati richiamati alle armi, per difendere i territori di Stirling dagli attacchi della città di Skara Brae. Amotien aveva chiesto di badare ai ragazzi al buon Raziel il quale calata la notte cadde in un profondo sonno senza accorgersi dell'accaduto.

La battaglia era finita ed i cavalieri erano di ritorno nelle proprie terre. Amotien stava riponendo nella sacca le poche pozioni esplosive che le avevano permesso di portare la vittoria, mentre rovistava distrattamente fra gli oggetti nella borsa sentiva un mite lamento in lontananza cercando di riconoscere quella apollinea triste voce. Man mano che si avvicinava all'orfanotrofio sentiva il lamento farsi più forte sino a scorgere una giovane figura dai bianchi capelli in lacrime chinata mesta su un tronco caduto. Le bastò uno sguardo per capire cosa fosse accaduto, si liberò di tutto ciò che poteva impedirle di muoversi affidandolo ad Aiur ed Euno e si lanciò in una corsa disperata verso il piccolo corpicino riverso a terra in una pozza di sangue elfico.

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Kamariel l'Elfa silvana
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Ringraziano per il messaggio: misaoaki, namek97

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