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Le memorie di Sofio 17/06/2020 18:45 #1

  • save90
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Finalmente oggi è stata una giornata appagante, dopo il periodo burrascoso e il lungo viaggio, quasi per un incontro casuale mi sono imbattuto nel mio uomo:Padre Manolis.
A prima vista sembra tutt'altro che un vecchietto indifeso che ha trascorso gli ultimi anni nelle basiliche o nei monasteri a redimere fedeli.
In groppa a un destriero di un'eleganza indescrivile, lui vestito con un abito bianco avorio di una seta di grande qualità mi salutò. Dopo un iniziale sguardo alla barba di un colorito inusuale, notai l'ankh sulla tunica e mi presentai.
Capì subito che quell'uomo era uno di cui fidarsi e spero di aver dato la stessa impressione. Mi ha mostrato subito la basilica di Cove, bellissima..incastonata nella roccia come se Idior stesso l'avesse costruita.

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Abbiamo iniziato a parlare in maniera molto informale, mettendomi a mio agio, ho cercato di spiegar lui cosa mi ha spinto a intraprendere il cammino clericale.
Non si è sbilanciato dicendo l'ammissione o no al seminario ma improvvisamente mi ha parlato di un posto da mostrarmi, un posto dove l'intera saggezza dell'ordine è custodita: il tempio di Idior a Yew.
Usciti dalla basilica di Cove, Padre Manolis si è concentrato bisbigliando qualche parola che sono riuscito a percepire.
Come un lampo nel cielo, accanto a lui si è aperto un portale rosso carico di energia. Al suo "seguimi figliolo" non ho potuto che annuire e lanciarmi in quella nuvola di energia rossa. Aprendo gli occhi mi trovavo davanti una costruzione di pietra enorme con un ankh sul frontone grande come non ne avessi mai visti.
Il tempio di Yew è senza dubbio la dimora più importante dei Chierici. Al suo interno si trovano i confessionali, delle fucine, delle sale per il rancio. Proseguendo nella visita Padre Manolis mi ha mostrato una stanza che mi ha sbigottito: la biblioteca.
I miei giovani occhi non avevano mai visto cosi tanti manoscritto in un luogo solo, il solo ingresso in quella stanza ha suscitato in me una sorta di riverenza nei confronti del lavoro dispensioso ma appagante che queste persone fanno quotidianamente da tempo immemore.
Il saggio Padre si avvicinò a uno scaffale prendendo un libro con una copertina di pelle di orso scuro chiuso da una corda di spago molto usurata e lo mise nello zaino.
Uscito dalla biblioteca ancora sbigottito, mi mostro prima la fonte dell'acqua benedetta che emanava luce proprio e successivamente la sala riunioni dove l'ordine si riunisce per le decisioni di rilievo.
Lasciandomi un pò in bilico come se in un possibile futuro un acerbo seguace di Idior come me potesse avere l'onore di sedere su quelle sedie di pietra centenarie, uscimmo dal tempio e facemmo ritorno a Cove.
Una volta tornati, Padre Manolis tirò fuori il manoscritto preso dalla biblioteca e me lo porse dicendomi:

"Figliolo, se pensavi che il tuo percorso fosse difficile sin qui ti anticipo che il tuo percorso deve ancora iniziare. Il tuo percorso da Postulante è appena iniziato e l'ultima parola tocca al Gran Sacerdote e al consiglio. Saranno loro a decidere se il tuo noviziato può iniziare o se hai fatto tutta questa strada solo per una visita guidata ai luoghi di culto del Signore della Luce.

Questo è il libro del principio di tutto, la genesi. Trattalo come un figlio, leggilo, assimila il suo contenuto e poi scrivi su un libro i tuoi pensieri, i motivi che ti hanno spinto a intraprendere i voti. Questo manoscritto sarà il biglietto da visita con il quale ti qualificherà al cospetto del Gran Sacerdote dove persone umili, di animo buono, sono accette".


Il mio primo pensiero dopo aver saluto il sacerdote è stato acquistare un libro e mettermi a leggere il manoscritto datomi.
Ci vollero circa 3 lune per terminarlo e per non perdere tempo mi misi a scrivere in taverna accanto un boccale di birra d'abbazia. Non potevo permettere alle mie emozioni di annebbiarsi prima che fossero nero su bianco.

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Il mio primo manoscritto da postulante era stato fatto e pronto per essere consegnato a Padre Manolis e al Gran Sacerdote Alucard...
Sofio, il postulante Monaco
Zlatan, l'incantore di Trinsic
Nessuno, l'Ombra

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