ARGOMENTO:

Legolas, con le braccia incrociate sulla tavola e la testa appoggiata su di esse dorme profondamente.
La locanda ormai vuota e silenziosa mi fa capire che l'ora e' tarda, l'indomani alle prime luci dell'alba lo avrei accompagnato alla sua comunità di elfi silvani nel territorio di Yew.

Il sole brilla alto illuminando a ovest le Serpent's Spine Mountains, le montagne che circondano Britain.
Sono poche ore che camminiamo e le mie vecchie ossa gia cominciano a lamentarsi, speriamo di non dover rallentare, vorrei tornare a Britain prima che faccia buio.

Giunto all'incrocio con Britain/Yew/Skara Brae Crossroads vedo fermo ad un avamposto un'individuo che mi e' vagamente famigliare, sta parlando con una guardia quando nota la mia presenza, mi fissa mentre mi sto avvicinando .....

Mentre ero intento a dare le ultime disposizioni la guardia Klint mi fa un cenno indicando alle mie spalle, mi volto e scruto l'orizzonte con il sole negli occhi intravedendo due figure una più alta e l'altra più bassa.
Mentre le fissavo mi dirigo in quella direzione a passo spedito e guadagnando metri intravedo sotto un cappuccio il viso di un uomo , li fermo e accanto a lui noto un giovane elfetto che davanti al mio cospetto si ritrae e si nasconde dietro la sagoma del vecchio.

Porgo i miei saluti e per identificare l'uomo gli chiedo cortesemente di presentarsi, nemmeno il gesto di togliere il cappuccio che ricollego subito quella barba e la tunica logora di quel colore ad una sola persona, Friar Tuck.
Ebbene si era proprio lui, dopo averlo cercato invano finalmente ci troviamo difronte e prendendo la parola senza indugi lo invito subito a seguirmi.
Friar mi interrompe e porta avanti questo elfetto presentandomelo, mi racconta del suo triste incontro con Mirò e mi spiega che era sua intenzione scortarlo nelle terre di yew.
Mentre percorrevamo quella poca strada che ci divideva dall'avamposto con lo sguardo preoccupato gli anticipo alcuni eventi in maniera molto generale ma preannuncio che purtroppo notevoli cambiamenti sono avvenuti dall'inizio della sua lunga assenza.


Arrivati in prossimità prendo dei destrieri per raggiungere più velocemente le lande di yew per portare al sicuro il piccolo e guadagnare del tempo per poter discutere sugli accadimenti che si stanno perpetrando in questo periodo.

Dopo aver assicurato l'icolumità di legolas invito friar a seguirmi e in gran fretta faccio strada in direzione della città di Skara-Brae

A mezzo dì siamo quasi giunti a Skara Brae, fratello Mikael non smette di parlare sembra un fiume in piena, lo ascolto senza proferire verbo anche se avrei tante domande da porgli ma attendo che il fiume si plachi non fosse altro per la spossatezza, ma niente non smette.

Una notizia mi lascia sgomento; dalle sue parole scopro, che il culto di Idior è giunto allo sbando per la dipartita di Mirò e di alcuni monaci, e di essere stato nominato guida del culto di Idior.
Avendo saputo del mio ritorno giunsero a questa decisione.

Dopo tanto peregrinare alla ricerca del mio passato mi ritrovo ad affrontare un futuro pieno di incognite, mi sento stanco e debole ma l'entusiasmo e la fede di fratello Mikael mi sprona e mi rafforza.

Il pensiero va e mi distoglie dalle parole di fratello Mikael non accorgendomi che si era fermato, proseguo il mio cammino, mi giro e lo vedo chino su un'uomo a terra seminascosto tra i cespugli, sembra ferito.
Li raggiungo, appoggio la mano sulla sua fronte ... "figliolo cosa ti e' successo, chi ti ha ridotto così?"
a fatica risponde ..."credo, un necromante"
"un necromante? da queste parti?"
alzo lo sguardo su fratello Mikael e lo vedo accigliato e preoccupato quanto o forse più di me.
il ferito con voce debole sussurra ...."devo portare un messaggio da parte del reggente di Skara Brae a Friar Tuck"

E' un messaggio di congratulazioni per la mia nomina.

Siamo quasi giunti a Skara Brae e non ci vuole molto per raggiungerla, portiamo il ferito in un ospitale della città a che riceva le giuste cure.
Il mio pensiero torna con preoccupazione alle rivelazioni di fratello Mikael, la carica di guida del culto di Idior mi giunge inaspettata e molti dubbi mi assalgono, Mikael mi distoglie dai pensieri e mi accompagna dal reggente Aborigeno il quale mi accoglie con entusiasmo e mi offre la cittadinanza.

Skara Brae mi offre dimora e protezione come fu al tempo della rivelazione ma una approfondita riflessione con fratello Mikael e' doverosa.

Sono un vecchio illuso legato alla memoria di un passato che e' passato, questo e' il mio punto debole, questo e' il punto di arrivo e di rinascita.
Idior mi ha fatto giungere a Skara Brae e ora mi trovo con il suo reggente e il suo chierico a cui fare tante domande per capire e ripartire sempre con la mente rivolta al passato ma con lo sguardo al futuro.

Dopo giorni con fratello Mikael e notti insonni scopro che il culto di Idior non e' rappresentato da un'unico Ordine, da una regola che guidi tutti i suoi ministri in un unica direzione ma che ognuno ha una sua visione e orientamento non ubbidendo al richiamo di Idior ma sopra tutto che alcuni di loro mettono davanti al culto la fazione a cui appartengono.
Combattuto tra il voler contribuire nel riformare e far rinascere il culto da questa anarchia e apatia e la vita tranquilla in monastero scrivendo per lasciare ai posteri quel che fu e da dove veniamo, giungo ad una conclusione.

Mi confronto con fratello Mikael e mi rendo conto di essere il meno adatto ad affrontare questa nuova realtà, lui essendo il piu conosciuto e piu amato ha piu probabilità di riportare il culto in alto e insieme combattere chi e' contro di esso.

La nomina di guida spirituale del culto mi è arrivata inaspettata, ho accettato anche se consapevole dalle grandi responsabilità che tale figura richiede.
Adesso giunge il momento della verità, sarò in grado di ridonare nuovo splendore al culto dopo questo periodo di torpore ?

Una sottile nebbia aleggia sui campi di Skara Brae....
Mi affretto ai suoi cancelli per far ritorno dopo una notte di veglia ad assistere un fedele della fazione di Occlo mortalmente ferito da vigliacchi traditori falsi adoratori del nostro dio Idior.

"questa mattina fa freddo" ... *penso*
ma questo freddo non e' solo fisico sento i brividi anche nel cuore .... sono tempi cupi e non ci si puo fidare nemmeno di chi si dichara fratello.
In quel di Cove da dove un nostro monaco, Servilius ha fatto ritorno a Yew, riferisce che il tempio di quella città e' sotto attacco.
In questa cupa atmosfera di voci preoccupate ci appellaiamo a Idior a che non ci abbandoni.

La ricostruzione del nostro ordine e' solo all'inizio, abbiamo ancora molto da fare e questi eventi cambiano tante cose.

Devo parlare al piu presto con i miei confratelli.