Un grido raggelante spezzò il pesante silenzio della tetra catacomba.
"Non puoi sconfiggermi, sciocco mortale!" urlò il possente demone. La sua pelle candida come il latte risplendeva nella penombra, ogni muscolo del suo corpo era in evidente stato di tensione per la dura lotta. "Tu e i tuoi stupidi lacchè mi avete evocato perché eravate deboli... Ora credi forse che una manciata di semplici vortici di energia possano rispedirmi nel Caos?"
Di sicuro aveva ragione! I vortici magici sono incantesimi potenti, evocazioni superiori, ma hanno ben poche speranze di fronte ad un tale avversario... Devo concentrarmi! Energia non abbandonarmi ora!
Ascoltai per un'istante i venti della magia e feci la mia mossa "Kal Vas Flam"
Sentii un calore innaturale scorrere nelle mie vene, raggiungere la punta delle dita ed in meno di un istante l'enorme demone fu avvolto da una colonna di fiamme incantate. Un ruggito di dolore si levò nell'aria.
"I tuoi incantesimi sono molto più potenti, questo è fuori discussione," disse sogghignando "ma dimentichi ancora una volta che le arti dei mortali sono solo meri giochi di prestigio!" e con una mano lacerò l'ultimo vortice energetico, superstite. Le sue dita si ustionarono ma capii comunque l'entità della minaccia. "Assaggia il vero potere!"
Senza proferire parola dalle mani del demone albino fuoriuscì una saetta fiammeggiante che in men che non si dica mi colpì ad una gamba. Il dolore fu immenso ed a stento riuscii a prendere dalla cintura una delle ampolle curative ed a berla.
"Guardati!" Disse il demone indicandomi a terra, "Il possente Alucard, sommo topo di biblioteca dell'anticamente gloriosa Midian, che striscia inerme!" si interruppe per lasciare spazio ad una fragorosa risata, "Ho forse esagerato?"
"In Vas Mani" cercai di recuperare tutte le forze possibili mentre sentivo la vita nuovamente scorrermi tra le membra. Mai fu così difficile rialzarsi da terra.
"Non ti sarà così semplice!" risposi mentre sentivo una forza nuova crescere in me, "Il tuo potere sarà anche grande, eppure ti sei nascosto nelle viscere delle terra, credendo di essere al sicuro. Io ti epurerò, orrendo demone, nel nome di Idior, e ricordati il mio ed il Suo nome quando ti ritroverai al cospetto di Colui che ti comanda! Vas Corp Por"
Le parole di potere del vortice di energia questa volta non mi affaticarono, improvvisamente ricordai il motivo reale che mi aveva sospinto in quel tetro abisso: avrei illuminato ed estirpato un antico e grave errore.
"Vas Corp Por" pronunciai nuovamente. L'orrida creatura si trovò quindi assediata tra due possenti vortici che lentamente lo consumarono. "Torna nell'Ombra" gli intimai, "Kal Vas Flam"
Un'altra colonna infuocata avviluppò il servo dell'Oscuro che tra grida atroci cadde al suolo, il suo simulacro mortale completamente privo di vita.
"Vas An Ort" poche parole e i due vortici si dispersero, il silenzio tornò a regnare nella cripta. Il demone era caduto ed io potevo finalmente dire di aver chiuso il capitolo più buio della mia esistenza.
Cercai tra le sue membra e nella stanza intorno a me. Poche cose, oro e fiale da esaminare, ma non erano quelle lo scopo della mia ricerca.
Finalmente lo trovai, un piccolo gingillo ricoperto di empio sangue nascosto tra vecchi stracci. Avrei reso il bracciale rubato alla famiglia del suo antico proprietario sperando così di ottenere, almeno in parte il loro perdono. Mi diressi quindi verso l'uscita di quella tomba, le oscure profondità di Deceit sarebbero state meno empie, almeno per qualche tempo.
La notte era giunta al termine ed una nuova alba illuminava il mio viso.
