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ARGOMENTO:

La storia di Askalux 21/04/2017 10:48 #1

  • Duke
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" COME TUTTI VOI SON FIGLIO DELLA CREATRICE,
MA C'è CHI DIREBBE DI UNA MERETRICE.....
RACCONTO STORIE E NON SON NIENTE MALE,
TUTTI MI CHIAMANO MENESTRELLO ASTRALE,
QUESTA è LA VOLTA DEL FIGLIO D' UN RE,
ASKALUX è IL SUO NOME, VI SPIEGO PERCHè,
DA ASKANIA VIENE, UN MONDO LONTANO,
VI NARRO LA STORIA E VI PORTO PER MANO,
LUX NELLA SUA LINGUA VUOL DIRE LUCE,
QUINDI ASKA-LUX LA MADRE SULLA CULLA GLI CUCE,
A 38 ANNI SCAPPò DAL CASTELLO
LA STORIA VI RACCONTA IL VOSTRO MENESTRELLO"

Era il giorno del suo trentottesimo compleanno,
quando l' emissario arrivò nella sua umile dimora,
il vento soffiava forte, acqua mista a neve veniva giu dal cielo,
l' ora era tarda, ma il paesaggio era illuminato quasi di continuo
dagli incessanti lampi di tuono che si potevano scorgere sulle colline
rosse che circondavano la casa di Askalux, e che sembravano concentrarsi sul
crinale del drago di Isemal,
il legno di cui era fatta la fragile dimora
scricchiolava e sembrava quasi venire giù,
anche se ciò non poteva impedire ad Askalux di dormire profondamente,
dormiva come se fosse nel piu cuieto dei luoghi, sbronzo com' era,
nemmeno il suono delle grandi trombe del sontuoso palazzo reale che lo
attendevano nella sala del trono di Hosgherburn lo avrebbero svegliato,
al confronto il violento battere dell' emissario del re sulla porta
di casa era paragonabile al tonfo che può emettere un ragno
cadendo dal tetto al pavimento, un suono impercettibile
all' orecchio umano;
stufo di sgolarsi, zuppo d' acqua com' era e con le ossa della mano
quasi distrutte per la troppa vemenza usata per battere la porta,
l' emissario decise di buttarla giu,
si accorse che nella parte bassa sullo spigolo destro vi era
piu marciume rispetto al resto del malandato pezzo di legno
che stava battendo da diversi minuti,
colpendolo con tutta la forza che aveva nel corpo, riuscì a rompere
con un calcio gran parte della tavola di legname, aprendosi un varco
che spaccava la porta in obliquo creando quasi due parti uguali;
l' emissario si intrufolò nel varco creato, quasi goffamente,
ferendosi a una spalla con il legno appuntito creatosi dalla rottura della porta;
l' emissario notò che il tugurio dove Askalux si era accampato non era di certo
adatto al fratello del re di Hosgherburn, una casata nobile e antica, abituata ad alloggiare
in palazzi tanto comodi quanto sfarzosi,
ragnatele, marciume, il pavimento a tratti mancante, senza parlare dello sgradevole olezzo
che si notava provenire dalla latrina, le finestre erano aperte e sbattevano di continuo,
Emissario: alzati Askalux !!!
gli gridò a squarciagola l' emissario quasi accostandosi all' orecchio destro del nobile uomo,
il fratello del re era poggiato con il lato sinistro del corpo sul materasso, che era colmo di fango e liquore,
Askalux aveva ancora i vestiti borghesi con i quali si era allontanato dal castello di Hosgherburn mesi prima,
con pesanti stivali e una spada leggera, una di quelle che si usano per infilzare, molto sottile
e flessibile,
pochi secondi dopo l' urlo emesso dall' emissario, Askalux si rigirò nel letto,
poggiandosi questa volta sul lato destro, il lato su cui egli aveva l' esile fodero che conteneva
la sottile spada,
Emissario: svegliati !!! sono un emissario di Hosgherburn........
Askalux non ebbe alcun tipo di reazione, ma il suo sonno sembrava farsi meno pesante,
Emissario: porto cattive notizie signore ! svegliatevi.
disse l' emissario avvicinandosi cautamente al giaciglio,
stava quasi per allungare la mano sinistra, come per volerlo scuotere dal torpore,
ma la vista della mano sinistra di Askalux che lentamente si avvicinava all' elsa dell' esile
spada lo fermò, e lo fece indietreggiare,
l' emissario preoccupato quasi per istinto incominciò anch' esso ad avvicinare la mano sinistra alla propria spada,
che portava sul fianco destro,
fu in quel momento che un lampo piu chiaro e piu lungo degli altri illuminò per un secondo
l' angolo della catapecchia verso il quale era rivolto l' emissario,
ebbe un sobbalzo,
di certo non si aspettava di vedere quella figura demoniaca di fianco al letto di Ermes,
l' emissario impugnò la spada con la mano sinistra, che gli venne immediatamente tranciata di netto,
il sangue ci mise poco per cominciare a sprizzare dal suo braccio monco,
il sangue arrivò anche sul viso di Askalux che finalmente si svegliò,
Askalux giratosi verso l' emissario lo vide con lo sguardo inpietrito mentre si teneva il braccio
monco con la mano destra,
l' emissario non fece in tempo a girarsi alla propria sinistra, la direzione dalla quale era stato vibrato il colpo,
che subito dall' angolo in cui aveva visto quella figura demoniaca spuntò una lunga spada,
una di quelle usate dalgi assassini di Oberon, il regno rivale di Hosgherburn, lo si notava dalle intarsiature della lama,
la spada dell' assassino trapassò da parte a parte l' emissario,
che cadde al suolo sotto gli occhi increduli di Askalux,
il nobile fratello del futuro re, dopo aver sfoderato la sua spada dette un colpo di punta nella buia direzione
dalla quale avevano trapassato l' emissario,
si sentì un urlo, un urlo di morte,
subito alle sue spalle stava per arrivare un fedente, che però Askalux riuscì a schivare buttandosi
giu dal letto ed effettuando una capriola,
subito dopo si alzò in piedi rivolto nella stessa direzione dalla quale era stato vibrato il colpo che pochi secondi
prima aveva spaccato il letto in due, doveva avere di certo un' arma assai pesante questo secondo assassino,
pensò Askalux,
dovrà essere di sicuro impedito nei movimenti, pensò tra sè e sè,
ma nell' ombra egli sentiva dei passi veloci, non poteva vedere il suo avversario,
però dai passi, sembrava uno soltanto, si muoveva in modo veloce attorno alla stanza, forse per confoderlo,
oppure per cercare il punto piu letale, un apertura nelle sue difese,
Askalux sapeva che gli assassini di Oberon erano abili in queste cose,
il fratello del re era al centro della stanza, e si voltava su se stesso a seconda di dove sentiva i veloci passi,
che quasi gli ingannavano l' udito,
agitava nervosamente la spada nella direzione in cui sentiva i passi,
per cercare almeno di ferire l' assassino,
ma non lo colpì finchè un altro lampo che durò qualche millesimo di secondo in piu agli altri
gli dette il tempo necessario per affondare la sua spada nel corpo del nemico,
quest' ultimo però riuscì a ferirlo con un dardo velenoso prima che egli vibrasse il fatale colpo;
Askalux aveva due possibilità, fuggire immediatamente da quella angusta dimora, o frugare
i corpi per avere maggiori informazioni,
il motivo per il quale c' erano degli assassini di Oberon non era certo un mistero,
lui era il fratello del re, e generale delle forze armate di Hosgherburn,
i sui nemici avrebbero tratto di certo un vantaggio dalla sua morte,
ma quell' uomo che gli assassini avevano ucciso davanti ai suoi occhi ?, chi era ?
Askalux non riuscì notare lo stemma reale della sua casata sulle vesti dell' emissario,
decise di non rischiare, potevano esserci altri nemici, e non erano assassini di bassa
levatura, nonostante i pesanti armamenti si muovevano velocemente, senza contare che era stato avvelenato,
quindi scappò senza frugare i cadaveri, sfondò ciò che rimaneva della marcia porta di legname,
e notò del sangue su di un pezzo di legno che faceva parte della porta, non poteva essere degli assassini di Oberon,
quelli con i quali aveva combattuto non erano così goffi da lasciare quel tipo di tracce,
doveva appartenere all' uomo trucidato, stava quasi per voltarsi e tornare a dare un' occhiata al cadavere,
quando l' effetto del veleno iniziò a farsi sentire, dolori strazianti assalivano Askalux,
che montando il cavallo dell' emissario riuscì ad arrivare all' entrata ovest del villaggio vicino .

"AGILE E FURBO SFUGGE AL NEMICO,
IL NOSTRO EROE RIMANE FERITO,
AL VILLAGGIO VICINO ARRIVA A CAVALLO,
LA FEBBRE LO ASSALE MENTRE IO BALLO,
BALLO E CANTO MENTRE RACCONTO,
TRANQUILLI PER ASKALUX NON FINISCE LO SCONTRO,
I SUOI NEMICI SONO MILIONI,
HAN FACCE CATTIVE COME DEMòNI."
Ringraziano per il messaggio: EdricDraven

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Ultima Modifica: da Duke.

La storia di Askalux 24/04/2017 00:19 #2

  • Duke
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"IL NOSTRO EROE ARRIVA AL VILLAGGIO,
STANCO E DOLORANTE SVIENE A CAVALLO,
AL SUO RISVEGLIO HA ALTA LA FEBBRE,
E SI RITROVA IN MEZZO ALLA PLEBE,
ROZZI E BARBUTI, DALLE BRACCIA GROSSE,
SI ODON NELLA SALA INSULTI E PERCOSSE,
GRAN BEVITORI SONO DI CERTO,
ASKALUX DESIDERA SOLO UN BUON LETTO,
ANCOR DOLORANTE CON LA FACCIA STANCA,
MEZZO ADDORMENTATO TRA LA MARMAGLIA..."

Qualcuno lo aveva trascinato in una taverna
e lasciato sul pavimento poggiato con la schiena al muro,
indossava ancora i suoi vestiti borghesi,
ed era zuppo di acqua mista ad alcol e fango,
la sua barba era incolta, si mescolava tra quei buzzurri molto bene,
ma lui era un principe, se quei villici lo avessero saputo....
di certo il trattamento sarebbe stato diverso;
il villaggio di Crisamis si trova all' uscita ovest della valle del sangue,
che a sua volta è circondata dalle colline rosse,
sovrastate dall' alta montagna del drago Isemal che si scorge a nord,
Crisamis era zona neutrale, un villaggio situato proprio sul confine
ovest di Hosgherburn, limitrofo al confine est delle terre di Oberon,
in una situazione del genere, normalmente, i due regni avrebbero fatto carte false,
usato i trucchi più ignobili e piu subdoli, per assicurarsi il predominio sulla zona al confine,
ma Crisamis faceva parte della contea del drago, contea formata da alcuni piccoli villaggi
non molto lontani tra di loro, governati interamente dalla stirpe draconica,
e tutti sapevano che i draconici rispondevano ad un solo padrone,
questi era il drago Isemal, il piu temuto dei draghi al tempo conosciuti,
un drago enorme, temuto non solo per la sua immane stazza, ma soprattutto per la sua innata capacità di
tessere trame di potere e cospirazione tanto crudeli e complicate quanto efficaci,
fu proprio uno dei suoi draconici a svegliare il buon Askalux,
o per meglio dire, il silenzio provocato dall' arrivo di uno di essi.....

"DORMI PRINCIPE, MA CON SONNO LEGGERO,
PIENO DI INCUBI E UN PASSATO DI CUI NON VAI FIERO,
MENTRE TU SOGNI DELLA TUA AMATA,
ODI BACCANO DI UN' ALLEGRA SERATA,
NULLA TI SVEGLIA TRANNE IL FRAGORE,
DELL' ASSORDANTE SILENZIO IN QUESTIONE"

La taverna era molto rumorosa,
boccali pieni di birra che battevano l' uno contro l' altro con allegro suono di brindisi,
altri che si frantumavano sul pavimento, vicino ai tavoli di chi gia aveva bevuto troppo,
ben tre bardi che cercavano ogni uno di imporre la propria storia e le proprie ballate,
facendo a gara per ricevere il maggior gruzzolo di monete d' oro dagli ascolatatori e danzatori,
diverse ballerine che sgambettavano allegre e sorridenti si aggiravano tra la folla,
portando boccali pieni fino all' orlo sopra vassoi stracolmi a loro volta,
c' era aria di festa, aria felice, aria profumata, aria buona che cominciò presto a incattivirsi,
la porta del locale si prì molto lentamente, all' inizio nessuno ci fece caso,
poteva essere chiunque, ma nessuno si aspettava di trovarsi di fronte un draconico della guardia
di Isemal, le guardie draconiche che giravano di solito per i villaggi della contea
indossavano a malapena qualche pezzo di ferro
arruginito come armatura, una lancia oppure una spada, il necessario insomma,
per intimorire qualche contadinotto, o al massimo qualche povero avventuriero dal fare troppo arrogante,
ma questo draconico era pesantemente armato, una grossa spada sul fianco sinistro infilata nel prezioso fodero,
la coccia finemente intarsiata, l' elsa tempestata di diamanti ben lavorati,
due grandi smeraldi sulle estremità della guardia e un enorme rubino che faceva da pomolo,
una lancia dalla punta lucente che si intravedeva dietro la sua possente schiena,
e una spada corta sul lato destro, anch' essa di ottima fattura, un' armatura in darkness degna d' un re,
con intarsiature che riproducevano teste di drago e l' inconfondibile stemma di Isemal sul petto,
un trinagolo con la punta superiore rivolta verso l' alto, sulla quale c' era disegnata una testa di drago,
mentre sulla punta destra del triangolo vi era una spada e su quella sinistra un calice;
presto calò il silenzio nella taverna, si udì un inquietante sibilo, tutti lo riconobbero,
era Arkanòs, il generale delle armate di Isemal, un draconico molto violento con lo sguardo crudele,
inasprito da mille battaglie e perennemente arrabbiato, non poteva esserci antitesi migliore ad una festa.

Arkanòs: "sibilo" bene, beeene....

con fare provocatorio si avvicinò ad una ragazza che serviva un tavolo, uno dei tavoli piu vicini alla porta,
dove vi erano due orchi ubriachi che vi poggiavano la testa, afferrò la ragazza per un braccio
costringendola a voltarsi nella propria direzione
dicendole.....

Arkanòs: ssssssentiamo..... cosa avete da fessssteggiare ?

la lingua lunga e biforcuta del draconico fuoriusciva arrivando quasi al volto della poveretta,
la ragazza fece cadere il vassoio che teneva con l' altra mano, e con voce tremante rispose.

Ragazza: festeggiamo.... la morte.... di Xodius.... Xodius.... il tiranno......

il duro volto di Arkanòs si indurì ulteriormente, era così arrabbiato che non si accorse nemmeno che stava stritolando il
braccio della ragazza, "qualcuno lo fermi !" gridò una donna anziana, ma nessuno osò muoversi,
quando l' energumeno mollò la presa la ragazza svenne cadendo sulle assi del pavimento,
l' orripilante creatura tirò fuori l' enorme spadone sollevandolo sulla propria testa e spaccando in due parti il tavolo
dove i due orchi ubriaconi poggiavano le loro teste, i due cadendo batterono testa contro testa,
il chè provocò una fragorosa risata del generale draconico,
egli si accorse che nessun ' altro rideva, e che anzi, nessuno lo guardava bene....
sguardi di odio e impotenza vi erano tra la folla impaurita,
a quel punto indispettito urlò questa frase accostandosi a coloro che avevano la testa piu bassa per incutere ancor piu timore.

Arkanòs: porciiii !!! maledettiiiii !!! posate i calici e vestitevi a lutto !!!
sssssspargete la voceeeeee !!!!

e mostrando falso cordoglio abbassò la testa e il tono della voce e mettendosi una mano sul cuore disse.

Arkanòs: il nostro benefattore re Xodius è morto....

per poi inasprire nuovamente il tono urlando.

Arkanòs: viva il nuovo re Thalandir ! viva il nuovo re di Oberon !!!!
la contea tutta porterà il luttoooooo !!!!
chiunque oserà contrariare il volere di Isemal.....
beh... deciderò poi.... HAHAHAHAHAHAH !!!!!!

Askalux era desto da poco prima che la disgustosa creatura cominciasse il soliloquio,
si preoccupò solamente di indossare il cappuccio della veste marrone che si ritrovò indosso,
e notò che era stato medicato, qualcuno si era preso cura di lui;
i partecipanti della festa che si era trasformata in lutto, cominciarono a uscire dalla taverna,
quando rimasero pochi di essi, Askalux cominciò a mettersi in fila,
e con testa bassa, nascosto dal cappuccio, si avvicinò all' uscio,
ma il generale draconico era li di fianco e osservava il viso di tutti i partecipanti della serata,
quando arrivò il turno di Askalux il generale gli ordinò di togliersi il cappuccio
e stava per bloccargli un braccio, ma Askalux sapeva ormai che quella creatura non era di certo
uno degli esseri piu delicati che egli conoscesse e per non fare la fine della ragazza che
era ancora distesa sul pavimento, si scostò evitando la possente presa.

Arkanòs: eeeeiiii ! ssssta fermo !! fammi vedere il tuo volto !

allungando nuovamente il forzuto braccio cercò di togliere il cappuccio di Askalux,
ma egli si abbassò agilmente ed effettuò una capriola che lo portò dritto fuori dalla locanda.

Arkanòs: eiii !! torna subito qui !

Askalux si alzò da terra e con fare soddisfatto sbattè la porta in faccia al draconico,
e si tolse la polvere dalle mani mentre scrutava la luna,
in quello stesso momento si accorse di avere una fila di draconici alla sua destra e una fila alla sua sinistra,
i capifila draconici che si trovavano piu vicini all' entrata della taverna gli tenevano le lance
puntate sui fianchi e stavano quasi per infilzarlo, a quel punto effettuando una seconda capriola in avanti
Askalux riuscì ad evitare la morte, mentre i due draconici armati di lancia si trapassarono a vicenda,
nello stesso istante la porta della taverna fu spaccata in due parti
come in due parti furono spezzate le lance draconiche che si trovavano innanzi all' enorme spadone di Arkanòs
il generale diede l' ordine ai rimanenti draconici di catturare Askalux,
così inseguito dall' intera squadra di draconici capeggiati da arkanòs,
askalux si avviò correndo verso la strada principale di terra battuta che portava all' uscita del villaggio verso est,
egli sapeva che le sue gambe erano molto veloci, poi la paura fece il resto, corse così velocemente che fece in tempo a
seminare la squadra di guardie di Isemal, fermarsi alla stalla vicina, rubare una sella e scegliere il miglior cavallo,
dopo aver sellato e montato il cavallo si voltò verso i draconici, li salutò e sparì verso l' orizzonte.

"SPAVALDO E BEFFARDO TE NE VAI VERSO IL NULLA,
SFUGGITO AL PERICOLO FIN DALLA CULLA,
SE LA TUA VITA è TUTTO UN FUGGIRE,
NULLA RIMARRà PRIA DI MORIRE."

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La storia di Askalux 29/04/2017 13:47 #3

  • Duke
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Aaaahhh !!!! l' aria pulita ! la luce del vostro pianeta ! che meraviglioso connubio
di naturali bellezze !
Ancora tante sono le avventure che posso raccontare su Askalux, avventure che precedono la
la sua comparsa su Sosaria o come alcuni di voi preferiscono chiamarla, Felucca;
avventure che risalgono a prima che la sua storia si incrociasse con i bizarri personaggi
del vostro mondo e prima che il drago Isemal in combutta con i signori delle terre oscure
scatenasse l' ira degli Dei sul nostro amato pianeta Askania,
oggi però, ho deciso di raccontare un pezzo delle origini di Askalux....

Egli nacque in una serata tranquilla, ma non tra le mura del castello come i popolani pensano,
ma in un lontano pezzo di periferia di nome Highel,
che alla fine non era nemmeno poi tanto lontano dal castello di Hosgherburn,
dato che il padre di Askalux, che a quell' epoca era il re, poteva fare il tragitto dal castello
a Highel per arrivare dalla sua splendida amante in meno di mezz' ora;
l' amante del re e madre di Askalux era una donna bellissima, tanto bella che il re
se ne innamorò perdutamente.
Il nome dell' allora re e padre di Askalux era Saio, detto Saio l' impavido,
la sua amante era Sefhyra, mentre la moglie leggittima di Saio si chiamava Alara,
Saio aveva gia un figlio quando nacque askalux, un figlio che aveva gia qualche anno,
ed era figlio della regina Alara, ma Alara morì in circostanze misteriose poco dopo la nascita di
Askalux, e saio fece regina Safhyra sposandola.

Askalux crebbe nel castello di Hosgherburn insieme al fratello Skyron, piu vecchio di 2 anni
e figlio di Alara, prima moglie di Saio;
i due fratelli crebbero in continua competizione tra loro, lottavano per prevalere nella lotta corpo a corpo,
lottavano per prevalere nello scontro armato, per chi era piu colto o per chi sapesse meglio suonare uno strumento,
addirittura per chi era piu capace nei giochi da tavolo o di carte, ma sia l' uno che l' altro
aveva le propie spiccate capacità in un gioco o nell' altro, in un tipo di lotta o nell' altra,
uno era piu capace a suonare ad esempio la lira mentre l' altro l' arpa,
lottavano persino per le stesse damigelle da conquistare, ed era qui che le capacità di Skyron superavano nettamente quelle di Askalux,
che aveva un fisico magrolino, quasi emaciato, ed era molto timido con il gentilsesso,
mentre Skyron era robusto e di bell' aspetto, e non sembrava per nulla intimidito ne da donna alcuna ne dalla vita in generale;
quando però Askalux trovò l' amore all' età di vent' anni, in una donna di nome Merion, l' invidia di suo fratello Skyron crebbe,
o forse era solo voglia di prevalere ancora una volta sul fratello piu piccolo,
il motivo non è chiaro, fatto sta che Skyron cercò in tutti i modi di portare via Merion dalle braccia di Askalux,
fallendo però ad ogni suo tentativo.

Merion e Askalux si volevano bene,
il loro amore durò sino a quando il Re Saio morì,
Saio l' impavido morì così come era vissuto,
combattendo per il bene del suo popolo, ma la sua ultima battaglia
contro il regno di Oberon gli fu fatale;
dopo il funerale di Saio, che fu celebrato nella cittadella del castello,
venne subito incoronato il suo successore,
Skyron era il nuovo Re, come voleva il testamento di Saio.

Una volta divenuto Re, Skyron decise di scegliere come moglie Merion,
sottraendola per sempre ad Askalux, ella era contraria, ma dovette accettare,
Merion era una nobildonna di Horius, un regno di Askania situato in un punto strategico molto importante per
la guerra che era in corso tra Hosgherburn e Oberon,
Skyron avrebbe potuto fare alla regina di Horius la proposta publica di matrimonio,
invece scelse la sorella della regina, ovvero Merion,
quest' ultima per forza di cose dovette accettare, era continuamente sotto pressione da parte dei suoi
parenti, tutti volevano che essa cedesse ai cortegiamenti di Skyron e in fondo Merion sapeva che
era la cosa piu giusta per il suo popolo, un' allenaza con Hosgherburn per il regno di Horius
voleva dire che Xodius, il sanguinario re di Oberon non li avrebbe facilemnte conquistati
con il suo possente esercito.

"GIOVANE DONNA DAL FARE INCERTO,
UN DURO COLPO A TE FU INFERTO,
TRA AMORE E GIUSTIZIA DEVE IL TUO CUORE SCEGLIERE,
MA L' AMOR TROPPO NON PUò PRETENDERE,
SE A SCAPITO DEI MOLTI SI DEVE DIFENDERE,
ESSO DI CERTO NON PUò CHE SOCCOMBERE "

Come potete immaginare, per Askalux fu un duro colpo,
la morte del padre e subito dopo sapere di dover fare a meno della donna che amava,
ma dopo un po, dovette mettersi il cuore in pace,
quando Saio morì Askalux aveva trent' anni,
e visse fino ai 38 anni tra scorribande nella capitale di Hosgherburn e nella periferia,
tornando poche volte nelle sue stanze a castello,
in quegli otto anni prima di andare via per sempre da Hosgherburn viveva come un bardo,
un principe che andava in giro per le taverne a cantare storie e ad intrattenere il publico,
del resto una delle sue piu grandi passioni era pur sempre la musica.

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