ARGOMENTO:

Eventi passati

* 16 Magloth 263 G.D, Municipio Della città di Magincia. *

Diversi giorni fa, deluso da come Krisatris,Gran Sacerdotessa Hilianor, abbia deciso di affidare il culto a Mundus e di come egli abbia deciso di bloccare il mio apprendistato, ho deciso di allontanarmi dalla città di Ocllo e, seguendo il consiglio del un mio ormai fedele amico Michael, mi sono trasferito a Magincia. Mi ha stupito come la corruzione abbia soggiogato diversi cittadini di Ocllo, sono stato informato da alcuni mercanti di Britain e da un cittadino di Nujel'm che spesso e volentieri i miei ex compaesani preferiscono la compagnia di assassini a quella di gente per bene.


Recentemente sono stato attaccato e derubato da un certo TonnoBinomio, fedele di Hilianor e membro della città di Ocllo, mentre molti cittadini guardavano senza intervenire. Ciò ha definitivamente incrinato i rapporti fra Magincia e la mia ex cittadina.


Burum, mio amato maestro, spero che condividerai dall'aldilà la mia scelta di avvicinarmi a Idior, la divinità che viene venerata qui a Magincia, e spero tu non fraintenda questo mio comportamento come un atto di tradimento, la Madre avrà sempre un posto nelle mie preghiere e nel mio cuore, ma purtroppo il suo culto è ormai corrotto. Intraprenderò un pellegrinaggio verso le altre città fedeli a Idior col fine di trovare un sacerdote che mi prenda sotto la sua ala. Spero di incontrarne uno... Mi è stato riferito da Wallace, il sindaco di Magincia, che sono molto riservati e solitari.

Al fine di avere la possibilità di venire accolto da un Sacerdote lascierò sulle bacheche delle città che visiterò una missiva, prego Idior e la Madre che il mio peregrinaggio non sarà vano.

* 28 Magloth 263 G.D, Taverna della città di Britain. *

Questa mattina all'alba ho finalmente ultimato la preparazione delle mie scorte e ho intrapreso la ricerca dei sacerdoti Idior. Salutata come di consueto Clorinda, uno dei custodi posti a guarida dei cancelli di Magincia, mi sono diretto verso il porto per arrivare sulla terraferma. Dopo svariate ore di viaggio verso Ovest sono approdato a Trinsic. Chieste indicazioni per Skara Brae ai commercianti del posto, cavalcai a Nord, all volta di Britain, la meravigliosa capitale dell'ex impero dei British. Arrivai al calare delle tenebre. Venni accolto da Auda, un uomo corpulento ma molto gradevole, che gestisce una taverna vicino al famosissimo ponte di Britain, luogo di sanguinose battaglie. Consumato un pasto caldo, mi sono ritirato nella mia stanza dove sto scrivendo quest'epistola. Domani partirò in direzione Sud-Ovest al fine di raggiungere Skara Brae, luogo di grande importanza spirituale e sede del Sacro Ordine dei Monaci di Idior.

* 29 Magloth 263 G.D, Locanda nei pressi di Skara Brae. *

Finalmente una buona notizia ! Stamattina sono stato svegliato dal bussare insistente di Auda, era arrivata una lettera da parte di una mia concittadina: era riuscita, sapendo del mio viaggio alla ricerca della fede, a mettersi in contatto con un sacerdote, amico di vecchia data, di nome Angelus. Nelle brevi righe che mi aveva scritto, mi informava che Angelus mi stava aspettando per quella sera stessa al tempio dedicato a Idior di Skara Brae. Di buon umore pagai Auda per l'alloggio e mi misi in marcia verso l'agoniata meta. Feci una sola pausa durante il tragitto: rimasi affascinato da una costruzione insolita che incrociai nei boschi, delle siepi potate ad arte sembravano formare un'intricato labirinto da cui provenivano suoni di bestie e demoni. Diversi edifici facevano capolino da quel fogliame, uno in particolare svettava però fra tutti: una torre completamente nera dominava il panorama; avevo sentito parlare di quel luogo durante dei racconti del terrore che Burum, il mio maestro, mi raccontava di tanto in tanto la sera: sulla sommità di quell'edificio si riunivano gli adepti Negromanti per superare la prova finale. Al solo formulare quei pensieri iniziai a sudare freddo, mi era stato insegnato a stare lontano da quei luoghi in cui si riunivano degli empi assassini. Oltrepassata la costruzione scoprii di essere quasi arrivato a destinazione, un mercante noto come " Venditore Skarense " mi riferì che per arrivare alla città non mancavano che pochi minuti... Appena in tempo, il sole stava calando, il momento della verità era vicino; come avrebbe reagito il sacerdote ? Mi avrebbe cacciato sapendo del mio retaggio da devoto di Hilianor ? Fra mille dubbi proseguii verso un'osteria davanti ai cancelli della città, da dove ora sto scrivendo queste righe...

6 Tearissel 264 G.D., Sede della città di Cove

*20 Tearissel 264 G.D, Municipio della città di Cove*

Dal momento in cui ho finito la lettera di Angelus, circa due giorni fa, un velo di apatia è calato sulle mie giornate. Lo scambio epistolare avvenuto con l'abate ha fatto riaffiorare ricordi nella mia memoria di cui avrei fatto volentieri a meno; in queste epistole non ho mai descritto nel dettaglio ciò che causò il mio allontanamento dal culto della Madre, ma in questo momento sento come in dovere, come se, in caso non lo facessi, quest'apatia rimarrebbe a pervadere le mie giornata fino al loro scadere.


Quasi un anno fa, a causa di un litigio con l'ex sindaco di Ocllo Vourdalak, venni allontanato dal culto di Hilianor, la Dea Madre. Da quel giorno vagai per le terre di Sosaria senza una meta precisa: tutto ciò in cui credevo era caduto, tutto i sacrifici fatti dal mio maestro Burum andati in fumo. Vagavo vedendo la mano della Madre dietro ogni azione, dal contadino che mi ospitava nel suo fienile e mi indicava un sentiero da prendere, al pescatore che mi raccontava della straordinaria isola di Magincia, mi sembrava quasi che Hilianor mi stesse indicando la via. Quando, approdato da poco a Magincia, incontrai un mio vecchio amico di nome Michael che mi raccontò del culto di uno dei figli della Madre, Idior , il Dio della pace e dell'ordine, intravidi finalmente un barlume di speranza, Hilianor mi aveva finalmente mostrato la nuova strada che dovevo intraprendere. Da quel momento non perdetti la fede che riponevo nella Dea, bensì è proprio per la fiducia che ripongo in Lei che mi sto impegnando e continuerò ad impegnarmi al massimo in questo mio nuovo percorso spirituale, sono scappato una volta, non succederà di nuovo.