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Luce e Tenebra 30/09/2017 17:17 #1

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*Risveglio affannato*

Madido di sudore mi alzai nel cuore della notte, il monastero a quell’ora giaceva in uno stato di torpore e silenzio, il lucido marmo ammantato dalla coltre delle tenebre e battuto dagli zefiri autunnali che spiravano nell’aere notturno.

Il mio sonno ultimamente era turbato da visioni e un dolore costante al centro del torace che si placava soltanto al mio risveglio, le preghiere rivolte ad Idior perché mi concedesse la pace notturna sembravano restare inascoltate, tuttavia in questi incubi soleva apparirmi una figura ammantata dalla testa ai piedi da un nero drappo che pronunciava il mio nome in attesa di una mia risposta, in quel momento mi ridestavo sempre e tutto sembrava sparire come nebbia al sole.

Le giornate si susseguivano rapidamente, il freddo pungente dell’inverno era ormai alle porte, La città di Moonglow era ormai perduta, invasa dai barbari, i suoi abitanti trucidati dalla furia di questi invasori, ne abbattei il più possibile ma alla fine, sopraffatto dalla fatica, mi allontanai dalla battaglia e vagai per i boschi in cerca di rifugio.
Dopo lungo vagare fui accolto dai cittadini di Trinsic con calore e benevolenza ed in accordo con l’Ordine di Idior , con cui ripresi i contatti una volta scongiurato il pericolo, svolgevo nel reame i miei compiti sacerdotali.

Le visioni si proponevano incessantemente notte dopo notte, vivide immagini di battaglie e massacri turbavano il mio sonno
La tenebrosa figura infestava ogni mio sogno tramutandolo in un incubo spaventoso.

Raccontai tutto al saggio Alucard, guida illuminata del nostro Sacro Ordine e amico fidato,
Interpretammo il segno come il riaffacciarsi del male supremo che avrebbe fatto sprofondare il mondo nel chaos e nella violenza...
il ritorno dell’Oscuro Signore in questo piano terreno era ormai annunciato...


informai i miei confratelli della volontà di partire con l’obiettivo di scongiurare il la rinascita dei seguaci dell’Oscuro Signore, perciò approntai velocemente qualche provvista per il viaggio e diedi di sproni al cavallo...mentre le familiari mura della Basilica di Yew scomparivano alle mie spalle inghiottite dalla vegetazione un brivido di gelida paura mi scosse le carni al solo pensiero di quale sarebbe stata la mia destinazione, un luogo di atrocità e abomini creati da oscuri poteri, le antiche rovine della roccaforte oscura di Midian, baluardo del male e dei suoi adepti ormai caduta e abbandonata.

Le nere guglie svettavano nel cielo, una tensione soffocante aleggiava al tramonto intorno alle mura della città delle Tenebre, osservai per giorni da lontano con l’ausilio di un cannocchiale la situazione all’interno della rocca, con il calare della notte si accendevano le fiaccole intorno alla torre principale e ne delineavano il profilo, altrimenti impossibile da distinguere dal cielo notturno.

Un continuo susseguirsi di figure incappucciate e avvolte da mantelli scuri passava dalla porta Ovest della città, una cosa era certa… il male stava radunando le sue forze e i suoi seguaci per prepararsi alla guerra.

Tyrael “L’Ordine deve assolutamente sapere ciò che sta accadendo”

E cosi scrissi in fretta una pergamena e feci volare il piccione con il messaggio da recapitare a Padre Alucard per preparare i popoli alla rinascita dell’oscurità.

Tyrael ”Va! Vola! Che Idior possa guidare il mio messaggio fino ad Alucard.”
Preparai il giaciglio per la notte rifugiatomi in un boschetto sopra un colle cercai di riposare le membra stanche.
Nella notte fui destato dal rumore di passi e subito balzai nel boschetto li vicino per tentare di passare inosservato ad eventuali aggressori…


Le vidi, avvolte in neri mantelli, cinque figure incappucciate con circospezione si avvicinarono ai resti del mio accampamento, strinsi il maglio tra le mani tremanti, un brivido gelido mi percorse la schiena, la tensione prima dell’assalto… mi lanciai ad armi sguainate verso queste figure abbattendone al primo colpo un paio ma mentre con ferocia mi scagliai contro i rimanenti nemici sentii una morsa invisibile serrarmi la gola, i miei piedi si staccarono da terra e le mani lasciarono la presa sull’arma per tentare disperatamente di liberarmi il collo da quella costrizione.

Le forze mi abbandonarono e mentre quegli uomini incappucciati sibilarono parole di fuoco i sensi mi abbandonarono, i colori svanirono e i miei occhi annegarono nell’oscurità…

Mi abbandonai al sonno e al torpore indotto da quello strano incantesimo in cui ero intrappolato

*incubi spaventosi*

Un turbinio di immagini raccapriccianti si fece largo nella mia mente, sangue ovunque, vidi le mie mani imbrattate di sangue e tutt’intorno a me i cadaveri di cavalieri portanti lo stemma del Sacro Ordine di Idior, un uomo in fronte a me si ergeva in piedi su questa distesa di corpi…un ghigno malvagio trapelava da sotto la cappa che copriva il suo volto…
Barcollando mi avvicinai…ad ogni passo sentivo una pressione crescente, il cuore rimbalzava nel petto che sembrava esplodermi e una fitta lancinante come una freccia infuocata lambiva le mie tempie, sentivo il sangue pulsare con una violenza tale da sembrare incandescente mentre con occhi sbarrati mi avvicinavo alla figura incappucciata, ormai ci separavano pochi passi quando si tolse la cappa e allora lo vidi…
Il suo sguardo…il suo volto…quell’uomo…ero io…

Paralizzato dal terrore caddi all’indietro e nel disperato tentativo di strisciare lontano da quell’essere le mie carni divennero dure come la pietra, l’immagine di me stesso si fece una nebbia oscura e cadde a terra sotto forma di una sostanza che ribolliva nera come pece, la creatura informe iniziò a strisciare come una serpe verso di me e ad un tratto non potei più muovermi ne respirare, i polmoni inutilmente anelavano aria, il liquido nero iniziò a strisciarmi lungo il corpo e sulla faccia entrando nella mia bocca, sentii i sensi intorpidirsi ogni mio pensiero svanire e lasciar posto solo all’oscurità, al vuoto, al nulla.

*Urla strazianti nel buio*


Continuavo a sprofondare in quell’abisso fatto di Orrore e tenebre la mia mente vacillava e il mio spirito era straziato da tutto il dolore che provavo, urlavo… pregavo Idior invocando il suo nome di trarmi in salvo da quell’amara sorte, la percezione del tempo era distorta in quella dimensione, un secondo sembrava un anno in quell’oscuro abisso nel mentre la fede lasciava il posto alla disperazione e la disperazione si tramutava in collera verso il dio che non aveva tratto in salvo un suo figlio da un destino di dannazione, lo stesso dio che professava l’amore incondizionato per i suoi figli stava lasciandomi sprofondare nel nero dell’abisso… .
Giurai che qualsiasi cosa avesse potuto salvarmi da quel destino l’avrei fatta e mi abbandonai completamente al nulla in cui vagavo, fu allora che uno squarcio si aprì nell’oscurità, lingue di fuoco avvampavano violentemente dalla crepa creatasi nella coltre di tenebre, una voce riecheggiò con potenza.

“Lascia che il tuo spirito trovi la strada, fa traboccare la tua collera!!! il tuo cuore è ricolmo delle tenebre che ti circondano, lasciale fluire non contrastarle! Da esse trarrai la forza con cui schiacciare colui che ti ha abbandonato ad un supplizio senza fine…”

Tyrael: "AAAAAARGHH!!!"

Urlai di dolore mentre nel mio petto si aprì uno squarcio dove confluirono tutte le tenebre che mi circondavano e quando riaprii gli occhi mi trovai con il volto riverso a terra, fuori da quell'incubo, sul mio corpo nessun segno di ciò che era accaduto...mi trovavo al centro di un pentacolo con candele ai vertici, il pavimento sembrava fluttuare nel vuoto e tutto intorno non vi erano pareti solo oscurità…capii di essere finito all’interno della città di Midian, dovevano avermi trasportato mentre ero privo di sensi e aver compiuto su di me qualche sorta di rituale oscuro…

mi alzai e iniziai a strapparmi le vestigia sacre che bardavano il mio corpo, le tolsi in fretta come se mi stessero ustionando le carni, scagliai il libro donatomi al momento dell’investitura da sacerdote che conteneva le preghiere e urlai rivolto verso il piccolo spiraglio a decine di metri di altezza che lasciava intravedere una porzione di cielo notturno.


La porta della cella si aprì e una voce iniziò a chiamarmi a sè…

*Rumore di un argano *
Un traballante ponte levatoio scese al centro del nulla per permettermi di passare....

Nella silenziosa notte mi aggiravo per i corridoi della struttura in cui ero tenuto prigioniero, stordito e disorientato sorreggendomi al nero onice dei muri, cercavo di farmi strada fino all’uscita, la testa pervasa da un dolore insopportabile mentre venivo colto da orrende visioni spettrali…
A terra agonizzante il velo tra incubi e realtà si fece sempre più labile…vidi i cancelli dell’abisso aprirsi e rigurgitare ogni sorta di atrocità , il mondo sarebbe stato plasmato dall'oscurità e da essa dominato…
Caddi esanime a terra e chiusi gli occhi mentre sagome nere si avvicinavano a me
Ringraziano per il messaggio: namek97

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Luce e Tenebra 02/10/2017 13:58 #2

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Spossato e senza forze giacevo incatenato al freddo pavimento della cella in cui ero tenuto prigioniero da quella che sembrava un’eternità, i miei aguzzini erano gli adepti di Elhoim, ogni giorno il mio corpo era sottoposto a tremende torture e mostrava i segni inequivocabili dei terribili abusi subiti, bruciature e cicatrici deturpavano ogni centimetro della mia pelle, sottoposto a rituali di sangue costretto a vivere incubi incessanti nelle ore notturne quanto quelle di veglia…

*Scrittura tremolante*
Giorno ignoto
Mese Ignoto

i cenci della veste che porto sono la mia pergamena, il sangue che sgorga dalle ferite il mio inchiostro, questi pochi centimetri di stoffa saranno il mio lascito a chi s'intererroghera` sulla mia sorte mentre vado incontro all’ inevitabile fine…
Ho smesso di pregare ormai da giorni, sento che lo sguardo di Idior non può raggiungermi e nemmeno le mie preghiere arrivare a lui…
scene di efferatezze e altre abominevoli mostruosità infestano la mia mente, percezioni distorte e voci nella mia testa mi stanno conducendo alla follia...
non dormo da giorni…
ho provato a liberarmi dalle catene ma è stato tutto inutile, mi sono stati recisi i tendini per assicurare che non potessi fuggire...

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Ho sentito parlare i miei carcerieri di un rituale Oscuro e antico e stavano preparandomi ad esso...le continue vessazioni servivano ad abbattere corpo e mente... sottoponendomi a quel calvario sarebbero riusciti a piegarmi al loro volere ...spezzando il mio spirito

Dei passi echeggiano lungo il corridoio che conduce alla mia cella…sono sempre più vicini alla porta...sento che la mia ora è arrivata…Idior...Fratelli miei... perché mi avete abbandonato?

Lo scritto si interrompe bruscamente, i fatti successi in seguito sono sconosciuti.
Ringraziano per il messaggio: namek97, REA1990

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Luce e Tenebra 06/10/2017 21:16 #3

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*Passaggio tratto dal diario personale di Alucard*

Sono passate lunghe settimane da quando abbiamo perso la posizione di Padre Tyrael, il suo ultimo messaggio era in un tono concitato, temo che sia accaduto il peggio…domani riunirò il Sacro Ordine in consiglio…spero che i miei fratelli avalleranno la mia proposta per inviare un contingente guidato da fratello Servilius, per ogni giorno che tardiamo la sensazione che possa accadere l’irreparabile è sempre più opprimente…
Questa notte ho a lungo studiato le carte in cerca di una zona consona a stanziare le nostre truppe, chiederemo aiuto a tutte le città affinchè ci forniscano i loro guerrieri più tenaci e gli arcanisti più esperti…sento che riavere indietro nostro Fratello non sarà facile...
Credo di aver individuato la collina in cui si sono perse le tracce di Tyrael proprio di fronte alle mura di Midian.
Prego per te fratello mio, possa la Luce di Idior portarti conforto in questo momento di sorte avversa e la sua benedizione proteggerti dalle tenebre…

*spegne la candela con un soffio*

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….
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Luce e Tenebra 21/10/2017 11:28 #4

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Un velo di ghiaccio ammantava la notte, mentre venti impetuosi spazzavano le lande desertiche poco al di là delle mura portando frustate di sabbia che s’infrangevano come onde del mare sul muro di cinta… Le tremolanti fiamme di centinaia di torce accese danzavano nella nera notte, mentre l’incedere di una legione di cavalleria faceva tremare il suolo sotto gli zoccoli dei cavalli con le pesanti bardature da battaglia recanti il vessillo dell’armata Sacra di Idior, l’assedio era in procinto di cominciare quando dalla struttura più alta iniziò a piovere fuoco sui cavalieri, gli arcanisti presero subito delle contromisure, con la concentrazione al massimo riuscirono a convogliare il loro potere per creare una barriera impenetrabile intorno agli uomini e agli onagri d’assedio.
Dopo ore di lento incedere finalmente le cancellate della roccaforte dell’Oscurità caddero e le truppe si riversarono all’interno della città ormai senza più difese…
I racconti dei sopravvissuti da questo punto in poi divengono confusi e alcuni di loro hanno perso la ragione, Io stesso Jaques de Baloran cavaliere del sacro Ordine non sono certo di ciò che i miei occhi videro quella notte…
Un uomo incappucciato uscì dal tempio mentre le truppe si arrestarono al momento della sua comparsa…
I suoi occhi ardenti di un odio smisurato brillavano nella notte come due tizzoni di brace, la pelle del suo volto sfigurato era di un pallore malato come quello di un cadavere…quando si tolse il cappuccio un’ espressione di terrore si dipinse sui volti dei sacerdoti presenti al nostro fianco mentre l’aria intorno a noi divenne gelida e il fango sotto i nostri piedi iniziò a scricchiolare come ghiaccio, tutto il calore veniva risucchiato, alle spalle di quella figura si aprì un portale su di un'altra dimensione ed esseri immondi fatti di zanne e nere pellicce uscirono ruggendo come fiere, le torce si spenserò sotto la ventata di gelo e restarono solo il buio e le urla dei cavalieri che venivano dilaniati uno dopo l’altro…
Quando il silenzio calò una spettrale luce verdastra accompagnava il movimento di quell’essere mentre camminava come uno spettro su di una distesa di cadaveri vidi Padre Alucard avvicinarsi a lui e ciò che disse ancora oggi mi lascia incredulo…lo chiamò fratello…quel demonio incappucciato altri non era che Padre Tyrael il motivo della nostra battaglia…colui il quale avremmo dovuto salvare da un destino di morte stava uccidendo i suoi salvatori…

Tyrael: “Siete giunti fin qui e non andrete oltre, le vostre insignificanti vite finiranno questa notte”

*Risata Malvagia*

Fu allora che Tyrael con un gesto della mano scagliò Alucard distante, fatto ciò un’espressione di umanità riapparve sul suo volto…urlò come colto da un improvviso dolore, si coprì nuovamente il volto con il cappuccio del mantello, non curandosi delle decine di cavalieri rimasti intorno a lui, scortato dagli altri Necromanti si addentrò nuovamente nel tempio e scomparve dalla nostra vista…

L’esercito era in rotta e Padre Servilius ordinò la ritirata mentre i feriti venivano soccorsi e fatti montare sui cavalli, galoppammo per ore dando di sproni fino allo sfinimento.
Non sono sicuro di quello che accadde quella notte ma so per certo che Padre Tyrael era stato plagiato e l’Oscurità instillata nel suo cuore…forse l’ultimo barlume di pietà si spense quella notte, risparmiare Padre Alucard gli causò un dolore immenso come se venisse punito per la sua mancanza.
Ad oggi una grossa taglia è stata posta sulla sua testa, lo stesso Lord British ha ordinato la sua cattura vivo o morto come un pericoloso assassino e nemico della chiesa, i chierici non parlano più di Lui come se fosse stato imposto il silenzio su quel che accadde quella notte nell’Oscura Midian, io stesso nasconderò questo scritto affinché possa arrivare ai posteri e quando sarà il momento venga reso di dominio pubblico.
Le tenebre sono tornate, temo per la Luce e per le vite di tutti noi…
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Luce e Tenebra 03/11/2017 23:22 #5

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Una cripta isolata ed immersa nell’oscurità, il silenzio ne è l’unico guardiano…

La morte regna sovrana in questo luogo… un lungo corridoio che diparte dalla piccola stanza con tombe senza nome, illuminato dalla traballante fiamma delle torce appese alle pareti, conduce molti metri sotto terra dove un uomo incappucciato, al lume spettrale di una lanterna, è instancabilmente dedito alla ricerca di conoscenza…

Il volto sfigurato, coperto dal cappuccio che lascia intravedere i lineamenti corrotti quasi disumani, accompagnato dall’odore di centinaia di cadaveri e circondato da un alone di pura oscurità… Tyrael è intento allo studio di antichi libri che riportano gli studi degli adepti alla negromanzia suoi precursori, studi di anatomia umana, rituali di sangue e sacrifici animali, spinto dalla sete di vendetta e dall’odio verso la luce e verso il dio che l’aveva abbandonato, è alla costante ricerca di qualsiasi cosa egli possa utilizzare per i suoi scopi malvagi

La sete insaziabile di potere aveva condotto colui che cercava di perfezionare la conoscenza della morte lontano da ogni forma di vita…


*Appunti *


I.


Giorno 1

In data odierna sono venuto a conoscenza di un antico rituale, un potente richiamo per un demonio maggiore, il suo potere terrificante venne sigillato da forze divine centinaia di anni orsono.
Questa infernale creatura era all’apice della scala gerarchica di tutti i demoni, i popoli diedero diversi nomi a quest’entità ma quello più ricorrente nei testi antichi e nei miti è senz’altro “Errtu il Diavolo”.
Quando Elhoim sguinzagliò il potere di questo demonio su Sosaria perfino la terra subì gravi mutamenti a causa del suo smisurato potere…causò morte e distruzione ovunque fino a quando, secondo la leggenda, la Dea Hillianor e suo figlio Idior Dio della Luce, incapaci di distruggere Errtu, lo sigillarono in un luogo ai confini del creato, invisibile agli occhi dei mortali…
Il Libro della Morte cita questo possente essere in alcune sue parti e lo riconosce come signore di ogni creatura demoniaca, inoltre sembra che sia possibile , tramite un antico rituale ridestare Errtu e vincolare ad esso l’anima di colui che riuscirà a liberarlo dalla sua prigionia…


Giorno 2.


Ho finito di leggere tutti i tomi riguardanti i rituali più antichi e dimenticati…sembra tutto inutile…occorrono degli artefatti impossibili da recuperare come l’osso di un angelo e gocce di sangue della creatura sigillata, inoltre nessuno scritto descrive il luogo in cui Errtu venne sigillato….forse non c’è speranza di riportarlo in vita e controllarlo….
Domani mi recherò alle rovine della biblioteca di Midian, spero di ritrovare qualche pergamena o qualsiasi altro indizio che mi indichi dove iniziare a cercare…

…….

Giorno 47
Finalmente ci siamo, le lunghe ricerche hanno riportato alla luce qualcosa che potrebbe indicare la posizione della prigione di confinamento, inoltre il testo parla in una lingua antica di un medaglione…un qualche artefatto che indossato dissiperebbe l’illusione creata per proteggere il segreto…
Ho trovato inoltre alcune cronache e diari di avventurieri in cui veniva menzionato un luogo nelle Terre perdute dove una forza invisibile respingeva e uccideva chiunque vi si avvicinasse, i pochi sopravvisuti parlavano di un mostro invisibile…dicerie? Forse…ma è il mio unico punto di partenza, trovare il luogo esatto non sarà facile ma confido che le Tenebre guideranno il mio istinto, domani entrerò nella cripta nel cuore della vecchia Midian in cerca di risposte… sento che qualcosa mi chiama a sé dalle profondità dell’abisso…


CONTINUA...

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Moderatori: YgrituoiOwlUOIShadowUOI
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