Padre Aragorn stava ancora rileggendo le ultime parole della missiva che aveva appena lasciato nella bacheca al Tempio di Yew...
Qualcosa lo turbava...
Non sapeva con precisione cosa fosse; una sensazione crescente dentro di lui gli diceva che doveva entrare nelle terre di Papua.
Si allontanò al galoppo verso le terre oscure e nel corso del suo cammino arrivò un uomo dall'aspetto terrificante,
aveva una tunica nera opaca con tanto di volto coperto, era irriconoscibile!
Era strano, sembrava che mi stesse aspettando, sembrava che sapesse del suo arrivo.Padre Aragorn pietrificato dalla paura, gli rispose balbettando chi era!...lui mi rispose con voce molto pacata e rauca "Colui che ti insegnerà" Padre Aragorn rispose “Cosa?? Chi siete e perchè mi cercate?" Egli rispose con tono deciso "Di affidarvi all'Oscuro Signore ovviamente.
Avete finalmente aperto gli occhi, avete finalmente capito che i seguaci corrotti di Idior vi stavano solamente usando per i loro subdoli scopi!” Rispose l'uomo.
Padre Aragorn confuso tornò al tempio di Yew e si riposò continuò a pensare e a ripensare al suo passato fino a quando non si addormentò.
“L'ora è giunta... Padre Aragorn si recó al grande tempio... il tempo di nascondersi è terminato.... Elhoim ti aspetta fra i suoi fratelli...”
una voce le parlava durante il sonno, si svegliò di colpo guardandosi attorno per vedere colui che le parlava, ma non c'era nessuno..
Continuava a pensare a quelle parole mentre con tutta fretta e sotto il temporale mi recai verso Papua in direzione del Tempio dei sacerdoti oscuri.
Arrivato al tempio si aprì la porta lentamente e in modo molto rumoroso, nessuna luce al di là di essa, solo un odore di cadaveri e sangue
tutte cose che a me non davano fastidio,entrai senza voltarmi indietro. Arrivai direttamente a una grande sala come attirato da essa, vidi l'altare del signore oscuro
fui cosi colpito dal suo fascino dentro di me si risvegliò qualcosa che non ebbi mai sentito prima, essendo un sacerdote di Idior non avrei mai immaginato di poter
essere attratto da questo peccato. In quell' istante sentii una voce "Ti stavo aspettando Aragorn so che cerchi delle risposte, se le vorrai dovrai seguirmi."
disse l uomo. Entrammo in un arcano passaggio a me sconosciuto che, tutto d'un tratto, ci condusse a Buccaneer's Deen. Arrivati all'isola gli dissi
"Non ha ancora risposto alle mie domande, chi è lei? e perchè mi cercava."
"Il mio nome è Sean, vengo dalla famigerata città di Moonglow, servitore dell'unico e immenso Oscuro Signore.
Sei stato prescelto, non è stato casuale ma è stato scelto da lui stesso e da quel momento tu appartieni a lui."
"Perche proprio io? un sacerdote di Idior"gli domandai.
A quanto si dice sei un ottimo guerriero e ormai in te scorre pura malvagità che dovrai solo risvegliare al momento giusto, oggi stesso darai la prova di esser fedele all' Oscuro e alla nostra causa.
Quando calerà il sole ci dirigeremo verso il tempio di Yew e sconfiggeremo i figli di Idior. Affiancherai me e i nostri fratelli nella grande battaglia contro la luce,
questo sarà il tuo compito fino a quando esalerai l'ultimo respiro, lasciati avvolgere dal male che hai dentro."
Fù di poche parole, ma compresi in pieno ciò che voleva dirmi. Avevo una missione, ero un prescelto dell'Oscuro, con una grande missione da compiere.
L'idea di combattere i guardiani della luce non mi spaventava affatto,anzi la cosa mi allettava molto.
Il sole stava scomparendo all'orizzonte e lasciava lentamente spazio alle tenebre, un atmosfera oscura si avvolgeva tra le nostre fila e,
con il passare del tempo, si faceva sempre più intensa.
Pochi erano i passi che ci dividevano dai guardiani di Idior, riuscivo a distinguire le loro singole sagome da questa distanza.
Impugnai la spada con salda presa e alzai lo scudo, pronto per lanciarmi in battaglia.
Aveva ragione, dovevo liberare tutta la mia rabbia. Mi lasciai andare, ad un tratto sentivo una forza sconosciuta prendere possesso del mio corpo,
in uno scatto improvviso mi ritrovai in piedi a mettere il mio nemico alle strette.
Ogni colpo che andavo vibrando fendeva l'aria tagliandola in più parti. Sentivo la spada come un prolungamento naturale del mio braccio.
In un istante, con un rapido colpo, trafissi il mio nemico che finì a terra...
Avevamo vinto, tutti i fedeli di Idior erano morti. A terra solo sangue e resti sparsi di interiora.
In me risiedeva qualcosa di oscuro, al di là del comprensibile.
Potevo sentirlo scorrere nelle mie vene.
Da quel momento capii che l'unico scopo della mia misera vita era seguire il volere dell'Oscuro.
FINE
