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Il desiderio di Hisha 24/11/2019 23:06 #1

  • angelica
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Il grande amore di mio padre Aristodemus il Fremen, coraggioso e impavido guerriero, verso mia madre Anna l’Elfa Silvana devota ad Idior ,la cui famiglia disapprovava la loro unione, li portò a fuggire tra le foreste di Sosaria così da poter consacrare il loro amore al cospetto di Idior.
Idior, con la sua magnifica benevolenza li volle ricompensare con la nascita di due gemelli, ambedue di razza Elfica: Angelica l’Elfa Silvana e di Drasosh l’Elfo Silvano che, sin dalla tenera età, manifestarono le loro innate doti di musici; arrivò poco dopo una “secondogenita” e fu così che, 5 lustri or sono nacqui io, di razza Fremen con la stessa passione e coraggio di mio padre e la profonda fede e devozione di mia madre. Mia madre, colei che per gratitudine verso il benefico dono di Idior, volle darmi il nome di Hisha (beneficenza); mia madre, colei che mi insegnò a camminare sempre sul sentiero della fede e della benevolenza, colei alla quale per prima confessai il mio immenso desiderio di dedicare la mia umile vita nel perseguire il cammino della luce, esprimendo però il timore che il mio desiderio dovesse rimanere un’utopia essendo io una donna e per di più di razza Fremen. Lei, tuttavia, con la sua fede incrollabile mi disse: ”Figlia mia Idior è Grande e magnanimo”; mi narrò quindi di valorose sacerdotesse devote ad Idior e aggiunse: “Figlia mia, il mio cuore si riempie d’orgoglio per il cammino che desideri intraprendere”, aggiungendo, con gli occhi lucidi, ”se questo è il tuo destino, Idior ti mostrerà la strada che conduce a Lui”.
E così fu! Un giorno mi recai a Britain per delle commissioni e li ebbi la fortuna di incontrare Padre Angelus che era intento in una conversazione con Padre Manolis. Aspettai che concludessero i loro discorsi e poi confessai a Padre Angelus il mio grande desiderio. Fu li che, con mia somma meraviglia e felicità mi disse “Figliola la strada che desideri intraprendere è lunga e richiede pazienza e costanza”
”ed anche profonda devozione “, aggiunse padre Manolis “il tempo ci dirà se la tua vocazione è abbastanza forte“. Così mi congedai da loro, ringraziandoli per il tempo dedicatomi, per incamminarmi, speranzosa e forte della mia incrollabile fede, verso Yew .
Hisha la fremen

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