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Diario di Dendo DeathSin 27 Oct 2016 15:18 #1
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Museo di Britain - ala “L’era del Morbo della Morte”
La guida turistica di Britain si avvicina a un vecchio libro verde, ammuffito e raffigurante un deforme teschio. Le pagine sono appese ad una lunghissima parete come se fossero dei quadri e ognuna di esse riporta strane scritte e disegni, che evolvono e mutano, trasformandosi in segni sempre più incomprensibili e distorti. “Il documento che state per leggere apparteneva a un noto mago di Britain, Dendo LifeSheer. Alcune credenze popolari associano tale persona a divinità caotiche, nonché operatori del caos scesi in terra durante il periodo del “Morbo della morte”. Le fonti non sono attendibili in maniera certa, ma ci sono pochissime testimonianze riguardo quel periodo storico. L’unica cosa certa è che non vi è nessuna prova dell’esistenza di questo scienziato-mago. Le voci del popolo sussurrano, nelle notti tempestose di Sosaria, la storia di un certo Dendo DeathSin, colui che giocava con la vita e con la morte. Ovviamente sono solo credenze popolari, basta leggere i due nomi per capire come il vento protrae le storie all’inverosimile e come la paura possa creare dei mostri nella mente degli abitanti di Sosaria. Pensate che in tutta Sosaria ci sono persone che affermano di vedere morti camminare e spiriti sussurrare strane litanie nelle tombe dei cimiteri… stiamo solamente parlando di credenze popolari. Sconsiglio vivamente la lettura agli operatori del Clero e a tutti coloro che hanno una gran fede nei nostri benevoli Dei, benché l’autore, perdendo la fede, utilizza note di blasfemia e disprezzo nei confronti degli Stessi. Abbiamo dato un titolo ad ogni pagina con l’aiuto di vari artisti, creando un’esperienza molto profonda. Buona lettura a tutti!” Diario di Dendo LifeSheer Giorno 1 - Nessun dio. Non ci rimane molto tempo, devo documentare le mie ricerche perché non mi è possibile uscire. Il morbo sta decimando la mia gente. Le arti arcane non bastano, non riusciamo a trovare una cura. Ho riunito i medici ed i cerusici delle città limitrofe, più della metà sono morti dopo un mese dall’inizio della sperimentazione. Oramai non c’è neanche più modo di trovare persone allo stato iniziale della malattia, sono più i pazienti morenti portatemi dai becchini, che quelli con qualche lieve possibilità di guarigione. Diamo per scontate le diagnosi ancor prima di mettere le mani su queste povere persone. I pochi collaboratori che ho si stanno scoraggiando, abbiamo bisogno di una nuova speranza. Dobbiamo trovare un nuovo modo e dobbiamo farlo prima di morire. Non sappiamo cosa sta succedendo là fuori, non conosciamo il livello di diffusione e siamo imprigionati sotto terra. Probabilmente tutta Sosaria è piegata dal morbo. Non sarà possibile restare nel laboratorio per sempre, le provviste sono limitate e non riusciamo a bruciare cadaveri a sufficienza, sviluppando sovraffollamento. Che assurdità! Ci deve essere un modo! Anni di studi della magia, decine di anni a sperimentare sul tempo, lo spazio, l’energia, gli elementi e niente che possa aiutarci contro questa dannata epidemia. Una cosa è certa, non esiste alcun dio, come ho sempre sospettato. Non resta che affidarsi alla scienza e alla magia. [...] Giorno 21 - L’attesa. Le camere mortuarie sono al completo da giorni. Siamo rimasti in pochi, abbiamo sviluppato una prima forma di siero. E’ più una pozione protettiva che una cura, ma chi non ha contratto il morbo dovrebbe essere al sicuro. Questa ricerca è il frutto di mesi di studi, incrociando le teorie della medicina e della magia. L’unica via da percorrere è la fusione delle nostre conoscenze, forse c’è ancora speranza, se solo potessimo recuperare più pazienti. Stiamo sviluppando delle camere di stasi temporale dove lasciare in sospeso i quasi-morti, nel caso in cui trovassimo una cura e, mi rincresce dirlo, anche nel caso in cui ci servano pazienti su cui sperimentare altre pozioni. Domani uscirò dal laboratorio, in questo modo potrò verificare personalmente l’effetto del siero e nello stesso tempo aggiornarmi sulla situazione della mia gente. Sarò fuori per sette giorni, ho delle razioni e tutti i reagenti nel caso in cui dovessi imbattermi in qualche animale selvatico. La paura si fa sentire, ma non ha senso restare con le mani in mano, moriremo tutti comunque. [...] Giorno 28 - Genesi nell’ombra. Ha funzionato, sono onorato e nel contempo fiero della nostra squadra. Non sembro aver contratto il morbo e sono riuscito a portare in salvo molte persone, alle quali ho somministrato il siero. Ho anche fatto degli esperimenti su alcuni cadaveri, i medici del laboratorio non ne sono al corrente, potrebbero considerarmi un pazzo. Ho delle teorie da seguire, devo farlo da solo per non creare eventuali dissensi all’interno del laboratorio. La situazione è catastrofica, gli insetti e i funghi sono più numerosi delle persone là fuori. Il silenzio regna sovrano e la notte odora di morte e disperazione. Se questa è la situazione di tutta Sosaria, vuol dire che l’umanità intera sta rischiando l’estinzione. Dobbiamo trovare velocemente una cura e lo farò utilizzando un nuovo metodo. Non c’è tempo di aspettare, dobbiamo sperimentare sui pazienti morenti con tutti i mezzi. E’ orribile, ma è un sacrificio che va compiuto, il Clero mi manderebbe alla forca solo per averlo scritto su un diario, ma non vedo altra soluzione. L’umanità dovrà essermi riconoscente. Salverò il mondo… SI’! SALVERO’ SOSARIA. [...] Giorno 53 - Fallimento totale. E’ INSPIEGABILE! Non doveva andare così! Le mie teorie sull’anima, le emanazioni energetiche, il passaggio dalla vita alla morte, il processo di creazione materiale e non-materiale… non possono essere teorie infondate! Devo tornare fuori, devo trovare la casa su cui ho fatto i miei esperimenti, era tutto perfetto! Il morbo non può uccidere in questo modo… NON PUO’! Devo tornare fuori, devo andare a controllare… magari c’è stato solo un piccolo errore. Forse non devo solo aumentare le dosi… forse devo solo aumentare l’intensità, o devo utilizzare un altro catalizzatore di energia arcana. Sì… dev’essere così. Non è giusto, devo lavorare da solo, sono solo… ancora una volta sono morti tutti… allora perché io sono vivo? PERCHE’? Devo tornare fuori, sì… devo tornare fuori. [...] Giorno 55 - LifeSheer, in arte DeathSin. Lo sapevo! Il mondo dovrà essermi riconoscente! Nella casa… sì, nella casa… i miei pazienti sono tornati. Erano in piedi, li ho visti con i miei stessi occhi! Erano lì, davanti a me… devo solo capire come togliere i sintoni del morbo che restano persistenti ma… sì, non c’è dubbio: LI HO GUARITI! Il Clero non avrebbe mai potuto scoprirlo, nessuno mai avrebbe potuto, non esiste alcun dio… esiste la scienza, la magia! L’unico vero dio e l’unico vero credo è la fusione tra la magia e la scienza. Non resta che far tornare anche la mia squadra, saranno impressionati dalle mie scoperte, sì… farò tornare i medici, i cerusici e utilizzerò le camere di stasi per far vedere loro come posso far tornare anche gli altri pazienti. Come può rappresentare il peccato ciò che genera la vita? Come possono la magia arcana e la scienza dopo di essa, essere considerate inferiori alla fede? La fede è sinonimo di falsità, falsa speranza, è la scienza la via da seguire. Sì, la scienza. Li farò tornare tutti, salverò il mondo… salverò Sosaria. [...] Giorno 80 - Il dio della morte. Funziona, i miei studi sono il futuro… la vita è stata reinterpretata e questo diario ne è la prova. Nessuno potrà mai negarlo, sarò disposto ad uccidere chiunque si metta in mezzo. La scienza nella vita e la magia nella morte… E’ INNEGABILE! Ammirate il mio lavoro! [Segni incomprensibili e disegni deformi]. C’è ancora molto da fare, devo sperimentare sui vivi, sì… [ritratto di una persona apparentemente normale]. Devo assolutamente fare altri esperimenti, c’è molto da conoscere… sì. Dalla vita, alla morte.. [strane formule e simboli]. Dalla morte, alla vita [schizzi di arti e volti si susseguono secondo una griglia geometrica]. La mia ultima pagina, non c’è più bisogno di provare niente.. il mondo proverà la mia scienza, tutti mi saranno riconoscenti. Proverò su di me la rinascita, sì… nuovi catalizzatori, sì… [un disegno quasi incomprensibile fa pensare ad un altare con un corpo il levitazione ed una potente aura]. Il sacrificio di molti sarà necessario, ma devo provare, tutti mi saranno riconoscenti. Troverò la vita eterna… la morte è trascurabile, sì… l’ho sempre saputo. Tutti vedranno… Tutti proveranno… Tutti sapranno… Sì. [a metà pagina le scritture si interrompono, quasi in sospeso, lasciando quello che sembrerebbe un autoritratto, per metà umano e per metà etereo. Il volto è sorridente, gli occhi assenti nel vuoto e i lineamenti del tutto indecifrabili.]
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