Data: 25 Numeror 267 G.D
Oggi è il giorno in cui dovrò leggere il mio primo sermone davanti ai cittadini di Cove. Mi reco al Tempio; prima di iniziare, alzo lo sguardo e noto che tutti gli sguardi dei presenti sono puntati verso di me. Mi tremano le gambe, ma trovo subito fiducia e coraggio grazie al sorriso di Padre Alucard e la pacca datami sulla spalla da Padre Angelus. Allora accendo una candela, e ,schiarita la mente, comincio a parlare:
“Cari fratelli e sorelle, vi ringrazio di essere venuti qui ad ascoltare le mie parole. Oggi voglio parlarvi di redenzione , un argomento di fondamentale importanza per percorrere la Via della Luce.
Sappiamo tutti che nessuno può stabilire quali ostacoli ci troviamo e ci troveremo ad affrontare nel proprio cammino, ostacoli che ,in alcuni casi, ci pongono davanti a situazioni in grado di dissuaderci o in grado di spingerci a compiere azioni orribili. Idior è grande ed è sempre pronto a perdonare tutte le sue creature per i mali commessi. La redenzione di Idior giunge ai peccatori per mezzo dei suoi emissari, ma fate molta attenzione ,cari fratelli e sorelle, a tali parole : penitenza e pentimento sono due cose ben diverse.
Il pentimento è un percorso svolto in maniera spontanea che affonda le radici nel cuore di ognuno, e caratterizzato dal riconoscimento effettivo dello sbaglio commesso, attraverso l’espiazione dei peccati commessi, tale da portarvi a compiere un atto coraggioso e altrettanto umile di cui non ci si deve assolutamente vergognare: il perdono. Io, cari fratelli e sorelle, credo che tutti i nostri animi siano fatti di luci ed ombre. Ogni giorno può succedere di sbagliare, ma è importante saper trasformare i propri sbagli, le proprie paure in punti di forza, e soprattutto vi esorto con tutto me stesso a fare qualunque cosa per essere persone migliori un domani. Adesso guardate questa fiamma, essa è pura e lucente come i vostri animi, è lei che genera la luce di Idior non solo fuori ma anche dentro i vostri cuori! Quindi non pensate mai, vi prego, che Idior vi abbia abbandonato perché lui è sempre lì che veglia su ciascuno di noi. Se un giorno vi dovesse capitare ,spero mai, di perdere la retta via ricordate sempre tali parole: il nostro mondo è davvero pieno di pericoli e ci sono molti posti oscuri; ma si trovano ancora delle cose belle, e nonostante che l'amore sia ovunque mescolato al dolore, esso cresce più forte. Ecco perché la speranza è sempre l'ultima a morire: l'amore e il bene vinceranno sempre sul male.
E fate attenzione a non lasciarvi ammaliare dai benefici che genera la redenzione perché questi sono solo cose materiali che allontanano il vostro vero pentimento’’.
Che Idior vi Illumini e vi benedica sempre''.
Terminato il mio breve discorso, alzo gli occhi per incrociare gli sguardi dei fedeli e mi pare di cogliere un momento di dubbio, forse di autoanalisi. Spero che le mie parole, umili pensieri del giovane Manolis, possano aiutarli a percorrere meglio il sentiero della Luce di Idior.
Manolis
