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LA LUCE DI IDIOR TRIONFA.... 30 Nov 2018 14:34 #1

  • Rosyale
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Concilio Di Idior del 745 c.ca.


Qualche giorno addietro io e il mio prode fratello Angelus ci recammo verso le lande paludose nei territori di Papua, in cerca di legname. Spintici troppo a nord, c’imbattemmo in un tempio molto antico, ma che, per le sue precarie condizioni, doveva essere ormai sconsacrato. Decidemmo di entrare, spinti dalla grande curiosità e voglia di conoscere ciò che ci accomuna. Giunti all'interno, notammo delle scale che scendevano…. scendevano verso qualcosa di terribile.
L’oscurità invadeva quel sepolcro, soltanto la luce divina di Idior ci permise di renderci conto che forze oscure abitavano in quelle stanze sotterranee.
Le mie preghiere ci aiutarono ad avanzare in una prima stanza, che era segnata dal sangue versato per chissà quali sacrifici…Le tenebre dominavano, là sotto…
Una strana risata malvagia riverberava di tanto in tanto negli stretti corridoi di fredda pietra della cripta.
Ombre oscure si spostarono lungo i muri per riaddensarsi dietro di noi. Eravamo circondati. Ormai era tardi per fare qualsiasi cosa. Non avevamo vie di fuga. Vidi padre Angelus cadere davanti ai miei occhi, prima di entrare in uno strano sonno che terminò innanzi a Lucine, che ci aveva riportati al tempio di Yew.
Quella di fare un lungo riposo nelle taverne di Yew fu l’unica idea che avemmo. Ma quella voce…continuò a risuonare per tutta la notte nella mia testa.
Passai molte ore al tempio di Yew a pregare Idior affinché mi desse la forza per affrontare quel loco impuro. Incontrai fratello Alucard ed il buon Evangelion e l’informai di ciò che c’era accaduto e prontamente loro decisero che se mai avessimo voluto tornare, si sarebbero uniti a noi contro le tenebre, come avevano fatto svariate volte in passato.
Il sole alto nel cielo brillava come accadeva raramente e credetti che il momento era giunto per lasciare le calde stanze della sede.
C’incontrammo nel Baronato di Cove, preparato per affrontare una dura battaglia.
In poco tempo, grazie alle nostre buone cavalcature, fummo nuovamente dinanzi al tempio oscuro.
Un brivido mi scosse, istintivamente guardai Evangelion, che, come sempre, non lasciava trapelare neanche un minimo timore, ma che sicuramente era turbato come me.
I nostri passi risuonavano contro le pietre del pavimento e rimbalzavano sulla volta del sepolcro.
Subito iniziammo a scontrarci in quei freddi e stretti corridoi, intrisi di un tanfo che univa l’odore del sangue a quello della muffa… molte creature cadevano sotto il nostro attacco.
Scoprimmo parecchie stanze, tutte con altari e strumenti utilizzati per orrendi riti; io e fratello Alucard cercammo di benedire quei sotterranei, facendo da tramite per il nostro dio Idior, ma sentivamo una forza grandissima che ci contrastava.
Quand'ecco che si udì nuovamente quella risata… questa volta però fu seguita anche da altre incomprensibili parole, certamente appartenenti ad un linguaggio necromantici.
Decidemmo di seguirle… ormai tutte le stanze parevano svuotate da quelle empie creature.
Angelus e Evangelion col loro finissimo udito ci precedevano. Giungemmo ad un muro, ma quei versi erano chiari… provenivano da dietro quel muro…
Il saggio Alucard capì subito che si trattava di un antico passaggio, costruito da mastri dell'Oscuro Signore, certamente doveva avere qualche astruso marchingegno che l’apriva.
Dopo qualche tempo di ricerche, toccai una torcia, certamente ferma lì sul muro da svariate ere, e, con nostro grande stupore, parte del muro davanti a noi iniziò a sollevarsi.
Con circospezione si fecero avanti impavidi Angelus e Evangelion, seguiti da me, Alucard i guardiani Divini che Idior ci avevano donato. Un altissimo essere si trovavo dall'altro lato della stanza. Si voltò verso di noi, i suoi occhi erano infuocati, e continuò a pronunciare frasi in quella lingua antica. I due guardini provarono subito a colpirlo con i loro poteri divini, ma lo stregone li respinse senza permetter loro di avvicinarsi. Nel frattempo le nostre evocazioni, approfittando della attimo di distrazione, lo raggiunsero alle spalle, permettendoci d’avvicinarci.
Iniziò un durissimo scontro, che resterà per sempre nei miei occhi, che alla fine ci vide vincitori.
Per un attimo ci fu il silenzio più profondo, poi Angelus scoppiò in una grossa risata, felice per come si era conclusa l’impresa, e anche noi altri abbassammo il martello della fede.
Una cosa però continuava a turbare tutti noi: un vortice vicino al centro di quella stanza, fatto di una strana aura, continuava a muoversi; nei pressi strani simboli erano disegnati sulla pietra, probabilmente era quella la fonte di tutte quelle creature.
Fratello Alucard iniziò immediatamente le sue preghiere e io lo seguii… se avessimo cancellato quel vortice forse quel luogo sarebbe potuto tornare agli splendori di un tempo… ma presto ci rendemmo conto che le sole nostre forze non erano sufficienti.
Comunque soddisfatti della battaglia vinta, ma consapevoli che la guerra alle forze maligne non era affatto conclusa, ce ne tornammo al Tempio di Yew, con il sole che ormai tramontava alle nostre spalle.
Quella notte mentre il sonno mi avvolgeva pensai a quello che era successo, i miei occhi si chiusero e mi addormentai...Quando riaprì gli occhi vidi una luce immensa ed una figura imponente davanti a me che mi disse: " Figliolo non abbiate timore di me, sono il Radioso Idior" rimasi senza parole. Quando ripresi fiato gli chiesi: " Buon Idior ditemi cosa posso fare per voi?" Idior si avvicino e sorridendomi mi disse: "Figliolo la battaglia che avete combattuto contro l'Oscuro signore, era per purificare la tua anima, tanti anni fa, l'Oscuro ti aveva incantato facendoti credere di chiamarti Amenadiel ma il tuo vero nome è un altro".
Quelle parole mi fecero rimanere di sasso, non capivo l'unica cosa che continuava a tormentarmi ora era quale fosse il mio vero nome. Presi coraggio gli domandai: " Buon Idior qual'è il mio vero nome allora?" Idior rispose: " Figliolo voi vi chiamate... Uriele, il maligno vi ha travisato per non farvi conoscere il vostro nome poiché la vostra Fede è forte e sincera, Andate a cercare i vostri fratelli e chiedete a Padre MacBeth di Battezzarvi con il vostro vero nome e nel nome di Idior" Per un attimo avevo avuto paura che il male si fosse posato su di me, rimasi in silenzio pensando a Padre Evangelion, Padre Alucard e Padre Angelus cosa avrebbero detto di tutto ciò. Ma Idior mi disse:"Uriele non pensate a queste cose, i vostri fratelli vi capiranno, hanno un anima buona e sapranno cosa dirvi abbiate fede." Poi sparì, un raggio di sole mi scaldò la guancia e mi risvegliai nella mia stanza.
Quella mattina andai al Tempio di Yew per cercare i miei Fratelli e raccontargli ciò che mi era capitato.


In fede
Padre Uriele
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