Baronato di Cove 20 anpriol 272 G.D.
L'emozione è forte, le gambe mi tremano, guardo Padre Manolis che mi sorride e mi invita ad iniziare il mio sermone,
poggio il libro su leggio mi schiarisco la voce ed inizio .
Cari fratelli e care sorelle vorrei iniziare col chiedervi :
Chi di voi se ha cento pecore e ne perde una,
non lascia le novantanove al sicuro nell'ovile e va dietro a quella perduta finché non la ritrova ?
Ed una volta tornato a casa chi di voi non si rallegrerebbe di averla ritrovata?
Anche gli uomini si perdono, in cammini irti di pericoli, dove L'Oscuro è solito metterli alla prova,
tentandoli, facendo vacillare le loro certezze ,
promettendo loro ricchezze e favori in cambio di anime strappate a poveri innocenti,
macchiando le loro mani con sangue di povere genti, rendendo loro dei peccatori.
Beh, sappiate che Idior ha una particolare propensione verso questi peccatori,
Egli dimostra loro affetto e attenzioni particolari inviandogli i suoi Sacerdoti che,
come buoni pastori, si preoccupano del gregge numeroso, mettendolo al sicuro,
ma affrontano fatica e pericoli per ritrovare l’unica pecora che si è perduta.
Idior è un pastore infinitamente sollecito verso tutte le sue pecorelle,
non si dà pace finché non le sa tutte sane e al sicuro,
per questo i Sacerdoti, i Pastori del popolo,
devono andare alla ricerca di chi si è smarrito e riportarlo nel giusto cammino, perché,
il solo modo per affrontare la minaccia dell’Oscuro che è sempre in agguato,
è restare insieme, uniti e camminare nella Luce del Divino.
Rivolsi allora lo sguardo verso il Baronato e capii che molti erano rimasti scossi e preoccupati,
ciò generò in me un certo senso di colpa: forse avevo usato parole troppo dure;
sentii la mano di Padre Manolis poggiarsi sulla mia spalla come a voler darmi conforto,
poi pronunciò delle sagge parole che non dimenticherò mai:
“Mia cara” disse
“ il nostro compito è tutelare i Figli di Idior dalla paura; anche noi abbiamo paura ma ricordate sempre…
il mondo è pieno di pericoli e nonostante ciò l’amore si insinua e cresce sempre più forte.
Questo è il motivo per cui l’amore vince sempre sull’odio e per cui la speranza è sempre l’ultima a morire, dunque non perdetevi d’animo!”.
Facendomi quindi cenno con la mano disse “E’ tempo di tornare alla Basilica di Yew, cose importanti ci attendono!”.
Mi accompagnò allora alla Basilica; mi congedai da Lui e mi sedetti per diverse ore a pregare il Sommo Padre
e a riflettere sulle sagge parole di Padre Manolis.
Hisha la Fremen