Il mio cuore è pieno di gioia e dedizione.
Mai prima di ora ho sentito la mia fede pronunciarsi così, nonostante nella mia piccola cittadina resto nascosto tra le preghiere e gli studi, la mia gente ormai mi ha accettato e i rapporti si fanno sempre più stretti.
Proprio ieri mentre credevo di aver terminato le mie mansioni fatte di preghiere e supporto alla mia gente, Sari la cancelliera di Occlo mi annuncia l'arrivo di Padre Servilius, così affrettandomi sono andato ad aprirgli i cancelli.
Mentre correvo a cavallo il suo sguardo serio mi studiava aldilà delle ferrate
"Aprite i cancelli mia cara" *Rivolgendomi alla cancelliera*
Le porte si aprono immediatamente dopo il mio ordine, lentamente il Padre entra nella cittadina fissandomi sempre negli occhi, i quali si suggestionano percependo in lui la grande forza di Idior.
"Buongiorno Padre" *Inchinandomi in segno di rispetto saluto il Chierico*
"Buongiorno a te figliolo" *Annuendo continua* "Sono qui per conto del nostro culto per verificare i progressi che state facendo"
Troppo preso dall'avvenimento e incapace di pronunciare saggia parola, mi attenevo nell'annuire e nel capire tutto ciò che avesse da dirmi, fino a quando con molta gentilezza ma serietà nel volto, mi chiese di condurlo al tempio, con un fare preoccupato e curioso ma allo stesso tempo deciso.
Ho pensato che avesse qualcosa da scoprire e non volendo essere invadente al mio solito nel domandare qualsiasi cosa che stuzzica la mia curiosità, ho preferito far finta di non percepirlo.
Durante il cammino a passo d'uomo, colgo l'occasione di posare la mia arma e togliermi il cappuccio che mi copriva il volto, arrivati ai piedi del Tempio fermo il mio cavallo e lo lascio ad aspettarmi, mentre osservo il Padre fare lo stesso mi avvicino lentamente e lo seguo all'interno.
A poco meno di un passo da lui sento che sussurra preghiere in lingua antica e le sue mani iniziano ad avere un aura bianca intorno.
"Un tempo questa piccola cittadina era pervasa dal male, questo tempio dunque era usato per sacrifici e rituali da parte degli infedeli" *Si avvicina alla cima del tempio, dove al posto dell'Altare vi sono quattro candelabri alti a tre lumi a formare un quadrato, al centro di esso vi è incisa nella pietra una stella a cinque punte adagiate ad una rosa dei venti astratta*
"Proprio qui anime innocenti gridano misericordia e il loro ricordo echeggia tra queste mura antiche" *Aggiunge alzando le mani e guardando in alto*
"Cosa vi è stato poi Padre?" *Chiedo quasi sottovoce attratto dalla Storia che mi narra*
"Arrivò Idior e purificò questa cittadina tramite i suoi Guerrieri, e il male venne scacciato. Ora vi è pace e le giovani amazzoni la portano avanti con dignità e dedizione. Anche voi figliolo con la vostra fede e le vostre preghiere fate parte di questa pace che qui regna e vive" *mi sorride, come se vedesse in me un ricordo*
Mi torna in mente la mia curiosità mozzata di prima, la quale prende risposta con queste ultime parole.
Capisco che il Sacerdote davanti a me che continua a fissarmi e a narrarmi ogni particolare della storia, è venuto qui forse non a caso per capire più di tutto se vi fosse in me del buono, della fede, come per conoscermi. Forse ingenuamente credo che una volta ascoltato il battito del mio cuore mi abbia concesso la possibilità di far parte della Storia, appunto, raccontandomela e chiarendomi avvenimenti importanti del passato tramandandomene le tradizioni.
"Sarebbe troppo chiederle la sua benedizione?" *Chiedo piegandomi sul ginocchio sinistro*
"Assolutamente no figliolo, posa sulle mie mani la tua arma affinché possa attingerla della luce di Idior" *Appena Impugna il mio martello da guerra che prontamente estraggo per affidarglielo esclama* "In nome di Idior, io Benedico quest'Arma così che possa aiutarti a sconfiggere il male e l'oscurità!" *Un bagliore di luce accecante ma calda invade il Chierico che con un gesto della mano destra sembra radunare e rinchiudere nel martello, subito dopo illuminandosi per qualche secondo*
Riprendendo il possesso dell'arma sento in me un netto cambiamento, la mente lucida i pensieri chiari e netti e le mie percezioni attente e sveglie.
Il mio respiro si calma e segue il padre cinto nell'uscire dal tempio, continuandomi a parlare della Pace e della misericordia che altre città di Sosaria devono ancora conoscere, apre un portale e mi invita ad entrare, anticipandomi che mi illustrerà il male per rendermi conoscenza di esso e per prepararmi a combatterlo.
Senza pronunciare parola, entro nello squarcio magico sentendo dentro me, che chiunque forma maligna vi fosse aldilà di esso,
prima o poi conoscerà la potenza di Idior incisa nel mio cuore e nella mia arma.
Ancora una volta il mio animo si fortifica.
Bazan