Ordine Monastico
“Praeceptum Legis”
Praeceptum
Ascoltiamo con umiltà e obbedienza le parole di Idior e mettiamole in pratica con impegno e solerzia.
Chiediamo a Idior con intensa preghiera di portare a termine quanto di buono ci proponiamo di compire affinchè dopo averci misericordiosamente accolti tra i suoi figli, egli non debba un giorno adirarsi per la nostra indegna condotta.
Dimostriamo ogni giorno della nostra esistenza la fedeltà in lui a che non giunga a diseredare i suoi figli come un padre sdegnato, ma anche, irritato delle nostre colpe ci condanni alla pena eterna quali servi infedeli.
"E' ora di scuotersi dal sonno"
"Correte, finché avete la luce della vita"
"Ascoltate le sue parole, ripudia il male e controlla le tue labbra dalla menzogna. “Allontanati dall'iniquità, opera il bene, cerca la pace e seguila".
Idior guarda e ascolta chi cammina senza macchia e opera la giustizia; chi pronuncia la verità in cuor suo e non ha tramato inganni con la sua lingua; chi non ha recato danni al prossimo, né ha accolto l'ingiuria lanciata contro di lui.
Perciò dobbiamo disporre il nostro animo a militare sotto la santa obbedienza di Idior.
Dunque, fratelli miei, abbiamo appreso quali sono le condizioni per rimanere uniti sotto un unico ordine purché sappiamo comportarci nel modo dovuto.
Idior non vuole la morte del peccatore, ma che si converta e viva.
Bisogna dunque istituire un seminario al servizio di Idior nel quale il suo insegnamento guiderà sul giusto sentiero chi sente in se il suo richiamo, ai novizi ci auguriamo di non prescrivere nulla di duro o di gravoso; ma se, per la correzione dei difetti o per il mantenimento della carità, dovrà introdursi una certa austerità, suggerita da motivi di giustizia, a tal proposito è doveroso spiegare “non ti far prendere dallo scoraggiamento al punto di abbandonare la giusta via, che in principio è necessariamente stretta e ripida.”
Dopo aver concluso con queste parole Idior attende che, giorno per giorno, rispondiamo con i fatti alle sue sante esortazioni.
I Monaci di Idior, dell'Ordine Sacro dei Monaci
sono monaci che vivono in un monastero, militando sotto una regola e un abate.
Un abate degno di stare a capo di un monastero deve sempre avere presente le esigenze implicite nel suo nome, mantenendo le proprie azioni al livello di superiorità che esso comporta.
Il suo comando e il suo insegnamento devono infondere nelle anime dei discepoli il fermento della santità portando l'esempio di semplicità e umiltà, mai mostrandosi superbo e altezzoso.
Dunque, quando uno assume il titolo di Abate deve imporsi ai propri discepoli con un duplice insegnamento, mostrando con i fatti più che con le parole tutto quello che è buono e santo: insegni oralmente i precetti del nostro dio ai discepoli più sensibili e recettivi, ma li presenti esemplificati nelle sue azioni ai più tardi e grossolani, mai con superbia ma con semplice umiltà e non farli sentire inferiori.
Perche tutti siamo una cosa sola in Idior e militando sotto lo stesso dio prestiamo un uguale servizio.
Per quanto riguarda la direzione dei Monaci, deve “Correggere, esortare, rimproverare”
Per ogni questione importante l’abate convochi tutta la comunità (i suoi monaci) ed esponga personalmente la questione in oggetto, tenendo nella stessa considerazione sia l’anziano che il più giovane, spesso proprio al più giovane Idior rivela la soluzione migliore.
Dopo aver ascoltato il parere dei monaci ci rifletta per suo conto e faccia quel che ritiene più opportuno.
I monaci esprimono il loro parere con umiltà senza imporre a ogni costo le loro vedute, una volta che l’abate avrà stabilito ciò che più e’ conveniente, tutti dovranno obbedirgli.
Per questioni di minore importanza, si serva del consiglio dei più anziani.
I fondamenti
Umiltà
Obbedienza
Carità
Le Regole
• Non rubare,
• Non mentire,
• Non uccidere se non per volere di Idior,
• Rispettare tutti gli esseri viventi creati da Idior e non fare agli altri ciò che non vorremmo fosse fatto a noi.
• Soccorrere i poveri,
• Essere disponibili con i bisognosi,
• Alleviare tutte le sofferenze,
• Non dare sfogo all'ira,
• Non covare inganni nel cuore,
• Non dare un falso saluto di pace,
• Non abbandonare la carità,
• Dire la verità con il cuore e con la bocca,
• Non fare torti a nessuno, ma sopportare pazientemente quelli che vengono fatti a noi,
• Non ricambiare le ingiurie e le calunnie, ma piuttosto rispondere con la benevolenza verso i nostri offensori,
• Sopportare persecuzioni per la giustizia.
• Nessuno cerchi il proprio vantaggio, ma piuttosto ciò che giudica utile per gli altri.
• Non essere superbo,
• Non dedito al vino, né pigro, né maldicente,
• Prospettarsi sempre la possibilità della morte.
• Non dire parole leggere o ridicole,
• Non ridere spesso e smodatamente.
• Adempiere quotidianamente i comandamenti di Idior.
• Non odiare nessuno,
• Non coltivare l'invidia,
• Fuggire l'alterigia
• Pregare per i nemici nell'amore di Idior.
Ecco, questi sono gli strumenti di un buon monaco!
Il luogo in cui ci si forma e bisogna usare con la massima diligenza questi strumenti, è formato dai chiostri del monastero e dalla stabilità nella propria famiglia monastica.
Il Monastero …
Il luogo e sede in cui vivono in comunità i monaci
I servizi in esso …
Nel monastero si svolgono funzioni religiose, si lavora si prega e dove i confratelli si riuniscono per decidere questioni quotidiane e importanti.
Incarichi nel monastero …
L’abate,
Scelga un monaco per la gestione economica a che possa sostenere i bisogni dell’intera comunità e il monastero possa progredire, nominandolo tesoriere.
Scelga un monaco per la gestione della dispensa e i magazzini a che ai nostri confratelli non possa mancare nulla di ciò che hanno bisogno, nominandolo dispensiere.
Scelga un monaco particolarmente portato allo studio e lo scritto che possa tenere memoria del nostro santo ordine, nominandolo scrivano,
Scelga un monaco con particolare verbo e diplomazia che possa far da ambasciatore presso le corti delle fazioni a noi fedeli e nel caso mediare con fazioni ostili, nominandolo ambasciatore.
I monaci che praticano un’arte o un Mestiere …
Il monaci con arte e mestiere particolarmente esperto metta al servizio del monastero e dei suoi confratelli il frutto della sua esperienza.
Gli abiti dei monaci …
Tunica semplice e cappellaccio di colore grigio scuro sono il simbolo della nostra umiltà e semplicità un paio di sandali saranno il completamento degli abiti di un monaco.
in occasione di particolari cerimonie quali matrimoni, sermoni, nomina di nuovi monaci il colore sarà Blu Scuro.
La distribuzione del necessario …
Ogni monaco avrà il dovere di badare a se stesso ma non dovrà mai essere sprovvisto del necessario per questo il monastero provvederà alla fornitura dell’essenziale, Tuniche, pozioni, bende.
I monaci missionari …
i monaci, in piena libertà e autonomia, possono chiedere e ottenere dall’abate la benedizione del buon pellegrino e se lo desidera risiedere stabilmente in altre fazioni fedeli al culto di Idior, se ben accetti dalle città da loro scelta verranno nominati priori e saranno a capo del priorato, avranno il compito di gestire il rapporto di fede tra quella fazione e il monastero dei monaci.
Il Tempio nel Monastero dei Monaci e i Templi dell'Ordine di Idior… (regole comportamentali)
Nel tempio del monastero e nei templi di tutte le citta o fazioni benedette da Idior oltre ai chierici dell'Ordine Generale di Idior, rappresentato dalla indiscussa guida spirituale Pontifex Maximus, al quale il nostro Ordine minore dei Monaci vi fa riferimento, vi si potranno recare i monaci per pregare e svolgere cerimonie importanti e su richiesta di fedeli di qualsiasi fazione fedele a Idior con una consistente donazione all’abate per il monastero.
Al fedele che vi accede, e’ severamente proibito mancare di rispetto al luogo e ai suoi monaci in mancanza di esso l’abate potrà espellere e scomunicare.
Il rispetto del luogo e di chi lo rappresenta vale anche per i templi di ogni fazione in tal caso la decisione potrà essere presa direttamente dal priore stesso.
I rapporti dell’ordine con le fazioni fedeli al culto di Idior
le fazioni fedeli a Idior che si rivolgono all’abate per arbitrare e intercedere a loro favore per una disputa tra i fedeli della stessa fazione o di fazioni in lite potranno mandare una missiva di denuncia ufficiale e l’abate, se lo riterrà opportuno, arbitrerà solo sulle questioni di comportamento morale dei soggetti in causa. Per questo motivo se condanna dovrà esserci, solo per motivi di estrema gravità, sarà una condanna morale di penitenza o scomunica, nulla potrà essere chiesto di più in quanto l’ordine lascia la politica terrena al buon senso dei governanti delle rispettive fazioni.
Norme per l’accettazione dei fratelli …
quando si presenta un’aspirante alla vita monastica non bisogna accettarlo con troppa facilità.
Quindi, se insiste per entrare e per tre o quattro giorni dimostra di saper sopportare con pazienza i rifiuti poco lusinghieri e tutte le altre difficoltà opposte al suo ingresso, perseverando nella sua richiesta, sia pure accolto.
Sacerdoti aspiranti alla vita monastica …
Verranno accolti nei locali adibiti ai seminari, ad essi venga proposto un monaco che possa seguire la sua formazione e osservarlo da vicino.
In primo luogo bisogna accertarsi se il novizio cerca veramente Idior, se ama la vita monastica, l’obbedienza e le inevitabili contrarietà della vita comune.
Gli si prospetti tutta la durezza e l’asperità del cammino che conduce a Idior.
Se darà sicure prove di voler perseverare nella sua stabilità, dopo un mese gli si legga per intero questa regola e gli si dica “ecco la legge sotto la quale vuoi militare; se ti senti di poterla osservare, entra, altrimenti va pure liberamente”
Elezione dell’abate …
L’abate verrà rieletto democraticamente ogni sei mesi tra i monaci che si vorranno candidare, in modo che si possa valutare l’operato dello stesso e la sua gestione e l’ordine progredire.
In quella occasione l’abate attuale e’ automaticamente candidato o per sua volontà scegliere la rinuncia.
Ogni monaco votante ha valore di un voto.
Giudizio dei confratelli …
Per giudicare l’operato di ogni confratello una volta al mese l’abate convoca i monaci e chiede un giudizio personale sull’operato dei suoi confratelli, per ogni giudizio positivo il livello di esperienza e capacità spirituali saliranno e si potenzieranno utilizzando a pieno il libro clericale.
Il mondo laico
Il buon fedele (tutti i fedeli di Idior sono fratelli)
• Ama un tuo fratello come Idior ama te
• non uccidere
• non rubare
• non truffare
• si leale e coraggioso
• aiuta il tuo vicino e tienilo in vita al costo della tua
• onora e rispetta i monaci di Idior
• si pronto al sacrificio per difendere i rappresentanti di Idior e il suo ordine.
L’inquisizione…
L’ordine dei Monaci non prevede pene inquisitorie esterne al monastero ma per fatti gravi quali blasfemia e disobbedienza grave del buon fedele la pena sarà, divieto di ricevere i sacramenti e benedizioni di Idior ed infine la scomunica.
Chiunque tu sia, dunque, che con sollecitudine e ardore ti dirigi verso la via della luce, metti in pratica con l'aiuto di Idior questa modestissima Regola, abbozzata come una semplice introduzione, e con la grazia di Idior.