Mi siedo alla mia scrivania, che ormai assomiglia più as un tavolo da lavoro, con tutti gli attrezzi e il disordine che vi regna, accantono qualche arnese giusto per creare lo spazio per un foglio e il calamaio. Anche questa domenica voglio lasciare due righe per fare in modo che chi ne ha voglia occupi due minuti del suo tempo per leggerle, e molto di più per riflettere.
"Fratelli, compagni, amici,
Mi spiace iniziare i miei sermoni sempre con una nota di rammarico, purtroppo il mio disappunto é lo specchio della situazione attuale. Guardiamo a fondo nei nostri cuori, e non mentiamo a noi stessi.
Non ci stiamo radunando forse in due grandi schieramenti pronti a giurarsi guerra al primo batter d'ali di farfalla? Il vivere comune non può essere governato soltanto da meccaniche di guerra, occorre un approccio atto ala comunicazione e alla comprensione di quelle diversità che ci rendono unici. La Via della Luce è l'unica via da perseguire, e non credo e non voglio credere che un cuore corrotto sia per sempre perso.
Dobbiamo coltivare la Speranza, con tutte le nostre forze e il nostro impegno. Non sentiamoci inetti e soli nel perseguimento di questo fine, perché anche una piccola goccia che cade con costanza può creare un cratere. Non siamo nient'altro che piccole gocce, ma il nostro impegno e la nostra perseveranza riusciranno a dare i giusti frutti se operiamo nella speranza di una pace comune.
Che Idior illumini il vostro cammino.
Per servirvi
Jiraya l'eremita.