Interrogata la mia anima su cos'é la fede mi ritrovo a fissare il bosco dinnanzi a me.
Sento il vento che accarezza ed il crepitio dei rami al suo passaggio.
Passeggiando per i sentieri di Britain mi ritrovo a rallentare l'andatura veloce.
Ferma ad un bivio senza essermene accorta, mi giro verso le frasche e persa nei miei pensieri, a voce bassa mi trovo ad esclamare.
"Alberi."
Noi, noi tutti, siamo alberi.
Le cui fronde vibrano al vento, si bagnano sotto la pioggia, e vengono violentemente scosse dalle tempeste;
Noi che vibriamo, siamo bagnati dal dolore e scossi violentemente dal peccato e dalla cattiveria.
Le foglie che si ammalano, che si accartocciano e che cadono, quei pezzi di noi che dobbiamo abbandonare e che si lasciano
intimorire dalla morte, dalla paura e dal maligno.
Ricurve su loro stesse lasciano il ramo per far crescere la gemma. Perché da tutto può nascer qualcosa.
Il cuore ha solo bisogno di clorofilla.
Nuova linfa, nuova vita.
E poi ci sono loro, i rami,tanti, giocondi e gioiosi che tengono unita l'anima a quello che di noi mostriamo alla gente.
La nostra parola, le nostre gesta. Magnifico esempio di ciò che siamo e dobbiamo essere.
E poi c'è lei, l'anima pura, il duro tronco. La nostra pura essenza; Il nostro io.
Che deve essere solido, ben piantato a terra. Avvinghiato alla vita nel bene e nel male. Nella paura del cedimento e nella
comprensione della verità
Rovinato dall'età solo all'esterno, ove la corteccia dura preserva l'integrità dello spirito.
All'interno abbonda di linfa, di piccole e minuscole creature. Offrire rifugio alle piccole creature, é questo il compito!
"E' questa la chiave!"
E Tu, Tu che dinnanzi a noi posi la tua mano copiosa di amore e luce.
Radici.
Spesse, legnose, ritorte, si plasmano nella terra, scansando roccia e traendo beneficio dalla terra feconda.
Morbida e calda, nutriente. Copiose risorse disponibili per ogni uomo non accecato da odio e potere da non vederle.
[Scende dalla cavalcatura]
[Si china e con le mani prende una manciata di terra, sbriciolandola fra le dita]
"Voi siete la terra, dio della salvezza!
Chi non ha fede non può sentire il fantastico battito che dappertutto io riesco ad udire!"
La madre terra che tutto circonda. La madre terra che fa germogliare il seme. Persino il seme della pianta agra ed amara.
Qualunque seme. Perché onnipotente e misericordioso, sei per tutti.
Terra feconda dove sviluppare le arti, lo spirito, la cultura, la storia. Dove plasmare la solidarietà e la bontà verso il prossimo.
Per raddrizzare i rami storti, per curare le lacerazioni del tempo. Gli alberi non devono cedere perché sostengono la montagna,
trattengono i fiumi.
Ecco cos'è la fede. Uomo che non la porta nel cuore..."solo un bieco albero sradicato."
[si rialza, risale sulla cavalcatura]
[un colpo di reni, briglia sciolta, prosegue nel cammino verso il centro di Skara Brae]