Un giovane messaggero con una benda sull'occhio lascia una missiva davanti al tempio di Idior, indirizzata al Pontifex Maximus dell'Ordine di Idior Alucard:
"Magnifico Pontifex Maximus Alucard,
mi presento, sono Mikisty, sindaco della città di Magincia. Le invio questa missiva perchè la nostra isola e i suoi cittadini stanno attraversando uno strano periodo. Recentemente io e i miei concittadini ci siamo di molto allontanati dal signore oscuro Elhoim. Ormai la totale maggioranza di noi rifiuta di seguire i precetti dell'oscuro signore, in particolare molti dei nuovi cittadini giunti si rendono conto che soltanto unendoci tutti insieme e aiutando i più bisognosi possiamo sconfiggere il chaos che sta imperversando per le nostre terre. Con tutti i miei cittadini noi ci rivolgiamo a voi, o Sommo, affinchè possiate condurci con i vostri prelati in una nuova era di illuminazione, seguendo la luce guida di Idior.
Vorremmo, se possibile, partecipare con la mia cittadinanza ad una cerimonia da voi indetta per mostrarvi la nostra buona fede e il nostro pentimento, a cui parteciperemmo ovviamente privi delle nostre armi.
Siamo inoltre pronti a fornire le nostre spade, archi ed incantesimi alla causa di Idior, seguendone i dettami.
Colgo l'occasione, con questa missiva, per dirle che siamo pentiti di ogni empia azione di cui io o i miei cittadini possiamo esserci macchiati, anche se preferirei poterne parlare direttamente con lei o con i suoi sacerdoti e la nostra cittadinanza, in modo da poter chiedere tutti noi il perdono dei peccati.
Che la luce di Idior ci guidi tutti verso la salvezza.
Mikisty, sindaco di Magincia"