Chi è un Postulante ?
Un postulante è colui che “postula”, dunque che fa una domanda, che si interroga se Idior lo chiama davvero a seguirlo più da vicino sulle orme dei chierici. Il Postulante dunque è in una situazione ancora di verifica, di sperimentazione della vita chiericale. E' un giovane certo che, da un lato, ha già scelto di realizzare sulla propria pelle concretamente l'invito di Idior ai primi discepoli: "Vieni e vedi" e dunque si è già dato "una mossa" entrando in Postulato e facendo questo piccolo grande passo,...ma anche, ancora chiede di vedere e guardare e scrutare e capire meglio questa vita chiericale che tanto l'ha attirato.
Dova abita un Postulante?
Un postulante abita..ovviamente... in un "Postulato", cioè in un contesto formativo "ad hoc", inserito in un monastero di monaci o chierici e in comunione con essi. Questo, per quanto riguarda l'Ordine Sacro dei Monaci corrisponde al monastero di Skara Brae e all'antico e bellissimo Tempio di Yew dedicato a Idior , Altre case di Postulato sono nei Tempi delle città Idior come per esempio Nujel'm o Yew.
Cosa fa un Postulante?
Un postulante dunque si interroga e si cimenta nella vita chiericale (e non potrebbe fare altro!). Vale a dire sperimenta da vicino tutti quei valori che caratterizzano un monaco o chierico: prima di tutto " la preghiera" e l'amore privilegiato e particolare a Idior; poi "la fraternità", vivendo quotidianamente insieme ad altri giovani postulanti e anche accanto ad una comunità di chierici; sperimenta "la carità" impegnandosi in molteplici servizi; sperimenta "la povertà" cercando di avere solamente l'essenziale con uno stile di vita sobrio e semplice. Sperimenta dunque, in tanti piccoli gesti quotidiani, cosa significhi, come dice l'inizio della Regola, "Vivere il proprio ruolo"!
Un giovane può rimanere Postulante per sempre?
Il Postulato è la prima tappa "ufficiale" del cammino chiericale. Entrando infatti in Postulato, ciascuno di noi ha dovuto esporsi e prendere una decisione (per quanto ancora provvisoria e tutta da verificare). Questo ha significato per tutti lasciare qualche cosa o qualcuno (affetti,fazioni ecc..). Il postulato è però a sua volta una tappa, un passaggio, un'esperienza da vivere e...poi lasciare! Dura infatti per un tempo lmitato e poi si conclude, per chi decide di continuare in questa strada, con l'ingresso alla tappa successiva, il Noviziato, che farà diventare il nostro giovane, un Chierico. Non auguro a nessuno di rimanere postulante a vita, o comunque "parcheggiato" come spesso succede a tanti anche "fuori" dal monastero...: prendere una decisione è fondamentale!!!
Come si diventa Postulante?
Chiunque crede di percepire dentro di sé una vocazione a seguire più da vicino Idior, chiunque è attratto dalla figura e dalla vita dei chierici e monaci, può cominciare un cammino di discernimento. Come fare?
Prima di tutto è bene iniziare a conoscere più da vicino i chierici e avviare con qualcuno di essi un dialogo e un contatto personale. Spesso infatti non si sa per niente come muoversi.
Infine, il grande salto è la decisione di entrare in Postulato, un passaggio che in realtà si presenta meno difficile di quello che si pensi, se si è fatto precedentemente un cammino serio e sincero.
Le difficoltà più grandi?
Direi che oltre agli aspetti concreti e non facili che comporta questa decisione (Gdr full) una delle difficoltà maggiori è sempre il FIDARSI!
Già...!!! : FIDARSI di Idior e del suo progetto!! La tentazione infatti più terribile che prima o poi sopraggiunge, è il pensiero che dietro a tutto questo ci sia in realtà "una fregatura" e che Idior, appunto, in qualche modo... ci freghi!
La vocazione invece (come sempre ci ricorda il nostro Gran Sacerdote Padre Alucard) è principalmente "Questione di FEDE" e nulla più!
Presa dell'abito e noviziato
Dopo un tempo di prova, il postulante può essere ammesso come novizio.
Egli si presenta dapprima davanti alla comunità per rispondere ad alcune domande postegli dall'Abate o priore; quindi si ritira e il vicario e il maestro dei novizi fanno un rapporto su di lui a cui segue un momento deliberativo della comunità. Dopo qualche giorno di riflessione i chierici si riuniscono di nuovo e si pronunciano con scrutinio segreto.
Il postulante che viene ammesso, si presenta una seconda volta davanti alla comunità riunita in capitolo, e il priore o abate gli espone il genere di vita che desidera abbracciare. Se il postulante conferma il suo proposito, il priore o abate lo accoglie ufficialmente e tutti scambiano con lui il segno della pace.
Il giorno stesso riceverà l'abito noviziale,che indosserà fino alla fine del percorso di noviziato.
Da questo momento in poi il novizio resta affidato alla cura del maestro dei novizi, che lo seguirà nei primi mesi del suo cammino di formazione.
L'iniziazione chiericale riguarda la persona in tutte le sue dimensioni: fisica, affettiva, intellettuale, morale, spirituale. Il periodo del noviziato è un'opera di grande respiro, che nei primi essenziali ed importanti mesi segna il novizio per tutta la sua vita chiericale, introducendolo pienamente nella comunità, per formarlo innanzitutto ad una vita di preghiera radicata in una fede profonda e nutrita dalla parola di Idior. Da parte sua la comunità con la sua vita e il suo esempio gioca in questo cammino un ruolo per niente secondario.
Questa iniziazione vien fatta progressivamente. Durante i mesi del noviziato propriamente detto, l'aspirante chierico è formato all'osservanza concreta, alla preghiera e alla liturgia; egli studia anche gli Statuti dell'Ordine.
Alla fine di questi mesi di noviziato, è possibile giudicare l'attitudine del candidato dal modo in cui avrà vissuto questo tempo di adattamento. Per cui potrà essere messo ai voti, oppure decidere di non procedere oltre. Diventare novizio non garantisce di prendere i voti.Poichè la decisione spetta a tutto l'Ordine dei chierici,che valuteranno il suo percorso e voteranno a favore o contrari.
Spero di essere stato chiaro di cosa significhi diventare Chierico e come bisogna procedere alla richiesta.
Padre Angelus
Abate dell'Ordine Sacro dei Monaci