2° CAPITOLO
La nascita dei Vampiri.
Ciascuno di noi, nel nostro modo,
Si preparava a vivere
E trarre sostentamento dalla terra.
E io, Caino il primogenito, io,
Con oggetti aguzzi
Piantavo i semi oscuri
Li bagnavo nella terra
Li accudivo, li osservavo crescere.
Zolthan, il secondogenito
Accudiva gli animali
Aiutava le loro sanguinose nascite
Li nutriva, li osservava crescere.
E Nephil, la nosta amata e unica sorella Nephil
amavamo, nostra sorella
Era la più intelligente
La più dolce
la più sensibile
Era la miglior parte
Di tutta la nostra gioia.
Poi un giorno
Nostro Padre Agram ci disse,
Caino, Zolthan, Nephil
Dovete offrire un sacrificio all'Altissimo Idior
Un dono della miglior parte
Di tutto ciò che amate.
Ed io, Caino il primogenito, io
Raccolsi i teneri germogli, le piante migliori.
Colsi i frutti più belli
Presi il meglio che la terra poteva offrire.
E Zolthan, il secondogenito
Uccise il più giovane,
Il più forte,
Il più dolce dei suoi animali.
E Nephil, la nostra amata sorella,
Portò i suoi fiori piu belli,
Coltivati con tutto il suo amore in attesa di quel giorno,
Parean brillare come stelle nella notte
Sull'altare degli dei
Disponemmo il sacrificio
E sotto di esso il fuoco
E guardammo il fumo portarlo
Lassù fino all'Altissimo.
Il sacrificio di Nephil,
Fu per l’altissimo una dolce offerta
E Nephil fu benedetta.
Ed io, Caino il primogenito e Zolthan secondogenito,
Fummo colpiti di lassù da
Una parola dura e una maledizione,
Perché la nostra offerta non era degna.
Guardammo il volto di Nephil,
Ancora fumante, la carne,
Il sangue,
Piansi insieme al mio caro fratello, coprimmo i nostri occhi,
Pregammo giorno e notte
E quando
Il Padre Agram disse
che il tempo per
il Sacrificio
Era di nuovo giunto.
E Nephil
Condusse il suo più giovane,
Dolce, più amato fiore
Al fuoco sacrificale.
Noi non portammo i nostri
Più giovani, più dolci, doni
perché sapevo che l'Altissimo
non li avrebbe voluti.
E nostra Sorella,
L'amata Nephil disse
"Caino,Zolthan non avete portato un sacrificio,
Un dono della miglior parte della vostra gioia,
Da ardere sull'altare dell'Altissimo"
Piangemmo lacrime d'amore mentre,
Con oggetti aguzzi,
Sacrificammo ciò che era
La miglior parte della
Nostra gioia,
Nostra sorella.
E il sangue di Nephil
Coprì l'Altare
E odorava di buono
Mentre bruciava.
Sali fin su in cielo
Fra le braccia dell’altissimo
E di lui divenne parte
Ma nostro Padre disse
"Siate maledetti, Caino e Zolthan,
Che avete ucciso vostra sorella,
Sarete cacciati dalla nostra terra"
E ci esiliarono a vagare nell'oscurità,
Per la terra di Nod.
Fuggimmo nelle Tenebre
Non vedemmo sorgente luce alcuna
Ed avemmo paura.
E fummo soli.