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Racconti e avventure dedicati al mondo di Ultima Online Italia Reborn
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Una lunga confessione. 28 Jul 2020 10:13 #1

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Il chierico vagabondo venuto da un altro mondo, che porta il nome di Askalux,
si era fermato tra le macerie di una piccola ma antica costruzione in pietra,
doveva esserci un cimitero li vicino, poichè poco dopo che egli accese il fuoco,
spuntarono dalle tenebre appena calate, delle creature non morte, Askalux usò i poteri concessi a lui dal sommo
signore della luce, per scacciare i non morti e condurli nell' oblio, dove forse avrebbero trovato la pace.
Askalux ed il suo orso dei ghiacci, entrambi stanchi, si accasciarono al suolo nei pressi del fuoco acceso da poco,
per contemplarne la bellezza, Askalux pensava che in una notte così bieca, quel fuoco avesse potuto rappresentare
la salvezza per qualcuno, qualcuno che entrato nelle tenebre, ora poteva forse agognare la luce, qualcuno meritevole
delle dolci premure di idior.
Il giorno seguente, svegliandosi, l' ex bardo fallito ed eroe di Askania, che portava il nome di Askalux e che ora su
sosaria era gia da un po di tempo un chierico vagabondo, non ricordandosi dei voti presi, credendo di
essere ancora sul suo pianeta natale, e in lieve stato confusionale per via del sonno appena cessato,
iniziò a cercare istintivamente il proprio flauto, che a quei tempi usava suonare appena sveglio,
quindi tastando il terreno di fianco a se, prima ancora di strofinarsi gli occhi chiusi dal sonno,
trovò un flauto e si mise a suonarlo, poi improvvisamente gli venne in mente di essere su sosaria,
dove non era piu un suonatore, ma un chierico, gettò il flauto a terra e si strofinò gli occhi.

Askalux: che succede ? da dove è uscito fuori questo flauto ?
sono tornato nel passato ? sono ancora un nobile rampollo del regno di Askania ?

Jetro: dormi amico mio... non vedi che con il tuo fare e parlare frenetico disturbi il mio labile sonno ?

Askalux conosceva Jetro abbastanza bene, ma non sapeva che cosa stava a fare li,
raggomitolato come un gatto davanti ad un comignolo, quindi il chierico prese il flauto, che sembrava avere un certo valore
e lo scagliò con forza sulla testa di jetro.

Jetro: aiaiaiaiaiiiiiii !! padre !!! cosa vi passa per il cervello ?!

Askalux sembrava perso nei propri pensieri, e guardando al cielo sussurrò,
" ti prego o sommo, fa sì che non sia merce rubata"
e si alzò in piedi sbuffando.

Jetro tentò di prendere il flauto da terra in modo furtivo con una mano, mentre con l' altra si teneva la testa dolorante,
fu a quel punto che vide al suolo un ombra minacciosa che roteava sulla sua testa, bastò poi lo spostamento d' aria
per capire che il chierico stava facendo roteare il martello della fede, che aveva colpito Jetro innumerevoli volte,
così, capendo che tentare la fuga o controbattere sarebbe solo servito a procurargli una solenne bastonatura,
fece segno di resa e disse.

Jetro: ho capito ho capito..... ha un pò di tempo per censurare l' anima di una povera pecorella smarrita padre ?

Askalux abbassò il sacro martello, annuì, e i due cominciarono a parlare.

Askalux: dimmi tutto, figliolo....

Jetro: tutto tutto ?

Askalux: tutto....

disse facendo cenno con lo sguardo al martello.

La leggenda narra che ci vollero tre giorni e tre notti prima che Askalux cominciasse a sentire il peso dei peccati
di Jetro corrodergli cuore e mente.....
così ad un certo punto disse.

Askalux, va bene va bene.... basta così, continueremo in diversa sede figliolo......

Jetro: ma padre... ero appena arrivato alla fine della mia elfica pubertà silvana....

Askalux: capisco... ma le fiale di acqua sacra sono finite, ne avrei consumate di meno per asportare
lo spirito di Elhoim dal corpo di una creatura mortale !

Jetro: capisco, posso riavere il mio flauto ?

Askalux: certo... tò, prendi, e restituiscilo......

Jetro: sembra vere grande valore.... ma in realtà.....

Askalux: restituiscilo !

Jetro: si padre ma.... c'è un equivoco....

Askalux stava per recitare la preghiera per ottenere il sacro martello, quando Jetro con sguardo
fisso all' orizzonte disse.

Jetro: lo restituirò !!!!

e stringendo il pugno aggiunse.

Jetro: fosse l' ultima cosa che faccio !!!!!

poi guardò negli occhi il chierico come per avere la sua approvazione,
Askalux annuì, ed ogni uno andò per la propria strada.

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