A mezzo dì siamo quasi giunti a Skara Brae, fratello Mikael non smette di parlare sembra un fiume in piena, lo ascolto senza proferire verbo anche se avrei tante domande da porgli ma attendo che il fiume si plachi non fosse altro per la spossatezza, ma niente non smette.
Una notizia mi lascia sgomento; dalle sue parole scopro, che il culto di Idior è giunto allo sbando per la dipartita di Mirò e di alcuni monaci, e di essere stato nominato guida del culto di Idior.
Avendo saputo del mio ritorno giunsero a questa decisione.
Dopo tanto peregrinare alla ricerca del mio passato mi ritrovo ad affrontare un futuro pieno di incognite, mi sento stanco e debole ma l'entusiasmo e la fede di fratello Mikael mi sprona e mi rafforza.
Il pensiero va e mi distoglie dalle parole di fratello Mikael non accorgendomi che si era fermato, proseguo il mio cammino, mi giro e lo vedo chino su un'uomo a terra seminascosto tra i cespugli, sembra ferito.
Li raggiungo, appoggio la mano sulla sua fronte ... "figliolo cosa ti e' successo, chi ti ha ridotto così?"
a fatica risponde ..."credo, un necromante"
"un necromante? da queste parti?"
alzo lo sguardo su fratello Mikael e lo vedo accigliato e preoccupato quanto o forse più di me.
il ferito con voce debole sussurra ...."devo portare un messaggio da parte del reggente di Skara Brae a Friar Tuck"