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Racconti e avventure dedicati al mondo di Ultima Online Italia Reborn

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Onore e Gloria a Trinsic! : Storia di un OdTO 31 Jan 2016 02:44 #41

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36 Come nasce una Leggenda

“Oste un'altra birra quaggiù!!”

* rutto a squarciagola *

“Ehi amico non pensi d'aver bevuto troppo?!”

“o troppo poco?!”

* schiamazzi *

Una notte di ubriachezze moleste e schiamazzi andava in scena alla locanda delle due maschere, il silenzio dell'arenaria di Trinsic veniva interrotto solo dalle vigorose urla degli avventori della locanda.

Gli affari sembravano procedere con la stessa impetuosità con cui scorrevano i fiumi d'alcool.
Diverse tipologie di clienti avevano deciso di festeggiare alla locanda delle due maschere.

Cittadini della capitale Britain, avventurieri provenienti da altre città come Skara e Cove si erano riuniti tutti alla stessa locanda, ma ai molti dei consueti clienti sfuggiva il motivo, forse sarebbe meglio dire che lo intuirono...

“Ehi Oste, ma non c'è neanche un soldato di Trinsic in questa locanda??”

Chiese a squarciagola un arciere di Cove già affaticato dal peso dell'alcool e con la mente annebbiata dai suoi fumi.

“è vero?! Siamo qui dal tramonto e manco l'ombra di un OdTO!” seguì lo scanzonato e ubriaco incalzare di un cittadino di Skara.

Alle domande seguì un ennesimo vociare e gran brusio degli schiamazzi.

“Per quale motivo chiedete della presenza dei valorosi soldati di Trinsic?” domandò educatamente l'oste.

Un attimo di smarrimento colpì lo sguardo e le menti degli interlocutori, ma poco dopo i neuroni ripresero a connettere

“Ma dove vivi, Oste?!” rispose incredulo uno dei clienti

“A Britain tutta la capitale ne parla!”

L'Oste sempre più spaesato e incuriosito domandò

“Ma di cosa diavolo state parlando?! Fuori il rospo!”

Un giovane di Cove rispose

“Pare che un giovane Maglio OdTO abbia affrontato e sconfitto ben quattro assassini di Stirling da solo...”

“Già pare che i suoi compagni non siano riusciti ad intervenire, ma abbiano assistito alla scena!...”

“Si dice che due degli assassini siano morti e gli altri due siano scappati a gambe levate AHAHAH”

Grasse risate seguirono le serie di notizie

“Un brindisi al valoroso Maglio! Salute!!”

Calici, boccali e bicchieri s'innalzarono al cielo in un enorme grande festa di brindisi.
Tutti bevvero grandi sorsate e dopo una bella pulita alla bocca d'avambraccio tornò l'incessante scorrere di domande e informazioni.

“Ma com'è si chiama già?”
“Aspetta mi pare che Baffo e Liam me l'abbiano detto l'altro giorno...uhmm mi pare Vaillant qualcosa...”

L'oste capì di chi si trattava e venne in soccorso dei suoi clienti

“William Valiant intendete dire forse?”

“Eccolo!!! Bravo Oste!”

“Un brindisi al nostro Oste e a William Valiant!!!”
L'ennesimo trionfo di calici che si scontravano tra loro, celebrò l'ennesimo brindisi di gloria ai loro eroi.
Dopo un'altra bella sorsata tornarono a interrogare l'Oste

“Volevamo incontrare qualche soldato di Trinsic, per sapere dove potevamo trovarlo...”

“...o se poteva darci conferma di queste voci in circolazione”

I clienti tornarono a parlare tra di loro.
Il gran vociare coprì i movimenti dell'Oste che di soppiatto si rivolse a bassa voce, alle sue spalle, senza voltarsi

“ehi tu! Hai intenzione di startene in disparte e in silenzio ancora per tanto?! O vieni a salvarmi dal fan club di William?!”

Una figura avvolta in un manto scuro come la notte rise gutturalmente alle spalle dell'Oste, la penombra della locanda non lasciarono intravedere alcun profilo sotto la cappa del manto che gli avvolgeva la testa.
Una mano uscì da sotto il manto, avvolta in un massiccio guanto d'arme di un oro così puro da far invidia ai gioielli della signora British.

“ Dammi un altro boccale vecchio amico * ridacchia * ho bisogno di energie supplementari per tirarti fuori dai guai “

L'oste riempi un altro boccale di birra al suo a quanto pare fidato cliente misterioso e questi si mosse su una seggiola davanti al bancone della locanda, così che tutti i suoi avventori potessero vederlo.

Sogghignante attirò l'attenzione dei clienti più vicini che si ammutolirono osservandolo incuriositi la sua figura nascosta dal manto scuro.

“e quindi state cercando William?”

Il misterioso individuò sfilò il manto dal suo capo, lo sguardo di ghiaccio di un possente fremen scrutava i suoi interlocutori, un elmo dello stesso oro del guanto d'arme proteggeva il volto impassibile del suo possessore.

“Lo conosci Fremen?”

“Se lo conosco?! Ma si possiamo dire che lo conosco tutto sommato * ridacchia * “

“Dicci è tutto vero quel che si dice?”
Il Guerriero esplose in una fragorosa risata e si scolò tutto il boccale di birra in un fiato

“Si è tutto vero, i miei compagni l'hanno visto in azione, ben quattro assassini di quelli tosti, ma William ha saputo avere il sangue freddo e le palle di prenderli a calci nel culo e rispedirli da dove sono venuti...* sorride * ...vi è piaciuta questa spiegazione?!”

Gli avventori risposero a squarciagola alle parole del Fremen
“Un Brindisi al nostro William Valiant! Salute!!”
Il consueto brindisi di festa seguì queste parole.

Il guerriero soddisfatto d'aver sfamato il sapere dei clienti delle due maschere, salutò l'oste ringraziandolo delle bevute e della bella serata e si avviò verso l'uscita.
I clienti inizialmente non curanti della partenza del Guerriero si voltarono verso di esso lanciandogli un ultima domanda

“Guerriero chi sei tu???”

“Sono solo un Soldato OdTO....Buona serata!”

E così il Fremen salutò i conviviali senza voltare le spalle, ma limitandosi a rispondere e scuotere l'avambraccio in segno di saluto.
Un po barcollante si avviò verso il suo cavallo imbrigliato all'esterno del locale, una volta raggiunto lo sello e montò in groppa al destriero.

Quella era una notte speciale, le voci che giravano per Sosaria erano la giusta ricompensa di tanti anni spesi ad allenarsi duramente, le stelle del firmamento nel cielo erano testimoni di quel meritato tributo.

Il guerriero seguì la sua strada per le strade lastricate di Trinsic al trotto del suo cavallo.
Il suo sguardo si perdeva pensieroso ad ammirare i corsi e giochi d'acqua dei fiumiciattoli della città.
In quel momento pensieri e realtà si fusero e al guerriero sembrò di vedere un manto giallo cavalcare il vento come se indossato da qualcuno.

Il fremen chiuse gli occhi e sorridendo pensò ad alta voce

“Willy ne hai fatta di strada * ride * “

Rocco Siffredi il guerriero che cavalcava le strade di Trinsic, dopo essersi lasciato ai suoi ricordi di gioventù e gavetta con il suo compagno d'armi OdTO William Valiant, decise che aveva bevuto abbastanza per quella notte, ed era tempo di andare a dormire, l'indomani un grande giorno gli attendeva.


Il giorno dopo....

Un grande giorno attendeva Trinsic e uno dei suoi più valorosi soldati.
Caldi e folgoranti raggi di sole filtravano già impetuosamente dalle finestre degli edifici di Trinsic fin dalle prime ore del mattino.

Rocco Colonnello OdTO ammirava la città in tutta la sua maestosità dall'alto di una balconata del palazzo reale, quella era di sicuro una giornata che non avrebbe voluto perdersi per nessun motivo al mondo.

I Preparativi alla Banca Reale stavano per essere ultimati, il tutto sotto la supervisione del Re Kira Von Hosterm

“Ehi ti sembra ben fissato quel trave di legno?!! corri subito a sistemarlo o ti faccio sbattere nelle segrete di Trinsic!”

E al suo fianco, l'ormai consueta presenza di Skuld neo Inquisitore Pretore nonché uno dei più fidati consiglieri del Re e di Trinsic.
La giovane Fremen sostava imbarazzata in silenzio, ma sorridente, al fianco del suo Re mentre impartiva minacce di reclusione agli operai maldestri o poco celeri.

Rocco giunse infine alla Banca Reale in compagnia di Kira e Skuld.

“Salve Kira, tutto procede per il meglio?”

“Oh eccoti Rocco! Molto bene voglio che tu sia presente mentre assegno questa importante carica”

“Dovrebbe esser tutto pronto ormai, possiamo radunare gli OdTO, Skuld, Rocco, conto su voi due per un loro tempestivo arrivo....ehi tu quei tendaggi!!”

Kira riprese a inveire contro un maldestro operaio.

Rocco e Skuld si avviarono all'ingresso della città avevano già provveduto ad avvisare tutte le forze armate di Trinsic, di recarsi alla banca reale in quel giorno.

Fu così che in breve Guerrieri a cavallo, portali magici comparvero all'ingresso dei cancelli di Trinsic, Lavinia, Zarkhocklist, Relian, Steve Harris, Mork, Devine, Temeraria, tutti gli OdTO erano riuniti.

A capo di questo gruppo, i due personaggi più attesi i veri protagonisti della giornata.
Entrambi Fremen, il primo sfoggiava una lunga chioma dorata, molto più giovane del suo compare, occhi azzurri come il cielo guardavano con decisione di fronte a lui, indossava una massiccia armatura in Victory appena sfornata dalle fucine Von Hosterm, con se il suo inseparabile martellone da guerra.
Il secondo Fremen più anziano e maturo del primo, sfoggiava una possente e notevole muscolatura che pochi della sua razza riuscivano a raggiungere, di dimensioni almeno doppie sulla sua schiena portava una massiccia Barda, indosso un'ennesima creazione delle fucine di Kira, una Cobalt blu come la notte splendeva indosso al guerriero.

“William, Hunter!”

Rocco e Skuld si fecero incontro ai loro compagni d'armi, tendendogli la mano e dando loro vigorose pacche sulla schiena

“Finalmente oggi è il grande giorno! Venite”

Esclamò Rocco e l'inquisitrice precedette il gruppo OdTO conducendoli alla Banca Reale, Kira li stava aspettando.

Quando furono davanti alla Banca, del loro Re non vi era traccia, mentre spaesati i guerrieri di trinsic osservavano i dintorni, un'autoritaria voce si alzò dal tetto della banca.

“Benvenuti Gloriosi guerrieri OdTO, Figli di Trinsic!”

“Come ben sapete, oggi siete stati riuniti tutti per celebrare un momento storico nella vita di Trinsic e degli OdTO”

“Rocco, Skuld!”


Il Colonnello e l'Inquisitrice raggiunsero Kira sul tetto della banca e si collocarono ai suoi lati.

“Come molti di voi sono partiti da semplici cittadini di Trinsic, e nel corso degli anni hanno lavorato duramente per raggiungere questo altissimo livello..”

“Guidati dalle vecchie glorie e leggende dell'OdTO hanno affrontato un percorso di crescita di grande responsabilità, sapendo in cuor loro che un giorno avrebbero preso il loro posto....”

“Che il loro ardore, il loro coraggio e il loro onore, siano d'esempio per le generazioni presenti e future, siete fortunati ad avere dei compagni di questo calibro....”


Kira fece una breve pausa e si schiarì la voce

“è con immenso piacere e con grande onore che oggi io Re Kira Von Hosterm, Signore dei Templari Oscuri, con i poteri tramandati dai miei predecessori, che nomino William Valiant il Fremen Comandante dei Magli OdTO e Hunter il Fremen Vicecomandante dei Magli OdTO!!!”

Una baraonda di festa investì Kira e i neo alto graduati.
Due nuove leggende di Trinsic e gli OdTO erano appena nate, le loro gesta e imprese resteranno per sempre indelebili nella storia della città e di Sosaria.
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Onore e Gloria a Trinsic! : Storia di un OdTO 31 Jan 2016 13:40 #42

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37 il III Torneo del Dragone

Dagli appunti di Kira Von Hosterm il Fremen, Re di Trinsic

Era ancora presto a Trinsic quando la fresca brezza del mattino che entrava dalla finestra mi svegliò. Specialmente in queste calde giornate d’estate ero solito alzarmi presto svolgere quei lavori che durante le ore più calde del giorno mi apparivano come torture in modo da poter passare il pomeriggio al riparo nelle stanze più interne e fresche della mia fortezza.

Mi alzai e indossai la mia solita formale divisa dell’Ordine dei Templari Oscuri coperta da un copri cotta di seta azzurra, il colore di Trinsic e una volta pronto scesi lesto fino alle cucine per procurarmi qualcosa da mangiare. Il castello era ancora vuoto e salvo qualche sporadica guardia che al mio passaggio dissimulava il sonno scattando sugli attenti non si vedevano in giro i vari messi, funzionari o inservienti che ancora riposavano nei loro alloggi. Anche il cuoco mancava ancora all’appello e decisi di prendere solo due mele che mi sarei mangiato mentre mi godevo una passeggiata per Trinsic durante questa fresca mattina.

Quindi mi diressi alle porte senza nemmeno passare dalle stalle, una sana passeggiata mi avrebbe messo il giusto appetito per resistere alle macchinose colazioni del nuovo cuoco. Come uscii dalla porta rimasi piuttosto sorpreso da quello che vidi, la città era in subbuglio.

Mi aspettavo di trovare la stessa calma e tranquillità che dovevano regnare prima dell’alba invece le strade di Trinsic, quella mattina, erano tutte un via vai di inservienti e lavoratori, di braccianti e di carrozze che portavano avanti e indietro pesanti fardelli. Incuriosito su tutto questo movimento decisi di andare a controllare cosa stava succedendo e mi diressi verso l’arena, mi ero fatto un idea di cosa stava succedendo.

Il sole non era ancora sorto e rimaneva pigro dietro le mura lanciando solo i suoi raggi color arancio oltre esse, tuttavia l’Arena del Dragone, ben più alta degli altri edifici era colpita in pieno dalla luce del sole n******e che faceva brillare le sue mura di arenaria come fossero d’oro.

Intorno all’arena c’era un grande fermento e almeno trenta persone stavano sistemando addobbi e stendardi di ogni genere per preparare l’arena del Dragone per l’imminente Torneo. Certo i manifesti che richiamavano a partecipare i migliori guerrieri di Trinsic erano ormai fuori da giorni e gran parte dei combattenti di Trinsic avevano risposto positivamente all’appello ma mi pareva ancora presto per preparare l’arena. Evidentemente Rocco aveva deciso di anticipare un po’ i tempi per fare si che tutto fosse perfetto in vista del giorno del Torneo.

Mentre davo l’ultimo morso alla mia seconda mela decisi di dare un occhiata anche all’interno per vedere se erano state anche sistemate le decorazioni per la cerimonia di premiazione e per supervisionare un po’ la qualità dei lavori. L’interno dell’arena era ancora immutato, probabilmente lo avrebbero sistemato più tardi quando il sole avrebbe reso difficili i lavori all’esterno e quindi decisi di salire fino alla sommità dell’arena per godermi la splendida vista a 360 gradi della città.

Oramai il sole era sorto e tutta la città era un susseguirsi di ampie zone di luce intervallate dalle lunghe ombre gettate dagli edifici piu alti, volsi il mio sguardo alla Sede degli OdTO, al mio palazzo, alla banca ancora in ombra dietro il solido muro e rievocai vecchi ricordi di battaglie ed eventi che si susseguirono in questa gloriosa città. Poi volsi lo sguardo oltre le mura, alle grandi foreste che circondavano il lato Sud, alle montagne a Ovest, alla palude a Nord e riservai l’ultimo sguardo per la grande baia di Trinsic a Est. Il mare quella mattina era particolarmente tranquillo, piccole e sporadiche creste agitavano un mare praticamente piatto e il leggero vento spingeva placide onde contro la spiaggia di Barrier Island, era una mattina perfetta e mai come quel giorno fui felice di essermi svegliato presto.

Finito di contemplare Trinsic decisi di mettermi al lavoro anche io e mi misi a controllare lo stato dei lavori, guardando che ogni cosa fosse fatta a modo. Parlai con i vari responsabili e controllai personalmente alcuni legacci degli stendardi e la pulizia delle bandiere. Notai sfortunatamente che la mia presenza generava non pochi ritardi in quanto tra saluti, riverenze e inchini ovunque passassi il lavoro si fermava per poi riprendere solo dopo parecchi minuti, per non parlare del fatto che i responsabili, per farsi belli si mettevano a strillare ordini, a far rifare lavori che già andavano bene come se queste cose avessero un qualche influsso sul mio giudizio su di loro.

Decisi allora che per il bene di tutti e soprattutto per permettere che quel lavoro fosse finito per tempo sarebbe stato molto meglio se fossi ritornato a palazzo. Oramai la mattina era arrivata e il castello non era più il posto tranquillo che attraversai prima dell’alba, la colazione, insieme a un plico di fogli alto un dito mi aspettava pacificamente nel salone. Presi posto sulla sedia e guardai cosa avevo nel piatto … uova di non so quale uccello, latte di non so quale animale e una strana tortina di frutta e verdura. Non facendomi troppe domande su cosa stavo mangiando portai la mia attenzione ai fogli alla mia destra, gran parte riguardavano appunto l’Imminente Torneo, gli isicritti, le regole del torneo da approvare, gli equipaggiamenti differenziati e un messaggio personale di Rocco che recitava : “Mio Lord, mi sono preso la libertà di ordinare la preparazione dell’Arena del Dragone. In fede Rocco Siffredi”… arrivato tardi pensai.

Presi allora la lista dei partecipanti, da quella serie di nomi ne spiccavano alcuni molto importanti e altri che non si vedevano spesso tra cui addirittura il mio, per non parlare del campione della prima edizione. Questa Terza Edizione si preannunciava sicuramente un torneo molto interessante, speriamo che i partecipanti ce la mettano tutta.

Sorseggiai un po' di latte … che sputai sulla tortina! “Questo latte è abominevole!!! CUOOOOOOCOOOOO!!! FATE CHIAMARE IL CUOCO!!!”

Kira Von Hosterm, Re di Trinsic.
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Onore e Gloria a Trinsic! : Storia di un OdTO 31 Jan 2016 13:44 #43

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Dai diari di Lavinia l'Elfa Oscura, Incantatrice OdTO

Erano passati ormai quattro lunghi giorni da quando quella maga scapestrata di Lavinia si era rintanata nella sua casetta vicino alle rive del mare...

Si era trasferita in un luogo isolato,lontano dal frastuono cittadino, lontano dai suoi cari amici, per cercare di ritrovare un po' se stessa in vista dell'imminente Torneo che si sarebbe tenuto nella sua amata città.

Passava le giornate rinchiusa nella sua libreria a studiare nuovi incantesimi e nuove pozione nella speranza che l'avrebbero aiutata a vincere qualche scontro del Torneo....

"Non era l'ultima maga arrivata ma quando si trattava di duellare con altri della sua stessa razza incappava spesso in errori che le erano sempre quasi fatali. Infatti quando si trattava di duellare con un altro mago vi erano momenti nei quali entrava in crisi,dove i suoi incantesimi venivano facilmente annullati e commetteva sempre errori un poco stupidi."

Quando poi calava la sera, dopo aver cenato, se ne usciva sulla spiaggia, in riva al mare. Quel mare che l'aveva vista crescere. Udendo il rumore delle onde che si infrangevano sulli scogli e sulla battigia,lei riusciva a concentrarsi al meglio. Allora agitando le braccia e pronunciando quelle parole a volte incompresibili, evocava mostri di ogni fattezza e dimensione, a suoi comandi quelle creature eseguivano ogni ordine e lei dopo aver recuperato energia mentale, li usava come fantocci per allenare i suoi poteri, per lanciare i suoi sortilegi e le sue magie.

Ogni sera ripeteva sempre quasi meccanicamente quel rituale e ogni giorno lo passava china su quegli enormi tomi,quegli antichi testi tramandatigli dai suoi antenati.
E così trascorse quei giorni, tra studi e pratiche, pur concedendosi qualche ora di riposo durante la notte e nel primo pomeriggio.

Era giunto ormai il tramonto dell'ultimo giorno del suo ritiro spirituale,dei suoi allenamenti.

"Aveva trascorso quel breve periodo lontano dagli amici e già ne sentiva la mancanza....le lunghe chiaccherate, le battute di caccia quotidiane e anche le disperate e estenuanti rincorse dietro agli assassini..."

Aveva appena finito di preparare le cena, tolse il pentolone dal fuoco e si diresse verso la tavola. Versò due mestoli di zuppa del piatto e poi si accomodò sulla sedia e inizio' a mangiare. Tra un cucchiaio e l'altro pero' nn perdeva occasione di continuare a pensare ai suoi libri e alle sue magie e al torneo al quale aveva deciso di partecipare...
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Onore e Gloria a Trinsic! : Storia di un OdTO 31 Jan 2016 13:45 #44

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Dalla Biografia di Rocco Siffredi il Fremen, Colonnello OdTO

*tuoni*

Il vento impetuoso soffiava violentemente sulle grandi foreste di Sosaria, partorito dalle alte vette dei monti di Wind, si spegneva adagiandosi sul mare immenso che si stagliava a sud della città di Trinsic.

Le vaste selve nel cuore di Felucca parevano animate da vita nuova, il loro violento ondeggiare cambiava repentinamente, perché veemente era la brezza quella notte.
Era una notte assai strana, si scorgevano fulmini nel cielo, ma non vi era traccia di tempesta, come se stesse accadendo qualcosa di importante, come se il cielo stesso volesse dire qualcosa….

Da Nord a Sud di Sosaria, il vento non dava tregua a niente e nessuno, ma solo in un punto di questa terra, vi era un luogo dove le intemperie parevano disinteressate.

Ai piedi di una grande montagna, tutto pareva calmo e immobile, mentre la foresta circostante veniva sfigurata dalla corrente furiosa ….ad un tratto dei sibili impercettibili squarciarono l’aria e interruppero quella calma.

Dal caos nella foresta comparvero delle figure incappucciate, con lunghe vesti che coprivano le loro sembianze.

“è questo il luogo?”

“*ridacchia* si è questo, mi ci è voluto un po’ per ricordarmelo “

Un lampo nel cielo illumino la parte del volte dell’ultimo interlocutore, rivelando un sorriso sulla sua bocca.
Di fronte a queste persone non c’era altro che un imponente montagna.

“Venite è qua vicino!”

Sempre la stessa persona, fece strada ai suoi compagni di viaggio e dietro a grandi massi posti ai piè del monte, si intravedeva un sentiero stretto.

“Ottimo lavoro Morgana….gente procediamo”

I figuri incappucciati proseguirono per il sentiero, due di loro si appostarono all’inizio del sentiero come sentinelle.

Dopo pochi minuti di cammino attraverso la montagna, improvvisamente il sentiero si allargò, dando l’idea che il corridoio si era espanso ad antrio, ma l’oscurità lasciava intravedere poco o niente.

“Bene….Molto bene”

Le persone incappucciate avanzarono nell’oscurità e man mano che procedevano scorgevano quella che dava tutta l’idea d’essere un’imponente struttura di pietra.
I passi delle persone cambiarono rumore, quello sotto i loro piedi non sembrava più essere terra e roccia, ma bensì legno.

Procedettero in avanti e alcuni di quelle persone iniziarono a borbottare qualcosa che sembravano essere formule magiche.

Quando ebbero finito, dalle loro mani, partirono lampi rossi che colpirono il centro della struttura in cui si trovavano e accadde qualcosa….

L’antrio s’illumino improvvisamente di fronte a queste persone comparve quello che dava l’idea d’essere un tempio abbandonato, di fronte a loro cinque colonne dalla cima fiammeggiante illuminavano lo spazio circostante.

La persona in testa a loro si sfilò il cappuccio.

Un uomo dagli occhi color ghiaccio, lunghi capelli bruni e pelle bronzea, sorrise soddisfatto, prese fiato ed esclamò:

“Signori e Signore che la Terza Edizione del Torneo Del Dragone, abbia inizio”

Una ventina di persone incappucciate, si levò la propria copertura, facendo si che i loro volti divenissero visibili alla luce delle torce e inneggiarono ad urla di battaglia e di gioia.
L’uomo si voltò verso uno dei suoi compagni e conferì:

“ Avvisa Kira, che l’arena del Dragone è pronta… ”

E il Torneo del Dragone ebbe inizio….
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Manifesto del Torneo del Dragone affisso alla Banca Reale di Trinsic

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