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Racconti e avventure dedicati al mondo di Ultima Online Italia Reborn
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L anziano Saggio 11 Apr 2014 22:38 #1

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Le stelle brillavano sul cielo di Britain, era un inverno freddo. Più freddo del solito. La Luna e gli altri astri apparivano da qualche mese più pallidi. La volta celeste era ora oscurata, come se tra il blu del cielo e gli occhi degli uomini di Britain si stendesse un nero velo che di giorno in giorno si infittiva, acquistava concretezza, nascondeva le stelle e rendeva triste in cuore la popolazione.
Così gridava nei corridoi del castello una fidata guardia reale.
<<Il Grande Mago vi prega di raggiungerlo, è urgente!>>. La guardia saliva di corsa le scale, dal suo comportamento insolito e dall'espressione del suo viso trapelava la visione di una tragedia, una catastrofe. I suoi occhi erano spalancati, sbarrati. Parevano incastonati come una nerissima pietra in un gioiello antico ch'era ora il suo volto. Da tempo a corte non v'era stato sentore di tristi notizie. Aragorn il fremen sedeva nel suo studio, leggeva un grosso libro polveroso che a fatica aveva portato da uno degli scaffali della biblioteca reale fin sul leggio. <<I miei presagi dunque non erano errati, ci aspetta qualcosa di terribile>>.
Così dicendo Aragorn il fremen chiuse il libro e si avviò verso le scale. Attraversò il corridoio e sulle sue pareti, nei bassi rilievi, vide narrata la storia gloriosa dei suoi avi, morti in battaglia ma ancor vivi nell'onore altissimo che le loro gesta preservavano al tempo.Da qualche settimana Aragorn il fremen era stanco, era invecchiato di anni in pochi giorni, la sua schiena s'era inarcata e solo bastone, che decenni prima era stato del padre, gli consentiva oramai di camminare. Scese le scale, attraversò il salone e salì come meglio potè la lunga e ripida scala a chiocciola che conduceva alla stanza più alta della torre dove il Grande Mago era solito passare tutte le sue giornate. Lo trovò chinato a guardare in una sfera che controllava con le mani. La sfera era formata d'acqua, terra, aria e fuoco che continuamente si mischiavano e fluttuavano vorticosamente controllati dalle mani vecchie e magre del mago. Gli elementi da prima sembravano combattersi, in un rimasuglio di esplosioni, vapori e vortici di lava ma ad un certo punto si fusero gli uni con gli altri e la sfera divenne quasi solida, di un colore violaceo. Il Grande Mago non disse nulla ad Aragorn il fremen, ma egli capì da solo che c'era qualche cosa da vedere. Si avvicinò e fissò per lunghi minuti nella sfera. Era difficile vedere attraverso quella sfera, non era solo la vista a permettere di vedere, del resto il Grande Mago, che era assai più vecchio di Aragorn il fremen sembrava vederci perfettamente. Aragorn si sforzò, si concentrò. La sfera non avrebbe mai fatto vedere nulla di propria volontà, doveva essere chi la osservava a comunicare ciò che intendeva vedere. A tratti gli sembrò di vedere le elfiche navi solcare a vele spiegate mari sconosciuti, terribili creature sollevarsi dalla profondità della terra ed in fine una figura umana in una torre; un vecchio. Dalle sue gesta traboccava pazzia, il suo solo volto incarnava l'espressione più malvagia della malvagità stessa. Aragorn il fremen saliva oggi le scale della torre più lentamente, le sue condizioni fisiche peggioravano visibilmente di giorno in giorno; bussò alla porta ma nessuno rispose. Entrò nella stanza superiore della torre poco dopo che il mago era scomparso e con sorpresa non lo trovò. Lo fece cercare dai servi per tutto il giorno ma di lui non vi fu notizia. Sua Maestà lo stava cercando per essere consigliato, gli ambasciatori avevano trovato Vesper completamente deserta, persino le navi della flotta elfica avevano lasciato il porto. Attese un giorno ancora, ma del Grande Mago non vi fu traccia.Erano passati sei giorni oramai da quando i fabbri s'erano messi al lavoro. Dal cancello principale del castello reale uscirono dodici cavalieri, ognuno portava uno stendardo ed aveva uno scudiero ed un maestoso cavallo bianco. Al loro seguito uscirono diciotto trombettieri. Il suono delle trombe empì la città e le campagne di Britain si risvegliarono sotto un suono di guerra. I Cavalieri mossero verso la campagna; l'esercito fu ivi radunato. Aragorn il fremen aveva ordinato di partire. Ognuno dei dodici Cavalieri aveva il compito di guidare in battaglia cinquecento fanti reali e una parte equamente divisa di mercenari. Dalle campagne l'enorme esercito marciò lungo il passo sulle montagne, ridiscese la strada che da Yew portava a Skara Brae. Giunto alla città degli uomini lucertola l'esercito di Britain affrontò la sua prima battaglia. Gli uomini lucertola erano stati corrotti da Grinord ed erano ritornati malvagi. Tentarono di impedire all'esercito di marciare verso la torre del mago ma dopo una prima offensiva terminata a loro sfavore con elevatissime perdite, gli uomini lucertola decisero di limitarsi ad azioni furtive.
Dunque Tornando alla Citta di Britain Aragorn il fremen trovo una pozione ringiovanente la prese e tornò in forza per affrontare le sue lunghe battaglie

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