Mi risveglio agitata e sudata, tormentata di nuovo da quel sogno ricorrente, da tutti quei volti che si accavallano nella mia mente, dagli occhi e dall'urlo straziante di Amotien. Non importa, adesso ho altro a cui pensare....
Ho preparato tutto per il viaggio, il giorno è giunto, mi è stata concessa udienza al Sacro tempio, attendo solo qualche sacerdote che mi accompagni al Tempio di Yew. Attendo nella piazza principale di Britain quando vedo Servilius avvicinarsi.
«Salute figliola»
«Salve Padre»
«Sono qui per accompagnarti al tempio»
«Grazie»
«Seguimi»
Servilius pronuncia arcani versi e apre un portale che ci fa ritrovare dinnanzi al maestoso tempio. Noto con stupore il nuovo campanile ancora in costruzione, camminiamo per un po', poi mettiamo le cavalcature in sicurezza e ci dirigiamo verso l'entrata.
«Vi ringrazio di avermi concesso questa richiesta»
«Credo sia meglio entrare.....»
«Si»
Sono stupita da tanta maestosità, un luogo immenso che sprigiona spiritualità da ogni angolo, statua e oggetto che lo arreda. Le uniche cose che lasciano pensare che tutto ciò sia terreno sono le grandi impalcature che indicano che il tempio è ancora da terminare.
Attraversiamo l'immenso androne, proseguiamo lungo le grandi capriate per ritrovarci dinnanzi all'area dedicata alla preghiera.
«Padre, prima di consultare i tomi vorrei dirvi qualcosa di importante in un luogo sicuro e lontano da orecchie indiscrete»
«Va bene Kamariel, abbiamo stanze dalle mura sicure»
Servilius mi guida nella stanza del conclave e ci sediamo su due sedie finemente intarsiate.
«Non a tutti viene concesso di entrare in questo tempio, devi ritenerti molto fortunata»
«Si, immagino...e ne sono molto onorata»
«Ebbene eccoci seduti, di cosa devi parlarmi?»
Gioco nervosamente con le dita della mia mano e mi accingo a rivelare le mie preoccupazioni al sacerdote.
«Non è facile parlare di certi argomenti, ma cercherò il modo di farlo in maniera semplice...»
«Di tutte le persone che vi sono al mondo oggi in poche sono a conoscenza di certi segreti....Forse solo Padre Friar potrebbe conoscere qualcosa. Sono qui per consultare i vostri tomi a seguito di una lunga e faticosa ricerca durata molti anni.
Ho capito che solo in questo luogo avrei trovato le risposte che mi tormentano da anni. Il tutto risale agli antichi periodi in cui esisteva Stirling ed il casato dei Ventrue»
«chi?»
sgrano gli occhi...
«chi cosa?»
«Hai detto qualcosa ma non ricordo....»
«ah...no...niente di importante, parlavo del casato Ventrue»
Nominato quel nome ......Servilius ebbe un sussulto.
«Ahh si....beh è noto che quelle sono solo storielle...»
«Se voi credete che lo siano, non fate altro che facilitare il mio lavoro, tuttavia io credo che dietro certe fantomatiche "storielle" ci sia sempre un fondo di verità»
Mi schiarisco la voce e cerco di essere il più chiara possibile.
«Ho bisogno di conoscere cose antiche che potrebbero aiutarmi a comprendere meglio certi episodi accaduti in passato»
Il sacerdote si mostra sempre più agitato al sentir nominare certi fatti.
«Capisco, ma a te cosa importa di tutto questo?»
«Cosa ti lega a quei tempi passati?»
Sospiro e decido di raccontargli a grandi linee il legame che esisteva fra me, Amotien, Berknorg e Lord Sirio Ventrue, successivamente insisto affinché mi faccia cercare ciò per cui sono lì.
«Padre ho bisogno di conoscere la natura di tali creature per capire meglio cosa è potuto accadere. Vi ho detto questo perché voi , conoscendo le mie intenzioni dovrete concedermi di consultare quei tomi»
Servilius mi stringe le mani e cerca di rassicurarmi.
«Posso comprendere le tue preoccupazioni ma figliola, di cosa dubiti se Idior è con te? Il tuo animo è fortemente turbato, lo vedo chiaramente, fammi ribadire che non corri alcun pericolo se Idior dimorerà nel tuo cuore, tanto meno dovresti provare tanto tormento sapendo di essere salva e libera dall'oscurità. Hai dunque perduto la via che è disegnata dal Sommo Idior?»
Queste argomentazioni mi hanno sempre innervosita, non si tratta di credere o non credere, devo comprendere quanto la mia natura è corrotta, ma lui non capirà mai cosa intendo...
«No padre, come sapete non ho mai tradito Idior sino ad ora, ho solamente bisogno di chiarire alcune cose e comprendere la natura di quelle creature per capire cosa accadde in quel periodo. Si tratta pur sempre di coloro che si presero cura di me sin dalla nascita. Ho bisogno di sapere per trovare la mia pace interiore»
Mi lascia le mani e con un sospiro rassegnato si rivolge rassicurandomi di non dover temere nulla.
«Se questa ricerca potrà donarti pace....che sia così. Ricordate sempre che la luce risiederà sempre in te, qualunque dubbio albergherà nel tuo animo Idior sarà in grado di chiarificarlo»
«Grazie Padre»
«Seguimi...»
Ci dirigiamo verso le imponenti porte della biblioteca, un pesante mazzo di chiavi compare sotto le larghe vesti del sacerdote. Sceglie la giusta chiave e intona una lieve litania, infila nella serratura la chiave, impone le mani e al termine della preghiera la porta si apre magicamente.
«Prego»
«Puoi cominciare a studiare, come di consueto, ti sarà vietato portare via i tomi, puoi quindi solamente consultarli e prendere qualche appunto. In fondo alla stanza si trova una scrivania sulla quale sono poggiate delle pergamene e dell'inchiostro. Resterò io qui davanti a te a vegliare.
Ti rivelo solo che in fondo a quello scaffale c'è il tomo che preferisco di più.»*ride*
«La storia del culto secondo sir Elios.»
Comunque comincia pure io sono quì ad attendere»
Questa non ci voleva, sorvegliata a vista.....
Il sacerdote, dunque, mi lascia accedere alla biblioteca ma non mi lascia sola, cerco di prolungare le mie ricerche e comincio a vederlo stanco.
«Uhm, devo assentarmi un momento, puoi proseguire, Quando riterrai di aver concluso bussa tre volte sul portale ed io verrò ad aprirti, sento di potermi fidare ciecamente di te»
Richiude la pesante porta con un incantesimo. Tiro un respiro di sollievo e mi accingo a cercare fra file e file di antichi libri impolverati. Sono arrivata sino a qui, non mi resta altro che cominciare le ricerche.