In un giorno soleggiato mi trovai a passare per una strada, strada che conduceva in luoghi che di tanto in tanto mi accingevo a visitare, soprattutto in quei tempi, posti in cui vendevo le poche cose che riuscivo a lavorare....
In quel giorno sentii anche una forte aria frizzante invadere i miei polmoni, sentore che qualche evento straordinario oggi avrebbe coinvolto la mia giornata...Forse sarei riuscito a mettere da parte qualcosa in più, per il bene del tempio e dei miei amici, che tanto mi hanno aiutato sino ad oggi senza che io possa ancora sdebitarmi.
Ma forse non era così? Eppure sentii ancora più forte quell'aria, sempre più invadente, tanto da stordirmi per qualche secondo...NO, sicuramente c'era qualcosa che non andava, ma non riuscii a vedere nulla, solo alberi e foreste, oltre la strada.
"Poco importa", sebbene non fossi mai stato un provetto esploratore, soprattutto in mezzo agli alberi, potevo sempre usare gli incanti del trasporto per andare via, mi sarei dovuto rifare solo quel pezzo di strada a piedi, per andare alla città mercantile, pezzo di strada che facevo volentieri per la comoda e piacevole giornata, soprattutto presente in quei momenti in cui l'attraversavo.
L'oscurità aumentava, il sole filtrava sempre meno, e dagli alberi veniva emanata forte aura magica, qualunque cosa fossero, non erano gli stessi alberi che avevo incontrato prima, ma se ne stavano immobili, mi ignoravano? O forse cercavano invano di dissuadermi dal proseguire? Non lo seppi mai, fatto stà che continuai per la strada oramai percorsa, sentendo sempre più forte il rimbombo di un varco oramai passato, che fù aperto, se ne riconosceva l'apertura dai rumori, in lontananza, rumori che mi indicavano che qualcosa di grosso stava accadendo.
Mi misi a correre, a piedi sarebbe stato facile raggiungere il punto da cui quel frastuono proveniva, ed in men che non si dica difatti mi trovai lì, avendo fatto la strada in corsa...Ero stanco, ma non rallentai, mi limitai a dare una sorsata di una pozione fatta da me il giorno prima, pozione che mi permise di recuperare l'energia per correre; Al di sotto della collina ove mi trovavo, alla fine della discesa, un essere mostruoso, quello che oramai è ai più conosciuto col nome volgare di Andariel, Demone dalle sembianze umane.
"Perchè mai un simile essere dovrebbe trovarsi qui?", questa mia domanda trovò subito risposta, a poche centinaia di metri da lui altri esseri stavano uscendo da un portale, accorgendomi appena in tempo che il demone stava per affrontare una giovane creatura dei boschi...."Un'elfa da sola in mezzo alla foresta contro Andariel? Ma cosa pensa di fare quella folle?!"; Discesi rapidamente la collina in direzione di quella stolta creatura, cercando di evitare la vista dei compagni del demonio che oramai aveva deciso ben presto la sua prossima vittima.
Presto, troppo presto mi accorsi che quell'elfa sarebbe passata nelle braccia del supremo, se non avessi corso più rapidamente, e continuai a correre per quelle centinaia di metri che ci separavano, arrivando a lei. "Vir Consolatio", pronunciai ad alta voce, in direzione della povera creatura.....Rimandai l'inevitabile, ma era troppo presto per rilassarsi, quel mostro aveva ancora intenzioni ostili nei suoi confronti e non sembrava nemmeno avermi notato, continuai ad avvicinarmi, notai che l'elfa non poteva muoversi, probabilmente non si era nemmeno accorta di me...Allungai la mano, per afferrarla, mentre con l'altra mano cercai di prendere una delle pergamene magiche che mi avrebbe permesso di evocare un portale, per raggiungere PRESTO un altro luogo, il primo che mi venisse in mente, di una delle pietre nella mia borsa...Troppo tardi mi accorsi che nel suo delirio aveva già scoccato una freccia, trafiggendo di striscio un mio orecchio.....Trattenni un urlo di dolore, ma non mi fermai, afferrai con tutte e due le mani la creatura, molto più leggera di me, portandola in spalle e allontanandoci in fretta da quel mostro...Con la pergamena appena presa, in una mano, gettata l'elfa a terra, evocai un portale: "Viam Patefacio" e ripreso il fardello entrai in esso, appena in tempo, prima che quel mostro informe ci raggiungesse..