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misaoaki
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[Palude di Stirling]
Con lo sguardo a nord-ovest incerta se quella fosse la sua meta scorse un Corvo albino diretto al Regno, ali portenti affaticate dal lungo volo e lucenti piume che riflettevano i primi bagliori dell'alba. Per un attimo, come era solita fare, si interrogo se fossero buone nuove
*Sarà il Re che scrive dalle miniere perdute di Papua o ...*
per poi ricadere nella solita malinconia
*... magari notizie del Cancelliere*
Solo allora percepì un altro sguardo concentrato sull'insolita ventura alata e si accorse che nella penombra della foresta nera stava Lei
“Nymeria”
Bastò questo sussurro per destare la sua attenzione e richiamarla a sè in un istante.
La maestosa creatura dal pelo invernale del colore della neve si stagliava davanti a lei.
Lo sguardo color ametista, benevolo verso lei e i suoi compagni e in pace si tradiva allo scorgere di presenze estranee mostrando la sua natura selvaggia e difficile da controllare
*Adatta alla battaglia, ma non a questo viaggio*
Il pensiero dell'immenso lupo ad accompagnarla nelle terre elfiche e la capacità di destare timore se non panico sul volto dei pellegrini rendeva chiaro che non sarebbe stata ben accolta nel luogo mistico a cui lei era diretta. L'aveva strappata dalle grinfie di una manica di infedeli che in Lei avevano visto solo una languida fonte di profitti imparagonabile al Legame che lei aveva con questa Orgogliosa fiera.
*Pregherò anche per te affinchè i ricordi dei torti subiti si affievoliscano*
“Nym tu resti qui a protezione del Regno”
Accarezzandola si ritrasse da Lei, si volse verso la lontana cinta muraria d'arenaria sfumata d'ambra dalle prime ore del dì, e decisa si diresse da un più mite destriero. Lo sellò, prese qualche provvista e depose l'armatura e le armi nel maniero.
* Nel luogo in cui son diretta le armi non servono. E’ dalle Guerre Sante che non vi scorre più sangue né di umanoidi nè di animali. Il Pontefice massimo e la stirpe Elfica non lo permetterebbero. Solo chi si avventura con pensieri impuri subisce un nefasto destino ma avrò fortuna e troverò la via del Grande Tempio*
Si affrettò a partire con il vento a favore.
[Yew – Tempio Idior]
Ormai l’uggiosa mattinata giungeva al suo epilogo e l’infittirsi della foresta sui sentieri si prendeva chiaramente beffa dell’operato umano. Da millenni ad ogni calare di luna nuova gli umani e i nani erano costretti a sradicare tutto da capo per liberare la via e permettere l’avanzo dei carri da commercio.
Ma la folta foresta rifletteva quel che per quelle razze non era ancora chiaro dopo tanto tempo
*Qui il dominio è della terra e della Natura*.
E lei Fremen, abituata al caldo, al sole accecante e ad avere un ampia visione si sentiva fuori posto, rispettava quelle terre e la forza vitale che sprigionavano ma il disagio era intrinseco per le essenze estranee.
Solo gli Elfi nativi di Yew avevano la maestria necessaria per riconoscere i sentieri e vedere i segni dove lei intravedeva *piante e solo piante* tutte uguali ai suoi occhi.
Ritrovò a fatica la strada battuta che conduceva alla sua meta e non aveva chiara memoria dell’ultima occasione che vi aveva fatto visita.
*Forse era una cerimonia d’investitura? …avevo l’età di Nobara e a differenza di lei i miei interessi non erano per i baldanzosi giovani ma per le arti della lama… in quel occasione ne parlai per ore a William più esperto di me ma che a differenza mia cercava di darsi un contegno mentre Rocco Siffredi mi rimbeccava. Non prestavo alcuna attenzione agli eventi d'altronde all’epoca ero ignara di quel che avevo davanti*
Sogghigno nel silenzio della foresta
*Però! Come rimasi a bocca aperta la prima volta che vidi il Grande Tempio!*
Ed eccolo comparire in lontananza, una timida raduna la fronteggiava e lì la Maestosa Cattedrale Opera degli Uomini di fede prendeva posto sulla costa marina.
Si avvicino senza distogliere lo sguardo ma ripercorrendo tutte le bellezze di quell’edificio dai minuziosi lavori in pietra ai sontuosi lavori di carpenteria tutto opera di devoti Maestri che alla Divinità della Luce devono tutto.
Giunta in vicinanza del portone percepì un innaturale silenzio. Smontò dal destriero e lo accompagno all’abbeveratoio per ricompensarlo e legarlo li vicino.
Con timore e satura dei dubbi che l’avevano portata a quel viaggio, si accostò all’immenso portale e bussò…
Lo fece per molto e ormai era certa di non ricevere risposta ma d’un tratto percepì delle fievoli voci ed il tuonare di una voce da dietro lo spioncino
“ Chi sei?Fatti riconoscere”
Al solito ci fù una pausa ma era più forte di lei, l’incertezza di usare il suo titolo di Colonnello che era appartenuto a noti Valorosi Paladini della Giustizia del Regno le faceva percepire una forzata innaturalità difficile da fronteggiare. Amava la sua Città e dare una mano ai Giovani Guerrieri ma talvolta trovava arduo interpretare le decisioni del Re.
E dopo quelli che parsero un eternità di secondi si presentò
“Il nome della Fremen che hai dinanzi è Skuld, è così che son stata battezzata d’inanzi a Idior.
Appartengo a lui e al Regno di Trinsic”
La serratura scattò e ad accoglierla una vecchia conoscenza *Servilius* noto Vicario a del Baronato di Cove *come al solito col sorriso sulle labra e i magnetici occhi grigi*.
Si tolse la cappa e l’accolse chiaramente incuriosito dalla visita.
“Cara come dimenticarti, quali timori ti portano in queste terre lontane?”
“Buon amico non preoccupatevene non voglio arrecarvi disturbo ma ritirarmi in meditazione qui, nel luogo più vicino alla Luce in cerca delle risposte, sempre se mi è concesso?”
“Sono felice che la gente si interessi a Idior e partecipi alle funzioni”
“Entra senza timore, io proseguo con i miei doveri, son atteso da un fedele.”
E così fecero,il vecchio si avvio verso una figura misteriosa ritirata in preghiera e lei si avvio a una panca dell’arcata laterale. Lì si sedette e osservò l’altare centrale, poi con sguardo chino contemplò le meraviglie delle intagliature della pietra che andavano a creare il disegno del pavimento. Quel gioco di linee così sinuoso e l’impiego di sfumature di marmi diversi rispecchiavano contribuivano ad esaltare la contrapposizione tra il cielo e la terra, tra il corpo e lo spirito.
Chiudendo gli occhi sospirò…
*Pensavo sarebbe stato più facile giungere a una verità..…*
E nel silenzio si ritrasse.
Quando oramai il sole filtrava a fatica dalle vetrate il Prete si presento vicino a lei per rincuorarla.
“Padre scusate il disturbo ma devo prendere importanti decisioni e la strada davanti a me è offuscata”
“Nessun disturbo”
“Cosa ti turba Ragazza?”
“Molte cose ma tra tutte la lontananza del Cancelliere e del Re di Trinsic”
“Cancelliere?”
“La nostra estimata guida di Città ormai dimenticata da molti ma mai da me”
“Re Kira?”
“No il Cancelliere che ne fà le veci di amministratore. Il Re ora è lontano e non si occupa di queste faccende.”
“Il nostro Cancelliere era William Valiant, prode e coraggioso guerriero e per questa sua indole non ha potuto rifiutare una richiesta d’aiuto per dei disordini nelle lande di Avatar ed accompagnato dal fratello Sigfrido e il compare Darkpunisher decise di andare a prestare una mano per cacciare una colonia di Draghi ma qualcosa dev’esser andato storto…ormai è molto che non abbiamo loro notizie”
“Oltre alla loro mancanza e a quella di altri compagni lontani da tempo immemore…non mi capacito di cos’altro ci attenda e quale sia il mio fato.”
“Ormai il Cancelliere è lontano da molte lune e questa situazione non può proseguire. Non ho certe aspettative e mai ne ho avute. Ecco il dilemma e perché mi trovo qui. Devo meditare sui doveri e le necessità del Regno senza che queste facciano smarrire me.”
“Padre spero di poter restare ancora un po”
“Certo,Io mi ritiro a sistemare delle carte a più tardi Skuld”
“ Grazie e a presto”
Odi dei suoni, cristalline incrinature nel silenzio di quel luogo mistico. Erano i canti elfici che risuonavano in lontananza con il sorgere delle prime stelle.
Ma nella mente della giovane Fremen sfrecciavano vari volti ed i momenti passati con le persone per cui il rispetto era smisurato quali l’unico vero Re Kira Von Hosterm, i precedenti Colonnelli tra cui il prode instancabile Rocco Siffredi e Arthdain, tutto il corpo dei Magli e la loro giovane fiera Comandante Vielyth, Karneg l’Inquisitore Supremo oltre che Campione di Idior e ladro d’armi, il Generale sanguinario Cyrano, William Valiant irrefrenabile Spirito Templare.
Tutti quelle sagome che sono Legenda a Trinsic, di cui lei non può avere memoria, appartenenti ad altre vite e fondatori del Regno di oggi, per questo saranno sempre rammentati nei Tomi storici del Regno.
Le persone una volta vicine ma la cui lontananza è decennale come Smeraldo che le lasciò la prima dimora faticosamente costruita, Morwen diretta-sfacciata ed irrefrenabile maga, Ro dolce tiramisù, Nana scandalosamente tutta chiesa, Lyonel il lupo di guardia delle miniere, Gladiatore il burbero irresistibile, Merker de Loren un nome garanzia, Temeraria una seconda madre per lei, il vero Orco Steve Harris, Mirimon fedele e corretto, Tanatos il talento fatto persona, l’assioma Liu , Hunter il complice del complice, la sempre allegra Lavinia, Zark l’irriverente,il fiero Relian e i mandrilli Darkshender ed Arken, Alexander come lei eterno novizio, la Recluta Kel Ken, Il galante Sigfrido, Ares l’imperterrito sfidante a duello, Ashtar il provocatore, il corretto Heomer, Sniper la testa calda, Spike un orco che sapeva ben contare, Il sempre quieto Cbr , Puyol l’enigmatico,Merlino l’amorevole pettegolo, Pyros l’arciere solitario, Freccina blu il mercante in fiera,l’indimenticabile sempre maglio Malwie, Gothic Ward il modesto, Stewie dall’onix in casa, Elviresh dalle risposte pronte, Mork affittasi magazziniere, Diablo alla seconda, Sir Miracle un nome da storia, il sorriso fatto persona Evil Kon Hartis, Toaru dalla classe non classe, Cristal Von Hart l’iceberg, Darkpunisher padrone di Mustang, Dragons donzella in pericolo, Nynzia l’erede di fortune, Straike il temerario, Artimeos signore delle bestie, Thor, Ispanico, Sabnak, Leonidas, Nicholas, Donovan, Darkblade, Vecna, Vanni, , Walla, Van Drako, Paine sempre avanti col trio, Soul, Valera, Excelsion, Flipcoin,
Mytch, Fioreld, Sir Miracle , Honey, Eld, Alinokino, Leonardo Vetra, Ice, X, Kamek, Volpe grigia, Morgana, Gino, Wolf, Hiruji, Eruannon, Jasan, Kef, Turgon, Alucard, Eragon, McDragon…
Quanti nomi passati dalle sue stesse terre e altrettanti nati come lei dall’arenaria. Nomi scolpiti su quelle cinte, essenze sempre presenti a protezione di coloro che ora attendono, si allenano e non vivono all’ombra delle mura ma partecipano alle battaglie odierne chesi presentano dinanzi ogni nuovo giorno: Falitze vero Trinsic, Revenge mente lesta, Nosferatu l’artista delle scappatoie, Fredrich il galante generoso,Mark il detective, Haba il ritornato , Vez l’eremita in ritiro studio, Belfagor più unico che raro, MacLochainn il motivatore, l’ingegnoso stratega Primularossa, lo sconvolgente McGregor, Maluso il cavaliere notturno, vera forza ed insostituibile Stregatta, Blue Rain la dolce sposa, Alca il dominatore di fulmini, Benjamin l’ombra che uccide, Blake l’indomabile, Boscaiolo il saggio, il ghignante Fenix, Fabhi il cacciatore di teste, Miriel wudù agli assassini, Obscurio l’uomo firmato nike , Nessuno mi butta giù, il capo tifoseria Rush , Vodalia gusto fragola….
L’aria era salubre di Speranza e i ricordi non si arrestavano.
Ed allora comprese… sorridendo proclamò
“Ora niente è più chiaro di questo...”
*La fortuna di incontrare queste anime devote a Idior riunitesi entro un'unica città dagli antichi albori…*
“A Lei devo tutto E tutto continuerò a dare.”
Con il sorriso in volto e lo sguardo determinato ringraziò Idior e lasciandosi alle spalle Il Sacro Tempio ed il vecchio monaco si avvio per il sentiero illuminato dal primo chiarore di luna.
[Regno di Trinsic]
Con l’animo alleggerito le parve di riconoscere subito la strada di casa e in poche ore di galoppata si ritrovo al cancello Principale del Regno. La solita guardia troppo in là d’età per quel compito, d’un Orgoglio che pochi mostravano, riuscì con qualche imprecazione di fatica ad aprirle il passaggio.
Passando Skuld fece un gesto reverente ad Evil Kon Hartis, la guardia dal volto sempre in mostra perché nulla aveva da nascondere, che ricambiando tornò in postazione.
Oramai era notte inoltrata ma dalle Taverne giungeva ancora un grande vociare, per non parlare della musica proveniente dall’Osteria di Temeraria.
Fiancheggiando la Torre dei Magli si diresse verso l’Archivio Reale.
Doveva preparare le lettere per l’adunata e incaricare un messo di preparare i corvi più vispi e veloci per recapitarle, destare il falco Reale a cui affidare la missiva per il Sovrano riportante la destituzione da Colonnello per più promettenti figure e la speranza di rivederlo di ritorno.
Vicino all’arena di combattimento incrociò Falitze sorella di razza e Cacciatrice Oscura che con sguardo di sfida e sorriso accattivante professò
“Ancora a Caccia con la lupa o rinchiusa a giocare alla piccola alchimista?”
“Scherza, scherza … e seguimi abbiamo molto di cui discutere. I preparativi sono molti, indiremo una Riunione Cittadina e …”
Esitante prosegui
“proclameremo il nuovo Cancelliere”
“Sai che novità, per Sosaria questa notizia è vecchia di muffa!”
] Si volto furibonda, ma si ricompose e prosegui fissandola intensamente
“Ciò che conta ora è il tuo nuovo compito e degli altri nostri compagni. Non lasceremo nessuno indietro, tu contribuirai con i Sergenti alla formazione delle forze militari dell’Ordine”
Lo sguardo confuso sul volto di Falitze tradiva la sorpresa e una scintilla di esaltazione si risvegliò.
“Certo con Onore”
“Dovrai però farmi un favore, persisterete … voglio due paladini incaricati a proseguire le ricerche dei Valiant”
*la Speranza è l‘ultima a perire*
“Và a chiamare gli altri, ci rivediamo tra un ora al Castello nella Sala degli Stemmi.”
“AH! Gli do un ora a Belfagor per riprendersi dalla sbronza! Mi serve arzillo ma non brillo, portalo faccia a faccia con un licantropo se serve”
Ridendo lasciò la Cacciatrice e svolto l’angolo, le restava poco tempo, ma Stregatta dalla chioma volteggiante la intravide e le corse incontro....
“Il Conte ha intercettato un Corvo con una missiva per Te, ci sono Notizie”
“Notizie da Valchiria”
Nella mente di Skuld una fugace visione del Corvo albino …
* Valchiria. Un altro nome ormai nomade da tempo ha fatto il ritorno nel Regno*
*E allora...*
“PERCHE’ NO?”
*Lo promisi al Tempio sotto il giudizio della divinità e ho fatto ritorno illesa. Ora lo prometterò al Regno. Con tutti loro al mio fianco e gli insegnamenti del passato sarà facile*
Con sguardo enigmatico Stregatta la interrogò
“Cosa?”
Scoppio a ridere e con aria di sfida le promise
“Capirai! E ora seguimi! Tu si che scrivi bene ed è ora di far sanguinare quei calli”
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Skuld [F. Trinsic] - 424392364
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