La Vedenza
Maronno rimase paralizzato, la voce aveva fatto il suo nome, la stessa voce che aveva appena finito di parlare con Re Kira.... quella era la voce di Idior che lo chiamava.
L'uomo si voltò lentamente, di fronte a lui si prostrò una figura divina, un immenso ammasso di luce, dal quale si intravedeva la sagoma di quello che sembrava un umano.
“Maronno, figlio di Trinsic, mio caro fedele....la tua presenza qui non è casuale, tutto fa parte del mio grande Disegno”
Maronno sempre più sbalordito da quest'esperienza che stava vivendo, si prostrò in ginocchio davanti a Idior
“Verrà un giorno in cui i Sacerdoti di Idior torneranno a camminare per queste terre con vigore...quel giorno la città di Trinsic e i miei fedeli, avranno bisogno che tu diventi un Sacerdote, per guidarli nella battaglia contro il malvagio Elhoim”
Maronno non capiva eppure i Sacerdoti vi erano ancora, loro stessi avevano architettato tutto ciò, ma Idior interruppe i suoi pensieri
“So cosa pensi... presto i Sacerdoti spariranno, il culto di Idior avrà un burrascosa decaduta, ma verranno i giorni della ricostruzione, tu ne farai parte...”
Dal forte bagliore emanato dalla luce di Idior, una figura volteggiò in aria, una mantella svolazzò fino a planare sulle spalle di Maronno.
Maronno incredulo osservò l'indumento, dubbioso guardò Idior e domandò:
“Grande Idior, cosa rappresenta questo dono?”
“Figliolo ti ho fatto dono della Vedenza, la capacità di vedere al di la di dove si posa lo sguardo di tutti, per vedere la vera natura delle cose, e di poter vedere l'animo dei fedeli”
Maronno incredulo si rivolse a Idior:
“Grazie Altissimo, ma perchè mi onorate di questo dono, io sono solo un tuo umile fedele? “
“Proprio questa umiltà ti ha premiato con questo grande Cammino, il dono della Vedenza, ti aiuterà sulla strada della Santità, e diventare un mio Sacerdote, il mantello che ti ho donato è il simbolo della tua Umiltà”
“Vai figliolo, oggi rinasci come Padre Maronno, va e guida la mia fede in battaglia contro l'oscurità”
La luce sparì in un lampo davanti agli occhi ancora increduli di Maronno.
L'uomo ancora scosso si avviò per la strada di casa.
Maronno rinvenne quando si trovava ormai a Trinsic nei suoi alloggi, rimase così scosso dall'esperienza vissuta, che non si accorse e non ricordò il suo viaggio di ritorno.
Aveva decisamente bisogno di riposo, ancora non sapeva se si trattava di un sogno o della realtà, posò la mantella di Idior sul tavolo e si coricò nel letto.
L'indomani mattina, Maronno si svegliò, all'inizio quasi non ricordava dell'esperienza vissuta il giorno prima, felice che fosse frutto della sua immaginazione, iniziò a vestirsi per recarsi alla Banca Reale di Trinsic, quando il suo sguardo cadde sul tavolo e li rimase impietrito.
Non credeva ai suoi occhi, improvvisamente riaffiorò tutto molto nitido alla memoria, la mantella di Idior era di fronte al suo sguardo.
Quindi era tutto vero, Maronno in preda al panico, corse fuori casa sua, aveva bisogno di bere per dimenticare e corse a gambe levate alla Locanda delle Due Maschere.
Dopo un intera giornata passata alla Locanda, Maronno tornò a casa.
Stordito dai fumi dell'alcol varcò l'uscio di casa.
Alla vista di ciò che videro i suoi occhi, la sbronza faticosamente guadagnata nella giornata, sparì in un baleno, la mantella di Idior era ancora sul tavolo.
Non solo, sul piano del tavolo, giaceva una lettera.
Maronno si avvicinò e con mano tremante aprì la missiva, non appena fece quel gesto, dall'incarto cadde sul tavolo un oggetto.
Maronno lo prese e lo studiò attentamente.
Quelle che aveva in mano erano delle lenti, continuava a non capire il motivo della loro presenza, Maronno pensò ad alta voce:
“Ma-ma-ma io ci vedo benissimo!”
Ma non si fece prendere dall'ansia e proseguì, leggendo il messaggio scritto sul biglietto nella lettera.
Il testo citava:
“PadreMaronno, siamo venuti a conoscenza dell'importante Cammino che vi è stato indicato dall'altissimo Idior.
Queste lenti sono chiamati Vetri Sacri, sono un importante dono che aiuterà la vostra Vedenza nel vostro irto e difficoltoso percorso.
In fede SodS”
Maronno rimase senza parole e continuò a rileggere la missiva.
Finalmente iniziò a realizzare, il fatto che persino il Sacro Ordine di Sosaria, fosse a conoscenza di quanto Idior disse a lui, era la conferma che era tutto vero.
Maronno rimase in assoluta meditazione e riflessione, in piedi davanti ai Vetri Sacri, probabilmente la calma aveva anche fatto riaffiorare la sbronza faticosamente guadagnata durante la giornata.
Verso sera Maronno si mosse, prese i Vetri Sacri con se, aveva bisogno di trovare un luogo di tranquillità che lo aiutasse a meditare su quanto accaduto.
Così Maronno uscì di casa e si avviò verso il Tempio di Idior a Trinsic.