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Racconti e avventure dedicati al mondo di Ultima Online Italia Reborn
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Padre Maronno: La Santa Vedenza 21 Oct 2014 21:03 #1

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Maronno

Arenaria, Muri di Arenaria, Ponti di Arenaria, ecco le cose che vengono in mente più sovente pensando alla città di Trinsic.
Un'immensa fortezza realizzata in Arenaria, del deserto riflette i colori quando viene illuminata dal Sole, di pallido color Lunare quando viene fatta brillare dalle stelle.

Le stesse stelle che brillavano in cielo quella notte sopra Trinsic, la fortezza giaceva in assoluto silenzio, solo i passi delle guardie in armatura rompevano la quiete, l'unico luogo in tutta Trinsic in cui si poteva trovare gente allegra e ancora sveglia, era la Locanda delle Due Maschere, storico locale della città.

Fuori dall'edificio, i clienti abitualmente legavano i propri destrieri, gli animali pacifici bevevano dagli abbeveratoi, fu in quel momento che il silenzio si ruppe, il rumore di zoccoli annunciò l'arrivo di un cliente.

Una figura coperta dalla sua lunga veste scese dal proprio cavallo, e come gli altri clienti, si accinse a legare il proprio compagno di viaggio.
Molto lentamente il viandante, camminò in direzione dell'ingresso della Locanda, man mano che si avvicinava, il suono di risate, brindisi, schiamazzi si faceva sempre più nitido.

Il viandante entrò nella locanda, alcuni dei clienti non badarono a lui e continuarono nei propri divertimenti e intrattenimenti, altri clienti rivolsero la propria attenzione verso il nuovo arrivato, alcuni sembravano conoscerlo e gli rivolsero sguardi compiaciuti e saluti cordiali.

Infine giunse al bancone della locanda alzò il capo in cerca del locandiere, una volta trovato intento a pulire i bicchieri, si rivolse a lui:

“Un bicchiere di benedetto e rinfrescante whisky per questo viaggiatore”

Il locandiere allungò lo sguardo e il suo volto intendo allo studio del nuovo cliente, si tramutò in felicità:

“ “Padre” Maronno, ma siete proprio voi?! “

L'uomo di fronte al locandiere era un uomo di mezz'età con una lunga barba scura e la testa calva, indosso vestiva una lunga tunica unico segno del suo abbigliamento.
Con solennità Maronno rispose:

“ Ebbene mio caro Locandiere, non sai da quanto tempo bramavo, di venire a dissetarmi del tuo benedetto whisky strainvecchiato, tanto....troppo tempo è passato dall'ultima volta “

Il Locandiere sorrise ancor di più:

“Non c'è dubbio Padre, siete proprio voi...*armeggia coi bicchieri e le bottiglie* ecco a voi il vostro bel bicchiere di whisky”

Maronno prese il bicchiere e bevve a gran sorsi il liquore, metà della clientela si era voltata ad ammirare l'impresa del fegato di quest'uomo, alcuni sconvolti, altri interessati:
Maronno terminato il bicchiere come se fosse colto da crisi mistica, esclamò:

“ Che Idior benedica questa locanda, il suo whisky, il locandiere e tutti voi fratelli miei “
La clientela rispose alle parole di Maronno con un grande brindisi, seguito da grasse risate e schiamazzi di ogni genere.

Mentre ordinava un altro bicchiere, un giovane cliente gli si avvicinò proferendo parola:

“Maronno com'è che vi chiamano “Padre”? Eppure non siete un sacerdote”

Maronno agguantò il suo bicchiere pieno e rivolse lo sguardo verso il giovane, il locandiere seguì la scenetta in disparte con fare sogghignante.

“ Mio caro giovane Fremen, la nascita del mio appellativo risale a tanti anni fa ed ha a che fare con l'altissimo Idior in persona “

Il Fremen pareva ancora dubbioso delle enigmatiche parole di Maronno:

“Non capisco Padre potete spiegarvi meglio?!”

Maronno quasi affaticato dall'idea del racconto guardò il giovane, rimase un attimo in silenzio, elaborando chissà quale mistico pensiero nelle sue meningi, dopo quasi un minuto di riflessione, parlò:

“Sei fortunato giovane Fremen, pare che stasera abbia tanta sete a causa del mio lungo viaggio, e pare che la benedetta bevanda di questo gentil locandiere mi accompagnerà nel mio racconto stasera”

Altri avventori alla locanda si avvicinarono ad ascoltare il racconto di Padre Maronno:
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Padre Maronno: La Santa Vedenza 21 Oct 2014 21:05 #2

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Lucis: L'armatura di Idior

Tanti anni fa, ai tempi della quarta generazione OdTO, venne instaurata una grande alleanza sotto il nome di Idior.
Le città che ne facevano parte, con i rispettivi capi, erano: Trinsic con Re Kira Von Hosterm, Skara Brae con il Sindaco Aragorn, Stirling con Telseus, e l'allora neo-redenta Magincia con il Sindaco Ade.

Idior volle metterci alla prova tutti quanti, per vedere se il suo esercito fosse unito sotto il suo nome, così accadde, che l'allora Sacro Ordine di Sosaria creò le quattro Pergamene del Patto di Luce.

Le Pergamene rappresentavano i patti stipulati dalle quattro città per combattere assieme sotto il nome di Idior.
Fatto sta che quei documenti rappresentarono i piani di Idior per mettere alla prova la fedeltà dei suoi seguaci, Zau Sacerdotessa Madre e vicaria di Idior ne fu l'esecutrice.

Successe che venne inscenata la sparizione delle Pergamene del Patto di Luce, ma grande tragedia fu il furto dell'armatura Lucis, l'armatura di Idior che venne donata e da allora custodita da Re Kira Von Hosterm, guadagnata dopo innumerevoli battaglie nel nome di Idior.

Questo causò un grande sgomento a Trinsic, se Kira avesse potuto incenerire con lo sguardo le persone in quei giorni, l'avrebbe fatto.

Innumerevoli Prove attesero i fedeli di Trinsic, persino le qualità dell'allora Comandante dei Magli Laries e della sua squadra d'elité vennero schierate in battaglia.
Finché dopo numerosi enigmi e battaglie vinte, Trinsic sostenne la sua ultima fatica, in un'isola sperduta ,un potentissimo Guardiano attendeva la città, un immenso Golem proteggeva la pergamena e l'armatura Lucis.

La battaglia fu durissima, ci fu persino un momento di sconforto che portò Kira a battere in ritirata, ma lo spirito di unione e coesione dei suoi soldati, e gli insegnamenti appresi, rinvigorirono lo spirito del loro Re, e così in ultimo assalto finale, il Guardiano venne abbattuto, la pergamene e Lucis erano di nuovo a Trinsic.

Fu in quel momento che Idior in tutta la sua luce apparve a Re Kira e i suoi soldati OdTO.
Quand'egli capì chi aveva di fronte, al suo inchino seguì quello di tutti i soldati, Idior dispensò parole di elogio alla città che mai gli aveva voltato le spalle.


“ Ora vai...Re Kira Von Hosterm, avete dimostrato fedeltà e il vero spirito di un guerriero... custodite la mia reliquia come avete fatto fino ad oggi “

Kira fece un inchino senza proferire parola, fece cenno ai suoi uomini che aprirono portali magici all'istante, destinazione Trinsic.

Fu allora che io, Maronno, avevo assistito al colloquio di Re Kira con l'altissimo Idior, mentre questi si voltò dirigendosi verso i portali, io restai sbalordito da quella scena e immobile dallo stupore.

Mi ripresi e mi voltai per raggiungere i miei compagni, quando la stessa voce che aveva colloquiato con il mio Re, proferì alle mie spalle:

“Maronno, non andare, con te non ho ancora finito....”
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Padre Maronno: La Santa Vedenza 21 Oct 2014 21:08 #3

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La Vedenza

Maronno rimase paralizzato, la voce aveva fatto il suo nome, la stessa voce che aveva appena finito di parlare con Re Kira.... quella era la voce di Idior che lo chiamava.

L'uomo si voltò lentamente, di fronte a lui si prostrò una figura divina, un immenso ammasso di luce, dal quale si intravedeva la sagoma di quello che sembrava un umano.

“Maronno, figlio di Trinsic, mio caro fedele....la tua presenza qui non è casuale, tutto fa parte del mio grande Disegno”

Maronno sempre più sbalordito da quest'esperienza che stava vivendo, si prostrò in ginocchio davanti a Idior

“Verrà un giorno in cui i Sacerdoti di Idior torneranno a camminare per queste terre con vigore...quel giorno la città di Trinsic e i miei fedeli, avranno bisogno che tu diventi un Sacerdote, per guidarli nella battaglia contro il malvagio Elhoim”

Maronno non capiva eppure i Sacerdoti vi erano ancora, loro stessi avevano architettato tutto ciò, ma Idior interruppe i suoi pensieri

“So cosa pensi... presto i Sacerdoti spariranno, il culto di Idior avrà un burrascosa decaduta, ma verranno i giorni della ricostruzione, tu ne farai parte...”

Dal forte bagliore emanato dalla luce di Idior, una figura volteggiò in aria, una mantella svolazzò fino a planare sulle spalle di Maronno.

Maronno incredulo osservò l'indumento, dubbioso guardò Idior e domandò:

“Grande Idior, cosa rappresenta questo dono?”

“Figliolo ti ho fatto dono della Vedenza, la capacità di vedere al di la di dove si posa lo sguardo di tutti, per vedere la vera natura delle cose, e di poter vedere l'animo dei fedeli”

Maronno incredulo si rivolse a Idior:

“Grazie Altissimo, ma perchè mi onorate di questo dono, io sono solo un tuo umile fedele? “

“Proprio questa umiltà ti ha premiato con questo grande Cammino, il dono della Vedenza, ti aiuterà sulla strada della Santità, e diventare un mio Sacerdote, il mantello che ti ho donato è il simbolo della tua Umiltà”

“Vai figliolo, oggi rinasci come Padre Maronno, va e guida la mia fede in battaglia contro l'oscurità”

La luce sparì in un lampo davanti agli occhi ancora increduli di Maronno.
L'uomo ancora scosso si avviò per la strada di casa.

Maronno rinvenne quando si trovava ormai a Trinsic nei suoi alloggi, rimase così scosso dall'esperienza vissuta, che non si accorse e non ricordò il suo viaggio di ritorno.
Aveva decisamente bisogno di riposo, ancora non sapeva se si trattava di un sogno o della realtà, posò la mantella di Idior sul tavolo e si coricò nel letto.

L'indomani mattina, Maronno si svegliò, all'inizio quasi non ricordava dell'esperienza vissuta il giorno prima, felice che fosse frutto della sua immaginazione, iniziò a vestirsi per recarsi alla Banca Reale di Trinsic, quando il suo sguardo cadde sul tavolo e li rimase impietrito.

Non credeva ai suoi occhi, improvvisamente riaffiorò tutto molto nitido alla memoria, la mantella di Idior era di fronte al suo sguardo.
Quindi era tutto vero, Maronno in preda al panico, corse fuori casa sua, aveva bisogno di bere per dimenticare e corse a gambe levate alla Locanda delle Due Maschere.

Dopo un intera giornata passata alla Locanda, Maronno tornò a casa.
Stordito dai fumi dell'alcol varcò l'uscio di casa.

Alla vista di ciò che videro i suoi occhi, la sbronza faticosamente guadagnata nella giornata, sparì in un baleno, la mantella di Idior era ancora sul tavolo.
Non solo, sul piano del tavolo, giaceva una lettera.
Maronno si avvicinò e con mano tremante aprì la missiva, non appena fece quel gesto, dall'incarto cadde sul tavolo un oggetto.

Maronno lo prese e lo studiò attentamente.
Quelle che aveva in mano erano delle lenti, continuava a non capire il motivo della loro presenza, Maronno pensò ad alta voce:

“Ma-ma-ma io ci vedo benissimo!”

Ma non si fece prendere dall'ansia e proseguì, leggendo il messaggio scritto sul biglietto nella lettera.
Il testo citava:

“PadreMaronno, siamo venuti a conoscenza dell'importante Cammino che vi è stato indicato dall'altissimo Idior.
Queste lenti sono chiamati Vetri Sacri, sono un importante dono che aiuterà la vostra Vedenza nel vostro irto e difficoltoso percorso.

In fede SodS”


Maronno rimase senza parole e continuò a rileggere la missiva.
Finalmente iniziò a realizzare, il fatto che persino il Sacro Ordine di Sosaria, fosse a conoscenza di quanto Idior disse a lui, era la conferma che era tutto vero.

Maronno rimase in assoluta meditazione e riflessione, in piedi davanti ai Vetri Sacri, probabilmente la calma aveva anche fatto riaffiorare la sbronza faticosamente guadagnata durante la giornata.

Verso sera Maronno si mosse, prese i Vetri Sacri con se, aveva bisogno di trovare un luogo di tranquillità che lo aiutasse a meditare su quanto accaduto.
Così Maronno uscì di casa e si avviò verso il Tempio di Idior a Trinsic.
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Padre Maronno: La Santa Vedenza 21 Oct 2014 21:11 #4

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Verso la Santità


Maronno arrivò al Tempio di Idior e vi entrò a gran velocità.
L'edificio pareva disabitato, Maronno provò a invocare il nome di qualche Sacerdote, ma tutto tacque.
Con la certezza d'essere solo, si diresse verso la statua di Idior e s'inginocchio davanti a lei, raccogliendosi in preghiera e meditazione.

Erano ormai passate diverse ore da quando Maronno arrivò al Tempio, fu allora che riecheggiarono i passi di un nuovo visitatore nel Tempio.

Un giovane Elfo Silvano si avvicinò silenziosamente a Maronno, non volendo disturbare la sua preghiera, cercò di parlare a bassa voce:

“Scusatemi Padre, capisco la tarda ora, ma sono in cerca di aiuto...potete assistermi?”

Maronno si voltò lentamente focalizzandosi sul titolo “Padre” col quale era stato appena chiamato.

“Certo figliolo, che aiuto cerchi nella casa di Idior?”

“Sono un rinnegato di Elhoim, cerco il perdono di Idior e l'abbraccio della sua Luce”

Maronno capì: la prima prova che Idior gli poneva davanti, essere un suo vicario al di la dei suoi veri poteri, una guida spirituale.

Sorridendo, Maronno indossò i Vetri Sacri, il suo sguardo era colmo di stupore nel vedere quel giovane Elfo.

“Mio caro amico, la mia Vedenza ha visto il tuo animo...ma vieni con me, trovo che la Locanda sia un luogo adatto dove parlare, davanti a due bei bicchieri, di quel benedetto liquore...seguimi!”

L'Elfo sbigottito dall'eccentricità di Maronno e divertito dai suoi discorsi, decise di seguirlo compiaciuto.

Era passata un'ora ormai da quando Maronno e la sua pecorella smarrita, erano giunti alla Locanda.
Si può dire che ormai si era rotto il ghiaccio, i due parlavano animatamente presi dalla passione del loro discorso.

“Padre Maronno lo ammetto, sono stato uno stupido a seguire Elhoim...sacrificare le anime degli innocenti è sbagliato, lottare per difendere i più deboli è giusto”

“Padre redimimi!”

“Ebbravo figliolo, alla fine hai capito!”

Maronno che urlava ricolmo di gioia dall'estasi della sua redenzione, si alzò sullo sgabello e si rivolse agli avventori di tutta la locanda.

“Ringraziamo Idior miei fedeli! Che ha illuminato della sua Vedenza questo giovane sperduto sul cammino della fede e gli ha fatto aprire gli occhi!”

“Brindate in nome di Idior!”

Gli avventori della locanda alzarono i bicchieri in aria e gridarono “Per Idior” altri seguirono “Benvenuto tra noi giovane Elfo!”, il primo passo per Padre Maronno sul suo cammino, era stato compiuto, sapeva bene che quella era la strada giusta da seguire per raggiungere gli obiettivi previsti da Idior per lui.
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Padre Maronno: La Santa Vedenza 21 Oct 2014 21:13 #5

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La strada per il Tempio


“E così termina il mio racconto, giovane Fremen”

“Il mio ritorno qui a Trinsic non è casuale”

Maronno diede un altro bel sorso al suo bicchiere e riprese il discorso

“E il racconto che vi ho appena fatto, non poteva che cascare a fagiuolo”

“Sono tornato dal mio lungo pellegrinaggio, dopo aver affinato la mia Vedenza e aver combattuto gli schiavi di Elhoim, per adempiere al piano di Idior!”

“Diventerò un sacerdote di Idior, per poter guidare i suoi fedeli nella battaglia contro il malvagio!”
Maronno si voltò verso il locandiere e lo salutò

“Che Idior ti benedica locandiere e che la mia benedizione possa vegliare sul tuo eccellente lavoro con i liquori”

“è tempo di rimettersi in viaggio, destinazione: il Tempio di Idior”

Detto ciò Maronno salutò gli avventori e si diresse a gran velocità fuori dalla locanda.

Dopo qualche secondo il locandiere si rivolse al Fremen

“Starà andando al vecchio Tempio di Idior! L'attuale Arena di Trinsic! Presto correte a fermarlo!”

Il Fremen corse a gambe levate fuori dalla locanda, ma di Maronno e il suo destriero non vi era più traccia.
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