Welcome,
Guest
|
Racconti e avventure dedicati al mondo di Ultima Online Italia Reborn
TOPIC:
Riflessioni di un viaggio... 18 Nov 2014 00:00 #1
|
L'Abbandono di Valchiria
Prende il pesante mantello e lo stende sul letto, pian piano vi pone sopra alcuni abiti. Si guarda intorno per controllare di non dimenticare nulla, gli amati libri son già stati riposti nel baule, le erbe essiccate anche. dalle scale si sente una voce... *Valchiria.... Valchiriaaaaaa* *Son qui sorella, son qui, non ti agitare, non partirei mai senza salutarti* *in nome di tutti gli dei si può sapere che succede?,ho visto che stanno sellando la tua rossa cavalcatura e due muli* *mi spiace Stregatta ma il mondo politico che circonda il tempio non fa per me, come ben ti dissi tanto tempo fa io credo in Idior e farei di tutto per lui, purtroppo ha su questo mondo degli emissari che si divertono a creare malumori invece di sanarli. Non sono nelle condizioni di svolger il mio mandato di Vicaria compromettendo anche il mio rapporto con la città di Trinsic che con tanto amore mi ha aperto i cancelli* *mah mah mah so che ultimanente Skuld ti ha mandato una pergamena per risolvere i dissidi, è questo il motivo?* *Skuld come tutti i suoi cittadini si sono dimostrati sempre collaborativi, fin troppo, spesso ho dovuto chiedergli di temporeggiare, di dar modo al capoculto di trovare rimedi e soluzioni e la città si è sempre aspettata di vedere dei risultati. Dopo mesi non solo non vi sono soluzioni, colui che tanto si reputa puro ha insultato più volte la città, la sua rappresentante Skuld e la sottoscritta. Ho versato tantissimo inchiostro e sprecato pergamente per dunciare l'errato modo di porsi di Friar, il suo malevole comportamento, e la sua risposta sai qual è stata? "abbi fede, sto provvedendo" ma dopo mesi ancora non si vedono risultati e non solo.... il caro Monaco continua a far insinuazioni ed insultarmi... e tutto davanti al capoculto ed a Servilius... credi che questo abbia creato qualche scalpore? Mi son sentita metter sullo stesso piano, mi son sentita dire che anch'io sarei passibile di reprimende... a sapere su che base non si sa ma come ben sai quando ci si siede su poltrone di potere è difficile rimaner imparziali e giusti. La città di Trinsic ha ricevuto più volte dei torti ed io mi vergogno di non poterla aiutare, mi vergogno che il nome di Idior rappresentato da queste persone venga inq uesto modo offuscato. Quando venni mandata a prender i voti come Chierica la strada da percorrere era ben chiara, invece lungo il cammino si son viste strane regole atte al proprio interesse come la frequentazione con gli assassini o addirittura con gli infedeli Elohim, le mie argomentazioni non sono state prese in considerazione, come a nulla è valso il mio grido d'allarme quando han deciso di accettare nel seminario un cittadino dal losco nome... Alucard... o Dracula al contrario, colui che palesemente frequentava assassini. Più e più volte ho cercato di far capire che i Chierici devono riesedere nelle proprie città, invece per motivi ancora a me incomprensibili si cerca di trascinarli al tempio, o forse un motivo c'è... forse tenendo seminaristi e Chierici al Tempio il capoculto ha una maggiore presa sulle decisioni che possono prendere. La figura di Chierica e Vicaria è stata presa a calci ogni volta che han anche solo pensato che io potessi esser di parte, ho argomentato più volte in merito a questo ma il risultato è stato di voler chiudere il numero dei seminaristi, ero così felice che altre due anime di Trinsic si votassero a Idior ed invece il timore che fosse un modo per contrastare coloro che ora regnano indisturbati han deciso di metter bastoni fra le ruote, prima dicendo che si può far studiare un seminarista per volta, non paghi han deciso di far andare i seminaristi a yew privando così la città di abitanti fedeli. Invece di sedare i malumori fra le città si sta giocando a chi fa più alleanze di comodo, invece di chiamare a raccolta i fedeli per contrastare assassini o infedeli si vede il capoculto girare con gli infedeli, ed io dopo questi comportamenti come faccio a guardarvi in volto dicendo di rispettare il culto? Il male avanza ma le preoccupazioni maggiori sono a chi si può fare le scarpe prima. Abbiamo tomi che riportano messaggi di discussioni su battibecchi e ripicche ma nessuno che riporti il vero percorso del seminarista, forse che così si possa cambiare a seconda di chi vuole unirsi al culto? Nella biblioteca vi sono tomi che riportano le vicende del tempo in cui Friar riuscì a far seppellire il culto, strano non vi è il tomo che racconti di come Serenella lo inseguì per un anno per scomunicarlo, sai è una vicenda davvero interessante che mi è stata raccontata dal sindaco di cove e da Servilius, peccato non vi sia anche questa vicenda nei libri indicati come storia da conoscere per i seminaristi. Invece di far crescere il numero dei Chierici, preferiscono veder andar via chi da tempo vi aveva aderito. Le pene son faziose, decise sul momento ed in base a chi le commette, questo è inaccettabile. Insomma cara Stregatta troppe volte ho dovuto sopportare le falsità di queste persone ed io che amo la vita tranquilla preferisco rifugiarmi sulla cima della montagna a studiare piante e animali, pregare Idior e sentire il suo caldo abbraccio che mi scalda, abbandonare questa politica sporca e insulsa mi sarà solo di giovamento. Ti prego porta questa pergamena a Skuld, sono le mie più sentite scuse per averla delusa, Lei che ha tanto confidato nei Chierici non troverà la giustizia che tanto merita. Dille che Skara è difesa da Friar e quindi risulta intoccabile, almeno fino ad oggi ho potuto riscontrare ciò... Mikael più volte mi ha parlato di punizioni per la città ma con l'avanzare del tempo si son affievolite e poi nemmeno attuate. Lasciami partire ora, ho bisogno di respirare aria fresca, e prego affinchè il culto rinsavisca, che coloro che attualmente lo rappresentano si possano redimere e ritrovare la retta via, in quanto a te cara sorella... vivi sempre rispettando il credo.* Stregatta abbraccia forte la sorella... *Vai e ritrova la pace che meriti*
The following user(s) said Thank You: kira
|
Please Log in to join the conversation. |
Riflessioni di un viaggio... 18 Nov 2014 00:00 #2
|
[Palude di Stirling]
Alle prime ore di luce Skuld viene destata da un bussare deciso alle porte della dimora. Con fatica si alza e raggiunge l’uscio per scorgere sui gradini una sagoma a lei nota ed amica. Le stà di fronte ferma e con la testa china senza incrociare il suo sguardo. Skuld viene pervasa da dei brividi lungo tutta la schiena per tale visione difficile da digerire vista la persona che ha dinanzi. “Stregatta? Cosa succede?!” Esitante Stregatta alza il viso e la guarda dritta negli occhi con uno sguardo pervaso dall’ira e dal rammarico e senza proferire parole le porge una pergamena. *Ha il marchio di Valchiria* Con un cenno del capo Stregatta rimonta in sella di una nuova creatura e nel fitto della foresta si ritrae. Il silenzio aleggia nella palude lasciando solitaria Skuld rimasta inerme con la missiva in mano incredula di quanto ancora una volta una penna possa lasciare ferite più lancinanti di una lama. In una sorella orgogliosa ferita, nei compagni di battaglie, in dei credenti del Sommo Idior e in una amica cara abbandonati. “Valchiria… non avevo compreso … Grazie” *verrà il giorno in cui ti rincontrerò e potrò dirtelo di persona*
Skuld [F. Trinsic] - 424392364
The following user(s) said Thank You: kira
|
Please Log in to join the conversation. |
Riflessioni di un viaggio... 18 Nov 2014 00:01 #3
|
L'indignazione di Trinsic
PadreMaronno quel dì si trovava lungo le strade di Trinsic, il suo ritorno era accompagnato dall'ardente desiderio di prendere Sacerdozio presso il Culto di Idior. Troppo tempo era passato da quando risiedeva a Trinsic, di logico non era al corrente di chi fosse al comando, quindi a chi rivolgere le sue domande. Mentre Maronno era concentrato sui suoi sandali che percorrevano le strade della città, pensò... “Miniera Paradiso” così veniva chiamata, un tempo presidiata delle forze di Trinsic, ma abbandonata oggi giorno causa la mancanza di forze armate che la pattugliassero. Nonostante tutto, la miniera aveva ancora un residente che tenace si era insediato come padrone di casa: l'ormai Ex-Colonnello OdTO, Rocco Siffredi, la persona che faceva al caso di Maronno. Nel cuore delle tenebre ai piedi delle montagne di Destard, Maronno galoppava sul suo destriero verso la dimora del suo vecchio amico. In una delle tante insenature delle montagne, una piccola Torre, troneggiava al limitare della foresta. Maronno si tolse il cappuccio e bussò alla sua porta. Silenzio. Dopo qualche secondo di indugio una lama apparve alla gola di Maronno e una voce risuonò alle sue spalle: “Datemi un buon motivo, per non darvi l'eterno riposo” “Perchè poi potreste rimpiangere la morte di un vecchio amico?” La voce si ammutolì e la lama venne tolta dalla gola di Maronno, ed egli si voltò rapidamente con la mano destra tesa in avanti, che si trasformò in una risoluta stretta di mano e un sincero abbraccio con l'attentatore. “Buonasera Maronno, è da tempo che non ci si vede eh...cosa ti porta a irrompere in casa mia nel cuore della notte?” “Caro amico, se possiamo entrare in casa, sarò lieto di spiegarti tutto lontano da occhi indiscreti” I due entrarono nell'edificio, e così Maronno iniziò il suo racconto e spiegò a Rocco i suoi intenti. “mhm...capisco capisco....Skuld è l'attuale Cancelliera di Trinsic, quindi gestisce lei la città, in assenza di Kira...ti metterà subito in contatto con Valchiria, Vicaria di Trinsic, nonché sacerdotessa del culto di Idior” “Sapevo che su di te potevo contare! La Vedenza mi guida!” Fu così che i due pronti per l'avventura, salirono in groppa ai propri destrieri. “Vas Rel Por” Maronno aprì un portale magico d'innanzi a se, destinazione: Sede OdTO a Trinsic “Molto bene, andiamo a cercare la Cancelliera Skuld” Rocco e Maronno avevano appena varcato l'ingresso Sud di Trinsic. “Sono d'accordo amico caro, presto affrettiamoci” I due galopparono sotto il cielo stellato, la luna era così luminosa quella notte, da proiettare le loro ombre sull'arenaria della città. Dopo un buon tratto di strada al galoppo, finalmente giunsero d'innanzi alla Sede OdTO. E così Rocco e Maronno varcarono le porte della Sede dell'OdTO, ne annusò l'aria e l'atmosfera che sapevano di familiarità, per l'ennesima volta si trovava a dover fronteggiare un nuovo pericolo per Trinsic. Con passo deciso superò le diverse stanze dell'edificio, passò davanti alla sala riunioni, agli alloggi e all'infermeria, finalmente giunse all'ultimo piano, ufficio del Cancelliere nella Sede. *bussa alla porta* “Avanti, entrate pure” Rispose una voce angelica oltre la porta d'innanzi al Fremen, così Rocco entrò nella stanza. Skuld, come sempre, era indaffarata in qualche lavoro, lo si capiva dal caos totale che regnava sulla sua scrivania, dava le spalle perchè cercava qualcosa nei mobili dietro di se. “Scusate per il disordine...arrivo subito....ma dove cavolo l'avrò mai messa” Rocco tossi volutamente e si schiarì la voce in maniera eloquente. Fu allora che Skuld si voltò verso di lui “Ah ma sei tu?! Caro Rk qual buon vento ti porta?” “Buonasera SK *sorride*” I due rimembrarono i vecchi ricordi passati con quel saluto, erano i nomignoli che rispettivamente si erano assegnati nel corso degli anni. Sempre uniti per il bene di Trinsic, ne avevano passate di ogni, dalle mille battaglie alle grandi battute di caccia, ma senza dubbio i ricordi che più suscitavano interesse e risate erano le vicissitudini politiche affrontate assieme in passato. “Lui è un mio Caro Vecchio Amico, Maronno, si è rivolto a me cercando aiuto per intraprendere il sacerdezio...così l'ho portato da te...ho pensato avresti potuto metterlo in contatto con Valch...c'è qualcosa che non va, Skuld?!“ Skuld si rivolse a Rocco con sguardo beffardo “Non ti eri ritirato da questo genere di vita?” “Sai che alla fine, io ci vivo di questa vita....sono condannato ad esser succube delle vicende di Trinsic...che ci puoi fare?! *sorride *” Maronno assistette alla scena in religioso silenzio, fu allora che proferì parola. “Mia cara Cancelliera, necessito d'interloquire e al più presto ai Sacerdoti di Trinsic, il mio entusiasmo d'intraprendere questa strada è sincero come non mai” Skuld non fece mezzo sorriso al sentir pronunciare quelle parole, bensì si scurì in volto, con estrema delusione di Maronno. “Vi prego di sedervi, la cosa richiederà tempo...” “....non posso più contattare Valchiria” Maronno impietrì a quelle parole e balbettò un “C-Com'è poss-ibile?” “Tranquillizzatevi padre, o meglio ascoltate prima ciò che ho da dirvi...” Lo sguardo di Rocco s'incupì all'inizio del racconto, la giovane Fremen prese fiato e così iniziò a narrare “In questi giorni in cui vi siete impegnati nella vostra Missione, è avvenuto ciò che temevo da qualche giorno ultimamente...” “La nostra Sacerdotessa Valchiria ha lasciato il suo incarico dal Culto di Idior” Maronno saltò sulla sedia, conscio che vi era altro da ascoltare, non interruppe Skuld con domande abbastanza ovvie, che avrebbero avuto risposta di li a poco. “aimè è da tempo che i rapporti tra Trinsic e il Culto di Idior sono logori, ultimamente sono stati caratterizzati da problemi di vario genere” “parliamo di problemi politici, riguardanti la collaborazione delle città che fanno parte del Culto e s'impegnano a difenderlo” “a creare problemi è la netta imparzialità nei confronti di Trinsic, non dando voce in capitolo ai problemi riscontrati in svariate sedi con la città di Skara Brae...” “peggio ancora è stata l'assenza di volontà di voler risolvere i problemi da noi esposti, metà della pila delle lettere che mi sono arrivate dal Culto di Idior citano tutte “Risolveremo presto” “Stiamo provvedendo” e mai una volta è stato fatto quanto promesso, lasciando i trasgressori impuniti e la città di Trinsic penalizzata” “inoltre da che tu Maronno e altri aspiranti seminaristi, avete dichiarato il vostro intento di diventare Sacerdoti, hanno chiuso l'assunzione di nuovi novizi, quasi come ad evitare che Trinsic abbia troppi esponenti e troppa voce in capitolo nel Culto” Maronno impallidì a quelle parole, lui che tanto si era tanto prodigato per il culto di Idior, lui al quale era apparso Idior, gli era stato semplicemente proibito di abbracciare la sua vocazione. Il volto di Maronno si tramutò color delusione e indignazione, ma nonostante tutto continuò ad ascoltare Skuld “ma il peggio deve ancora arrivare...” Rocco sobbalzò sulla sedia dallo stupore come a dire “e cos'altro dovrebbe esser successo?!” “è da diversi giorni che Valchiria ha abbandonato il Culto, ovviamente la notizia è stata diramata a chi di dovere, ovvero io e il Culto, ma non una parola è ancora stata spesa in merito, e siamo certi che la missiva sia giunta a destinazione” “Se volete sapere quel che penso....” Interruppe Rocco “Credo che chi è nel culto e le altre città affiliate, siano riusciti ad eliminare l'unico esponente di Trinsic nel culto...” “Così facendo Trinsic è completamente fuori da ogni posizione politica nel culto e chiaramente non avendo degli esponenti che possono parlare in sua vece, sarà sempre in netto svantaggio per tutte quelle situazioni che ha dovuto affrontare ultimamente....come quelle prima citate da Skuld” “Mi spiace dirlo signori e signore, ma il nemico di Trinsic è il Culto di Idior stesso” “è quello che temo....attenderò ancora invano una risposta da parte del culto, dopodiché Trinsic agirà” Maronno aveva cambiato nel frattempo il suo umore, da un misto delusione e indignazione, era diventato rosso rabbia “Schifosi impostori che osano ritorcerci contro il Culto, che la nostra città stessa ha ospitato tra le sue possenti mura!” “Questo non è tutto, giorni fa un emissaria del Culto si è recata qui a Trinsic, in cerca di Valchiria, ma non con le intenzioni nelle quali confidavamo....”
Using no way as a way, having no limitation as limitation
The following user(s) said Thank You: kira
|
Please Log in to join the conversation.
Last edit: by JhonFitzGerald.
|
L'arrivo di Lucine nel Regno 18 Nov 2014 00:03 #4
|
[Regno di Trinsic]
Un altro pomeriggio giunge al suo termine e la Città vividamente è attraversa dai suoni dei fabbri al lavoro, dei mercanti indaffarati al conteggio del conio e alla rivendita delle loro merci sotto l’occhio sempre vigile del Conte e qui all’Arena Skuld è estasiata dalle melodie sinistre di lame che si scontrano nel corso degli allenamenti dell’Ordine dei Templari Oscuri sotto le direttive dei maestri d’armi. In quel frangente sopraggiunge la guardia cittadina che scorta un esile figura femminea nascosta da una cappa e in tremore per le urla del campo d’allenamento e viene annunciata. “Codesta è Lucine giunta dal Sacro Tempio in cerca di Valchiria” Skuld lancia uno sguardo di rimprovero verso la guardia e presentandosi quale Cancelliere di Trinsic chiede venia alla giovane donna rassicurandola che è sotto la sua protezione e chiedendole di seguirla in un luogo più tranquillo. Una volta nel castello fa accomodare la giovane figura presso la sala delle udienze richiamando un coppiere perché le serva qualcosa di rinvigorente visto il lungo viaggio. Solo allora la giovane si scopre il volto mostrandosi e informandola della visita alla città. “Sono Lucine servitrice al Sacro Tempio e son stata incaricata dall’Ill.mo Pontefice di rintracciare i Vicari cittadini. Ho iniziato il mio viaggio raggiungendo la cittadina di Skara Brae a consegnare la missiva alla Abate Friar ed esortata da quest’ultimo ho raggiunto Trinsic per trovare Valchiria” Skuld si accomoda incerta sul da farsi ed attende il seguito senza interromperla mentre prosegue con voce tremante. “ Chiedo di poter incontrare Valchiria per recapitarle la missiva del Pontefice Massimo con l’ordine di proteggere il messaggio da altri sguardi per il volere di Idior” Un silenzio incombe sulla stanza e il Cancelliere riflette osservandola chiedendosi se durante il viaggio abbia avuto spiacevoli incontri da intimorirla fino a tal punto. “Cara mi dispiace comunicarti che durante il Vostro intrepido e lungo viaggio siete finita isolata e ancor più mi sorprende che il Vicario di Skara Brae non né sia informato. Se così fosse vi avrebbe evitato il pericolo di attraversare queste terre in stagione di pioggia e di piene rischiando per la vostra incolumità ma Idior ha vegliato su di Voi ed ora siete al sicuro in queste terre. Con rammarico vi informo che ci son stati cambiamenti che non vi permetteranno di portare a termine la vostra missione e di incontrare Valchiria.” La giovane pare confusa e si alza di scatto “Cosa intendete?!” “Calmatevi, vi mostro l’ultima missiva giunta per mano di Stregatta sorella di Valchiria così che possiate comprendere la situazione in cui Trinsic si ritrova.” Lucine riprende posto nel attesa che Skuld recupera lo scritto e glielo porge lasciandole il tempo per la lettura. Dopo qualche attimo “Voi siete sicura che Valchiria non è più qui? Non comprendo questi eventi, ma… credo di dover far rientro al Tempio” “Provvedo subito a mandare un corvo per rincuorare del vostro arrivo nelle nostre terre se volete apporvi un messaggio. Da tempo valchiria è partita abbandonando il culto ed è strano che nessuno se ne sia accorto,non si percepisce il legame profondo che accumuna la divinità della luce se un Chierico sparisce per così tanto tempo e nessuno a parte il Regno sembra accorgersene” Lucine ancora tramortita dalla notizia fà segno di consenso incerta sul da farsi. “Ora però riposatevi per tutto il tempo che vi aggrada e quando vorrete vi farò scortare da Renee per far visita al meraviglioso Tempio di Trinsic e all’archivio storico in cui potrete avere piacevoli rivelazioni.” Skuld le si avvicina e posandole una mano sulla spalla insiste: “Lucine vi ricordo dall’ultima visita al Sacro Tempio antecedente alla mia Investitura. Ricordo l’accoglienza Vostra e il conforto di Servilius e ho da chiedervi di recapitare una Missiva al Pontefice Massimo con la stessa dedizione che vi ha portato sino a Trinsic. Questo non appena mi avrete permesso di ripagarvi delle gentilezze passate visitando la Città e rimettendovi in forza. Trinsic non ha notizie da settimane dal Tempio, se non da Valchiria per mano della sorella e Vostra e vi confesso che mi aspettavo foste stata mandata qui per altro. Nessun altra Guida sembra esser preoccupata dagli eventi e in quanto Cancelliere credevo di ricevere una missiva dal Sommo Pontefice con parole di vicinanza e di conforto a Trinsic per la perdita della fidata Vicaria e una risposta per la precedente missiva di mia mano che sò esser giunta a destinazione . La questione è urgente e delicata ma voglio esser certa che voi stiate bene prima di rimettervi sul cammino questa volta scortata dalle forze belliche di Trinsic. E se un corvo richiedere di anticipare il vostro rientrò state tranquilla che ne sarete informata. ” “Vi ringrazio ma non vi permetterò di esagerare. Resterò per il tempo necessario a far visita al Tempio del Regno e riprenderò il viaggio per recapitare il vostro messaggio intatto come la situazione lo richiede vista la gravità degli eventi.” “Bene, una volta concluso il pasto vi condurranno alle vostre stanze sarete ospite presso il Castello. Con permesso mi congedo per tornare ai miei compiti” Lucine prestandole poca attenzione fa un accenno continuando a rigirare la lettera di Valchiria in cerca di altri indizi invano.
Skuld [F. Trinsic] - 424392364
The following user(s) said Thank You: kira
|
Please Log in to join the conversation. |
Viaggio verso il Tempio 18 Nov 2014 00:04 #5
|
[Capitale – Britain]
L’impetuosa tempesta costringe il gruppo a fare una pausa nella Locanda centrale per far riposare gli uomini e rinvigorire i destrieri. In questo frangete Skuld incarica uno dei Templari di andare alla ricerca di componenti delle città compagne di culto per raccogliere informazioni sulle condizioni della strada presso il tempio e sulla possibile presenza di Malfattori stazziatisi lungo tale tragitto. Il giovane inizia la sua ricerca invano in quella capitale oramai corrotta ed ammassata di gente e per un pelo Skuld recupera il ragazzo prima che fosse portato da dei loschi individui in un vicolo salvandolo da chissà quale nefasto destino *poverà ingenuità* “Devi prestare più attenzione! Qui non sei nel Regno, non devi abbassare mai la guardia neppure per le grazie di occhi civettuoli!” Lanciandogli uno scappellotto… che sortisce l’effetto di una carezza considerando l’armatura che indossa. Due Elfi poco lontano con lo stigma del falso dio sul volto ghignano osservando la scena. “Avete qualcosa da ridire?” Uno degli Elfi le si avvicina e con una smorfia sputa ai loro piedi sbraitandole contro in una lingua incomprensibile. Skuld si prepara portando una mano al cinturino pronta allo scontro scostando il giovane ancora acerbo. Ma il vociare dell’Elfo attira l’attenzione dei Templari che ancora non si erano ritirati nella taverna. E con l’arrivo dei suoi compagni, l’altro Elfo interviene nella stessa lingua incomprensibile ma abbastanza influenti da far ritirare il primo che solitario si avvia presso una locanda prendendo a spallate i curiosi attirati dal rumore. Skuld lo segue con lo sguardo per poi voltarsi sull’Elfo rimasto “Quindi?!” “Scusate il mio amico ma c’è da comprenderlo ha visto perire due settimane orsono la più piccola delle figlie e per vostra mano.” Era allibita : “Come osi accusarci di un tale crimine!?” “Ne siete sorpresa Fremen? Ho sentito parlare di voi e dei vostri onori ma difficilmente vedo frenare le vostre azioni dalla violenza se a guidarvi è Idior. Lo stemma della vostra armatura parla per voi, siete di Skara Brae e per quel che avete commesso un giorno la pagherete.” Alle spalle scoppia un fragore, la sconveniente risata dei suoi uomini. Ancora più allibita e facendo un segnale di ritiro ai guerrieri, Skuld si toglie l’elmo e ritorna con l’attenzione presso l’interlocutore cadendo con lo sguardo sullo stigma di Elhoim e ripensando all’uomo che si è rifugiato presso la locanda *ora mi spiego quell’odio negli occhi* . “ Mi dispiace della perdita del tuo amico e che per il vostro falso credo abbia pagato una così cara moneta.” Si interrompe percependo la rigidezza di chi gli stà di fronte *cosa stò dicendo… è un mio nemico ma l’odio non deve portarmi ad accettare un simile crimine* Riflesse sulla piccola Aria e cosa la frenerebbe se fosse stata al posto di quell’elfo? “Mi perdoni per queste parole, ho esagerato, è una tragedia indubbiamente a pagarne è stata una vita troppo giovane e Idior non trae gioia da una simile sventura” Chiaramente l’uomo che si trova di fronte la pensa alla stessa maniera *perché ha fermato il suo compagno?se pensa che siamo i mandanti di un simile crimine non doveva darci il tempo di reagire* “Non intendo prendermi gioco di voi, ma credetemi lo stemma che indosso è stato lavorato dai migliori Fabbri di tutta Sosaria natii del Regno di Trinsic da cui provengo. Gli uomini che hanno compiuto quell’illecito non sono i miei e a quanto pare avevano di decente solo il gusto per l’armamentario.” “Il mio nome è Skuld, componente dei Templari Oscuri che combattono in nome della giustizia e dell’onore del Regno, nonché Cancelliere del Regno” Il miscredente pare sorpreso dell’errore e anche sollevato *forse ha promesso al suo compagno vendetta non appena uscivamo dalla capitale? Quella lingua… dove sono gli Elfi di Trinsic quando servono* “La faccenda è da ritenersi chiusa?” “Con voi, ma non con i vostri fratelli.” “Se Idior vorrà saranno salvi” *Non sembra cercare un pretesto di scontro, questo ci eviterà altre grane soprattutto per quella Città * Skuld scuote la testa sospirando e ripensando agli ultimi infruttuosi incontri con le alte cariche della cittadella delle lande. Accortasi che l’interlocutore è rimasto ad osservarla si sente imbarazzata. “Siete… davvero strani voi Fremen” *ma da che pulpito questo pelle muschio!* Scostando una ciocca dalla fronte, gli sorride a denti stretti “Questa Fremen toglie il disturbo!” Prima di potersi allontanare l’elfo la rimbecca “Siam permalosi nel regno?” con un ghigno “Posso esservi utile più di altri interlocutori del tuo giovane donzello che hai mandato in giro sotto quest acqua a catinelle. Gli devi voler proprio male” Skuld lo fulmina con gli occhi pentendosi di aver provato compassione per quello sfigurato “ Vi sconsiglio di proseguire attraverso le lande coltivate di Britain ma di prendere il passante di Despice” “Con quel giro ci impiegheremo il doppio dei giorni” “Ti pare estate? Certo voi Fremen avete il cervello cotto in quel deserto ma se non vuoi andare a nuotare con i pesci e finire accerchiata dalle paludi createsi con le esondazioni… ti conviene un'altra via. Poi fate quel che volete, più anime per il mio Dio” Detto questo lancia uno sguardo a Lucine nascosta dalla cappa per poi tornare a noi come ad osservare due entità diverse e con un lieve sorriso l’elfo la pianta in asso e si allontana verso la locanda. Skuld in parte sollevata e in parte con l’amaro in bocca si avvia alla taverna *Britain… la ODIO questa capitale*
[Passo di Despice]
Il gruppo prosegue il suo viaggio sotto l’incessante diluvio costeggiando la catena montuosa di Despice “Fate veloci a breve passeremo vicino alla soglia di Wynd restate uniti non siamo a caccia” Skuld in prima linea ascolta la giovane Fremen e con lo sguardo osserva il monte in cui risiedono le rovine di Wynd. *Se una città come Wynd che ha vissuto un periodo così grandioso e forte dell’appoggio delle divinità ha subito un destino così nefasto, che garanzie ha Trinsic?* *Forse questo viaggio avrà un buon esito* “Forzaaaa proseguite”
[Yew - Tempio di Idior]
Finalmente il pellegrinaggio era giunto al suo termine. Erano infine giunti in vicinanza del Tempio e Lucine fremeva di gioia. Skuld lasciando il comando al Colonnello, che ordinò di accamparsi in uno spiazzo lontano dall’accesso al tempio, prosegui accompagnando Lucine presso l’ingresso. Il luogo appariva freddo e immobile, Lucine scostando la cappa inizia la ricerca delle chiavi e finalmente possono accedere al luogo mistico. Il tempio con fioche candele è chiaramente privo di anime, nessuno sembra attendere il ritorno della giovane e le speranze di incontrare il capo culto perisce. “Vado a cercare qualcuno, attendetemi” *Fuori c’era un cavallo brigliato con i colori di Cove, magari incrociamo il Vicario* Skuld si guarda attorno ma non intravvede nessuno e il silenzio aleggia indisturbato. *Sarà andato a pregare altrove…..* Poco dopo Lucine fa il suo ritorno con una servitrice del tempio, tale Aliza che ci invita ad aspettare il rientro dei chierici e del Pontefice allontanatosi per una richiesta di soccorso. “Vi ringrazio dall’accoglienza passeremo la notte accampati qui fuori se ci è concesso. Ma ripartiremo con le prime luci per non trovare la via del ritorno bloccate dalle acque”
[Tempio di Idior]
La mattina seguente nessuno era rincasato e il gruppo attendeva infradicito e demoralizzato, con il morale a terra per il maltempo e per aver trovato un Tempio vuoto ad accoglierli. Una furia inizio a pervaderla , ancora una volta l’impresa era stata vana *Siam costretti a lasciare Lucine in questo grande tempio che presto si ritroverà isolata per via di questo tempo sfavorevole accerchiata dalla selva e dalla palude. Almeno lei sembra tranquilla…* “Partiamo!” *Conviene ripercorrere la stessa via del andata, quell’elfo c’aveva visto giusto…* Ammise irritata sempre più.
[Despice – Trinsic]
*Altro tempo è passato e passerà senza risposte. Che destino attende il Regno…. Come Wynd soccomberà abbandonata dal culto?* La donna si volta ad osservare l’esercito *L’attesa ci stà logorando nel corpo e nello spirito* La verità si presentava chiara… Trinsic è stata messa da parte e dimenticata completamente dalla perdita del Vicario. L’indignazione pervase Skuld. Indignazione viva per il trattamento che il Regno stà sopportando da mesi a questa parte senza provvedimenti per frenare le ingiustizie subite a più volte rimandate. *L’indifferenza è il reato peggiore. L’indifferenza all’allontanamento di Valchiria! Altro non sono che Ignavi * Skuld come tanti, formata seguendo un percorso chiaro, basato sul rispetto al culto perché loro “conoscono” , loro “vedono” e sanno distinguere il bene in quanto portavoce della giustizia divina e per via di questo anni orsono furono aperte le porte di Trinsic ospitando nel momento del bisogno ed elevando un Tempio ad Idior, dove ora sorge l’arena del Dragone così che ogni giorno si potesse rimirare la tenuta di un uomo di fede. *Se i nostri amici accumunati dallo stesso credo non sono veri amici…. come posso avere la certezza che tutta la mia visione del mondo non sia errata?* Scuote la testa *è impensabile credere in tale cecità, secoli che combattono e noi abbiamo preso parte. Il passato conta* Riscrolla la testa ricordando che il viaggio è molto lungo e non permette distrazioni. Si volta e ferma l’avanzata. “Guerrieri di Trinsic su con gli animi! Non abbiamo niente da recriminarci, abbiamo cercato il confronto secondo le vie indicate e questo è indiscutibile. Non vi permetto di procedere a volto chino, siate orgogliosi perché meritate molto di più di questa pioggia che incessante cerca di piegarvi” *Eppure….ci ritroviamo in questa situazione. Infedeli impuniti ed accolti, false voci libere di insinuarsi, disgregamento nei chierici…. * *E noi baluardo di Idior isolati. L’unico fioca luce di speranza era nel Pontefice che a più mandate ci ha sostenuto con promesse …. Ma ad ora …. Nulla.*
This image is hidden for guests.
|
Please Log in to join the conversation.
Last edit: by misaoaki.
|
Riflessioni di un viaggio... 18 Nov 2014 22:25 #6
|
Il Viaggio di Valchiria
La strada fangosa sembrava intralciarle la strada, le foglie mosse dal vento le sussurravano di ripensarci ma nulla l’avrebbe fatta tornare sulle decisioni prese. Un’ultima lacrima nata dall’addio a Stregatta le scivolava sulla guancia. Il viaggio verso il suo isolamento dal mondo era iniziato. Passo dopo passo, immersa nei propri pensieri non si era accorta che ormai le stelle giocavano a nascondino con le scure nubi, guardandosi intorno e notando una grotta riparata dal vento decise di ripararsi per la notte. “Cari amici per questa notte vi dovrete accontentare del poco fieno rimasto, uh ma guarda qualcuno ha lasciato di che sfamare un’intera mandria di muli, spero che nessuno si arrabbierà se ne prendo un poco per voi” Tolti i bagagli dalla schiena dei muli e alleggerito il cavallo, gli diede di che sfamarsi. Un brontolio della pancia le ricordo che anche lei doveva mangiare ma prima di tutto doveva accendere il fuoco. “Userò questo focolare, peccato non vi sia legna asciutta” Con un impeto di rabbia strappó le pagine dal tomo della storia di idior e ne fece tante palle a cui dar fuoco “Visto che ormai ci siamo voltati le spalle che almeno i tuoi scritti mi scaldino i piedi” “Ah la luce di Idior, il calore di Idior.... Il voltafaccia di Idior” si mise ad urlare l’infuriata ex Chierica. “Quanto risentimento in una fanciulla così minuta... Cosa vi ha fatto questo dio per farvi infuriare tanto?” Voltandosi di scatto vide un sorridente uomo che giaceva sul fondo della grotta. Arrossendo e sentendosi improvvisamente indifesa snudò il coltello che portava alla cintola “Chi siete? Perché rivelate sol ora la vostra presenza?” “Riponete le vostre armi, se avessi voluto approfittare delle vostre grazie sareste già stata sopraffatta, invece bramo la vostra parola cara Valchiria” “Come conoscete il mio nome? Non ricordo di avervi mai incontrato prima” sicuramente quegli occhi scuri e quell’audace sorriso non sarebbero passati inosservati, pensò Valchiria ormai rapita dall’inaspettata presenza “Da quando avete abbandonato l’abito clericale attendevo un’occasione per potervi avvicinare ed a quanto pare il fato vi ha portato dritta fra le mie braccia, ovviamente in senso metaforico” La calda e sfrontata risata riempi la grotta “Avrò anche abbandonato il mio stato di Chierica ma questo non vuol dire che abbia intenzione di intrattenermi con chicchessia, quindi ditemi cosa volete o prendete i vostri bene e riprendete la strada” Spostando i folti capelli dal viso, l’oscuro avventore si avvicinò al fuoco e guardando dritta negli occhi l’incuriosita Valchiria la invitò a sedersi accanto a lui. “Mia cara, da tempo vi osservo, vi ho notata seduta sotto il melo a studiare le gesta dei tanti adoratori di Idior, gli schiamazzi degli altri giovani non riuscivano a distorglievi dalla lettura, nemmeno le insistenti richieste di vostra sorella Stregatta... Quell’indisponente strega quanti sorrisi mi ha fatto nascere in volto...” “Comunque so quanto tempo e con quanta dedizione vi siate dedicata alla studio fino al raggiungimento della nomina a Chierica e Vicaria di Trinsic. Da distante aspettavo che i vostri occhi finalmente vedessero la realtà della religione che avete abbracciato e finalmente abbandonato” Valchiria butta altre pagine accartocciate dentro al fuoco per ravvivarlo, le improvvise fiamme risplendono negli occhi ipnotizzatori di questo nuovo amico. “Ditemi il vostro nome, a quanto pare voi sapete molte cose della mia vita è scelte prese ed io non so nemmeno come chiamarvi” “Non è importante il mio nome ma quel che ho da dirvi, ho aspettato tanto perché se vi avessi avvicinata prima non mi avreste mai ascoltato. Fin da piccola vi hanno raccontato che Idor è buono, che la luce risplende solo in lui, che i suoi rappresentanti parlano per lui....” “Vi prego, la ferita è ancora aperta, soffro molto per aver preso atto di quanta falsità sia stata impregnata la mia esistenza, sono distrutta pensando a quanti hanno riposto la propria fiducia nel mio incarico impossibile da portare a termine con quei... Quei... Inutili maschilisti, boriosi e faziosi” “Calmatevi amica mia, tanto furore potrete sfogarlo se finalmente siete pronta ad abbracciare Elohim” Boccheggiante come se tutta l’aria fosse sparita per incanto Valchiria lo guardava incredula, si diede un pizzicotto sulla coscia per esser sicura di non esser in preda ad un sogno. “Avete detto Elohim? Io non mi rifugio nel malvagio solo perché i rappresentanti di Idior son dei beceri perditempo” “Avete mai studiato i testi e le storia di Elohim per affermare che il malvagio gli appartiene? Cara amica l’unica cosa che ci distingue è l’amore per la scienza, si perché dovete sapere che i maghi di Elohim han cercato di scoprire la magia del corpo umano e come renderlo immortale per questo i seguaci di Idior li hanno sempre additati come malvagi, ovviamente tutto quello che non comprendono viene visto come malvagio. Invece cara amica non vi è luce più splendente di quella che nasce dall’oscurità. Pensate a cosa potreste diventare una volta che vi sarà data la possibilità di studiare sugli antichi testi dei seguaci che persero anche la ragione pur di ultimare gli studi. Pensate a quanta gente potrete guarire a quanti misteri potrete dar soluzione. Siete in cerca di verità, onestà, studio e rispetto... Bene posso dirvi che troverete tutto ciò in Elohim e prego affinché capiate che tutti i vostri valori rimarranno intaccati lasciandovi abbracciare da lui e che anziché perder qualcosa acquisirete ulteriori valori e conoscenze. Sia chiaro che la strada è ancora lunga, molti passi dovrete compiere, ma se sarete fedele e vi impegnerete come avete fatto fin ora penso che le vesti da negromante non potranno che donarvi” Le braci del fuoco si stavano scurendo, ragionando su quanto sentito Valchiria si girò a prendere gli ultimi fogli per ravvivare le fiamme, il nitrito del cavallo la fece voltare di colpo, giusto in tempo per vedere l’oscuro sconosciuto uscire dalla grotta e volatilizzarsi nella notte. Tutto lo sconforto provato negli ultimi giorni era stato sostituito dalle rivelazioni appena sentite, negli occhi di Valchiria apparve una fiamma, la decisione fu presa. Accoccolata fra le cavalcature si addormentò. Qualche raggio di sole, intrufolatosi nella grotta, sveglio l’impavida Valchiria. Con un sorriso e una canzoncina a sfiorar le labbra riprese il viaggio, direzione Trinsic. “Stregattaaaaaa Stregattaaaaaaa” L’urlo dello stalliere svegliò la maga profondamente addormentata vicino alla sua morbida cavalcatura. “Stregatta sveglia, lasciate quel gallinaccio troppo cresciuto e venite a vedere chi si vede sulla strada per Trinsic” “Non mi interessa nessun nuovo arrivo, voglio solo lasciar passare il tempo necessario per non sentir il dolore della perdita di mia sorella, solo Stregongolo con il suo dolce pigolio mi allieta il cuore” Lo stalliere guarda con affetto quella maga tanta scorbutica con gli umani e tanto amorevole con le mille cavalcature domate in tutte le terre di Sosaria. “Stregatta la guardia al cancello ha scorto due muli ed una cavalcatura condotta da Valchiria, ormai saranno giunti al cancello, quindi pensi di restare qui a frignare o le corri incontro?” “Se questo è uno scherzo giuro che diventerai cena per gli zostri” disse la maga prima di correre al cancello “Valchiria ma ma ma sei proprio tu? Sembri diversa, sembri... Che ti è successo?” Stregatta abbraccia vigorosamente la sorella “Ho molte cose da raccontarti ma prima chiama la prode Skuld, ho preso una decisione importante e devo spiegare ad entrambe le motivazioni, mentre vai a cercarla io mi darò una ripulita...” “Sono già qui, il tuo ritorno non poteva passare inosservato con tutto lo schiamazzare dello stalliere e di Stregatta” La conduttrice di Trinsic era in piedi vicino alle sorelle e le guardava con curiosità e affetto “Vieni nei miei appartamenti ti farò portare un boccale di birra e nel mentre ci racconterai la novità che ti anima gli occhi” Fu così che le tre donne si accomodarono vicino al caminetto, mentre la birra rinfrescava la gola da cui fuoriuscivano tante novità le stesse nutrivano la mente della grande condottiera. “Ora sapete tutto quel che so io, prima di partire per Papua volevo esser rassicurata che nulla incrinerà l’affetto che reciprocamente nutriamo una per l’altra, dimmi Skuld ho la tua benedizione?”
The following user(s) said Thank You: kira
|
Please Log in to join the conversation. |
Riflessioni di un viaggio... 18 Nov 2014 22:29 #7
|
Skuld [F. Trinsic] - 424392364
The following user(s) said Thank You: kira
|
Please Log in to join the conversation.
Last edit: by misaoaki.
|
Riflessioni di un viaggio... 18 Nov 2014 22:30 #8
|
Il Discorso del Re
Erano mesi che Re Kira Von Hosterm, non si vedeva a Trinsic. Importanti impegni legati al Regno, l'avevano portato a visitare e viaggiare per terre lontane. Il suo ritorno in questo momento di scompiglio, risuonava come un'annunciata speranza. Tutti a Trinsic erano in fermento, i domestici del Palazzo reale erano tanto agitati da diventare isterici. Spesso alcuni di loro si scontravano mentre andavano da una parte all'altra, troppo presi e concentrati al fine che tutto fosse perfetto, spesso gli scontri fisici venivano accompagnati da tanti inviti d'andare a quel paese. La riunione indetta dal Re si avvicinava sempre più e i primi partecipanti, iniziavano a comparire alla Banca Reale di Trinsic. Brusii e chiacchiere si mescolavano tra la folla, tutti si domandavano cosa fosse successo di così importante, da richiedere la presenza di Kira, dopo mesi di assenza. Il tempo passò velocemente, il portiere di Trinsic avvistò in lontananza l'arrivo di qualcuno non ancora ben identificato. Quando lo fu, si sentì gridare: "Ordine Cittadini di Trinsic! Il nostro Re è Tornato!" Un misto di gioia e sempre più brusii incessanti, s'impossessò delle persone in attesa alla Banca Reale. Un Fremen dai lunghi capelli castani che gli scivolavano sotto l'elmo, procedeva al trotto in sella al suo destriero. Un'inconfondibile Loth Rock risplendeva sotto i raggi del sole di quel dì, lo stemma delle Fucine Von Hosterm forgiato sull'armatura era altrettanto riconoscibile, il Re era davanti a loro. "Bentrovati miei Cari Cittadini di Trinsic" Disse Kira avvicinandosi al gruppo. "Avrò piacere di fare la conoscenza dei volti nuovi, non appena termineremo la riunione" "Non perdiamo altro tempo, avete già atteso abbastanza, direi..." Skuld e Rocco si avvicinarono a Kira, a quanto pare la Cancelliera e l'ex Colonnello, sapevano qualcosa sull'argomento della riunione, ed era probabile che avessero collaborato con il Re stesso per la sua organizzazione. "Bene Signori, come ben saprete, ultimamente sono successi dei fatti incresciosi con il culto di Idior e le sue città affiliate" "Ci tengo a ricordarvi prima, cos'ha fatto in tutti questi anni Trinsic per il culto di Idior" "Dopo la caduta del culto di Paladine e Idior, che sono seguiti alla disfatta dell' SodS, io stesso e tutta Trinsic, ci siamo prodigati alla ricostruzione del culto di Idior" "Innumerevoli battaglie e guerre, hanno portato Trinsic e il culto a grandi successi..." "L'Armatura Lux Libera Nox, l'armatura di Idior, mi è testimone di ciò che ho fatto con le mie mani, e di ciò che io e Trinsic abbiamo meritato per i nostri sforzi" "Io stesso che ho aperto i cancelli di Trinsic, per fare dell'edificio più imponente e maestoso del Regno, la dimora di Idior e i suoi Sacerdoti" "Gli stessi Sacerdoti che valorosi Soldati e valorsi OdTO hanno difeso con le loro vite!! perchè credevano in loro e in Idior" "Le stesse persone che oggi vogliono affossare e indebolire Trinsic...peggio...." "....che hanno tradito la Fede di Trinsic!!" "Ignorando gli avvisi e l'abbandono della nostra Vicaria Valchiria," "Fregandosene dei richiami e delle richieste della nostra Cancelliera Skuld, la Persona che IO ho scelto per Rappresentarmi a Trinsic, in mia assenza" "ma sopratutto l'abbandondo di voi miei cari Cittadini, chiudendovi le porte in faccia per i sacerdozi..." "...Con il Potere conferitomi dai miei predecessori, Re di Trinsic, dichiarò che oggi stesso Trinsic agirà!" "Questo affronto non resterà impunito, Idior e la sua falsa luce ci hanno abbandonati, fortunatamente" Kira si voltò verso Skuld e avanzò prendendo parola "Miei Cari Cittadini, oggi ci scontriamo con una dura realtà" "Per anni abbiamo denigrato i Necromanti e il loro culto" "Ma oggi che apriamo finalmente gli occhi e togliamo la maschera di Falsa Misericordia e Buonismo di Idior e i suoi Sacerdoti" "Riusciamo a capire finalmente che noi non eravamo i Buoni che combattevano il Male" "Riusciamo finalmente a vedere che altro non sono che Uomini e Donne come noi, che si battono e lottano per la loro fede, i loro cari, i loro ideali.." Skuld fece un cenno a Kira, un sorriso smagliante fece intuire la soddisfazione nelle parole appena pronunciate, e così il Re concluse. "Signori, Cittadini di Trinsic, oggi dichiaro Trinsic Fedele ad Elhoim e il suo Culto, perchè meritevole della nostra fede e delle battaglie e che affronteremo in suo nome!!" Dei sussulti di stupore vennero dalla folla, un misto tra felicità e sconvolgimento generale albergava tra i cittadini di Trinsic. Ma in cuor loro tutti sapevano una cosa, finalmente i giorni di scontri con Skara e il culto erano finiti e con essi i giorni in cui i Sacerdoti di Trinsic venivano esclusi e abbandonati a se stessi. Trinsic non era una città da sfidare, il suo orgoglio e la sua fierezza erano stati toccati nel profondo, la Fede. Fu allora che Rocco vedendo il sovraeccitamento della folla urlò alzando in aria la sua Bardica "Cittadini di Trinsic siete pronti a riprendervi la vostra Fede?!! siete pronti a riprendervi con le vostre mani ciò che ci spetta?!!" Il Re incalzato dalle urla di battaglia dei suoi sudditi, d'innanzi agli incitamenti, urlò con altrettanta foga "Onore e Gloria a Trinsic! Soldati andiamo a Papua!!" Urla di gioia si unirono ai gridi di battaglia, le forze armate erano pronte a marciare fino al Tempio di Elhoim. Re Kira Von Hosterm, Skuld la Cancelliera, capeggiavano il drappello di soldati, l'andatura decisa e rapida era il segno che Trinsic aveva ritrovato il suo Orgoglio, una nuova Era stava per iniziare nella Storia del Regno.
Using no way as a way, having no limitation as limitation
The following user(s) said Thank You: kira, misaoaki, Belfagor
|
Please Log in to join the conversation.
Last edit: by JhonFitzGerald.
|
Moderators: Ygrituoi, OwlUOI, ShadowUOI
Time to create page: 0.200 seconds