E' difficile ricordare una violenza simile a quella compiuta da Lord British IV durante il suo impero a Britain.
Dopo i tumulti e le insurrezioni popolari verificatisi in ogni angolo dell'indimenticata Sosaria, l'imperatore cercò di rimediare agli errori commessi nell'attuare il suo progetto di egemonia assoluta ma la sua sete di potere non ha mai conosciuto limiti.
Suoi obiettivi principali furono i rappresentanti delle fedi: riteneva che i culti di Idior e Elhoim potessero ostacolarlo se non addirittura sopraffarlo nella sua autorità massima.
Accecato dalla sua stessa superbia ritenne le autorità politiche straniere di Britain e il clero dei rivali del suo trono.
Dopo aver destabilizzato maggiormente i suoi territori e le città di Sosaria, passò all'attacco dei culti: il Regno di Trinsic e la Fortezza di Midian.
I templi vennero purgati da ogni presenza dei culti di Idior e di Elhoim.
Furono impiegati tutti gli uomini imperiali ma Lord British IV sapeva bene che ciò non era sufficiente per compiere la sua opera distruttiva, soprattutto per raggiungere Midian nelle terre perdute.
In queste lande, denominate anche terre dimenticate, non vigeva alcuna norma e nessuna guardia imperiale si era mai permessa di varcare il confine delle terre emerse. Lì, l'ordine imperiale era completamente inefficace.
Dimoravano briganti e gruppi di assassini ma un nome tra questi giunse con terrore nelle sale dell'imperatore: l'Ordine di Summanus, un clan ben organizzato che stava per ottenere pieno controllo delle terre dimenticate e, presto, varcare il passaggio per le terre emerse.
Lord British IV decise quindi di continuare con il suo progetto tirannico ottenendo il sostegno del clan, previo lauta ricompensa.
Ovviamente la personalità dell'imperatore era ben conosciuta ovunque e i briganti avevano ottime ragioni nel diffidare.
A Trinsic non si verificò un vero e proprio attacco iniziale alle sue mura: lo scontro avvenne all'interno del Tempio di Idior ma da lì a poco i saccheggi si estero in tutti i confini del Regno.
Coloro che sono fuggiti hanno osservato una lunga carovana allontanarsi dalle mura ma un indomabile curioso decise di seguirli. Si chiamava Ergan ed era uno scriba. Aveva ottenuto il permesso di consultare la biblioteca di Idior per dei suoi studi sulla fede.
Grazie a dei libri che portava con sè, riportò in una sorta di diario di viaggio il percorso che lui e gli invasori avevano compiuto, fino a Midian, luogo in cui si Ergan esalò l'ultimo respiro.
Le sue testimonianze vennero raccolte in quei due libri: La disfatta di Idior e quella di Elhoim, poi raccolte dal mago.
Il gruppo si ricompose al castello di Britain, al cospetto di Lord British. Ora la tirannia di Lord British IV era compiuta, o quasi.
Compiaciuto della missione portata a termine dagli uomini imperiali e dal clan, bramò in realtà un agguato contro questi ultimi considerato come un possibile intralcio ai loschi piani.
La maggior parte del clan tra cui Nug, no dei due maghi, venne arrestata mentre un esiguo gruppo con a capo l'altro mago, Yeb, riuscì a dileguarsi.
Torture e soprusi vennero attuati contro i prigionieri, tutti abbandonarono la vita terrena tranne il mago.