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Racconti e avventure dedicati al mondo di Ultima Online Italia Reborn
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L'angelo del nuovo cammino 11 Mar 2015 18:17 #1
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Nella frenetica vita di questo mondo pochi cavalieri e una manciata di maghi potevano vantare più battaglie vittoriose, tutti gli altri erano ormai solo una scritta su una croce fatta di fortuna
Con bastoni e stoffe prese dai campi di battagli con un nome inciso, niente gloria e niente eroi ma solo lacrime e ricordi per i vivi... Questa era la vita che aspettava tutti i giovani di questo mondo corrotto, ed io, nella mia giovane età ero pieno di false speranze create da miti e legende narrate dai capo guerra ed ero felice di affrontarle, Ma la mia avventura non sarebbe stata uguale a tutte le altre. Era una mattina calma, troppo calma, alle porte della capitale nessun rumore, nessun viandante che arrivava e neanche un fischiettar di uccelli, qualcosa stava succedendo e io dovevo capire cosa. Indossai il mio busto e il mio elmo, impugnai il mio martello e iniziai a camminare verso il ponte, solo il rumore delle ferraglie rimbombavano avanti la banca, Un rumore che portava alla mente ricordi di guerra, di morte e di dolore, un rumore che poche volte avevo sentito e la vita o la fortuna mi avevano permesso di sentirlo ancora, La mente concentrata gli occhi attenti e nervi tesi, respiro affannato e battito degno della miglior cavalleria erano i sintomi che accompagnavano gli ultimi minuti prima della battaglia, Ed erano esattamente quelli che accompagnavano me verso l'uscita, pochi passi sul ponte, il respiro aumenta, tutto sembra scritto, ero già pronto ad affrontare qualunque cosa ci fosse, aumento del passo E tutto d'un tratto una mano, ferma e decisa, blocca la mia avanzata prendendomi la spalla, io mi volto deciso e pronto a difendermi... *sconosciuto*: Dove vai figliolo? Una voce mi ferma, io un po' sorpreso e un po’ confuso cerco di scrutare sotto il cappello di paglia per vedere gli occhi dello sconosciuto, lo guardo bene e noto una veste sacra... era un prete o qualche Fanatico di un dio, per me inesistente, che cercava forse una bevuta o un po’ di chiacchiere, cose che io non avrei mai fatto in compagnia di una persona incapace di combattere ma solo di predicare, Io: ah, un prete, ecco chi difendiamo noi con la nostra vita, gente ben vestita che predica storie su un dio fatto di invenzioni... si sposti padre devo controllare qui fuori, la situazione e strana E IO devo andare a controllare se qualche innocente sta rischiando la vita. Prendo la sua mano e cerco di toglierla dalla mia spalla, ma ricevo resistenza, il prete insiste nel fermarmi e io rischiavo di perdere l'ultimo briciolo di lucidità *sconosciuto*: Caro ragazzo, credo che in caso di guerra sarei io a difendere lei, mi chiamo Mikael e sono devoto a idior, ma non sono qui per farle prediche o tantomeno per bere, ma semplicemente Vorrei farle salva la vita, sta andando contro una morte certa... uscire lì fuori non sarebbe saggio, questo è un paese di gente furba, secondo lei perché non c’è nessuno qui? Carri, venditori o guardie? lì c’è una battaglia e sono tutti nascosti nelle loro case e un ragazzo armato in maniera modesta non può far altro che diventare un altro nome da piangere... Allentando la presa il prete alza lo sguardo verso di me e mi fissa, con una faccia rilassata e due occhi che ispiravano fiducia, erano proprio ciò che io odiavo! persone fatti di sguardi felici E senza problemi che vantavano armi lucenti e avventure mai vissute. Io: si tolga prete, già so che li c’è qualcosa che non va e se dovessi morire in battaglia sarei felice di essere morto per difendere il mio paese, smetta di parlare, Torni a farlo in quei templi sacri e lussuosi, al sicuro e con buon cibo assicurato, io intendo guadagnarmi la vita ma non rubarla parlando di un dio inesistente Prendo la mano del prete e la strattono, lui rassegnato si lascia spostare, mi giro e vado frettolosamente verso l'uscita... poco prima di uscire un ultimo grido Mikael: Giovane, mi dica solo il suo nome... in modo da scriverlo sulla sua lapide Un arrogante provocazione per farmi perdere altro tempo, ma io non avevo tempo da perdere così mi girai velocemente Io: Macbeth è il mio nome ma le assicuro prete che non lo scriverà lei ma qualche bardo lo canterà parlando delle mie eroiche imprese!!! Afferrai le redini del mio cavallo messo lì vicino il ponte e mi allontanai alla ricerca della battaglia. Cavalcai poche centinaia di metri, arrivai verso le quattro case subito dopo il ponte e iniziai a vedere pezzi di armatura, terreno battuto sangue ma nessun cadavere, segni di violenza Ma nessun segno di morte, poco più avanti un carro vuoto con due cavalli, si era trattato di un imboscata, ma a differenza di altre volte non si erano accontentati del bottino ma avevano anche rapito Chi era in quella carrozza, qualcuno era ancora vivo ma in grosso pericolo, iniziai a seguire le tracce, erano fresche e piene di speranza, forse sarei riuscito a salvare quelle persone innocenti. Dopo aver seguito le tracce per diverso tempo la strada mi porto verso una miniera... fuori c'erano 5 cavalli e del fumo usciva dall'ingresso seguito da un forte odore di carne, scesi dal cavallo E cercai in maniera furtiva, per quel che era possibile, di avvicinarmi per scrutare chi o cosa c'era dentro quella grotta. Pochi passi dall’ ingresso e dei rumori di ciotole e voci di gente dalle usanze barbare arrivavano per prime alle mie orecchie, mi accucciai dietro una roccia e sporgendo il capo vidi solo due dei 5 Banditi, la grotta poi curvava e il fuoco mi dava la possibilità di vedere altre ombre, si notava chiaramente una persona con i lunghi capelli legata per le braccia e forse priva di sensi e altre ombre Mi davano la sicurezza che altre persone erano lì, serviva un piano e anche alla svelta. Tornai verso il bosco e iniziai a scervellarmi, la mia tattica in battaglia era pessima ma prevaleva la mia forza fisica, ero abituato al combattimento ma non lo ero nel tatticismo... dovevo fare un tentativo O la mia vita sarebbe valsa meno di nulla, Impugnai l'arma e mi avvicinai con passo deciso vero la grotta, sciolgo i cavalli e li metto in fuga, questo attira l'attenzione dei due al inizio della grotta e li spinge verso fuori, Ho avuto il vantaggio che desideravo, Mi nascondo dietro la roccia che avevo usato in precedenza, attendo il passaggio dei due banditi e mi butto per atterrarli, il primo lo colpisco con il martello in pieno volto, poche speranze per lui Che già___0 stordito dalle bevande e senza elmo cade al suolo privo di vita, il secondo impugna la spada, dovevo prenderlo senza far troppo rumore, ma non riesco, il mio martello si schianta sulla sua spada, Un rumore fortissimo si crea al interno della caverna, gli altri banditi si allarmano e vengono frettolosamente verso di me, il mio tentativo stava fallendo dovevo raccogliere le ultime forze e uccidere Tutti, Con un urlo mi diedi la carica, alzai il mio martello e lo scagliai sul bandito prendendolo in pieno, lui inginocchiato sul terreno più morto che vivo inizia a dondolare, tiro un calcio in pieno petto Togliendolo dai giochi, il tempo di girarmi ed una freccia mi si conficca nel polpaccio destro, erano in tre armati di arco e spade, iniziai ad andargli in contro e dopo diversi colpi dati e subiti In maniera non letale iniziavo a perdere le forze, ero ormai senza speranza, i tre banditi stavano avendo la meglio. Una freccia mi prende una spalla, la mia arma cade, un altro bandito mi affonda la spada nello stomaco, era finita, le mie speranze erano ormai vane ed il terzo bandito era pronto a tirarmi l'ultimo colpo, Dopo aver chinato il capo in avanti ormai privo di speranze, chiudo gli occhi pensando a tutta la mia vita, in quei momenti tutto ti scorre avanti, ogni cosa è vista in maniera diversa, Ormai pronto ad andare dai miei genitori rilascio il mio ultimo respiro aspettando di sentire il gelo della lama trapassarmi il collo... *Fermi!! idior vi salverà! che la luce vi guidi! * Questa frase inizia a rimbombare per la caverna e una luce acceca tutti i presenti, una luce intensa, mi butto subito con il volto sul terreno e inizio a sentire parole mai sentite e rumori di armi e spade Poi il silenzio, una brivido gelido mi assale la spina dorsale, speravo che la persona entrata nella caverna avesse avuto la meglio. Due mani mi presero e mi abbracciarono, qualcuno era vivo, iniziando a togliermi la terra dagli occhi per vedere la faccia del mio salvatore iniziai a dimenarmi ma qualcosa mi impediva di muovere il mio Braccio, Solo la mano destra arrivava al mio viso e le gambe non davano segno alcuno di vita, ero vivo ma non so se lo sarei rimasto per molto ancora Mikael: tranquillo ragazzo, sono Mikael, ti ho seguito ma non sono riuscito ad arrivare in tempo, mi dispiace. Arriva dunque per te l'ora fatale in cui gli orpelli si dissipano dinnanzi agli occhi degli illusi, E viene rivelata la crudeltà dei loro errori e dei loro vizi - dimmi, figliolo, non provi pentimento adesso Per essere stato trascinato nell'abisso del peccato dalla umana debolezza e fragilità? Io: Sì, prete, mi pento amaramente. Mikael: Rallegrati allora per questi sentimenti di rimorso, Durante il breve tempo che ti rimane approfittatene per ottenere dal Cielo la completa assoluzione per i tuoi peccati, E fallo con cura, poiché essa ti sarà garantita dall'Altissimo solo attraverso la mediazione del santissimo sacramento del Pentimento. Io: Non capisco cosa stai dicendo, almeno quanto tu non capisci cosa stia dicendo io. Mikael: cosa?? Io: Ti ho detto che mi sono pentito. Ma tu non capisci di cosa Lascia che ti spieghi, io mi pento di non aver usato a pieno le mie capacità combattive, sono stato creato per combattere e non sono riuscito a fare ciò per cui sono nato Io fui creato dalla Natura, reso unico da gusti e tendenze e animato da fortissime passioni; fui messo su questa terra per il solo scopo di arrendermi ad esse e soddisfarle, Ho solo occasionalmente colto un fiore quando avrei potuto godere di interi raccolti di frutta matura, questi sono i giusti motivi per cui il rimorso mi assale, Rendimi l'onore di considerarmi incapace di averne di altri. Mikael: Ahimè! Fin dove ti hanno condotto i tuoi errori, quanto in fondo ti hanno portato i tuoi sofismi! Tu attribuisci tutto il potere non al Creatore ma alla creatura, E quelle infelici passioni che ti hanno traviato, ah! non capisci che sono solo il risultato della corrotta natura, a cui attribuisci l'onnipotenza? Io: mi sembra evidente che la tua dialettica è falsa quanto la tua logica. Ti prego di ragionare meglio di così, o di lasciarmi morire in pace. Cosa intendi per Creatore, e cosa intendi per natura corrotta? Una figura certamente eccezionale il tuo dio. Dimmi allora, perché questo tanto formidabile essere avrebbe creato una natura che definisci addirittura corrotta? Mikael: Che gloria ci sarebbe mai per l'umanità, se Dio non gli avesse garantito il libero arbitrio; e in virtù di questo, Nel merito ci sarebbe mai per l'uomo se sulla terra non ci fosse la possibilità di perseguire il bene e di evitare il male? Io: E perché mai, visto che poteva facilmente prevedere che l'uomo avrebbe tendenzialmente intrapreso la strada sbagliata, Non ha semplicemente imposto alla sua creatura di scegliere come lui, nella sua onnipotenza, avrebbe voluto? Mikael: La tua blasfemia ti rende cieco, credi in ciò che dico e avrai la prova che Idior esiste! Io: *coff* *coff* Mi spiace prete ma gli ultimi respiri nn li passero certo qui a credere in cio' che in vita ho odiato, mi lasci morire consapevole di aver fallito. Mikael: Io ti daro' una nuova vità e ti mostrero' la strada!!!! Il prete inizia a pregare invocando il suo dio mentre io li giacevo privo di felicita, stavo diventando un'altra lacrima su un viso, un ricordo fioco e presto scomparso... la mia vita Nn aveva avuto nessun significato, una luce in me nasceva... una voglia di riprovare a vivere di avere una speranza, la mano calda del prete sul mio petto mi faceva tranquillizzare Avevo come una sensazione di benessere, il mio momento era arrivato, una luce inizia ad avvicinarsi, era la luce di cui tutti parlavano al momento della morte? sempre più forte sempre più larga, Al centro un immagine che si avvicinava, iniziai a notare delle ali, una voce angelica mormorava qualcosa nelle mie orecchie, era una figura angelica che mi diceva qualcosa che io non capivo, Non so se erano allucinazioni premorte ma iniziavo ad avere la sensazione che avevo sbagliato tutto nella vita, creduto nelle cose sbagliate e aver combattuto in maniera errata, mi sentivo pentito, Mi sentivo finalmente leggero e qualcosa in me stava rinascendo quella figura mi fissava e sbatteva le ali, qualunque cosa fosse mi mise tanta sicurezza che mi addormentai. Apri gli occhi e vidi avanti a me una trave di legno, spostai lo sguardo e vidi una finestra, ero vivo, ma nessuno nella stanza, provai a muovermi ma avevo bende e dolori ovunque, feci due colpi di tosse E senti dei passi venire veloci verso di me... Si apre la porta ed entra lui, Mikael che pieno di gioia corre verso di me Mikael: figliolo!!! sei vivo, idior ti ha dato la vita! grazie grazie... Il padre mi strinse a se quasi in maniera violenta, vedevo in lui una felicita che non avevo mai provato, e pensare che lo avevo solo trattato male, In quel momento capi che la mia vita sarebbe dovuta essere diversa, avrei dovuto aiutare gli altri non con la spada e alimentando le guerre Ma con lo spirito e con l'anima, proprio come aveva fatto lui! Presi le mie fioche forze e presi la mano del padre Io: Padre! grazie a voi ho capito il vero significato della vita, sarò vostro debitore per tutta la vita, e servirò idior fino alla morte sposando la causa della fede! Mikael: Macbeth sono felice della vostra scelta, e vi guiderò per la strada della fede fino a quando potrò figlio mio, ora mangiate e riposate, quando riacquisterete le forze la nostra avventura inizierà Presi un sorso d'acqua e girai il capo verso la finestra e con il sole che mi scaldava il viso mi addormentai felice di come la mia vita mi avesse reso una persona migliore e felice Macbeth. |
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