All'ingresso mi incammino lungo la navata, una nenia di sottofondo mi accompagna verso il presbiterio; e' cominciato il vespro e i miei confratelli assorti nelle loro preghiere non notano la mia presenza.
Al lato del coro dietro una colonna del transetto meridionale scorgo un'ombra immobile, noto chiaramente che non e' un religioso, la sua presenza mi incuriosisce.
Con il capo avvolto nel mio cappuccio lentamente mi avvicino.
*Sussurro*
"figliolo anche tu in preghiera?
con un fil di voce risponde :
"sono qui per voi padre Friar"
*Sussurro*
"sono a tua disposizione ma al termine dei vespri"
La penombra e anche’gli con la cappa in testa non mi aiuta a distinguere il suo volto, ha una voce a me famigliare ma la memoria non mi aiuta, sarà il luogo, l'atmosfera, non saprei ma l'istinto mi dice di fidarmi.
Mi avvio verso la navata laterale in direzione dell'uscita il buio ci circonda, dietro di me il rumore dei suoi passi è la conferma che mi segue.
Mi fermo e mi giro, il buio e' tale che stento a vederlo.
*Sussurro*
"dimmi figliolo come posso esserti d'aiuto."
"no padre non sono io che ho bisogno di aiuto siete voi che ne avete bisogno, dovete tornare sui vostri passi, per ritrovare la pace avete bisogno di Skara e Skara ha bisogno di voi."
In Un'ondata di emozione sento scorrere il sangue al cervello, sento il cervello surriscaldarsi, l’emozione si trasforma in commozione e mi si velano gli occhi.
"chi sei come puoi conoscere i miei sentimenti... dimmi il tuo nome"
mi sforzo di mettere a fuoco la vista annebbiata dalle lacrime ma nulla, l'uomo non risponde e non sento piu la sua presenza ....