Quella sera, la clientela della Locanda del Pozzo era particolarmente tesa e silenziosa.
Zampogna, che aveva passato gran parte della serata a strimpellare senza convinzione al tavolo più vicino al fuoco, si stropicciò gli occhi e si passò energicamente le mani tra i capelli, come se volesse scrollarsi di dosso qualche pidocchio particolarmente tenace.
Tra una boccata di fumo ed un sorso di birra del Pozzo, si era messo a ricomporre i versi di una suonata delle Terre Perdute, cantata dai dispersi nomadi del Labirinto di Sabbia, un monito sulla sottile linea di fumo che traccia il confine tra gli eterni opposti...
Tirò un calcio sugli stinchi del cugino Estiqaatsi, addormentato sulla panca dietro il tavolo, la cui presenza era deducibile solo dal sonoro russare.
Prima di prendere la sua arpa, passò malamente un tamburello al cugino e con un gesto gli fece capire di accompagnarlo lentamente.
Senza fiatare, Estiqaatsi iniziò a cadenzare il lento ritmo, che venne accompagnato da un giro di poche note, distanti, inquiete.
Zampogna scandì con voce grave, a metà tra il canto ed il racconto, le parole che seguono:
Così, passi la tua esistenza
Cacciando l'Oscurità
col tuo Fuoco purificatore.
E pare che vincerai;
Sacra estasi,
quando le Fiamme divampano!
Il tuo corpo si logora,
I tuoi occhi
stanno perdendo la vista.
Per colpa del fumo
che soffoca,
mentre illumini la Notte!
Come una Fiamma!
La tua Anima ardente, è un astro crescente!
La Fiamma!
Non c'è ritorno dalla tua Via, per niente...
Così, continui soltanto
a bruciare torce
portando la luce
Attraverso il fumo
che soffoca,
Tu illumini la Notte!
Come una Fiamma!
La tua mente, volontà: la tua rivoluzione!
La Fiamma!
Venne sempre combattuta, con risoluzione...
Presto le masse si muovono
E' qualcosa
riguardo a questo calore
Come la volontà forza
il mutamento
Con il male tra le strade.
Come una Fiamma!
Come una Fiamma...
L'Orco smise di cantare, abbassando gradualmente la voce, quasi come per assicurarsi che gli astanti meditassero un momento sulle sue parole.
Dopo qualche minuto di sola musica, concluse:
Così, hai passato la tua esistenza
Nelle ombre
del tuo Fuoco purificatore.
E pare che tu abbia vinto;
Sacra estasi,
quando le Fiamme divampano!
Il tuo corpo è logoro,
I tuoi occhi
hanno perso la vista.
Per colpa del fumo
che soffoca,
ma tu illumini la Notte!
Come una Fiamma!
La Fiamma...
La Fiamma...