L’INCONTRO
Anno 250 GD … Il sole comincia a gettare i primi raggi di luce oltre le scure fronde degli alberi.
Dopo una lunga notte di incessante pioggia il lato della collina ancora avvolto dalle umide e fredde tenebre era impregnato di una calma innaturale.
Per tutta la notte non chiusi occhio, le ore passavano lente.
Solo, tra le mura fredde della torre ascoltavo la pioggia, mi parlava di te, delle tue lacrime e della tua sofferta attesa. Non riuscivo a concentrarmi nella lettura, richiusi il libro e a passo lento camminavo tra gli scaffali della biblioteca con la tristezza nel cuore pensando a te e a quel misterioso incontro di qualche anno fa.
Impaziente raggiunsi la soglia della torre e rimasi li a guardare la pioggia fin al giungere dell'alba.
Vedo dall'oscurità della collina materializzarsi la tua figura, alta, una figura slanciata con portamento fiero di chi sfida il mondo con coraggio.
Ti fermi a pochi passi dinnanzi a me, spingi il cappuccio sulle spalle e il tuo volto si svela.
"Padre Alucard mi ha detto che ti avrei trovato qui"
Un lungo silenzio ... all'improvviso dalle foreste un alito di vento sussurra il tuo nome "Discordia"