Fratello Cadfael:
......Mi domando cosa debba aspettare.
Ora che conosco cosa sostiene questa città mi sento a disagio, ma di cosa? Friar mi ha dato una missione e Idior è al mio fianco, questo basta, lui mi protegge.
Assorto nei miei pensieri non mi accorgo che patty e' tornata finche non si presenta nella sala privata della taverna con una giovane donna, "Padre le presento Amelia lei vi condurrà da una persona speciale" ... il mio volto deve aver rivelato lo stupore, "ma .... Patty..." lentamente rispose "non fate domande, presto avrete delle risposte"
Il suo tono era calmo, un filo di voce gli usciva dalle labbra, "quando tornerete da Padre Friar ditegli che nonostante mi sia allontanata da Idior lui e' dentro il mio cuore" una lacrima gli riga la guanca, si gira mostrandomi le spalle e con tono risoluto ..."Fratello vada..... non c'e' tempo da perdere"
La giovane donna di nome Amelia mi guarda incuriosita ma ansiosa di portare a termine il favore che gli ha chiesto Patty.
Ci incamminiamo verso i cancelli sud della citta.
Usciti della citta seguiamo un sentiero largo sui cui lati alberi folti segnano i margini di boschi fitti, qualche casa sporadica fa capire che al di fuori delle mura della città e' difficile incontrare gente e a quali pericoli si possa andare incontro, ma Amelia non ne sembra impressionata cammina sicura davanti a me ... finche non raggiungiamo un portale magico che ci trasporta in un'altro territorio.
Sempre piu titubante gli chiedo
"ma dove siamo?"
"siamo nella contea di Trinsic, non abbia paura" ... mi sentii ferito nell'orgoglio, pensai *sono un povero manaco, che posso io contro le forze del male? in questi giorni ne ho sentite troppe*
Giungemmo in uno spiazzo circondato da alberi altissimi, alberi mai visti, un fiume scorreva a fianco a due case di legno, semplici ma perfettamente curate.
Amelia si ferma davanti alla porta di una di queste e bussa energicamente.
La porta si apre e mi appare una giovane fanciulla con il viso angelico di una purezza mai vista... non so come spiegarlo ma la calma e la sicurezza mi pervase, è come se quella fanciulla la conoscessi da sempre.
Amelia mi pesenta
"Madre.... Patty mi ha chiesto di condurre qui da voi fratello Cadfael viene per nome di Padre Friar Tuck e vuole farvi delle domande".... Leyla si presenta e mi invita ad entrare.
Un'ampia sala mi accoglie con poltrone intorno ad un'ampio tappeto e mi invita ad accomodarmi.
Amelia chiede di congedarsi perche deve aiutare dei poveri procurandogli del cibo e una peccatrice ha bisogno ..... Leyla la guarda sorridendo
"vai sorella non farli aspettare" poi volge lo sguardo verso di me e sempre sorridendo
"come faremmo senza di lei" si fece seria e mi disse "cosa posso offrirle"
"nulla grazie, non credo di fermarmi molto, ma potrebbe dirmi chi e' lei? sono in casa sua e non mi sento estraneo... non capisco cosa mi sta succedendo, ma credo sia piu giusto che le spieghi prima io cosa faccio qui in queste terre" ...."La mia vita non conta nulla ma quella di Padre Friar si..... se sono qui e' perche lui mi ha mandato e devo compiere il compito affidatomi"
Gli spiego la vicenda e la mia venuta in queste terre.
Leyla mi guarda per niente stupita e mi dice che mi stava aspettando, il mio viaggio era gia scritto.
Mi sento turbinare la mente non capisco.... Leyla comincia il suo racconto >IL SOGNO<
Sono esterefatto di questa scoperta continuo a ripetere "impossibile, Padre Friar me lo avrebbe detto.... impossibile.... impossibile" mi alzo di scatto e di corsa esco dalla casa.
Leyla stupita mi vede uscire di corsa sconvolto sparire nel buio della notte.
Tutta la notte vago come in trance.... la morte mi avvicina, ombre mi osservano, ministro di quel solo Dio in cui credo ora non lo e' piu. Piango... urlo nella notte "perchè... perchè... perchè"
Lentamente molto lentamente la calma mi avvolge una luce aurea mi appare davanti e una mano gentile e delicata mi avvolge, una voce dentro di me... " il destino è gia segnato, quel Padre che tu credi ti abbia tradito ti aspetta con ansia perche tu gli porta cio che hai scoperto"
Un sonno profondo mi prende .... è giunta l'ora di tornare da Padre Friar..................
Mi accingo a ripartire, torno da dove sono venuto in quelle terre lontane d’Ilshenar in quel monastero isolato nella contea di Humility dove mi aspetta Padre Friar Tuck.
Raggiunto il porto di Trinsic, mi imbarco.
La mente confusa e tante domande mi passano per la testa, Padre Friar avra le risposte.... io non sapevo allora cosa cercasse, e a dire il vero non lo so ancor oggi, una cosa e' certa, il compito si è presentato più gravoso di quel che mi aspettavo, certamente non ne sarà contento.
Per giorni ho viaggiato in queste terre di Sosaria, terre dove il male ha il sopravvento, si respira aria di disperazione e desolazione.
Lungo il mio cammino ho avuto modo di incontrare tanta gente e la maggior parte di costoro sembra invasa dal male.... scontrosi, litigiosi e poco inclini all'ospitalità.
Dove sono i sacerdoti di Paladine? Il loro culto è ormai sconosciuto ma cio che più mi ferisce è che ben pochi conoscono e sperano ancora nell'aiuto di Idior, dove sono i suoi monaci? Il culto del bene sta ormai scomparendo o vive nascosto nel fondo del cuore di pochi uomini e donne?
Il male ha il sopravvento su donne e uomini in passato devoti a Idior, costoro vagano rassegnati senza più speranze, senza più guide spirituali.
Ho raggiunto molte città, molte delle quali abbandonate, tra queste una molto cara a padre Friar.... Skara Brae..... la città che lo ospitò e gli diede rifugio negli anni bui dello scisma.
Mi è stato descritto lo stato in cui si trova il monastero dell'Ordine dei Monaci di Sosaria della sua profanazione e distruzione.... e' stato un duro colpo.
Mi sembra di sentire le grida di dolore e disperazione echeggiare da laggiù, come potrò dare questa notizia a padre Friar?
Finalmente incontro un Sacerdote, si chiama "Don Camillo", un sacerdote allo sbando è ubriaco e alla domanda “in quale tempio operi la tua missione?” mi parla della Dea Nephil, mi dice che è la Dea di tutti ..... altro non sa, mi dice che vede doppio......in effetti emanava un'insano odore di sidro.
Gli chiedo chi fosse il suo superiore o guida spirituale .....con sguardo vago mi risponde "Sinceramente non ho le idee chiare pare ci sia un cambio di capi, era Fra Tac ora pare sia tornato Don Lurio ma non li vedo mai..... scusa ma vado a dormire che so ubriaco" ...esterefatto resto senza parole..........
La corruzione e il vizio s’insinua anche in colui che dovrebbe predicare l'umiltà, l'onestà, l'amore verso il prossimo, il bene contro il male, la perfezione di Idior.
Scopro che in queste terre vive e prospera una setta di adoratori di un dio malvagio, una camarilla di necromanti e vampiri, predicatori subdoli, esseri oscuri votati al male, predicano e professano la malvagità, l'egoismo, la perversione con l'unico scopo di trascinare i propri adepti negli abissi più profondi.
Predicando si rivolgono agli umili con parole incomprensibili, controllano le loro menti per poter controllare le loro anime con la promessa di una facile e veloce redenzione dei loro peccati.
Ben felice di lasciare queste terre, mi volto indietro, vedo le coste di Sosaria sempre piu lontane fino a scomparire all'orizzonte.