Osservavo dalla mia stanza quei fiumi incandescenti sgorgare dalle fauci dei vulcani perenni delle Terre Dimenticate, ho perso la memoria degli anni in cui dimoro qui eppure non avevo mai provato così tanto freddo.
Ogni giorno quell'incontro diventa sempre più reale e intenso: un deserto e davanti a me delle alte e scura mura mi separano da un'apparente fortezza.
Una dama dal capo coperto varca le sue grate e ad ogni suo passo compaiono dei corpi inerti dalla sabbia.
Improvvisamente interrompe il suo cammino, mi mostra il suo volto pallido ammiccando un sorriso, mi tende la mano..
Nocte