CAPITOLO III
La via che concude alla luce passa da Yew!
La fioca luce lunare attraversava le foglie degli alberi, fino a risplendere sulla leggera armatura di Mytheril che camminava lentamente nel fitto del bosco, accanto compagno d’armi, Delor.
<<Ma in che guaio ci siamo cacciati sta volta?>> chiese Delor sospirando
Oberon lo guardò con aria di compassione <<Tu non puoi capire Delor. È come se una forza mi spingesse a farlo. È la forza del bene mio caro amico>>
Delor scoppiò in una cinica risata e scosse il capo sorridendo <<Quei maledetti chierici ti stanno risucchiando quel tanto di cervello che ti è rimasto, caro amico>>.
Il mago sospirò allo sguardo del guerriero, e capì subito cosa avesse in mente <<Non lo farai vero?>> chiese, conoscendo già la risposta.
Oberon si fermò e lo guardò negli occhi <<Devo farlo. Devo recarmi a Yew e presentarmi all’abate >> piantò la sua mazza nel terreno e disse solennemente <<Diventerò sacerdote e lotterò contro il male>>
Delor la guardò e fece un profondo respiro <<Devi capire, che non è un gioco dare la propria vita per combattere un’entità che non conosci neanche, e che potrebbe eliminarti al solo schiocco delle dita. E soprattutto, non è saggio dare la propria forza al servizio di un’altra entità che potrebbe fare lo stesso. Non ha senso… morirai in battaglia, e tutti quegli ipocriti che servivi piangeranno la tua morte, dicendo semplicemente che eri stata valorosa.>>
Il guerriero riprese la mazza in mano <<Perché mi dici questo Delor? Perché non vuoi capire? Perché… il>> si interruppe vedendo il mago che scuoteva il capo, quindi sospirò e riprese a camminare, stringendo bene il pomo dell’arma nelle mani sudate.
<<Oberon…>> mormorò Delor con un nodo alla gola <<Promettimi che non ti farai uccidere per niente>>
Oberon non lo sentì, o forse fece finta di non sentire, e proseguì seguita dal fratello che, pronunciando alcune arcane parole “In –Lor”, illuminò il sentiero davanti a loro.
Era passata ormai una settimana e, nonostante gli sforzi di Delor nel convincerlo a non farlo, Oberon aveva quasi condotto l’amico a poche ore dalle foreste di Yew.
Era quasi un’ora che camminavano sul sentiero nel bosco, e non avevano incontrato ancora nulla che meritasse troppa preoccupazione, esclusi i quattro Banditi da strapazzo e alcuni animali poco ospitali. Delor cominciava a rilassarsi quando vide una luce provenire dalla corteccia di un albero.
Guarda!>> esclamò indicando l’albero a Oberon, che corse a vedere.