Alexis nasce nelle vicinanze di Skara Brae da una famiglia di nobili. Iniziò fin da piccolo a capire qual'era la sua vita, affidato agli studi del Sacerdote del culto di Idior , apprese con molta passione quanto insegnato. Passarono degli anni e quando fu ritenuto pronto dal padre , gli ordinò di andare nella capitale e di far valere il suo nome. Fu così che arrivato nella città prese subito posizione , iniziando a celebrare matrimoni e benedire per aiutare la popolazione ma soprattutto per contraccambiare il suo Dio Idior il signore della Luce per assisterlo durante la sua crescita e per gli anni in futuro. Da giovane impegnava del tempo nella biblioteca, per apprendere la storia di essa , e quanti avvenimenti malvagi furono accaduti nel tempo, e su questo si concentrò particolarmente, Alexis aveva gia avuto dei brevi incontri con entità del lato opposto ma i ricordi erano vani nella sua mente, e capì che la sua vita poteva servire per la protezione del popolo. Mentre il tempo scorreva nella città arrivavano voci dai più valorosi combattenti che aumentavano i numerosi attacchi da parte degli esseri malvagi. Alexis apprese i suoi valori e capì quanto era importante dare la vità in sacrificio per far regnare la pace sulle terre di loro umani. Fece parte a lunghe ed estenuanti battaglie dove persero la vita in molti , ma ciò non lo scoraggiava , anzi cresceva sempre di più in lui il desiderio di riuscire a mettere la parola fine a tutto ciò ; una ragione di vita, la giustizia doveva essere sovrana. In breve tempo diventò un Sacerdote della confraternita di Skara Brae. Ma non fu il solo, durante un rientro nella città ricevette la convocazione da parte dal Re che fu al tempo, e con immensa gioia capì che non era un'occasione qualunque, ma ricevè il premio più grande, per tutte le sue azioni, per tutto il sacrificio e il suo valore, il Re iniziò la solenne cerimonia per il conferimento a Chiederico, gli chiese di proseguire così il suo cammino affinchè niente andrà mai dimenticato nel tempo. Grifis passò i giorni seguenti nel grande Tempio appena fuori le mura della città di Britain, per pregare il suo Dio e ringraziarlo per l'onore del compito che gli fu affidato. Di scontri durante il passar degl'anni ce ne furono sempre molti , quasi ogni battaglia lasciava su di lui qualche segno sulla sua pelle ma l'unico che segnò profondamente la sua vita , avvenne durante il rientro dopo tempo al suo castello di famiglia ma si trovò dinanzi una creatura malvagia che teneva sotto scacco i suoi cari , non ci pensò due volte ed attaccò la creatura, ma più sferrava colpi e più capiva che era impressionantemente forte , di gran lunga superiore a tutte quelle che aveva avuto a che fare fino a quel giorno. La bestia gli disse che era li che aspettava lui , per dargli una punizione per tutti gl'atti compiuti, e che avrebbe ucciso la sua famiglia per vendetta. Alexis di conseguenza attaccò nuovamente la creatura con molta più rabbia, non poteva permettergli di compiere tale gesto, ma la bestia gli sferrò un colpo secco sul suo braccio destro, dove teneva impugnata la sua fedele mazza , Alexis caddè a terra e copiosamente il sangue iniziò a uscire dalla sua armatura , tentò di sfilare i suoi guanti ma si accorse che ormai la mano era stata dilaniata , non la sentiva quasi più , e le forze iniziavano a cedere. Iniziò a pregare Idior per dargli la forza di reagire e di sopportare quel dolore , ma fino a quel momento sembrava tutto vano.Mentre era a terra e sofferente ormai praticamente spacciato , sentì la creatura che esclamava a gran voce che le sue preghiere erano inutili che il suo Dio l'aveva abbandonato al suo destino, e fu così che puntò la sua famiglia pronto a mettere in atto ciò che gli aveva promesso sin dal principio. Alexis con le ultime forze gli urlò di fare un patto non poteva certo permettere che la sua famigilia veniva uccisa per colpa sua , la implorò di prendere lui come suo schiavo e di farne ciò che voleva e di lasciar stare i suoi cari. Lei accettò e andò verso il suo corpo ormai a terra e iniziò a trascinarlo via, all'improvviso un fascio di luce bianca si illuminò proprio sopra di Alexis tenendolo saldo a terra, il dolore come d'incanto svanì; quel gesto di Sacrificio fù premiato da Idior, e senza esitare afferò la sua mazza con una forza tale da ucciderla con un colpo soltalto. Realizzò soltanto dopo cosa avvenne, si tolse i guanti dell'armatura e vide che parte della sua mano ormai non c'era più , quello che aveva fatto e ciò che poteva ancora fare era solo per volontà di Idior . Passò del tempo la ferità si cicatrizzò, ma non sapeva bene ancora se poteva tornare a combattere , mise un guanto nero di pelle per coprire la mano e indosso la sua armatura , uscì dal suo castello e si recò in luoghi infestati da esseri malvagi e li sì accorse che in quelle occasioni il dolore non c'era la ferita non esisteva, poteva maneggiare la sua spada e affrontare le sue battaglie come se nulla fosse mai accaduto. Non smise mai di ringraziare il suo Dio per il dono datogli , e promise che finchè la sua vità su questa terra non cesserà , per sua mano il bene trionferà sempre sul male.
In Fede,
Alexis – Chierico di Idior.
Fine.