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Sezione dedicata ai nuovi Background (FULL GDR)
TOPIC:
PICCOLA GUIDA AL GDR 15 Dec 2017 13:53 #1
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Spero che questa guida possa esservi utile, premetto non l'ho scritta io ma spiega molto bene un buon gdr
Buondì. Evito i maneggi e scrivo autonomamente; organizzare questo documento con più persone mi avrebbe preso troppo tempo e ne avrebbe snaturato lo scopo. Faccio solo un preambolo, giusto per sottolineare che non parlo a vanvera e che non ho secondi fini. Gioco di ruolo da quando avevo tredici anni, sono approdato quasi subito dal cartaceo al pbc e ho perfezionato questa mia passione negli anni con un sacco di pratica e un bel po´ di varietà. Non pretendo di avere l´autorità di insegnare qualcosa a qualcuno, nè di ottenere vantaggi di qualsiasi tipo. Va da sè che quanto sto per scrivere è di libera fruizione e libera interpretazione. Potete anche dimenticarvi che l´ho scritto io. Lo faccio perchè ci tengo che questo nemmeno troppo piccolo mondo si tenga in piedi e si regga sulle sue gambe, dando a chi vi si approccia la possibilità di farlo come si deve. Sento questa necessità perchè il bilancio complessivo di qualità che ho riscontrato in tutto questo tempo è molto altalenante, e non sempre ho trovato, cercando, quello che secondo i miei standard è il concetto giusto di ruolo. Molti di voi già sapranno queste cose, per molti altri suoneranno nuove, ma in ogni caso repetita iuvant, e non c´è l´obbligo di essere d´accordo. Quindi sentitevi liberi di contribuire o obiettare. Grazie. 1 - il personaggio e il giocatore. Partiamo da quella che per me è la regola fondamentale: voi non siete il vostro personaggio. Ruolare è come recitare a teatro, con la differenza che siete voi a scegliere la maschera da indossare. Non c´è nessuna relazione tra l´attore e chi interpreta; l´impersonare qualcuno è una scelta che esula da quanto siamo d´accordo con quello che lui pensa, quello che lui fa e il modo in cui si comporta. Il principio base della finzione ruolistica è sapersi mettere nei panni di qualcun altro e comprendere - non necessariamente condividere - le sue motivazioni, costruendo una psicologia e un modo di fare derivato da esse. Nei mondi in cui si muovono i personaggi non c´è la nostra cultura, e non ci sono limiti morali o legali nel far fare qualcosa a un pg. Nessuno vi denuncerà o vi farà una partaccia perchè il vostro pg è un nazista. Se vi stimola interpretare la parte di un nazista, allora fatelo. Nessuno vi darà dei depravati perchè il vostro pg è d´accordo con la pena di morte. Voi non c´entrate niente: non fate altro che dargli vita. 2 - le difficoltà. Fare quanto descritto sopra non è così scontato. Chi si è approcciato da poco al gdr non vedrà necessariamente come spontanee queste associazioni di idee, e sarà consciamente o inconsciamente portato a scegliere una tipologia fissa di personaggio con cui si sente più a suo agio. Uno dei migliori giocatori che io conosca non ha mai giocato un personaggio malvagio. Se gli chiedo perchè, mi risponde che non ce la fa, ci prova ma per lui è impossibile mettersi nei panni di un "cattivo." Non c´è niente di male. Il dissociarsi completo non è da tutti, è un meccanismo che può sorgere o non sorgere, e non rende nessuno migliore o superiore. Il punto è tenere presente un principio fondamentale: quello che interpretiamo deve stimolarci e stimolare. Gdr è prima di tutto gioco, e il gioco deve essere un´esperienza positiva. Nessuno vi darà un premio pulitzer solo perchè vi siete "sforzati" ad interpretare qualcuno che non vi va a genio o a fare una giocata che vi scoccia a morte. Se per ruolare iniziate a sentire lo sforzo, il peso o il fastidio, allora qualcosa non va. Non in voi, sia chiaro; non va nel tipo di personaggio che avete scelto, o nelle persone che vi circondano, o nell´ambiente in cui state giocando. Il gdr non deve costare sforzo. Creare un background, compilare una scheda, costruire una quest, sono tutte cose che devono venirvi spontanee. Se non è così, e lo fate per educazione o per senso del dovere, avete sbagliato pg, gioco o periodo. Non abbiate paura di prendervi una pausa o di allontanarvi, se vi accorgete di questo. Sento spesso dire, nei play by chat, cose come "mi sono spaccato la schiena a sviluppare questo personaggio" o "ho passato anni di impegno per progredire in questa corporazione." Non è un punto di vista sano. L´uso di un personaggio deve progredire su un binario che non vi pesa, che non vi stanca e che non fa altro che piacervi. Può essere difficile trovarne uno adeguato, ma se non è così, ehi, che giochiamo a fare? 3 - il background. Non importa se il BG sia pubblico o privato, se amiate mettere nero su bianco le esperienze e le caratteristiche del vostro personaggio o preferiate giocare a carte coperte. L´importante è che abbiate ben chiaro nel vostro cervello quando, come, dove e perchè. Quando vuol dire quanti anni ha il personaggio, a quanti anni gli sono successe determinate cose, quanto è plausibile che su di lui si ripercuotano le conseguenze di quello che gli è successo dopo un tempo stabilito. Come è anche più importante: che carattere ha il personaggio? Che carattere ha avuto in passato? Qualcosa lo ha trasformato? L´originalità è premiata, di solito, ma non abbiate paura di ispirarvi a persone che avete conosciuto, protagonisti e antagonisti di cinema e letteratura, o a un´idea balorda che vi è venuta nel sonno. Il carattere è un punto centrale, poichè vi spinge, ogniqualvolta il vostro pg ha da prendere una decisione o ha da dare una risposta, a interpretarlo in una certa maniera. Un carattere superficiale spesso non basta a comprendere tutte le possibilità: spaziate con l´immaginazione anche sulle cose che vi sembrano insignificanti; magari ha qualche tic, qualche pregiudizio, qualche brutta abitudine, un difetto, due difetti, un mare di difetti. Detto così può sembrare che io vi stia spingendo a giocarvi dei disturbati, ma pensandoci non è così. Le persone hanno un mondo complesso al loro interno, anche quelle più tranquille e apparentemente tutte d´un pezzo. Nessuno è perfetto - cercate di riflettere su questo quando giocate un personaggio. Dove ha vissuto? C´è una grande differenza tra un personaggio allevato come figlio di papà da un milionario e uno cresciuto orfano in una discarica. Così come fa differenza interpretare un pg cresciuto in una città libera, educato in maniera adeguata e dalla mentalità aperta, e qualcuno che è stato rinchiuso in un salotto/prigione/tribù indigena/astronave/orda tartara per tutta la vita. Perchè agisce in un certo modo? I personaggi consapevoli al cento per cento di quello che fanno sono pochissimi; spesso un pg agisce credendo di essere nel giusto, o cercando di autoconvincersi o di convincere gli altri che il suo è il modo di fare più adatto. Altrettanto spesso non è veramente così. Se parliamo di malvagi, pochissimo malvagi sono "un malvagio che non perde tempo a chiedersi quello che poteva essere e quello che non poteva essere. io vivo qui e dal vicino, la mia erba è sempre verde." La maggior parte hanno subìto, sono inconsapevoli, irrazionali, capricciosi, viziati, o credono che il fine giustifichi i mezzi. Molti di quelli che vedono un personaggio malvagio credono che essere cattivi sia facile. Sbagliato, essere cattivi prevede assumersi la responsabilità di fare del male alle persone, fare scelte impopolari e perseverare nelle proprie azioni. Ci vuole una motivazione non indifferente. E, ancora, non dovete condividerla. Basta che la sappiate. 4 - trama, ruolo e protagonismo. Questo è l´argomento più delicato. Una volta creato e ideato un personaggio, è bene guardare il tutto con oggettività e chiedersi che ruolo quel personaggio debba avere all´interno di una ipotetica storia. Anche se non c´è ancora una storia. L´impulso più scontato è rendere il nostro pg il protagonista. Molto raramente questa scelta è giusta. Il gdr non è un simulatore di vita, ma una finzione, e come tale segue frequentemente una trama, o più di una consecutiva. In ogni trama c´è sempre un protagonista, o due, e molti altri personaggi non meno importanti, i cui ruoli sono pressocchè infiniti. Non tutti i personaggi sono adatti a sobbarcarsi il ruolo di protagonisti, ed è bene lasciare questo posto non necessariamente a chi è più bravo, ma a chi ha il pg che calza meglio nella parte. Pensiamo al Signore degli Anelli. Il protagonista è Frodo. Gandalf non è un protagonista. Si tratta di un personaggio che, per quanto sia indiscutibilmente dettagliato e "forte", non è il punto focale della narrazione. Gandalf ha un ruolo specifico: il saggio, la guida, il sapiente. Quello che indirizza verso le decisioni giuste e contribuisce all´azione. E quando Gandalf deve cadere in un crepaccio, lo scrittore non si fa scrupoli a farlo cadere in un crepaccio. La trama a volte prevede anche questo, e in quanto giocatori è bene tenerlo presente con franchezza, senza fare i capricci. Immaginate che casino sarebbe stato LOTR se tutti i personaggi avessero voluto essere protagonisti. Ore e ore di discussioni interminabili, Gimli e Legolas in prima fila a pronunciare frasi di alto spessore per il solo scopo di essere i prescelti, i capi, i migliori. Ma ce lo vedete Gimli a gettare l´anello nella lava? Questo intendo con "ognuno ha un suo ruolo nella trama." Se il personaggio che avete creato è uno scagnozzo, giocatevi lo scagnozzo. Sarà ugualmente divertente. Non dev´essere per forza lo scagnozzo speciale che viene morso da un ragno radioattivo. Senza giocatori responsabili che interpritano gli "altri", nessuna trama avrebbe senso, e nessun protagonista otterrebbe la sua meritata visibilità. Esempi di ruoli "secondari"? Un milione: il guerriero taciturno, la spia, il ciambellano di corte, il consigliere del re, il maestro che ha allenato il protagonista ( state pensando a Karate Kid, bravi ), il traditore, l´amico inseparabile, il traditore redento, il mercenario dalla scorza dura che poi si affeziona ( Han Solo! Un personaggione, ma non possiamo certo chiamarlo protagonista ), il boss senza scrupoli che assolda un sicario senza scrupoli per uccidere i protagonisti, la Zia May, la moglie di Mel Gibson ( una qualsiasi, di quelle che crepano ) eccetera eccetera. Nessuno vi prenderà in giro perchè avete scelto un altro ruolo. Anzi. 5 - la morte. In conseguenza del punto quattro, è inevitabile dire anche questo: se è arrivato il momento per il vostro personaggio di morire, allora che muoia. Stiamo parlando di una trama ( non necessariamente una trama inventata dai GM; la trama la si può costruire in testa, con le persone con cui si gioca. Non dev´essere per forza lunga, può anche durare due giorni. Ma ogni gdr è fatto di trame, consapevolmente o inconsapevolmente ), per cui non intendo "accettate acriticamente la morte solo per far vedere che siete sportivi." La sportività non esiste nel gioco di ruolo. Non è uno sport. Se l´erede al trono che torna con un esercito per strappare la sua città dalle grinfie dell´usurpatore muore investito da un carro, non c´è niente di interessante. La trama collassa, e tutto diventa una farsa. La morte, per il vostro personaggio, deve essere adeguata alla tipologia di personaggio e al ruolo che avete scelto. E lo stesso vale quando "uccidete." Se state andando a tutta velocità sul vostro carro, di primo mattino, e incrociate l´esercito del principe ritornato, evitate di investirlo. Trovate uno spunto che addensi la trama, non uno che la affossi. - conclusione. L´ultima conclusione, "trovate uno spunto che addensi la trama, non uno che la affossi", può definirsi il punto focale di tutto il discorso. Un gdr si fa in gruppo; nel caso di un cartaceo si parla di quattro - cinque persone, nel caso di un play by chat ne avremo dieci, venti o cinquanta. La questione non cambia: se c´è un gruppo, il gruppo deve divertirsi. E un gruppo si diverte solo se ogni singolo giocatore si diverte per conto suo. Il che vuol dire una cosa sola: una mano per te, una per il gruppo. Se stai per fare una cosa clamorosa ( investire il principe con un carro ) ma che non piacerà a nessuno e non stimolerà nessuno, non farla. Se il discorso epico che il tuo pg sta per fare è inadeguato, o si trova in un ambiente sbagliato ( in un bagno pubblico, in mezzo a chi non lo capirebbe, o accanto a qualcuno che ne ha fatto uno decisamente più epico ) non farglielo fare. Niente paura, nessuno vi dirà che non siete bravi a giocare perchè il vostro pg non parla. Guardate al di là delle prime impressioni, e gli altri lo faranno con voi. Detto ciò. Non abbiate paura di essere obiettivi, perfezionisti o pignoli, come ho fatto io adesso. Il peggio che può capitarvi è che qualcuno non vi ascolti. Bene che vada, avrete fatto lo stesso quello che dovevate. Buona fortuna.
Padre Angelus
+Ordine Sacro dei Monaci+ Absit Iniuria Verbo ex tenebris ad lucem Icq: 666103835
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