Le Guerre Imperiali

Scritto da Mike Dawson on . Postato in Storia di UoItalia

 

La forza delle legioni di Britain fu usata in svariate occasioni per mantenere il dominio con le buone o con le cattive.
Le città più distanti dalla capitale Britain furono quelle maggiormente costrette a difendersi dalle incursioni volte a sedare rivolte e movimenti secessionisti.

La prima guerra intestina vera e propria che dovette affrontare il neonato Impero fu la rivolta degli elfi di Yew
Per mantenere l'ingente esercito e non far collassare le finanze difatti l'imperatore richieste decime e svariate tonnellate di materiale primario per rifornire le legioni.
Il legno di Yew era unico in tutto il continente per la sua flessibilità e resistenza agli urti, impareggiabile nella costruzione di archi e frecce capaci di garantire la superiorità all'esercito che li possedesse.
Inutile dire che per gli elfi la deforestazione di molti dei loro alberi sacri fu motivo di grande scontento.
Formarono pertanto dei gruppi di vendicatori che, silenziosi e letali, uccidevano i lavoratori imperiali al fine di bloccare la produzione di legname e salvaguardare le loro foreste.

L'Imperatore reagì con il guanto di ferro anche in questa occasione, inviando due sue legioni a sedare la rivolta e a deportare gli elfi da Yew.
Per editto imperiale nessuno più poteva abitare i boschi di Yew senza il benestare Imperiale ed ai cittadini precedenti fu data la possibilità di migrare presso altre città dell'Impero mantenendo inalterato il loro status sociale.
La schermaglia durò sei mesi a causa della tecnica di guerriglia adottata dai rivoltosi ma alla fine questi ultimi, stremati, furono uccisi o impiccati.
I pochi superstiti, stremati, fuggirono per sempre da quei boschi a loro tanto cari, giurando vendetta e dandosi al brigantaggio, ingrandendo la popolazione delle città ribelli come Buccaneer's Den o Serpent's Hold.

La seconda delle guerre imperiali fu anche quella dall'esito più disastroso per le genti di tutta Sosaria ovverosia la Grande Guerra delle Isole, così battezzata a causa del principale fronte.
Era noto a tutti i popoli che nel grande arcipelago di isole poca era l'affezione per il potere centrale da sempre e che, essendo situate in punti strategici, la loro esistenza stessa era fondamentale al conseguimento di un impero stabile e prospero.
Sfruttando tale posizione negli anni di pace si erano andate ammassando piccole squadre di tagliagole, tra i più abili nella guerra e nell'arte del furto su larga scala.
Questi signori della guerra si imposero sulle popolazioni locali di Buccaneer's Den , Serpent's Hold e la cosiddetta Rebel Island, propaggine dell'antica Jhelom situata nei mari del sud.
Tramite quelle roccaforti questi signori della guerra prosperarono assaltando navi di mercanzie preziose battenti le bandiere di Trinsic, Vesper Skara Brae e Britain stessa.

Con le guerre di Yew e con la distruzione della Lega Mercadiana da parte di Lord British III le fila dei fuorilegge e senzadio si ingigantirono portando capi come Vision o Isman a possedere a tutti gli effetti un'armata di derelitti incattiviti da torti subiti nel continente.
I raid sulla terraferma si moltiplicarono portando un grave rischio per la capitale stessa; Lord British III decise che era giunto il momento di porre la parola fine a questo impero d'illegalità.

Radunò grandi capitali e con essi edificò dai moli di Trinsic e di Britain stessa la più grande armata navale mai esistita a memoria d'uomo. Triremi e Galee capaci di affrontare il mare profondo corazzate di tutto punto e pronte all'assedio con trabocchi e catapulte capaci di lanciare pece in fiamme a centinaia di metri di distanza.
Con questa flotta e le ciurme pronte alla guerra ebbe inizio la grande guerra dei mari centrali.

La guerra infuriò per svariati anni a causa della strategia difensiva dei bucanieri. Approfittando della maggiore mobilità delle loro veloci navi e dei molteplici covi sulle piccole isole di cui è disseminato il mare questi ultimi riuscirono a tenere in scacco la grande flotta Imperiale conquistando anche piccole vittorie.

Le battaglie si susseguirono nel tempo ma alla fine la stessa Serpent's Hold venne assediata, ultimo caposaldo delle città ribelli.
La battaglia, a causa della facile difendibilità dell'isola fu cruenta tanto che alla fine lo stesso generale di Lord British III fu costretto ad ammettere un cessate il fuoco per non rischiare una catastrofe che avrebbe coinvolto entrambe le fazioni.
I signori della guerra accettarono così un patto. Nessuna città battente la bandiera di Britain sarebbe stata attaccata fintanto che la libertà di tali isole non avesse subito minacce d'invasione.

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