I Folli Editti Reali

Scritto da Mike Dawson on . Postato in Storia di UoItalia

 

Oscar Paolini, ora Lord British IV, fece capire da subito quali erano le sue priorità come Imperatore di Sosaria: Mantenersi saldo sulla corona.
Ai suoi occhi tutti quanti dotati di un briciolo di potere o desiderosi di possederne avrebbero potuto fare ciò che lui stesso aveva fatto.
Iniziò pertanto a legiferare per far sì che nulla del genere potesse accadere.
Trascurando completamente la politica estera e i dibattiti delle altre fazioni, Lord British IV iniziò a indebolire il potere giudiziario, il potere di ogni consigliere e di ogni forma di assemblea che si profilasse ai suoi occhi come un possibile avversario.
Le gilde mercantili vennero private dei loro poteri e i loro capi processati, internati e in molti casi giustiziati per tradimento.
I comandanti militari si videro decurtare le paghe così come ogni forma di potere sulle truppe di modo che tutti gli spostamenti passassero attraverso lui.
I Consiglieri (quelli ancora vivi) si videro relegati a ruoli umilianti come portatore di vino per l'Imperatore.

Alle genti di Britain tutto ciò apparve come una stravaganza del nuovo monarca. Dopotutto erano sicuri che nessun Imperatore fosse tale senza una vena di follia.
Si ricredettero non appena vennero erette in tutta Britannia statue del nuovo imperatore, usando i proventi di nuove pesanti tasse.
Per decreto imperiale non appena una persona incappava in una di queste statue doveva recitare un breve giuramento ad alta voce. Pena per chi trasgrediva , la morte immediata.

Molti cittadini di Britannia decisero che era giunto il momento di emigrare pertanto, sempre più spesso, nel cuore della notte piccole carovane di carri colme degli averi e delle ricchezze di questi sventurati si allontanarono da Britain alla volta di una delle molte città presenti nel mondo
I delatori di Oscar Paolini non si fecero attendere e fecero notare al nuovo Imperatore cosa stesse succedendo.
L'Imperatore reagì con violenza a tali fughe tacciando i fuggiaschi come rivoltosi e nemici della corona. La pena per chi avesse intrapreso una migrazione del genere senza buoni e ben spiegabili motivi sarebbe stata la confisca di tutti i beni ed una morte lenta.

Mentre questo ammasso di regole assurde e difficili da rispettare si ammassava per i cittadini di Britannia i popoli di altre città sottomesse all'Impero si videro alzare le imposte ma iniziarono a trovarsi di fronte ad un'incuria amministrativa non da poco. Tuttavia nessuna di esse tentò la ribellione dato che tutt'oggi vi erano le rovine delle allora fiorenti Minoc e Vesper a testimoniare la fine che avrebbe fatto una città rivoltosa.
Tuttavia grazie a tale incuria molte città si arrangiarono coi loro governi offrendo una nominale (e pecuniaria) lealtà all'Impero.

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